00 20/12/2008 19:37
Chernobil
Con tutto il rispetto per le vittime di Chernobyl
Come per i "Blackout" sparsi un po nel mondo, come quello della rete elettrica del Nord-Ovest, USA: il più clamoroso ed esteso come quello che mise all'oscuro 36 milioni di abitanti negli Stati del Massachussetts, New Hampishire, Rhode Island, Connecticut, Vernon New York, new Jersey, Pensylvania e parti del Canada.
Dopo una lunga ed accurata inchiesta, non risultò essserci stato nessun guasto; meccanicamente tutto era a posto! Ma nei pressi di Syracuse, che fu notasto brevemente dalla stampa e poi immediatamente... trascurato: fu notato un UFO brillante di circa una trentina di metri di diametro staionare sulla centrale elettrica di Clay. ma questo è un altro discorso... Torniamo a Chernobyl.

Gli ingegneri consultati dalla Commissione d'Inchiesta sull'incidente hanno affermato che l'impianto di Chernobyl avrebbe potuto originare un'esplosione nucleare, con danni inimmaginabili per molti stati europei. Dalle loro parole emerge che, se il disastro venne contenuto, lo dobbiamo in gran parte alla "buona sorte".

Secondo alcuni testimoni oculari la "buona sorte" avrebbe assunto, quel 26 aprile del 1986, la forma di un UFO: una sfera volante luminosa, per l'esattezza. Le prime testimonianze al riguardo vengono divulgate nel 1988, riprese subito da alcune riviste ufologiche. Una fonte relativa all'avvistamento sulla centrale di Chernobyl è il libro di Timothy Good Alien Update (Arrow, London, 1993). La "Pravda" recupera poi alcune di tali dichiarazioni, come quella di Mikhail Varitsky, specialista in tecnologie nucleari che faceva parte di una squadra impegnata nelle operazioni di soccorso: "Io e altre persone della mia squadra andammo sul luogo dell'incidente di notte. Vedemmo una sfera di fuoco che si librava nel cielo con un movimento lento. Ritengo che avesse un diametro di 6-8 metri. Quindi la osservammo mentre emetteva due raggi di luce cremisi in direzione della famigerata Quarta Unità. L'oggetto si trovava a circa 300 metri di distanza dal reattore. L'evento durò circa tre minuti. Le luci dell'oggetto andarono via ed esso si allontanò in direzione nord-ovest". Alcuni ipotizzano che l'UFO abbia abbassato il livello delle radiazioni, evitando la deflagrazione nucleare.

Tre anni dopo, il 16 settembre 1989, il dottor Gospina osserva un oggetto volante color ambra nel cielo sopra l'impianto di Chernobyl, ancora pericolosamente radioattivo. Nel mese di ottobre del 1990 Valéry Navran, un reporter del quotidiano "L'Eco di Chernobyl", fotografa la Quarta Unità: "Quando ho fotografato il tetto, con il buco provocato dall'incidente, non ho notato alcunché di insolito. Tuttavia, quando ho sviluppato i rullini, ho visto chiaramente un oggetto che fluttuava proprio sopra il foro".

Nel 1994 il ricercatore Anatoly Kutovoy pubblica una breve relazione relativa ad alcune segnalazioni di avvistamento nei cieli sopra la città di Chernobyl nel marzo del 1986, circa un mese prima dell'incidente nucleare ("Alien Contacts and Abduction Experiences: a Look from the C.I.S.", contenuto negli Atti dell'International UFO Symposium 1994 del MUFON, pp. 138-152). Ecco un estratto da quel testo (pag. 150, ripreso inV.Kratokhvil, UFO: A Time Machine, Kiev Vypol, 1993, pp. 6-7): "Circa un mese prima del disastro di Chernobyl, ho parlato con un controllore del traffico aereo dell'aeroporto di Kharkov. Mi ha detto che, secondo quanto riferito nei rapporti di alcuni piloti, erano stati osservati diversi UFO nell'area della centrale nucleare di Chernobyl. Non diedi peso a tali affermazioni ma sbagliai. Successivamente rilessi con stupore le note che avevo preso riguardo alle testimonianze dei piloti. Dopo l'incidente, come è risaputo, una squadra di specialisti in tecnologie nucleari, preparata ad affrontare eventuali incidenti, circa tre ore dopo l'esplosione vide nei cieli sopra l'impianto un globo volante che sembrava fatto di brace. I testimoni stimarono il suo diametro in 6-8 metri e la sua distanza dal reattore 4, quello esploso, in circa 300 metri. Poco prima dell'apparizione, gli specialisti avevano rilevato il livello di radiazioni sul posto. Misurava 3000 milliroentgens/h. Improvvisamente due raggi cremisi partirono dal globo e raggiunsero il reattore. L'azione dei raggi durò circa tre minuti. Quindi i raggi si spensero e la sfera si allontanò lentamente verso nordovest, in direzione del confine con la Bielorussia. I tecnici testarono ancora il livello radioattivo e constatarono, non senza stupore, che era sceso a 800 milliroentgens/h".

Il 16 settembre 2002 la "Pravda" riprende il caso, dedicandogli un articolo che si diffonde in tutto il mondo. Il pezzo, intitolato "Un UFO evitò un disastro all'impianto nucleare di Chernobyl", riporta il seguente occhiello: "Testimoni oculari dichiarano di aver osservato un UFO librarsi sul reattore esploso". La notizia è degna di attenzione perché ha trovato conferma nelle dichiarazioni (e forse in una prova fotografica) di un noto fotoreporter. È difficile intraprendere qualsiasi analisi del fenomeno UFO nell'ex URSS, nonostante alcuni studiosi abbiano condotto ricerche serie e approfondite negli anni 70, '80 e '90. Il regime sovietico non incoraggiava certo tale ordine di studi e tuttavia non vi si oppose mai, ritenendoli comunque scientificamente fondati. Purtroppo i casi più attendibili verificatisi nel Paese, distorti e amplificati dalla pseudoufologia occidentale, sono oggi di ardua lettura.

Una panoramica relativa alla casistica ufologica sovietica negli anni fra il 1977 e il 1990 si trova in un articolo firmato da Yulii Platov e Boris Sokolov, ambedue uomini di scienza, in ambito civile il primo, militare il secondo (tr. it. di Giuseppe Stilo: "Storia della ricerca di stato sugli UFO nell'URSS", in "UFO Forum" n. 19, ottobre 2001, a cura del CISU). Il 26 aprile del 1986, giorno del terribile incidente di Chernobyl, è incluso nel quadriennio 1984-87, in cui si verificano numerose segnalazioni nell'Unione Sovietica. Platov e Sokolov descrivono le più importanti, documentate come "emergenze in cui furono coinvolti piloti di un'unità di volo dislocata a Borisoglebsk, nella regione di Voronezh. Caratteristica comune a tali emergenze fu la presenza in zona di oggetti volanti sconosciuti rilevati dai radar e osservati con i propri occhi da alcuni piloti in volo. Il comandante della scuola militare di volo situata a Borisoglebsk, nel bel mezzo dell'area interessata dagli eventi, chiese personalmente che tali casi fossero sottoposti alla commissione di indagine sugli UFO in USSR".

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Fonte: Roberto Malini, Margherita Campaniolo, Ufo - Il Dizionario Enciclopedico, Giunti, Prato, 2006


[Modificato da ufologo 555 20/12/2008 19:37]