| | | OFFLINE | Post: 220 | Città: FIRENZE | Età: 35 | Sesso: Maschile | |
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28/02/2011 19:44 | |
Ho letto il tuo interessante ( e lungo!) intervento, e capisco le tue perlplessità sulla "monotonia" della casistica ufologica. Tu da un punto di vista statistico escludi, se ho ben capito, che visitatori extraterrestri possano avere forma umanoide esattamente come noi. Tuttavia ci sono due possibilità, che non si escludono a vicenda, per quanto apparentemente inverosimili: è probabile, a livello evolutivo, che una forma antropomorfa sia quella più vantaggiosa, quella con più possibilità di raggiungere un livello tecnologico tale da viaggiare nello spazio. Intendo dire che, magari, su 100 civiltà che viaggiano nello spazio, 80 sono umanoidi, 15 assomigliano a polpi e 5 hanno forma totalmente nuova ai canoni terrestri. Oppure, e questa è una teoria a cui non tutti riescono a credere, noi stessi ( intesi come homo-sapiens) siamo frutto di esperimenti genetici portati avanti migliaia di anni fa da creature umanoidi con chimica basata sul carbonio. Alla tua minuziosa analisi aggiungerei che certi livelli di tecnologia richiedono una notevole precisione nei movimenti fini, per cui nell'identikit del visitatore extraterrestre non devono mancare estremità ( dita, tentacoli, altro) proporzionate al suo corpo; tanto per fare una battuta, escludo che i brachiosauri avrebbero mai imparato a svitare un barattolo ( per quanto grosso)... |
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