Salvezza dell'umanità o colossale imbroglio? Ne vogliamo parlare?
Sono già un po' di anni che si fa un gran parlare di questo Disclosure Project, chi lo cita con ammirazione e approvazione, chi lo accusa di essere solo una montatura ed una buffonata, ma, dal poco che ho potuto vedere io, nessuno sembra veramente interessato ad approfondire la questione: i primi si fermano alle conferenze stampa del Washington Press Club e al programma generico del Disclosure Project, senza indagare su cosa c'è dietro (e c'è veramente tanto oltre al D.P.), i secondi invece storcono il naso appena ne sentono parlare e di certo non ritengono utile soffermarsi sull'argomento. Da parte mia, per vari motivi che spiegherò in seguito, ho finito con l'acquistare l'ultimo libro del dr. Steven M. Greer, patron del D.P.. "Hidden Truth, Forbidden Knowledge", e devo dire che in assoluto tra quelli che ho letto è il libro CHE LE SPARA PIU' GROSSE. Ma è anche quello che fornisce l'interpretazione più bella e positiva del fenomeno UFO, quindi verrebbe davvero voglia di credergli... Non usa mezzi termini, il dottor Greer, e per quanto possa sembrare ad effetto, anche il titolo di questo thread è emblematico dell'argomento che voglio trattare, una di quelle cose che non ammettono mezze misure: o è tutto vero o è una delle più grosse e sistematiche montature della storia dell'ufologia. Non ci sono scappatoie.
Cercherò adesso di riassumere brevemente il libro che ho letto (sostanzialmente una sedicente autobiografia) per fare un attimo chiarezza su chi sia questo Steven Greer e come ha fatto a mettere in piedi un simile progetto.
Steven M. Greer nasce a Charlotte, North Carolina nel 1956 e vive un'infanzia difficile con una famiglia un po' disastrata. Attorno ai 17 anni di età un incidente in bicicletta lo porta ad un'esperienza extra-corporea di pre-morte dove ha una visione della Divinità che lo invita a tornare sulla Terra perché ha una "missione" da compiere. A seguito di questa esperienza, durante gli anni del college comincia ad interessarsi di misticismo e a praticare la meditazione, scoprendo di avere ottenuto un'incredibile abilità nell'entrare in stati di coscienza alterati e stupendo i suoi insegnanti con la propria precocità. Continua a sviluppare queste doti esercitandosi spesso, finché una sera, essendosi recato su un'altura nei pressi del villaggio in cui risiede per meditare a contatto con la natura, vede materializzarsi un'astronave nel cielo e viene tratto a bordo. Qui ha una piacevole esperienza di contatto con gli occupanti extraterrestri del velivolo, in compagnia dei quali ha una sessione di meditazione di gruppo (pratica a quanto pare in voga anche su altri pianeti...), e con i quali concorda un protocollo di contatto per il futuro basato sempre sulla meditazione e gli stati di coscienza alterati. Ritornato sulla Terra, nel periodo successivo a questo evento tenta di mettere in pratica il protocollo fissato per verificarne l'efficacia, con risultati estremamente positivi tra il panico generale dei suoi amici, testimoni involontari delle improvvise ed immediate apparizioni di grandi oggetti luminosi. A suo dire una di queste apparizioni è stata riportata anche da radio e giornali, quando un elicottero della polizia si è messo all'inseguimento di uno di questi oggetti volanti. Comunque, tanto basta ad appagare la curiosità del giovane Steven, che da quel momento decide di sospendere temporaneamente queste pratiche, onde non far troppi danni...
Negli anni successivi continua ad approfondire lo studio della spiritualità e della meditazione, finché non si reca in Israele, dove resta tre anni e si converte alla religione Baha'i. Qui conoscerà anche sua moglie, da cui avrà quattro figlie. Tornato in America intraprende la professione medica, diventando con il tempo un rispettato primario del reparto pronto intervento (E.R.) di un ospedale nel North Carolina. Nel frattempo fa anche da padre di famiglia e mette in piedi insieme ad altri dei centri e delle associazioni che si occupano di tecniche olistiche e meditative. Tutto insomma sembra procedere per il meglio.
Finché una notte avverte una sorta di richiamo a "riprendere ciò che aveva iniziato" e si alza dal letto per scrivere di getto le basi del progetto CSETI, Center for Study of Extra-Terrestrial Intelligence, per poi tornare a dormire. Il CSETI, dal nome alquanto ambizioso, è il primo progetto iniziato da Steven Greer e quello senza dubbio più affascinante, anche se più dubbio e soggetto a critiche: esso consiste all'inizio semplicemente in un gruppo di persone fidate e selezionate che si recano in certi luoghi per mettere in pratica insieme il protocollo di contatto di cui sopra, da lui definito CE5 (Close Encounters of the 5th kind, Incontri Ravvicinati del 5° tipo, perché iniziati dall'uomo a differenza delle altre tipologie). I risultati di questi esperimenti sono, a detta di Greer, sorprendenti, e consentono a lui e al suo gruppo di entrare più volte in contatto sia visivo che mentale con grossi velivoli ET ed i loro occupanti. Presto però si rende conto che non tutti sono tagliati per questo genere di esperienze "forti", dunque è necessario prima un addestramento speciale, sia per la meditazione che per essere preparati psicologicamente. Al giorno d'oggi il CSETI è aperto a tutti e promette un addestramento completo di una settimana per diventare "ambasciatore dell'universo", con incluse una o più sedute di contatto in cui, sempre a detta di Greer, spesso si ottengono apparizioni di uno o più oggetti volanti. Il tutto alla modica (!) cifra di quasi 1000 $. D'altro canto, non se ne vorrà mica fare una questione di vil denaro...
Comunque sia, secondo il racconto del dr. Greer, queste continue escursioni in giro per il mondo (Inghilterra, Stati Uniti, Sudamerica,...) con apparizioni di grosse astronavi attirano ad un certo punto l'attenzione di ambienti legati all'intelligence, i quali lo contattano e lo invitano ad un meeting dove pretendono spiegazioni su come abbia fatto, oltre a minacciarlo di ritorsioni se prosegue nella sua attività. Egli può così constatare l'esistenza di un "mondo parallelo" in cui si gestisce il cover-up sul fenomeno UFO e si tengono nascoste le strabilianti tecnologie da esso derivate.
Il nostro ovviamente non si lascia intimidire né comprare e prosegue imperterrito nella sua impresa, che ormai, sempre a suo dire, coinvolge centinaia di persone tra Stati Uniti, Europa, Inghilterra e Messico, le quali hanno potuto assistere in massa a queste spettacolari apparizioni e addirittura filmarle. Grazie al CSETI Greer entra in contatto, oltre che con i suddetti ambienti legati al cover-up, anche con molti esponenti del mondo politico, militare e scientifico, che guardano con ammirazione ed aspettativa alla sua iniziativa. Decide così che è necessario spingersi oltre nel rivelare la verità al mondo e mettere insieme più testimoni possibili che siano disposti a parlare e a spiegare come davvero funzionano le cose. A seguito di una riunione con vari personaggi, tenutasi nel '93 vicino al Monroe Institute in Virginia, nasce l'idea di un progetto che raccolga testimoni provenienti dal mondo militare, dell'intelligence e dei "black projects", progetto all'inizio senza nome, poi battezzato Project Starlight e che solo in seguito assumerà il nome definitivo di Disclosure Project.
Procedendo con questo progetto, sviluppa una sempre più fitta rete di contatti con politici, militari e agenti dei servizi segreti, scoprendo mano a mano che una buona fetta dei membri del "governo ombra" è favorevole all'idea di rendere tutto di pubblico dominio e porre fine una buona volta alla segretezza e alle menzogne, ma è troppo terrorizzata dalla "parte violenta" di tale governo, che detiene il controllo delle tecnologie e dei sistemi d'arma più avanzati, per prendere iniziative di suo conto. In sostanza, per queste persone Greer sarebbe comoda "carne da cannone", da mandare avanti nell'operazione di disclosure che nessuno avrebbe il coraggio di intraprendere. Lo stesso Steven Greer dichiara nel suo libro di essere stato più volte vittima di attacchi mediante "armi a raggio" da parte di quelli che lui chiama i "cani sciolti" del governo ombra, che vorrebbero mettere tutto a tacere per le solite ragioni economiche (i giri d'affari multimiliardari del petrolio e affini, che sarebbero affossati dal rilascio di queste nuove tecnologie...) e proseguire indefinitamente col cover-up. Solo le proprie capacità straordinarie nel padroneggiare gli stati di coscienza alterati e la propria forza di volontà gli hanno permesso di sopravvivere a tali attacchi, che però, sempre a suo dire, gli hanno causato un cancro che ha più volte rischiato di diventare metastatico, mentre il Disclosure Project ha potuto sopravvivere solo grazie alla protezione e all'appoggio della parte "non-violenta" del governo ombra.
La biografia di Steven Greer sostanzialmente finisce qui, il resto del libro narra una serie di aneddoti legati al Disclosure Project e spiega la natura e l'organizzazione del governo ombra basandosi sulle dichiarazioni dei molti testimoni. Secondo Greer tale governo, che in sostanza ha in mano le sorti del mondo, sarebbe composto da vari gruppi non sempre in accordo tra loro, tra cui esponenti dell'alta finanza (i Rockefeller per dirne una...), del mondo militare e dell'intelligence, del mondo industriale (Lockheed Martin, Boeing, ecc...), del mondo scientifico e della politica. Oltre a questi poi, per "condire" un po' di più l'insieme, sarebbero presenti anche ambienti settari, occultistici, satanistici e cristiani escatologici (alla "Giorno del Giudizio e ritorno di Cristo sulla Terra", per intenderci...), che forniscono quella componente irrazionale/folleggiante al comportamento del governo ombra, nell'ottica che "tanto il mondo deve finire entro breve, inutile cercare di preservarlo, meglio godercela finché possiamo".
L'ultima parte del libro, infine, fornisce una sorta di cosmologia e "visione dell'Universo" di Steven Greer, il quale dispensa le nozioni che ha acquisito per conoscenza diretta tramite la meditazione e il raggiungimento di stati di coscienza sempre superiori, visione che sostanzialmente inneggia alla pace e all'armonia universale, ma invitando all'azione anziché alla passività, e profetizzando l'avvento prossimo di un'era di pace e prosperità se sapremo muoverci nela giusta direzione. In conclusione inserisce anche le istruzioni per mettere in pratica il proprio protocollo di contatto, ma a meno di essere esperti "meditatori" è un po' difficile metterle in pratica...
Bene, concludo qui la prima parte della mia disamina (posterò in seguito alcune mie osservazioni, per ora c'è abbastanza carne al fuoco), perché credo di aver già messo a dura prova la pazienza di chi legge!
Solo una domanda per Rete-ufo: in un altro post (
http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7795142&p=1) dici che esistono le prove che il Disclosure Project sia solo un paravento per attività di intelligence: non è che potresti darmi qualche link o qualche informazione in più?
Grazie!