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L’invasione aliena che viene dal web

Pubblicato sulla rivista Scienza e Mistero, Marzo/Aprile 2008


Qualora da appassionati alle materie inerenti all’ufologia,si intendessero fare delle ricerche per informarsi sul fenomeno in internet,si scoprirebbero sul web dei portali che trattano l’argomento in maniera spedita e dettagliata, dove addirittura non si dubita dell’esistenza degli alieni,e se qualcuno lo facesse, prontamente verrebbe messo a tacere dagli amministratori dello spazio virtuale. In questa prospettiva, dove le definizioni risultano univoche ed elaborate da persone dalle competenze assolutamente estranee alla medicina ed alla psichiatria ,si tende ad imputare ogni sintomo di un qualsiasi malessere psicofisico ai rapimenti alieni.
Leggendo giorno dopo giorno sempre le stesse testimonianze che parlano di grigi ,mantidi ed alieni di ogni genere infliggere efferate violenze, come stupri,lesioni gravi,prelievi coattivi ,gli strani esseri antropomorfi si insinuano nei pensieri dei più suggestionabili tanto da diventare figure familiari nella loro mente e nei sogni si delineano scenari simili a quelli appresi dalle testimonianze.
L’automatismo ad immedesimarsi, soprattutto per soggetti impressionabili o affetti da nevrosi o psicosi,è immediato, talvolta anche più consapevole quanto il desiderio di appartenenza ad un determinato gruppo di privilegiati,ad una elite di “eletti”, di prescelti rapiti dagli alieni,perché appartenenti ad una razza superiore [1] gli unici provvisti dell’anima ,secondo i parametri della loro dottrina,depositari della verità assoluta e dotati dei poteri soprannaturali della veggenza.
I primi soggetti a rischio ingabbiati da questo sistema sono le c.d. personalità dipendenti, rese vulnerabili dalla loro inclinazione all’ identificazione collettiva,un meccanismo di difesa , che scaturisce con l´intento di auto-valorizzazione della propria persona, motivata dall´esigenza di appartenenza a un gruppo di persone che trova giustificazione nella coesione per una duplice ricerca: quella della protezione, ma anche della dipendenza .
La responsabilità di alcuni componenti del gruppo soprattutto di quelli posti al vertice è individuabile negli intenti di persuadere ogni ingenuo malcapitato che immagina di trovare riscontri nei suoi aleatori ricordi, ad eludere ogni controllo medico ed a cercare in fenomeni paranormali l’origine di ogni disturbo,talvolta comune come notti insonni o piccole cicatrici dimenticate dall’infanzia,ma i problemi maggiori sorgono quando i disturbi sono sintomi di gravi patologie psichiche,come sentire delle voci o altri tipi di allucinazioni auditive o visive. Malattie che nel frattempo si aggravano irrimediabilmente.
L’adesione alla dottrina del movimento viene anche supportata abilmente mediante le tecniche di love bombing , rafforzando il desiderio di appartenenza al gruppo e stabilendo un rapporto di fiducia con il neofita, che ne vede i componenti come dei maestri di vita, gli unici depositari della verità sugli ufo e gli alieni. Da qui all’adesione al movimento stesso il passo è breve, il passaggio di livello avviene solo in seguito all’esito di un test che deve individuare i traumi che seguono le interferenze aliene,in realtà questo test elude tutti i parametri della psicometria e dell’analisi dei dati, ma soprattutto è durante la valutazione dello stesso che non vengono applicati i metodi statistici e matematici, in realtà vengono seguiti altri criteri meno oggettivi. E questo consente anche a soggetti con disturbi psichici ed informati di alterarne i risultati. Da qui vengono meno altre caratteristiche fondamentali del test come l’attendibilità e la validità.
Ad ogni modo la politica del movimento tende ad elargire l’esito positivo del test a chiunque, con il solo intento di aumentarne le adesioni per consentire maggiore rilievo all’interno del contesto sociale al gruppo. Superato il test si è un abdotto a tutti gli effetti, quindi un essere superiore, finalmente l’ iniziato crede di essere apprezzato da qualcuno che lo fa sentire speciale, di conseguenza si sente in dovere di offrire tutta la sua lealtà e fedeltà ai leader del gruppo.
Accade spesso che questi sedicenti abdotti affermino di avere delle prove tangibili degli interventi che subiscono da parte degli alieni, degli impianti alieni nel proprio corpo, ma alla richiesta di certificare l’esistenza degli impianti con dei referti medici,si ascoltano le scuse più esilaranti, come l’impossibilità di sottoporsi a tac o raggi x,gli unici che individuerebbero di sicuro questi piccoli congegni,a causa dell’eccessivo costo, come se non si potesse rinunciare ad esempio per un mese alla quota di una connessione ad internet, spesa senza dubbio superflua in confronto a degli accertamenti clinici che riguardano la salute, a loro basta la certezza della presenza degli impianti basandosi su un vago ricordo onirico che coglie in flagranza l’alieno che lo inserisce. Inoltre la connessione è fondamentale per questi sedicenti abdotti a quella non si può rinunciare, è indispensabile per raccogliere nuove adesioni al movimento pseudo – religioso , e per dimenticare le frustrazioni della vita reale,con nuovi fantastici racconti virtuali che li vedono protagonisti di stupende avventure, come voli astrali per combattere e salvare il mondo dagli alieni cattivi. Mentre qualcuno le lastre che dimostrerebbero la presenza del congegno estraneo dice di avercele già,ma non te le fa vedere, per dispetto,perché non avresti dovuto chiederle e mettere in dubbio l’attendibilità della testimonianza,avresti dovuto credere sulla parola.
Il problema è che non è difficile trovare chi presti fede a certi enunciati: Individui dalla personalità fragile o influenzabile come minori o adolescenti,soggetti particolarmente vulnerabili,soli, che stanno cercando di superare gravi traumi come un lutto,o persone affette da patologie psichiche. Tutto questo ma anche di peggio si trova sul web, dove facilmente si può accedere alle informazione ma anche e con la stessa semplicità diffonderle a discapito dell’ equilibrio psichico degli altri.

Lia S.


Note:
[1] Adolf Hitler Mein Kampf 1925

Bibliografia:
V .Lingiardi , F. Madeddu,” I meccanismi di difesa”, Milano, Cortina 1994.
G. O. Gabbard, “Psichiatria psicodinamica”, Milano, Cortina, 1995.

G. Jervis ,” Fondamenti della psicologia dinamica” ,Milano, Feltrinelli 1993.
A. P. Ercolani, M. Perugini, “La misura in psicologia”, LED edizioni 2000.
A. P. Ercolani, A. Areni “Statistica per la ricerca in psicologia” Bologna,Il Mulino 2001.

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