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Caso a La Spezia 1979 - III Tipo

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    Alfredo_Benni
    Post: 6.057
    Città: MILANO
    Età: 56
    Sesso: Maschile
    00 25/10/2008 22:14
    Flap italiano del 1979
    Riporto qui un post di Ufologo 555 (da altro topic):

    INCONTRO RAVVICINATO DEL " III -TIPO..."

    Cercherò di fare un sunto di questo avvistamento sul quale ho investigato ( tra l'altro pubblicato su UFO Notiziario N°68 ), usando soltanto le iniziali del mio collega: M/llo G.I.: la zona in cui avvenne fu quella della provincia di La Spezia, località Casoni; nel 1979 in pieno "flap" italiano... (Ma lui non era al corrente di nulla)
    Da appassionato cacciatore stava andando con il suo cane a fare una battuta nei boschi, in collina ( zona Casoni ) verso l'alba, quando fu attratto da un improvviso bagliore proveniente dal cielo, appena illuminato dal primo chiarore dell'alba, venire verso di lui a velocità vertiginosa nel bosco sottostante, a pochi metri dal posto in cui si trovava, arrestandosi improvvisamente nel più assoluto silenzio! Gli venne subito in mente che poteva trattarsi di un aereo in fiamme che precipitava.... Ma tra il bagliore fuori del comune, la rapidità della “caduta” ed il silenzio assoluto dello svolgersi dell'azione, il suo cervello andava scartando a mano, a mano, in frazioni di secondo, tutte le possibili ipotesi che andava formulando per dare una spiegazione il più possibile razionale, per giustificare il tremolio che era subentrato alle sue gambe: il cervello cercava giustificazioni, mentre il corpo reagiva all'accaduto... Così si ritrovò senza...spiegazioni, per far posto invece a QUALCOSA di cui aveva sempre dubitato...
    Rimase perciò come paralizzato per quell'evento straordinario ed inaspettato ma volle dare comunque un'occhiata la sotto, tra le foglie!
    Cosa stava succedendo quella mattina? A circa 200 m. dalla sua posizione, forse anche meno, mi disse, i suoi occhi furono stravolti da uno spettacolo stupefacente : UNA GRANDE LUCE BIANCA dall'apparente dimensione di circa 10 m. di diametro sospesa a pochi cm. di altezza dal fogliame sotto stante che, puntualizzò, non illuminava la zona circostante come ci si aspetterebbe da una sorgente luminosa del genere! Qualcosa però poteva scorgere all'interno di quell'alone di luce.
    Era una massa più scura di forma elissoidale; rimanendo ben nascosto tra la vegetazione e gli alberi, il testimone cominciava a ragionare, per quello che gli riusciva, sempre più in fretta... La prima cosa che però gli venne in mente fu quella di scaricare il suo fucile da caccia! Mi disse “per evitare eventuali equivoci di ostilità “ nel caso fosse stato rilevato visto cosa si presentava davanti i suoi increduli occhi... Anche il suo cane, istintivamente, gli si accucciò a fianco senza emettere nessun verso... Era un Sott/le dell'Aeronautica Militare, e ben sapeva cosa normalmente volava in cielo!
    Vista l'ora del mattino, la solitudine del posto, la PRESENZA davanti a lui di qualcosa di insolito, possiamo immaginare, come poi disse, quante cose gli frullavano per la testa.
    Mentre cercava di abituarsi all'evento, all'improvviso vide aprirsi come una porta dalla massa più scura di “quell'affare”, come lo chiamò lui; quindi sporse verso terra una specie di piano inclinato che andava a sfiorare la terra. Poco dopo vide apparire sull'uscio dell'Oggetto due figure alte all'incirca come uno di noi ( come disse, perché aveva già escluso trattarsi di umani! ), ma indossavano una specie di tuta di volo con due caschi rotondeggianti sul capo.
    Quindi si posizionarono uno di fronte all'altro, sull'entrata, e subito dopo vide uscire una terza figura
    in tutto simile a noi, vestita normalmente, con calzoni e giubbetto ( o una giacca, non vide troppo bene ) di colore scuro. Scese quasi subito da quello scivolo, o piano inclinato, passando tra gli altri due che al suo passaggio salutarono con un cenno del capo, “ma con una certa deferenza”, insistette a dirmi il testimone ; Quindi s'incamminò verso la piccola radura che aveva davanti, nel bosco, mentre gli altri due tornarono all'interno di ciò che assomigliava ad un boccaporto...
    Dopo alcuni istanti il globo di luce s'innalzò lentamente per rimanere sospeso un attimo intorno ai 30 m. di altezza, quindi, senza emettere alcun rumore, sfrecciò via ,verso l'alto, più o meno dalla direzione da cui era provenuto...
    Allora, il Sottufficiale, richiuse la bocca, rimasta aperta per lo stupore, e riprendendo coraggio e mosso dalla curiosità sopravvenuta, si mosse, quasi correndo, con il suo cane, nella direzione in cui si era incamminata quella “persona”per cercare di farsi raccontare qualcosa perlomeno...
    Non era tanto distante da lui. Ma per quanto girasse tutt'intorno, quella mattina ( dimenticandosi naturalmente della caccia ), non riuscì a trovare nessuno; scomparso! “Impossibile” continuava a ripetermi... fissando lo sguardo davanti a lui, come a cercare ancora una spiegazione!
    Questa scena mi fece venire subito in mente che il mio collega avesse assistito ad una scena
    non di rilascio di uno di noi, dopo un rapimento alieno, come ne succedono in svariate parti del mondo, ma ad un'infiltrazione di uno di LORO in mezzo a noi....! Proprio per quello strano saluto ossequioso che fecero gli altri due... E' un particolare che colpì molto il testimone, da come continuava a ripetermelo.
    Quindi un “man in black” ? Beh, cosa ne pensate voi?
    Questa testimonianza me l'ha data tre anni fa... E non volle narrarla nemmeno al mio collega Ufologo, referente del CUN per La Spezia; si è fidato solo di me. Capita proprio così con molti testimoni! Poi, meno credevano a queste cose, più grande è il loro shock!
    Il nostro testimone è stato protagonista di altri avvistamenti nei cieli di La Spezia, come ne avvengono frequentemente in quella zona, ma a livello di luci in cielo, nella notte.
    Da notare che il 1978 fu un anno di avvistamenti in tutta la Penisola, in special modo nell'Adriatico.
    Lui, la sua avventura la chiama “il sogno”, perché non si da pace; gli appare eccessivo quello che gli è capitato, e cerca di rimuoverlo, ma proprio non può...
    La mia inchiesta durò circa un mese.

    PRECISAZIONI RIGUARDO L'INCONTRO DEL III TIPO....

    Si può comprendere benissimo la reticenza del testimone che dice la verità, poiché non lo racconta a nessuno; quindi non vedo cosa ci guadagni... Inutile aggiungere che nemmeno sua moglie sa dell'avvistamento! L'ho messo sotto torchio a lungo, con tanti altri particolari ( che ormai conosco solo io, rispetto a lui,riguardanti la casistica mondiale di cui lui non ne è affatto al corrente ) e non si è mai contraddetto. Come ad esempio una coppia di sessantenni che durante il loro rientro a casa, qui nella zona dove abito, verso le 23.00, tornavano a casa sentirono come uno strano sibilo/ronzio proveniente dall'esterno della loro autovettura, guardarono fuori ma non riuscirono a scorgere nulla. Ma lo sentivano provenire proprio sulla verticale del loro mezzo. Beh, un istante dopo, mentre viaggiavano intorno gli 80 Km. orari, furono scandagliati da un raggio blue che attraversò lo spessore della capote illuminando l'interno; ma questo è niente! Il raggio, sventagliando l'interno, passò alternativamente sulle loro gambe rendendo visibili le rispettive ossa... Uno che non sa niente, come può inventarsi cose del genere? Questo è il bello di chi ascolta i resoconti! Perché i riferimenti sono sempre gli stessi, più o meno, mentre chi li narra ( e se poi è successo da poco )è ancora stravolto!
    Naturalmente i due coniugi si fermarono al primo bar per risollevarsi; ma il più bello è che non riusciva, il marito, a capire verso quale direzione andare per seguitare ad andare a casa, ed ha dovuto chiederlo alla gente presente nel bar; e lui abita a 25 Km. da lì....
    Il fatto del raggio blue che trapassa ogni cosa, è succsesso altre volte altre volte, ma voi, ad esempio ne eravate al corrente?
    Per me, queste, sono argomentazioni valide, perché bisogna guardare in faccia il testimone, mentre si trascrive il tutto, e vedere anche la "pelle d'oca" di chi narra queste vicende...
    Ed il silenzio che accomuna quasi tutti i testimoni, come una sorta di "pudore", questa è una cosa curiosa; ma siccome è capitato anche a me...
    Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
    Coordinatore CUN Lombardia

    Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

    www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
    "Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
  • ufologo 555
    00 12/11/2008 13:24
    Ho da riportare un altro "Incontro", ma attendo che lo posti Alfredo Benni riprendendolo direttamente da UFO Notiziario; per me sarebbe troppo lungo riportare anche quello...
  • Artorius80
    00 13/11/2008 15:29
    Cari amici sono molto interessato a segnalazioni che coinvolgano queste zone dal periodo '78-'79 ad oggi, soprattutto quando si parla di incontri del III° tipo. Vi sarò grato per qualsiasi informazione e aiuto saprete e potrete darmi.

    Un cordiale saluto

    Enrico B.
  • ufologo 555
    00 19/12/2008 11:21
    Ghedi: U.F.O. sull'Aerobase

    Inchiesta: Massimo Staccioli

    Il 5 Maggio,1995, alle ore 04.15, durate il regolare servizio di ronda notturna all’interno del perimetro dell’Aeroporto, due militari, il Serg.Magg. M.N. e l’aviere di leva di Brescia, M.R., a bordo di una “campagnola”, mezzo militare usato per il pattugliamento, notarono simultaneamente nel cielo ancora notturno e stellato una luce di color giallognolo opaco, più grande delle stelle, che si avvicinava da lontano verso la testata Nord della pista dell’Aeroporto come se fosse il faro di un normale aereo in fase di atterraggio; al contrario però la luce degli aerei è bianchissima ed abbagliante.
    Poi veniva spostato rispetto l’asse-pista dell’Aeroporto; in più dalla direzione opposta del normale “sentiero di avvicinamento” alla pista, salvo in caso di vento contrario. Ma quella notte era tranquilla e con un leggero strato di umidità sui campi, proprio per l’assenza di qualsiasi brezza. Né poi vi era “traffico”aereo previsto, anzi, come si dice tra gli addetti ai lavori, l’Aeroporto era praticamente “chiuso”.
    La velocità di quella luce,ormai diventata grande come il disco lunare visto ad occhio nudo, poteva aggirarsi in torno ai 200/300 Km/h, mentre il suo colore, ora che era più vicina, era di un arancio pallido prodotto evidentemente da ciò che stava dietro quella Luce opaca. La Sfera luminosa (poiché tale si mostrava, avendo ormai scartato qualsiasi tipo di faro) si … fermò in aria a bassa quota, a circa 100/150 m.
    Non conoscendo l’effettivo diametro di questa strana Sfera, non erano in grado perciò di stabilire obiettivamente se si fosse fermata in corrispondenza della testata-pista Nord o appena al di fuori della recinzione dell’Aeroporto (dato che loro poi percorrevano il perimetro aeroportuale interno, seppur dirigendo casualmente verso la Sfera, o quello che fosse, distavano da Essa un chilometro circa).
    Dopo una dozzina di secondi in cui la Sfera luminosa si mantenne perfettamente immobile, improvvisamente “schizzò via” tornando alta in cielo, andando in un’altra direzione rispetto alla sua provenienza.
    Intanto i due testimoni,alquanto perplessi, proseguivano lentamente a bordo del mezzo militare il loro giro programmato di ronda, pensando a varie ipotesi ma senza arrivare a delle conclusioni.
    Quand’ecco che dopo circa 5 minuti la vedono tornare da lontano, come all’inizio, ma da una nuova direzione.
    Giunta, si ferma di nuovo allo stesso punto ed alla stessa quota di prima; ma improvvisamente, dopo solo qualche secondo, invece di vola via, comincia a muoversi rapidamente a scatti lateralmente, prima da una parte poi dall’altra. Questo per tre/quattro volte poi, a velocità incredibile, scompare verso una nuova direzione in cielo verso i monti della vicina città di Brescia. Queste manovre si ripeterono altre quattro volte ma variando gli scatti:ora verso l’alto ora verso il basso, quando si fermava…
    Nel frattempo i due testimoni che si stavano avvicinando progressivamente verso la zona interessata dal “fenomeno”, cominciavano a dar segni di nervosismo e ad allarmarsi!
    Parlando eccitati tra loro della Cosa, continuavano a fare ipotesi, ma tutte cadevano. Per prima quella dell’elicottero, subito scartata viste le manovre, la mancanza di rumore e l’ora della notte. In più nessuno poteva avvicinarsi all’Aerobase Militare senza preavviso o autorizzazione anche se in emergenza. Poi qualsiasi faro avrebbe evidenziato il suo fascio di luce, specie per l’umidità nell’aria in quella notte così tranquilla. Insomma, un faro è pur sempre un faro! E chi poteva fare poi quelle strane rapide e silenziose manovre?
    La pazzesca velocità di allontanamento, mi dissero i due testimoni, era paragonabile all’apparente scia prodotta da un movimento brusco effettuato con una sigaretta accesa, al buio!
    Quindi aerei, niente da fare; satelliti, palloni sonda, fulmine globulare, ancora meno… La vedevano lì, davanti a loro, reale. Praticamente veniva scartata qualsiasi cosa conosciuta… Perciò un U.F.O. ! Non identificato…
    Ma dalle manovre intelligenti e ripetute…
    Anche eventuali fari di discoteche furono immediatamente esclusi, anche se sapevo che sarebbe stata una domanda a dir poco stupida, visto il tipo di avvistamento…però anch’io ho cercato di giustificare in ogni modo (come da abitudine) l’avvistamento prima di farmi un’idea. Poi l’aviere mi disse che da civile lavorava in discoteca e conosceva bene il funzionamento delle luci laser…
    Prima di continuare, facendo diversi rilevamenti di giorno, sul posto con i due testimoni, ed osservando dai quattro punti del loro avvistamento, potemmo osservare bene come i caccia “Tornado” viravano e “riattaccavano” (come si dice in gergo) per ripetere il circuito d’atterraggio (per addestramento o per completare il carburante rimasto eventualmente, al ritorno delle “missioni”) e viravano per tornare all’asse opposto della pista per atterrare (o riattaccare di nuovo). Il Serg. Magg. Mi confermò che nel punto dove il “Tornado” virava, cioè a circa un chilometro a fine pista, la Cosa aveva dimensioni doppie del caccia! Quindi concludemmo chela Cosa doveva avere un diametro di circa 40 m. di diametro, se si trovava fuori della testata pista, oppure in prospettiva, se era in testata-pista, dai 7 ai 10 m. (dato che ripetevano che doveva essere proprio vicina…).
    Ma arriviamo alla conclusione dell’avvistamento; così, proseguendo in macchina il giro di ronda previsto e discutendo nel frattempo il da farsi, riguardo i precedenti quattro avvistamenti, i due imboccarono un raccordo interno della pista principale dell’Aeroporto. Non sapendo cosa fare, l’aviere disse risolutamente al Serg, magg. M.N. che per lui era un UFO , intendendo dire quello che tutti identificano per un Oggetto Volante Non Terrestre (ormai è questo l’uso comune dell’acronimo), ma non trovavano la “strategia” di allertare qualcuno o la “Torre di Controllo”. Il fatto si presentava loro in questi termini, come mi dissero: …”se ci sbagliavamo e dicevamo che c’era un UFO, ci potevano prendere per matti e non ci avrebbero creduto, poi in effetti, ci vergognavamo di dire la cosa in questi termini - (eccoci qua: è sempre così!) - poi l’avvistamento durava ogni volta un minuto/due e poi spariva, e se non tornava più….? L’indomani saremmo stati i “matti di turno!”
    Mentre facevano questi ragionamenti e prendevano sempre più coscienza che avevano assistito a qualcosa d’insolito che faceva salire loro la tensione, il Serg.magg. fu attirato da una luce arancione riflessa dallo specchietto retrovisore esterno della “campagnola”: era di nuovo la Sfera di luce! Erano passati circa dieci minuti dall’ultimo avvistamento.
    La Luce, dapprima lontana, si avvicinò rapidamente da dietro la vettura riempiendo con la sua forma tutto lo specchietto verticale del mezzo militare. L’aviere che non era al volante, si voltò sentendo i commenti del Serg. Magg., ed osservò la Sfera a circa 150 m. da loro e, quasi gridando, disse: “adesso atterra…adesso atterra…!”
    Il Serg. Magg. negando per scaramanzia, perché ormai era tale la paura, sterzò improvvisamente verso il limitare del raccordo verso il prato adiacente, istintivamente, con l’intento di togliersi dalla traiettoria e fermarsi, poiché nel frattempo l’Oggetto si avvicinò a loro a circa una ventina di metri…
    Solo che, scesi dall’autovettura, non videro altro che…il cielo stellato! L’UFO era sparito! Non c’era più nulla… Era risalito in verticale? Non hanno saputo dirlo. Nell’attimo in cui aprirono le portiere per scendere, era sparito…
    Completato poi il giro della Base, incontrarono l’Ufficiale d’Ispezione, questi chiese loro se fosse tutto a posto, ma i due testimoni si guardarono in faccia simultaneamente, al che, l’ufficiale, cogliendo la volo i loro sguardi, si rese conto che qualche novità in effetti doveva esserci…
    Così, quasi timidamente, i due testimoni, dissero ciò che avevano osservato, l’UFO ed i loro pareri…
    Qualche battuta da parte dell’Ufficiale e come tante volte…finì tutto lì!
    Il giorno dopo, incontrando l’Ufficiale, che conoscevo bene, mi disse che rimase colpito dalle facce e dal tono di voce dei due testimoni.
    Da parte mia, non mollando facilmente l’inchiesta ( ero per di più ancora in servizio), sono tornato ripetutamente sull’argomento con il Serg. Magg. (ora Maresciallo); feci ulteriori ricerche e approfondimenti anche tra altri colleghi, ma restarono gli unici testimoni.
    In tutto, l’avvistamento durò circa 40 minuti, mentre tra un avvistamento e l’altro passavano tra i 6 e i 13 minuti di… calma. Il Maresciallo mi ripete sempre le stesse cose: niente scintille, niente colori, niente rumori, solo questa enorme Sfera arancione di circa sette metri di diametro. Niente riflessi sul cemento, quando si avvicinò loro; sbucò praticamente già basso dalla curva del raccordo per “presentarsi” a loro. Il motore dell’automezzo, comunque non si spense.
    Il testimone è persona seria, riservata e qualificata; è un avionico, lavora nel settore dei pannelli elettronici del caccia “Tornado”. Non era a conoscenza più di tanto riguardo agli UFO, anzi, era alquanto scettico. Più che altro lo misi al corrente io del Problema, come molti altri colleghi e piloti, dai quali riuscii a tirar fuori altri fatti…
    Ricorda tutto molto bene ed è rimasto colpito.
    Questo è stato solo l’ultimo avvistamento avvenuto all’Aeroporto di Ghedi; ve ne sono stati precedentemente almeno una dozzina, sia dalla “Torre” che inseguimenti da parte di caccia durante esercitazioni di voli notturni…
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    Profondo_Blu
    Post: 1.485
    Città: MONZA
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    00 19/12/2008 17:15
    Ciao, Ufologo, sono contento di vedere che sei tornato da queste parti, e in grande stile, anche! [SM=g27987]
    L'avvistamento che descrivi è di quelli da lasciare senza fiato [SM=g27993] , e lascia anche poco spazio ai dubbi sulla natura dell'oggetto... La presenza di un'"intelligenza" dietro al suo moto sembra più che evidente...
    Ma nell'ambiente militare avvistamenti così clamorosi sono davvero frequenti come sembra di capire dai tuoi post?
    [SM=g8861]
  • ufologo 555
    00 19/12/2008 17:30
    Sì, anche di più... Sono "tornato", ma non riesco a postare alcuna immagine... e allora... Poi, come nel caso della descrizione di questo avvistamento, ho dovuto scrivere lettera per lettera (non essendo in grado neppure di usare lo "scanner") altre cose, scritte, le ho su altri forum e francamente non so se riportarli anche qui, come ho fatto con qualcuno...
    [Modificato da ufologo 555 19/12/2008 17:30]
  • ufologo 555
    00 19/12/2008 17:35
    Esempio di comportamento di un improvvisato testimone...

    Non ricordo se l'ho già postato, ma non trovandolo lo ripropongo eventualmente non ci fosse; tanto è significativo del comportamento umano...
    (Questo per far capire cosa succede ad un testimone assai scettico!)

    C'era un aviere di leva (allora ) che mi sfotteva sempre, perché mi sentiva parlare di UFO; fin quando, una sera, mentre tornava da un torneo di calcio ( verso l'una ) s'imbatté con qualcosa di strano: già a vedere delle strane luci, da lontano, gli cominciarono a tremare le gembe ( strane queste coincidenze delle gambe, non trovate? ), a mano a mano che si avvicinava si rendeva conto che davvero c'era QUALCOSA che non andava.
    Per farla breve, avvicinatosi con la sua auto a non più di 150 m., vide, sospeso in aria un Disco grigio, tra un filare di alberi, lungo la strada provinciale, contornato da svariate luci dove i due "piatti" combaciavano ( caso Muscarello,Stati uniti ).
    Allora preso sia dalla paura che dalla curiosità, posizionò la sua autovettura con il muso verso l'Oggetto ma con la retromarcia inserita!
    Il Disco si dondolava leggermente, nel più assoluto silenzio, neanche i grilli ( era il mese di Agosto, cantavano più nella campagna; all'improvviso da un estremo del Disco partì , verso terra come , no un fascio, una serie di rettangolini sequenziali di color arancio verso il terreno sottostante; a quel punto, il nostro "S. Tommaso", fuggì via terrorizzato!
    Il fatto è più lungo e particolareggiato, ma tanto per spiegare il comportamento di uno scettico incallito! Me lo raccontò dopo circa una settimana, e lavoravamo allo stesso radar... Chiesi io cosa avesse, perché pensavo a qualche motivo famigliare; era pallido, e no scherzava più con nessuno...
    Mi raccontò il tutto pregandomi di non far menzione con alcuno...
    Io gli dissi: " ma quando eri fermo con l'auto di fronte a quel coso ( e lui si arrabbiò: perché non era quel coso, ma un Disco! ), perché non hai provato a "fargli i fari" per vedere se ti rispondeva..."
    Mi disse: "che? Era l'ultima cosa che avrei fatto, perché avevo paura che mi... rispondessero!"
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    Profondo_Blu
    Post: 1.485
    Città: MONZA
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    00 19/12/2008 17:46
    Sì, questo ricordo di averlo già letto... Wow, sarebbe bello se un'esperienza del genere capitasse anche a qualche scettico del CICAP! Probabilmente non lo ammetterebbe MAI in pubblico, però credo che muterebbe atteggiamento sul discorso UFO... [SM=g9201]
    Per postare le immagini ci sono tutte le istruzioni che servono in questi post:

    http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7850346

    http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8013076&p=2

    Se hai problemi con le dimensioni, ho scoperto di recente delle utilissime funzioni di Microsoft Office Picture Manager, che è un programma base di Windows, quindi dovresti averlo anche tu, per ridurre l'ingombro dei file senza comprometterne la qualità... fammi sapere se hai bisogno! [SM=g27988]
  • ufologo 555
    00 19/12/2008 18:10
    No, niente da fare; vado sul'immagine clicco, proprietà, Ok e poi...mi perdo! (E' più semplice allineare un telescopio!)grazie, comunque.
  • AlessandroCacciatore
    00 19/12/2008 18:42
    Grazie Ufologo555 per queste tue bellissime, importantissime e preziose informazioni. Ti prego di continuare, perchè sono un tuo accanito lettore quì. [SM=g27987] Poi se certe cose non vuoi postarle pubblicamente, se è possibile mandarmele in privato...né sarei contento!

    ciaoale
  • ufologo 555
    00 19/12/2008 19:07
    No, è che le ho già postate altrove; dovrei riassumere ciò che ho postato qua, in giro, per non ripetermi, e se volete...
    [Modificato da ufologo 555 19/12/2008 19:07]
  • AlessandroCacciatore
    00 19/12/2008 19:10
    Re:
    ufologo 555, 19/12/2008 19.07:

    No, è che le ho già postate altrove; dovrei riassumere ciò che ho postato qua, in giro, per non ripetermi, e se volete...



    Si certo, come vuoi! [SM=g27985]
  • ufologo 555
    00 20/12/2008 18:25
    Tutto da chiarire!
    Quello che ho sempre saputo su
    TUNGUSKA

    Un dramma dello Spazio deve essere accaduto 70 anni fa nella piana di Tunguska, in Siberia.
    Il 30 Giugno del 1908 alle ore 07.17, un Globo luminoso attraversò il cielo della Siberia da Sud a Nord. Negli ultimi istanti della sua caduta modificò, o cercò di modificare, il più possibile la sua traiettoria, evitando per poco il contatto con il suolo; ma pochi chilometri d'altezza esplose con inaudita violenza sopra la taiga...
    Un'imensa colonna di luce si alzò sulla pianura, fino a 80 Km. di altezza! Presto si sviluppò uno spaventoso incendio che devastò gran parte della regione.
    Gli alberi, tutti in torno all'esplosione, furono tutti rasi al suolo, mentre quelli direttamente sotto lo scoppio restarono in piedi, ma spogli di tutto.
    Una nube radioattiva si creò tutt'intorno. I sismografi di tutto il mondo registrarono la tremenda onda d'urto prodotta dall'alto verso il suolo. A 900 Km. dal luogo del sinistro, il bilanciere del sismografo di Irkoustk oscillò per quasi un'ora....
    In molti Paesi d'Europa, durante le settimane che seguirono, le notti furono illuminate da strane nubi ddorate, come un'aurora boreale; i quotidiani dell'epoca riferirscono che in molte capitali europee si poteva leggere all'aperto in piena notte senza nessuna fonte d'illuminazione ausiliaria...
    Nel 1961 e nel 1963, l'Accademia delle Scienze di Mosca, inviò a Tunguska delle missioni scientifiche di ricerca, condotte da eminenti scienziati e specialsisti, dotati di attrezzature ultramoderne.
    Tenendo come al solito poco conto delle testimonianze della gente del posto, si era sempre ritenuto che fosse stato un meteorite od una cometa di enormi dimensioni adesplodere.
    Ma alcune tracce di radioattività,la mancanza di un cratere e di qualsiasi frammento meteorico, portò a riesaminare le testimonianze degli abitanti del posto.
    Così si venne a conoscenzadella deviazione avvenutaquasi al termine della veloce caduta di quel Globo Infuocato, cosa che nessun meteorite poteva fare...
    Così, niente niente cratere, niente frammenti! L'unico impatto che ci fu, è stato prodotto dalla tremenda esplosione, o meglio, dall'onda d'urto, proprio come ad Hiroshima!
    La deviazione dell'Oggetto luminoso fu confermata da tutti itestimoni, sia del luogo (che ora non abitano più lì) sia dalle regioni limitrofe.
    E' stato calcolato, in base a rilievi effettuati sul posto e a descrizioni dell'epoca, che l'esplosione deve essere avvenuta a circa 6000 m. d'altezza. La sua potenza, pari ad una bomba "H" da 100 Megaton!
    Un meteorite del genere sarebbe giunto per forza di cose fino al suolo, con estreme conseguenze...
    Secondo lo scienziato sovietico, Felix Ziegel, a provocare la formidabile esplosione sarebbe stato un ordigno Extraterrestre proveniente dallo Spazio, con un'avaria a bordo...
    L'affermazione dello scienziato è doppiamente importante, in quanto conferma ufficialmente che taluni scienziati sovietici, come alcuni occidentali, non secludono a priori l'esistenza di simili Oggetti Volanti.
    In un'intervista all'Agenzia "TASS", il professor Zigel ebbe a dire che " Più si conoscono i dati della catastrofe di Tunguska e più si è certi che un U.F.O. esplose sulla foresta, nel 1908." Lo scienziato si basa sul fatto che eminenti coleghi hanno potuto appurare che l'oggetto, prima di disintegrarsi, cercò di evitare l'impatto con il suolo, descrivendo un'ampia virata di risalita, puntando prima verso Nord, poi ad Ovest!
    Ma c'è di più: l'esplosione ah lasciato sul suolo un notevole quantitativo di zinco, bromo, sodio e ferro; elementi spiegabili in strutture artificiali.
    La "TASS", da parte sua, pur non pronunciandosi in modo esplicito sembra dar ragione al professor Zigel.
    Nel 1978, con l'ultima spedizione scientifica, sembra aver fatto emergere ulteriori prove che danno torto a quanti ancora vorrebbero spiegare naturalmente il fenomeno; come in molti testi di Astronomia è riportato...

  • ufologo 555
    00 20/12/2008 19:37
    Chernobil
    Con tutto il rispetto per le vittime di Chernobyl
    Come per i "Blackout" sparsi un po nel mondo, come quello della rete elettrica del Nord-Ovest, USA: il più clamoroso ed esteso come quello che mise all'oscuro 36 milioni di abitanti negli Stati del Massachussetts, New Hampishire, Rhode Island, Connecticut, Vernon New York, new Jersey, Pensylvania e parti del Canada.
    Dopo una lunga ed accurata inchiesta, non risultò essserci stato nessun guasto; meccanicamente tutto era a posto! Ma nei pressi di Syracuse, che fu notasto brevemente dalla stampa e poi immediatamente... trascurato: fu notato un UFO brillante di circa una trentina di metri di diametro staionare sulla centrale elettrica di Clay. ma questo è un altro discorso... Torniamo a Chernobyl.

    Gli ingegneri consultati dalla Commissione d'Inchiesta sull'incidente hanno affermato che l'impianto di Chernobyl avrebbe potuto originare un'esplosione nucleare, con danni inimmaginabili per molti stati europei. Dalle loro parole emerge che, se il disastro venne contenuto, lo dobbiamo in gran parte alla "buona sorte".

    Secondo alcuni testimoni oculari la "buona sorte" avrebbe assunto, quel 26 aprile del 1986, la forma di un UFO: una sfera volante luminosa, per l'esattezza. Le prime testimonianze al riguardo vengono divulgate nel 1988, riprese subito da alcune riviste ufologiche. Una fonte relativa all'avvistamento sulla centrale di Chernobyl è il libro di Timothy Good Alien Update (Arrow, London, 1993). La "Pravda" recupera poi alcune di tali dichiarazioni, come quella di Mikhail Varitsky, specialista in tecnologie nucleari che faceva parte di una squadra impegnata nelle operazioni di soccorso: "Io e altre persone della mia squadra andammo sul luogo dell'incidente di notte. Vedemmo una sfera di fuoco che si librava nel cielo con un movimento lento. Ritengo che avesse un diametro di 6-8 metri. Quindi la osservammo mentre emetteva due raggi di luce cremisi in direzione della famigerata Quarta Unità. L'oggetto si trovava a circa 300 metri di distanza dal reattore. L'evento durò circa tre minuti. Le luci dell'oggetto andarono via ed esso si allontanò in direzione nord-ovest". Alcuni ipotizzano che l'UFO abbia abbassato il livello delle radiazioni, evitando la deflagrazione nucleare.

    Tre anni dopo, il 16 settembre 1989, il dottor Gospina osserva un oggetto volante color ambra nel cielo sopra l'impianto di Chernobyl, ancora pericolosamente radioattivo. Nel mese di ottobre del 1990 Valéry Navran, un reporter del quotidiano "L'Eco di Chernobyl", fotografa la Quarta Unità: "Quando ho fotografato il tetto, con il buco provocato dall'incidente, non ho notato alcunché di insolito. Tuttavia, quando ho sviluppato i rullini, ho visto chiaramente un oggetto che fluttuava proprio sopra il foro".

    Nel 1994 il ricercatore Anatoly Kutovoy pubblica una breve relazione relativa ad alcune segnalazioni di avvistamento nei cieli sopra la città di Chernobyl nel marzo del 1986, circa un mese prima dell'incidente nucleare ("Alien Contacts and Abduction Experiences: a Look from the C.I.S.", contenuto negli Atti dell'International UFO Symposium 1994 del MUFON, pp. 138-152). Ecco un estratto da quel testo (pag. 150, ripreso inV.Kratokhvil, UFO: A Time Machine, Kiev Vypol, 1993, pp. 6-7): "Circa un mese prima del disastro di Chernobyl, ho parlato con un controllore del traffico aereo dell'aeroporto di Kharkov. Mi ha detto che, secondo quanto riferito nei rapporti di alcuni piloti, erano stati osservati diversi UFO nell'area della centrale nucleare di Chernobyl. Non diedi peso a tali affermazioni ma sbagliai. Successivamente rilessi con stupore le note che avevo preso riguardo alle testimonianze dei piloti. Dopo l'incidente, come è risaputo, una squadra di specialisti in tecnologie nucleari, preparata ad affrontare eventuali incidenti, circa tre ore dopo l'esplosione vide nei cieli sopra l'impianto un globo volante che sembrava fatto di brace. I testimoni stimarono il suo diametro in 6-8 metri e la sua distanza dal reattore 4, quello esploso, in circa 300 metri. Poco prima dell'apparizione, gli specialisti avevano rilevato il livello di radiazioni sul posto. Misurava 3000 milliroentgens/h. Improvvisamente due raggi cremisi partirono dal globo e raggiunsero il reattore. L'azione dei raggi durò circa tre minuti. Quindi i raggi si spensero e la sfera si allontanò lentamente verso nordovest, in direzione del confine con la Bielorussia. I tecnici testarono ancora il livello radioattivo e constatarono, non senza stupore, che era sceso a 800 milliroentgens/h".

    Il 16 settembre 2002 la "Pravda" riprende il caso, dedicandogli un articolo che si diffonde in tutto il mondo. Il pezzo, intitolato "Un UFO evitò un disastro all'impianto nucleare di Chernobyl", riporta il seguente occhiello: "Testimoni oculari dichiarano di aver osservato un UFO librarsi sul reattore esploso". La notizia è degna di attenzione perché ha trovato conferma nelle dichiarazioni (e forse in una prova fotografica) di un noto fotoreporter. È difficile intraprendere qualsiasi analisi del fenomeno UFO nell'ex URSS, nonostante alcuni studiosi abbiano condotto ricerche serie e approfondite negli anni 70, '80 e '90. Il regime sovietico non incoraggiava certo tale ordine di studi e tuttavia non vi si oppose mai, ritenendoli comunque scientificamente fondati. Purtroppo i casi più attendibili verificatisi nel Paese, distorti e amplificati dalla pseudoufologia occidentale, sono oggi di ardua lettura.

    Una panoramica relativa alla casistica ufologica sovietica negli anni fra il 1977 e il 1990 si trova in un articolo firmato da Yulii Platov e Boris Sokolov, ambedue uomini di scienza, in ambito civile il primo, militare il secondo (tr. it. di Giuseppe Stilo: "Storia della ricerca di stato sugli UFO nell'URSS", in "UFO Forum" n. 19, ottobre 2001, a cura del CISU). Il 26 aprile del 1986, giorno del terribile incidente di Chernobyl, è incluso nel quadriennio 1984-87, in cui si verificano numerose segnalazioni nell'Unione Sovietica. Platov e Sokolov descrivono le più importanti, documentate come "emergenze in cui furono coinvolti piloti di un'unità di volo dislocata a Borisoglebsk, nella regione di Voronezh. Caratteristica comune a tali emergenze fu la presenza in zona di oggetti volanti sconosciuti rilevati dai radar e osservati con i propri occhi da alcuni piloti in volo. Il comandante della scuola militare di volo situata a Borisoglebsk, nel bel mezzo dell'area interessata dagli eventi, chiese personalmente che tali casi fossero sottoposti alla commissione di indagine sugli UFO in USSR".

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    Fonte: Roberto Malini, Margherita Campaniolo, Ufo - Il Dizionario Enciclopedico, Giunti, Prato, 2006


    [Modificato da ufologo 555 20/12/2008 19:37]
  • ufologo 555
    00 20/12/2008 19:42
    Una riflessione...

    Sto anche riflettendo riguardo tutti i problemi di questi giorni, nel mondo; e c'è ancora qualcuno che insinua che segretamente vi siano americani in Basi segrete sul nostro Satellite...
    Ormai sappiamo che per ogni lancio che avviene, sapete quante Agenzie lo riporterebbero? Se ne saprebbe comunque la partenza...
    Cosa volete che abbiamo sulla Luna, quattro vecchie piattaforme di LEM abbandonati! E qualche vecchia sonda arrugginita... Ricorda che esistono i messaggi criptati ma anche gli scanner-decoder...
    Ormai si sa tutto!
    C'è Armstrong che si tiene ancora le chiappe in mano dal 1969...
    E qui, sulla Terra, siamo sempre allo stesso punto, non illudiamoci! Se vi fosse qualcosa di meglio, qualche ricaduta (anche "per mangiarci sopra") l'avremmo vista. Invece ci siamo gettati sui pc, pc e pc... Per costruire simili Attrezzi, sapete quali progressi paralleli avremmo fatto? Altro ché F-22, F-35 e stupidate del genere!
    Qua è in crisi tutto il mondo, quello vedo... Ci stiamo praticamente accapigliando per confini; indipendenze più o meno finte; democrrazia! Democrazia! Quante belle vuote parole... E c'è ancora la Bosnia, la Macedonia, la Palestina, la Cina che preme (e se preme!); per non parlare dell'India; te li do io i trattati di Kyoto! Ognuno vuole svilupparsi ed accaparrarsi il petrolio rimasto... Gliene frega assai dell'inquinamento... A quello ci pensa l'"Europa", che ormai è vecchia, chiacchiera, chiacchiera e non vale una...cicca!
    Per quello che preferisco perdermi nella vastità dell'Universo! Magari, gurdando sempre sù calpesterò qualche cosa di poco... gradito, ma almeno ho gli occhi pieni di... Stelle!

  • ufologo 555
    00 21/12/2008 16:38
    A proposito di Incontri Ravvicinati...

    Un vecchio caso, ma sempre buono per riferimenti odierni.

    IL CASO MONGUZZI
    di Alfredo Lissoni, 18/06/2001

    .. La mattina del 31 luglio 1952 .. Giampiero Monguzzi, un ingegnere della società Edison .. in gita con la moglie Pinuccia Radaelli sui monti del Bernina (SO) sopra il ghiacciaio Scerscen, .. tutt'a un tratto .. avvertì una brezza gelida che sembrava produrre un rumore simile a quello delle sartie di un antico veliero; poi, improvvisamente l'ambiente circostante diventava curiosamente silenzioso. "Ero vicinissimo a mia moglie, .. gridavo e mi accorgevo che lei non mi udiva. E vedevo anche che mia moglie apriva la bocca, ma non veniva fuori la voce. Era un 'silenzio compatto', un 'vuoto' da non stare in piedi. .." Subito dopo questa sensazione di "silenzio assoluto", tipica di molti avvistamenti e persino di alcuni rapimenti UFO, i Monguzzi avvistavano un grande oggetto scintillante salire dalla parte inferiore del ghiacciaio e posarsi silenziosamente sulla neve. Era un enorme piatto argenteo, largo almeno dieci metri. .. "Avevo a tracolla la macchina fotografica [ma quando] scattai non sentii il solito clik. Forse non avevo fatto nessuna fotografia. Rimasi a guardare. Il disco restò per pochi secondi ancora senza vita. [Poi vidi un] uomo coperto da uno scafandro dai riflessi metallici venire verso di me. L'istinto mi suggerì di scappare, ma la paura mi teneva inchiodate le gambe. Forse non mi aveva visto. Infatti l'uomo (almeno credo sia stato un uomo) andava verso l'esterno della circonferenza del disco. Lo percorse tutto intorno come se stesse eseguendo un'ispezione dell'apparecchio. Si fermava ogni due o tre passi guardando verso l'alto del velivolo. Camminava molto impacciato in quello scafandro che aveva i contorni non ben definiti e sembrava quasi peloso. Aveva in mano uno strumento cilindrico simile ad una torcia elettrica. Non so quanto sia durato tutto questo, forse cinque minuti da quando il disco si era appoggiato sul ghiacciaio, ma non posso stabilire con esattezza un tempo preciso". L'essere, a ispezione terminata, rientrò presumibilmente nel disco da un ingresso laterale, invisibile dal punto di osservazione di Monguzzi, visto che ad un certo momento l'UFO si alzò in volo, con una parte che si mise a ruotare, e sfrecciò via. In quel momento Monguzzi scattò altre due fotografie. "A mano a mano che il disco si allontanava sentivo tornare la vita intorno a me. Chiamai mia moglie e la voce veniva fuori. Il vento aveva ricominciato a fare quella strana musica come tra le sartie di un veliero". A quel punto i due, pur se spaventati, ebbero la forza di avvicinarsi al luogo dell'atterraggio; non trovarono però alcuna traccia della discesa del disco, neanche un'impronta. ".. Nemmeno noi .. lasciavamo impronte sul ghiaccio, ma il disco doveva avere un peso straordinario, era impossibile non avesse lasciato nemmeno un segno. Se mi si chiedesse come faceva a volare, penso ad una forza magnetica potentissima e contraria a quella di gravità terrestre. Solo quella forza silenziosa poteva assorbire le onde sonore e, respingendo la Terra, permettere il sollevamento dell'apparecchio. .. Comunque, quando il disco lasciò lo Scerscen superiore, lo fece ad una velocità fra i 200 ed i 300 chilometri orari"

    .. Alcune settimane dopo Monguzzi divulgò la propria storia sulla stampa. Il clamore suscitato fu fortissimo .. e l'opinione pubblica si divise tra scettici e credenti. La storia varcò i confini nazionali. Un'agenzia francese si disse disponibile ad acquistare le foto per cinque milioni (una cifra enorme, per l'epoca); una pubblicazione americana si disse parimenti disponibile ed una casa cinematografica propose persino di girare un documentario sull'incontro ravvicinato. Ma quando ormai Monguzzi era all'apice della popolarità, il 22 ottobre, ospite presso la redazione milanese di Radio Sera, confessò pubblicamente di avere creato un falso! Le foto erano state realizzate in realtà utilizzando un modellino di cartone ed un pupazzetto; la truffa era stata architettata assieme a due suoi cugini, Mario e Alfredo Gaiani, con la collaborazione di una guida alpina dello Scerscen. Monguzzi ammise di avere realizzato il falso per beffare i giornalisti, per, scrisse la stampa, "dimostrare che lui, aspirante giornalista, aveva i numeri per essere assunto e non respinto, come era avvenuto sino al giorno prima". A dimostrazione di quanto affermato, Monguzzi si fece fotografare con il modellino di cartone ed il pupazzetto che simulava il visitatore alieno.

    .. Moriva così il caso Monguzzi. E moriva tra le polemiche, visto che diversi ufologi sottolinearono ripetutamente, e invano, che i modellini mostrati da Monguzzi non corrispondessero alla perfezione a quanto si vedeva nelle foto. [Senonchè] nel bel mezzo di un'indagine su certe strane tracce in un campo della Lombardia [siamo venuti] a contatto con il signor Antonio Sprecapane. .. "Conoscevo Monguzzi", ci racconta Sprecapane, "perché lavoravamo entrambi alla Edison Gas. .. Un giorno Monguzzi mi chiamò dicendomi che voleva essere aiutato nella realizzazione di un bozzetto di modello dello Scerscen Superiore. Mi disse che doveva fare vedere che aveva fotografato un disco volante sulla bocca dello Scerscen, al limite della seraccata. Mi disse proprio così. Doveva dimostrare che era un bravo fotografo, questa fu la sua motivazione".

    Quando chiediamo a Sprecapane se le foto fossero false, il nostro uomo scuote la testa. "Onestamente, io ho visto i negativi originali. Nelle prime sequenze si vedevano Monguzzi e la moglie sulla montagna, a metà c'erano le foto del disco, e poi ancora la montagna. Dunque, le fotografie erano state scattate sul Bernina e non a casa. .. Se osservate le foto del disco sul ghiacciaio, vi renderete conto che è impossibile ricreare la stessa pendenza. Le foto sono state scattate chiaramente da una persona che era molto più in basso rispetto al disco. Dato che, quando ricreammo il 'plastico' del Bernina, lo facemmo sul terreno, fu impossibile fotografare così dal basso. Tra l'altro, le montagne del plastico erano uno sgorbio, con la terra che cercava di simulare la roccia. Dopo che uscì la smentita, Monguzzi mi fece vedere il modellino del disco, era un cono di cartone tenuto assieme dallo scotch. Dell'alieno, mi disse che era un pupazzo assemblato con lana e filo di ferro. Mi sembrò una spiegazione ridicola". Ma perché dunque Monguzzi aveva preferito passare per visionario? .. "Quando uscirono le foto, si scatenò un putiferio. Monguzzi venne interrogato da agenti della CIA e dai nostri servizi segreti; mi disse che le sue foto erano state ingrandite ad altezza di parete dall'Aviazione (non mi disse di quale Paese). Era veramente terrorizzato. Ricordo che ad un certo momento mi disse di tirarmi fuori dalla vicenda, che era nei pasticci. Io, che avevo famiglia, preferii obbedire. Del resto, Monguzzi la pagò cara. Venne cacciato dalla Edison. I dirigenti, che in un primo momento facevano la fila per farsi fotografare dalla stampa assieme a lui, dopo la smentita si resero introvabili. E lo licenziarono. Ricordo che dopo una nostra intervista alla RAI fummo interrogati, mi chiesero se nelle foto, ormai dichiarate false, riconoscessi realmente il Bernina; fui torchiato anche dai dirigenti della Edison, che volevano sapere che ruolo avessi avuto nella vicenda. .." [Insomma:] Sprecapane sostiene che Monguzzi avrebbe realizzato il plastico prima ancora di divulgare le foto! Prima, e non dopo. Ciò significherebbe che l'ingegnere monzese, prevedendo delle noie, si sarebbe costruito una via di fuga. .. Cosa temeva dunque Monguzzi? La risposta è forse in una sua dichiarazione al giornale Il Popolo del 23 ottobre 1952: "Ho pubblicato le foto solo due mesi dopo l'avvistamento in quanto avevo paura. Sono giovane e ho un figlio, e a 29 anni non volevo essere sequestrato o ucciso. Perché, sebbene sia personalmente convinto che si trattasse di un abitante di un altro pianeta, pure il disco poteva appartenere ad una grande Potenza che avrebbe fatto tutto il possibile per eliminare l'indiscreto scopritore di un formidabile segreto militare..."

    .. Monguzzi aveva realmente fotografato un prototipo top secret ed era stato poi costretto a passare per imbroglione, pena la morte? O più semplicemente era incappato nel classico debunking e cover up che toccò, negli anni della Guerra Fredda, a molti sfortunati UFOtestimoni? Si era del resto negli anni Cinquanta e l'America aveva messo in pista i suoi agenti della disinformazione migliori. .. Certo, per saperne di più occorrerebbe parlarne con il diretto interessato, ma Monguzzi sembra sia sparito dalla circolazione. Quando ne chiedemmo notizie a Sprecapane, ci fu risposto: "Non ho notizie precise, ma uno dei nostri ex colleghi dell'Edison mi ha detto che gli era successa una cosa strana, che era morto in un curioso incidente d'auto." ..



  • ufologo 555
    00 21/12/2008 20:48
    IGNORANZA ... TOTALE !


    Qualcuno mi ha scritto:

    "... Perché non dedicano mai una puntata al fenomeno UFO?? non sò se qualche volta è successo, ma a quanto ricordo io no;
    programmi che vanno in onda 5 giorni su 7, potrebbero anche farlo almeno una volta; visto che spesso affrontano argomenti molto più "inutili": superenalotto, diete, puntate dedicate a programmi televisivi, matrix, porta a porta, ecc...."

    Ed io non ho potuto che rispondere:

    Perché loro si ritengono "seri"... Che vai a parlare, ancora di UFO?
    E' questo che desidera la gente! Imboccata da chi ci ISTRUISCE: I TELEGIORNALI PILOTATI, I SACCENTI, GLI "SCIENZIATI", GLI OPINIONISTI, LE ALBE PARIETTI, I TUTTOLOGI..... QUESTO CI DANNO, E QUESTO ASSORBIAMO...
    Poi, per distrarci: l'isole dei famosi, le Talpe varie ed i "Grandi Fratelli"... E LA CULTURA ... AVANZA!
    Il popolo è simile ad una tigre al circo: salta come una stupida e non si rende conto della FORZA che possiede....!

  • AlessandroCacciatore
    00 22/12/2008 00:47
    Eh si, l'UFO di Chernobil ci fa sempre di più pensare che gli ET hanno davvero a cuore la nostra salute, proprio come si continua a ripetere nei famosi contatti tra ET e i contattisti...almeno così sembra...anche se il disastro c'è stato comunque, ma forse più di tanto non possono fare. Per quanto riguarda il mistero di Thunguska, non ho dubbi che non poteva essere nessun corpo celeste, meteorite o cose simili...anche perchè come si è già detto, la sua virata un meteorite gigantesco non la fa proprio...come appunto i frammenti che non si sono trovati...cosa impensabile se un meteorite si schianta...una traccia deve lasciarla per forza...ed anche i residuti ritrovati fanno appunto pensare a un qualcosa artificiale e non naturale...cosa che oltre tutto non si trova nei composti meteorici, basta qualche consultazione rudimentale di astronomia. Qualche tempo fa in oltre, furono trovate perfino delle lastre non lontano dalla zoma di impatto dell'UFO, con scritte sconosciute e fatte da così si dice...materiale non identificabile...poi non si è più saputo nulla. Più che schianto, possiamo pensare che una ipotetica navetta spaziale stava per schiantarsi, ma il suo equipaggio con molta forza di buona volontà e un po' di fortuna, riesce a stabilizzare l'oggetto, schivando il terreno e tornando in alto nel cielo...ma tuttavia il suo "motore" deve aver raggiunto una potenza talmente alta da arrivare ad essere potente quanto un ordigno nucleare....cosa che per il primo scoppio di una bomba atomica bisognava aspettare il 1945...
  • ufologo 555
    00 22/12/2008 12:13
    Osservazioni che non posso che condividere, anche se in molte, anzi, tutte leenciclopedie e libri di astronomia, l'Evento è riportato come "naturale", vedi Cometa, ""Buco-Nero" e così via...
  • AlessandroCacciatore
    00 22/12/2008 14:03
    Re:
    ufologo 555, 22/12/2008 12.13:

    Osservazioni che non posso che condividere, anche se in molte, anzi, tutte leenciclopedie e libri di astronomia, l'Evento è riportato come "naturale", vedi Cometa, ""Buco-Nero" e così via...



    Si, purtroppo anche io ho letto queste cose...addirittura alcuni sono proprio convinti che non ci sia niente di strano dietro questo misterioso incidente...Hmmm
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