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Sui circlemakers

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2012 11:52
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09/03/2012 11:48

Re:
WOODOK, 06/05/2011 20.43:

Gucumatz, i tuoi commenti kilometrici a primo impatto, se non letti, danno l'impressione di essere colmi d'informazioni preziose, ragionamenti logici etc etc. CHI LI LEGGE si accorge che c'è altro. E, nel mio caso, sempre e solo offese e considerazioni personali denigratorie.


Questo perché tu ti distinqui per incapacità cronica di comprensione del testo scritto.
Se io dico "verde" e tu capisci "rosso", è ovvio che la discussione non può più proseguire sui colori, ma finisce irrimediabilmente per divergere sul perché tu capisci una cosa per l'altra.
Se poi tu in questo ci vedi un'offesa, fatti tuoi. Io ti spiego le cose come stanno, e ti illustro sempre (con la dovuta pazienza e senza lesinare mai sui dettagli) i motivi per cui tu parli sempre a sproposito.


la tua preparazione NON basta a dare una spiegazione universale al fenomeno dei cerchi nel grano


Oh si invece. E l'ho già dimostrato.



perchè tu NON puoi tirarmi fuori paragoni alla membro di cane (cit. tua) associando TUTTI i crop circles a TUTTI i sassi del mondo.


Il paragone è volutamente semplicistico perché serve ad illusrtare un semplice passaggio logico, che implica però considerazioni molto più importanti nel campo dell'epistemologia (cioè dei metodi per acquisire conoscenza di un fenomeno)

Il discorso di base è che spesso si sente dire che non si può stabilire la natura di tutti i crop circles, perché non li si è studiati tutti.

Questa semplice affermazione implica dei passaggi logici molto precisi.

1) abbiamo un fenomeno di cui si afferma la natura (l'origine)
2) le condizioni per stabilire l'origine di questo fenomeno sono considerate insufficienti
3) si richiede che per stabilire la natura dell'intero fenomeno, tutti i suoi singoli eventi o manifestazioni siano studiate.

Ora, noi potremmo anche prescindere totalmente dai crop circles, ed estrarre le regole logiche di validità dei principi enunciati sopra, cercando di estenderle ad un qualsiasi fenomeno "X".

Ne trarremo come conseguenza che la natura del fenomeno X non potrebbe mai essere conosciuta a meno di non averne studiato, documentato o analizzato ogni suo singolo evento o manifestazione.
Ripeto: ogni suo singolo evento o manifestazione.
OGNI - SUO - SINGOLO

Passiamo ora dal campo teorico a quello pratico: quale fenomeno, evento o oggetto di studio può vantare di essere analizzato, documentato o studiato in OGNI SUO SINGOLO EVENTO o manifestazione?
La risposta è banale: nessuno.

In nessun caso, in nessuna branca della scienza, questo avviene mai.
Non si possono studiare tutte le centinaia di miliardi di stelle osservabili, eppure si considerano le teorie valide per quelle osservate valide ANCHE per quelle non osservate (fino a prova contraria)
Non si possono studiare ed osservare tutte le farfalle di una certa specie nel mondo, eppure si considerano valide le loro caratteristiche per tutti gli esemplari della specie (fino a prova contraria

Così come non si può osservare e sperimentare la forza di gravità su tutti gli oggetti del creato, ma se ne estendono le proprietà a tutto cioè che è dotato di massa (fino a prova contraria)

Quindi abbiamo che l'enunciato di partenza (INDIPENDENTEMENTE dall'esempio utilizzato) è comunque FALSO.
Non solo è falso negli esempi specifici, ma è falso in generale.
Perché il processo di conoscenza non si può basare sulla conoscenza precisa ed esatta di una serie interminabile di eventi, ma DEVE NECESSARIAMENTE basarsi su una conoscenza discreta.
Non solo per motivi pratici, ma per motivi logici.
Perché stabiliti i principi che dominano un fenomeno, riconosciute le sue caratteristiche (e fino a prova contraria) queste devono essere acquisiti e considerate valide. Altrimenti dovremmo ogni volta riverificare che 2+2 fa 4 (potrai averlo verificato con le mele e con le pere, ma che mi dici delle banane?)
Oppure dovremmo verificare ogni volta che tutti i chiodi piantati con un martello si infilano nel legno (chi ti dice che non esplondano al primo colpo?)

Questo per dire che quello che descrivo non è niente di complicato: è semplicemente quello che mettiamo in pratica tutti i giorni, quello di cui si serve la scienza per conoscere e studiare la natura, quello che DA SEMPRE è il metodo per percepire il mondo che ci circonda.

Non capire questo, ed avanzare obiezioni basate sul fatto che "non tutti i cerchi sono stati studiati", significa quindi non rendersi conto di come DA SEMPRE funzionino le cose. E non rendersi conto che una simile obiezione implica una condizione di SINGOLARITA' del fenomeno che si studia.
Perché in questo caso i cerchi nel grano dovrebbero essere il PRIMO ED UNICO FENOMENO del quale si richiede una conoscenza completa, esaustiva (in ogni suo evento o manifestazione) ed universale.
Cosa che NON ESISTE da nessuna altra parte, nè per la caduta di un semplice sasso (esempio pratico comprensibile a tutti) nè nella vastità o indeterminazione di un generico fenomeno X.

Ma io mi rendo anche conto che se uno non ci arriva a capire questi concetti di base, difficilmente può capire spiegazioni come queste.
Quindi quello che mi limito a fare è rispiegarle a rispiegarla, ben sapendo che anche in questo caso la discussione è ciclica, e nasceranno sempre dei believers pronti a farsi scudo di questo tipo di scuse.



Un SASSO che cade è soggetto ad una costante universale che è la forza di gravità - il crop circle è emanazione di una forma d'arte,


Un sasso che cade è un fenomeno oggetto di studio, così come i cerchi.
In nessun caso (NESSUNO) è mai richiesto di conoscere tutti i singoli eventi di un singolo fenomeno.
In NESSUNO. MAI. ZERO.
Quello che voi chiedete non è quindi solo un'"eccezione alla regola", ma il segno chiaro e lampante che simili ragionamenti servono SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a spostare l'oggetto del discorso, per ignorare il fatto che le uniche e SOLE vere prove di produzione dei cerchi sono tutte unicamente di natura umana (e con mezzi semplici)



Quanto poi al discorso precedente, tu hai scritto che il BLT ha riscontrato un allungamento del 10-15 nel loro unico esperimento.


Nel giro di 3 giorni, si.


La logica comune porta a pensare che il BLT ha effettutato un unico esperimento in un unico campo di grano sui nodi apicali e che il massimo riscontrato è un 10-15%.


La logica porterebbe a capire cosa ho scritto.
Te lo ricopio (ancora):

Il BLT invece, nell'unico esperimento da loro condotto, trovarono un allungamento del 10-15 nel giro di 3 giorni.

Cosa ho detto sopra?
Mi pare chiaro: il BLT ha condotto UN UNICO ESPERIMENTO, nel quale ha trovato un allungamento del 10-15, nel giro di 3 giorni.
Quale parte non è chiara?
Sai cos'è un ESPERIMENTO?
Sai cos'è una percentuale?
Sai quanti sono 3 giorni?
Davvero mi sfugge su quale punto tu abbia fatto fatica a comprendere quella frase.
Mah...



Allora, o impari a specificare o taci la prossima volta o ammetti di aver sbagliato. PUNTO.


Io ho specificato molto bene e non ho sbagliato affatto.
Il BLT, sul discorso dell'allungamento (vedi nota nei messaggi sopra riguardo all'ingrossamento) ha fatto UN SOLO SINGOLO esperimento, quello del Maryland del 1997.
Questo te l'ho scritto, detto, specificato, mostrato e DIMOSTRATO varie volte, fin dai tempi di InvasioneAliena.
Se ancora non l'hai capito, non è di certo colpa mia.



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