Tornando in topic, vorrei mostrare un articolo di edicolaweb, scritto da Malanga, che evidenzia quanto la sua ricerca sia poco seria. Se uno dei suoi libri si chiama "Alieni e demoni", evidenziando la natura malvagia degli ET, su cui verte tutta la sua teoria, in quest'articolo egli associa gli alieni agli "angeli del Signore". Il brano è l'Apocalisse Apocrifa di Baruk, da cui Malanga ha preso spunto per le varie interpretazioni, giuste con quella che potrebbe essere la realtà dei fatti, ma in contrasto con ciò che è la sua teoria.
www.edicolaweb.net/nonsoloufo/da15_01i.htm
Riporto alcuni estratti che Malanga riprende per dimostrare come le entità descritte siano in realtà alieni. Entità che nel brano vengono però chiamate ANGELI !!!
"Poi l'angelo mi prese e mi portò al secondo cielo e mi indicò anche qui una porta simile alla prima e mi disse 'passiamo attraverso di essa' e poi percorremmo, sollevati da ali, un tratto di cammino di circa sessanta giorni."
"Ed ecco un uccello volava veloce intorno al Sole ed io chiesi all'angelo: 'cos'è quell'uccello?' Egli mi rispose 'questi è il guardiano dell'orizzonte' ed io chiesi: 'fammelo sapere' e l'angelo mi disse 'questo uccello corre intorno al Sole e quando distende le ali intercetta i suoi raggi che sono simili al fuoco"
I riferimenti sono molti altri. Ma non è solo questa differenza terminologica a porre il quesito.
Infatti, in questo testo apocrifo, viene riassunto il Giudizio Universale adoperato da Dio Che differenzia gli esiti dell'umanità a seconda delle azioni del singolo. Esattamante come in qualunque testo biblico canonico (che poi i motivi per cui il testo è stato reso apocrifo siano altri, questo è un altro discorso!). Non è dunque un manuale di demonologia o di Satanismo sul quale Malanga, seguendo la sua linea di pensiero, può prendere gli spunti adatti alle sue teorie. E' un testo in cui vengono citati angeli, arcangeli, Dio etc e VA IN CONTRASTO con quella che è la sua visione escatologica.
Malanga non può basare le sue ricerche su fonti diametralmente opposti a quanto egli espone.