00 22/10/2014 08:00
In questo thread mi pongo un obiettivo importante, e cerco di portarlo a termine per quelle che sono le mie (modeste) conoscenze, quindi accetto qualsiasi consiglio ma vi chiedo di essere clementi con le critiche.

Realtà ed UFO

A mio avviso, come ho già espresso in altro thread, non si può tentare di capire un fenomeno che coinvolge degli essere superiori se prima di tutto non capiamo noi stessi.
Dunque, che cosa sappiamo di noi?
Non sappiamo da dove veniamo, possiamo solo dire che, a un certo punto, ci ritroviamo in questo mondo, in una forma (quella del neonato) atta ad apprendere se stessa e ciò che la circonda. Le nozioni fondamentali di sopravvivenza, come nutrirci e farci accudire, ce le ritroviamo già sotto forma di istinto, probabilmente tramandate attraverso il codice genetico, altre, come la padronanza del nostro corpo e del linguaggio, le apprendiamo col tempo.
Crescendo, però, ci poniamo delle domande, domande che vanno oltre noi stessi, e che rivolgiamo appunto a ciò che consideriamo l'ambiente circostante. Allo scopo di fornire delle risposte, ci siamo affidati prima alle religioni, e successivamente abbiamo inventato un metodo, quello scientifico, che si pone l'obiettivo di indagare attraverso uno stratagemma, l'oggettivazione. Che cos'è però l'oggettivazione? Il presupposto che esista qualcosa al di fuori della coscienza. L'universo quindi sarebbe un qualcosa del tutto scollegata da noi, che esiste a prescindere e che deve avere una sua propria fisicità. Un artificio utile, non lo metto in dubbio, ma pur sempre di artificio si tratta! Tutto ciò che noi scopriamo con questo metodo è basato su un inganno di fondo, ovvero l'esclusione del soggetto. Ma se è il soggetto stesso a svolgere l'indagine, e a scegliere gli strumenti da utilizzare, come si fa a ritenere attendibile, in senso assoluto, il risultato?
Ecco qual è il limite della scienza, e il motivo per cui non potrà mai, e sottolineo mai, fornire delle risposte alle domande fondamentali. Troverà sempre un limite, in qualsiasi direzione, e quel limite si trova semplicemente nell'errata disposizione dei parametri di base.

Ora passiamo agli UFO. Che cosa sappiamo degli UFO? Sappiamo che si manifestano a noi come provenienti da altrove, come se non fossero di questo mondo. La risposta della scienza è che siccome l'altrove sarebbe troppo distante, essi non possono essere qui. Ok, ne prendiamo atto. Tuttavia agli UFO questa perentoria dichiarazione sembra non interessare, e non gli interessa nemmeno smentirla, per cui continuano a manifestarsi, come pare a loro. Le forme in cui ci appaiono sono tra le più svariate, si va dalle sfere di luce, fino a immense "astronavi madri". Un aspetto ricorrente, però, è la componibilità di questi mezzi volanti, e la mutevolezza della forma, a partire proprio dalle sfere di luce, che sembrano essere i mattoni, gli atomi di questo fenomeno. Secondo alcuni indizi, sembra che persino gli esseri, apparentemente biologici e materiali, presunti piloti dei mezzi di cui sopra, abbiano invece la capacità di assumere varie forme, e di possedere, in sostanza, una natura eterea (tanti cari auguri alla scienza per spiegare questo). Che cosa sono dunque gli UFO? A mio avviso si tratta di altre coscienze, come le nostre, ma talmente evolute da necessitare di assumere sembianze più primitive soltanto per risultare a noi comprensibili. Extraterrestri? Forse, ma forse questa definizione è persino riduttiva per descrivere la loro attuale natura, che potrebbe finanche trascendere lo spazio ed il tempo.