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Articoli, ricerche e casi ufologici

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2011 11:37
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14/08/2011 10:48

Apro questa discussione (con la "benedizione" del nostro Alf [SM=g27987]) dove posterò come da titolo, tutti quegli articoli, ricerche e casi ufologici da me ritenuti più interessanti.
E con l'autoaugurio di fare un buon lavoro, non posso far altro che consigliarvi di seguire questo topic!
[SM=g8861]

Iniziamo quindi con la definizione del termine "Ufologia" presa da wikipedia. Credo sia la più corretta...

______________________________________________________________________



L'UFOLOGIA

L'ufologia indica il variegato campo di interesse attorno al fenomeno UFO. È nota tra i ricercatori anche come ovniologia dall'altro acronimo OVNI (Oggetto Volante Non Identificato), come in francese, spagnolo e portoghese. Essa è qualificata come una pseudoscienza distinta dalla Esobiologia (scienza sperimentale che si occupa della vita extraterrestre).

Definizione e oggetto di studio
Secondo i suoi sostenitori più rigorosi l'ufologia dovrebbe rappresentare, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine multidisciplinare che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare l'enorme mole di osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo fisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, etc., di individuare le cause dei fenomeni provvisoriamente considerati di tipo UFO.
Va tuttavia sottolineato che l'ambiente ufologico è estremamente variegato e vi afferiscono anche esponenti che per motivi ideologici, religiosi, commerciali o soltanto per apparire sui media, pretendono di attribuire, definire, o semplicemente supporre "scientificamente" l'origine extraterrestre dei fenomeni osservati, basandosi su considerazioni per niente scientifiche ma soggettive.
Il tentativo di applicare solo in parte il metodo scientifico da parte della maggioranza degli ufologi alla fenomenologia UFO con la pretesa di giungere a conclusioni "scientifiche", collocano tradizionalmente l'ufologia nell'ambito della pseudoscienza.
I risultati ottenuti dall'ufologia in più di 60 anni di studio sono tutt'altro che conclusivi.

Ipotesi per la spiegazione dei presunti fenomeni ufologici
Se la comunità scientifica non ritiene provata la esistenza degli ufo, gli ufologi formulano varie ipotesi (naturale, socio-psicologica, militare, extraterrestre, parafisica, temporale e intraterrestre) nessuna delle quali, a detta degli stessi ufologi, presa singolarmente, riuscirebbe a spiegare il fenomeno UFO nel suo insieme.
Il progetto Blue Book del '70 che ha analizzato 12.618 avvistamenti anomali nei cieli di tutto il mondo rileva che solo 701 possono essere definiti come "non identificati". Il progetto blue book concludeva che gli avvistamenti classificati come "non identificati" non mostravano alcuna evidenza di sviluppo tecnologico e principi sconosciuti alla scienza moderna, né prova di essere veicoli extraterrestri. Nel caso del Rapporto Condon, il numero di oggetti non identificati fu di 30 su 93.

Ipotesi naturale
Secondo tale ipotesi, avanzata dall'astrofisico Donald Menzel, gli UFO sarebbero fenomeni naturali poco noti, come pareli, fulmini globulari, spettri rossi, luci telluriche (o Earth Lights), o altri fenomeni naturali ancora sconosciuti. Questa ipotesi tende a negare le supposte manifestazioni di "artificialità" e/o intelligenza legate, secondo l'interpretazione degli ufologi, a determinate manifestazioni UFO.

Ipotesi psico-sociologica
Secondo i sostenitori di tale ipotesi, di cui lo psicologo Carl Gustav Jung[5] è una sorta di "portabandiera", gli UFO non sarebbero altro che un "mito moderno" e i dischi volanti rappresenterebbero visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Questa ipotesi, anche se probabilmente valida in determinate circostanze, non è certamente in grado di spiegare gli oggetti volanti reali, come quelli rilevati dai radar e/o ripresi dalle videocamere (si vedano ad esempio i video rilasciati dall'aviazione militare dell'Ecuador), sebbene possa comunque avere un ruolo nella loro interpretazione. Lo stesso Jung ammise in seguito che la sua teoria non era applicabile a tutta la casistica.
In effetti, Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.
L'ipotesi socio-psicologica è stata sviluppata negli anni settanta dai francesi Michel Monnerie e Bertrand Méheust. Monnerie ritiene che i casi di avvistamenti di UFO non riconducibili a spiegazioni convenzionali (velivoli militari, fenomeni naturali, ecc.) siano dovuti a proiezioni psicologiche che causano una specie di "sogno da svegli". Méhest invece chiama in causa fattori culturali, ritenendo che una causa importante degli avvistamenti di UFO vada ricercata nelle produzioni di fantascienza (libri, film, serie televisive) della prima metà del XX secolo.

Ipotesi dei campi magnetici
L'ipotesi dei campi magnetici è stata proposta dal neurologo canadese Michael Persinger; in pratica è una via di mezzo tra l'ipotesi naturale e quella psico-sociologica. Secondo tale ipotesi vi sarebbero nell'atmosfera dei campi magnetici vaganti, che possono abbassarsi a livello del suolo ed interferire con il cervello umano, causando allucinazioni di vario tipo. Persinger ritiene che tale ipotesi potrebbe spiegare non solo gli incontri ravvicinati, ma anche i vuoti temporali e le sensazioni di rapimento alieno.

Ipotesi militare
Vede gli UFO come velivoli sperimentali segreti. Ad esempio i "dischi volanti" potrebbero essere l'evoluzione di aeromobili ad effetto Coanda che vennero sperimentati in Romania prima della Seconda guerra mondiale.

Ipotesi extraterrestre
Abbreviata anche con la sigla ETH (che sta per Extra Terrestrial Hypothesis), è la teoria che vede almeno una parte del fenomeno UFO come manifestazione di intelligenze extraterrestri, in cui l'oggetto volante si identificherebbe tipicamente con un'astronave.
Considerando i "dischi volanti" alla stregua di altri fenomeni paranormali, dal punto di vista dell'epistemologia non è possibile escludere che tali fenomeni esistano, e la scienza non ha il diritto di affermarlo come se fosse un dato "scientificamente dimostrato": non lo è. Ma non è possibile neppure affermare che essi esistano: non fino a quando qualcuno non sarà riuscito ad affrontarne almeno uno nel pieno rispetto delle regole del metodo scientifico.

Ipotesi del complotto alieno
Le posizioni più estreme in campo ufologico assumono che la mancanza di prove credibili dell'esistenza degli UFO in quanto oggetti extraterrestri sia da attribuirsi ad uno sforzo continuato e coordinato da parte delle autorità governative e militari, negli ultimi 50 anni, allo scopo di sopprimere tali prove. Tale teoria della cospirazione è nota come teoria del complotto UFO.
Gli studiosi più rigorosi accettano invece solo informazioni sostenute da prove o almeno da forti indizi, ripudiando inoltre teorie complottiste, contattisti, ipotetiche basi sulla Luna, filmati e foto false, falsi documenti, rivelazioni e informazioni non provate o provate con false prove.

Ipotesi parafisica
Secondo l'ipotesi parafisica o interdimensionale, abbreviata con la sigla IDH (che sta per Inter Dimensional Hypothesis), gli UFO non verrebbero da altri pianeti, ma da una dimensione parallela. Tale ipotesi è stata proposta dall'astronomo e ufologo Jacques Vallée. Anche Josef Allen Hynek, figura molto conosciuta nel panorama dell'ufologia, verso la fine della sua vita si orientò verso quest'ipotesi, che tuttavia è accettata solo da una minoranza di ufologi.

Ipotesi temporale
Secondo l'ipotesi temporale, detta anche extra-temporale, gli UFO proverrebbero dal futuro ed effettuerebbero un viaggio indietro nel tempo; i piloti di questi veicoli non sarebbero quindi extraterrestri o esseri provenienti da un'altra dimensione, ma lontani discendenti dei terrestri di oggi. Secondo alcuni, i viaggi nel tempo potrebbero essere effettuati attraverso strutture come i ponti di Einstein-Rosen intrauniverso. L'ufologa Jenny Randles ha ipotizzato l'esistenza di "buchi nel tempo", che si creerebbero in certe zone e in particolari condizioni. L'ipotesi temporale pone problemi di ordine teorico e pratico e viene sostenuta da pochi ufologi.

Ipotesi intraterrestre
Quest'ipotesi è sostenuta da alcuni fautori della teoria della Terra cava, tra cui Raymond Bernard[14], secondo cui gli UFO proverrebbero da un continente abitato che si troverebbe all'interno del nostro pianeta. Quest'idea è considerata fantasiosa dalla maggioranza degli ufologi, in quanto i moderni studi scientifici escludono che la Terra possa essere cava.

Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Ufologia
14/08/2011 18:48

UN NUOVO PROGETTO "SETI" SUL TERRITORIO FRANCESE: IL PROGETTO "PHOENIX" SUGLI UFO



Il Progetto Phoenix sarà un nuovo concetto del progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) non governativo, che permetterà, attraverso il reperimento di fondi necessari per il suo funzionamento, la creazione nel territorio francese o di altra nazione di una Fondazione per la Ricerca Scientifica Internazionale unica al mondo, il cui scopo sarà quello della scoperta dell'esatta natura degli UFO.

"Non è mai esistito e mai esisterà nella grande avventura per l'umanità quello di aver successo in questa fondamentale ricerca di prove formali dell'esistenza o meno di vita nell'Universo al di fuori della Terra. La risposta a questa domanda fondamentale, che passa attraverso la risoluzione finale del problema UFO, sarà quella di offrire al mondo una delle più grandi scoperte scientifiche e filosofiche di tutti tempi. Come tale, il dossier UFO è il materiale scientifico più importante che la Terra abbia mai conosciuto", ha dichiarato Serge Tinland, fondatore del Progetto Phoenix.

L'attuale programma SETI non dovrebbe concentrarsi esclusivamente allo Spazio, ascoltando le stelle, ma dovrebbe essere principalmente rivolto verso la Terra, alla ricerca di manufatti esotici tecnologici (di qualsiasi tipo e facendo indagini direttamente sul campo) potenzialmente presenti all'interno di strati archeologici, geologici e dall'attento studio del materiale per comprendere le origini dell'Umanità, prendendo spunto (tra l'altro) da una materia poco considerata e utilizzata: la Paleoastronautica.
Questa nuova ricerca si chiamerà SETAV (Search for Extra-Terrestrial Artefact and Visitation) ed è basata al tempo stesso al protocollo SETV (Search for Extra-Terrestrial Visitation or Search for Extra-Terrestrial Signals in the Solar System or Earth-based) e al protocollo SETA (Search for Extra-Terrestrial Artefacts or Search for Extra-Terrestrial Artefacts in the Solar System or Earth-based).
Questa Fondazione diverrà un laboratorio di riferimento, a livello internazionale, nel campo tecno-scientifico applicato allo studio del dossier UFO, impiegando a tempo pieno scienziati ricercatori con curriculum rilevanti e riconosciuti nei loro campi di studio. Questo permetterà di consegnare a tutti gli scienziati, ingegneri, tecnici e ricercatori tutti i mezzi necessari e più moderni affinchè venga raggiunto lo scopo della loro missione: portare alla luce, una volta per tutte, l'esatta natura degli UFO ed informare le nazioni di tutto il mondo attraverso l'Organizzazione delle Nazioni Unite e tramite tutti i sistemi di comunicazione a livello internazionale: stampa, radio, televisione, internet.
La Fondazione si baserà, una volta resa operativa, su 30 dipartimenti specializzati UMR's (Mixed Research Units) e guidata da diversi laboratori. Per cominciare ci si baserà su uno staff permanente di minimo 5 ed un massimo di 30 persone.
Il primo scopo sarà, come anticipato sopra, quello della ricerca di prove formali della reale e fisica natura - o meno - degli UFO.
Dopo, se la reale natura fisica degli UFO venisse confermata, l'obiettivo finale del Progetto Phoenix sarà quello di determinare definitivamente e scientificamente se questi UFO sono, nel loro modo di muoversi, legati in parte ad una forma di intelligenza non specificata. E, una volta confermato ciò, se questa intelligenza sia direttamente legata agli esseri umani, attività terrestre legata ai militari o connessi, in parte, alla persistenza presenza di attività extraterrestre sul nostro pianeta.
L'importanza del dossier UFO parla da sè. Fino ad oggi, più di trenta paesi al mondo con le competenti autorità (civili, militari, governative, d'intelligence,...) si sono interessate al fenomeno, nella massima discrezione, dalla fine della Seconda Guerra mondiale.
La risposta ad alcune delle nostre domande riguardanti l'origine e la natura degli UFO sarà per il Progetto Phoenix un importante passa avanti nella comprensione del mondo che ci circonda.
La scoperta permetterà all'Umanità, qualunque sia l'origine e la natura degli UFO, di mettere a punto un nuovo sistema di energia e propulsione.
Tale scoperta e la relativa divulgazione al mondo significherà che potremmo fare a meno del petrolio, gas, carbone e altri metodi tradizionali e - improvvisamente - potremmo vedere la fine dell'economia e della geopolitica basate sulla risorse petrolifere, risorse queste così fragili oggi e, ancora peggio, in un futuro molto vicino.
La completa divulgazione di tali potenziali scoperte permetterà all'Umanità di creare una civiltà sostenibile, senza dover subire - per esempio - il riscaldamento globale, tra l'altro quasi totalmente derivato dal petrolio e dai suoi derivati oppure senza permettere il totale controllo di cibo, sia sugli alimenti di base che dell'acqua, una fonte essenziale di tutta la vita su questo pianeta.
Quindi una nuova era, un nuovo paradigma che offrirà la nuova linea di ricerca SETI in Francia, il Progetto Phoenix.

Link al sito: www.thephenixproject.com/en/Default.htm

15/08/2011 07:52

LE MANIFESTAZIONI SU ROMA
DATA: 6 E 7 NOVEMBRE 1954



Ricostruzione dell'avvistamento

Il 6 novembre 1954, sabato, verso le 11 a.m. ero nel quartiere Tuscolano, quando vidi nel cielo alcuni puntini bianchi. Intorno a me erano una ventina di operai dello stabilimento Neri, di acque minerali. Mi recai allora sulla terrazza dello stabilimento. E vi rimasi per due ore avvinto da quello che non saprei descrivere se non come lo spettacolo più emozionante della mia vita. Molte persone che erano con me si stancarono presto la vista, o se ne andarono per motivi di lavoro. Alcuni rimasero. Cominciai ad essere veramente stupito quando vidi una prima squadriglia di "quattro" apparecchi in "perfetta formazione a losanga". Gli apparecchi erano altissimi, ma il cielo era sereno e azzurro: sembravano capocchie bianche di spilli.
Nonostante la chiarezza del cielo, gli apparecchi erano visibili, quasi sempre per 30-40 secondi al massimo: poi scomparivano fra le brume. A distanza di 3-4 minuti vidi altre squadriglie di 4 apparecchi a losanga, di 7 a "delta", di 12 a largo angolo ottuso.
Qualche volta (ma non sempre) gli apparecchi lasciavano una cortissima scia bluastra, spesso brillavano al sole e nel cielo appariva allora come una piccola scintilla.
Dopo circa mezz'ora, calcolai che almeno una cinquantina di apparecchi dovevano essere presenti nel cielo di Roma, ma non potevo vederli che a gruppi e saltuariamente.
Chi erano? Reattori americani di nuovo tipo? Pensavo alla emozione della popolazione, perché ritenevo che tutta la città li stesse osservando. Ma come compresi in seguito, quando operano a simile altezza, questi apparecchi non provocano il tipo di avvistamento collettivo, che avviene invece quando operano a quota più bassa (3-4000 metri).

LA FORMAZIONE "A CROCE"
A mezzogiorno preciso vidi una formazione perfetta a "V" di venti apparecchi, la più numerosa vista fino a quel momento, procedere da oriente verso Ostia. Quasi contemporaneamente, ne vidi un'altra identica procedere in "senso opposto". Fu questione di poche decine di secondi. Le due squadriglie si incontrarono, si congiunsero ai vertici delle grandi "V" e formarono una perfetta "Croce Greca" di esattamente quaranta apparecchi (dieci per ciascun braccio).
La croce ruotò su sé stessa di tre quarti di giro trasformandosi in una X. Poi le due squadriglie si distaccarono, formando ciascuna una serpentina di 20 apparecchi. Dopo alcune curve nel cielo, le due serpentine scomparirono alla vista, portandosi ad una quota superiore. Tutta la manovra era durata, complessivamente, circa tre minuti.
La croce era stata disegnata in direzione di Trastevere-Montemario e cioè nel cielo sovrastante la Città del Vaticano.
Avevo la sensazione di aver assistito a qualche cosa di nuovo e di supremamente grande. Era indubbiamente l'emozione più forte che avessi provata nella mia esistenza. Erano americani? Mi ricordai in quel momento la data: 6 novembre, vigilia dell'Anniversario della Rivoluzione Russa. Erano forse russi? Cominciai a notare che dal cielo cadevano lunghissimi filamenti lucenti (di otto, dieci metri) sottilissimi. Avevo visto cadere la stagnola antiradar degli apparecchi americani, durante la guerra. Non era la stessa cosa. Questi filamenti erano sottilissimi: sembravano fili di ragnatela. Riuscii a prendesse uno: poteva sembrare una materia vetrosa, che si volatizzava dopo qualche tempo.
Gli apparecchi continuarono ad apparire, a volte in squadriglie, a volte in fila indiana.
Compresi, in seguito, che si trattava di una precisa manovra che si ripeteva. Notai che quando gli apparecchi si concentravano nel medesimo punto del cielo, si formava, al di sotto, una specie di alone bluastro opaco mentre gli apparecchi compivano cerchi al di sopra.
Ad un certo momento vidi convergere in un determinato punto del cielo, proprio in direzione del centro di Roma, alcune squadriglie: tre, quattro, cinque, sei, sette. Contai l'uno dopo l'altro fino ad ottantacinque apparecchi.
Realizzai che ve ne dovevano essere su Roma, in quel momento, almeno un centinaio. Seguii il va e vieni di questi apparecchi fino alle 13. Verso questa ora scomparvero definitivamente. In quale direzione? Attesi con curiosità le edizioni dei giornali della sera. Con mia enorme sorpresa non vi era una parola della manifestazione.
Mi recai alla redazione di un giornale ("Il Secolo") e ne parlai ad amici giornalisti. Mi guardarono increduli. Dissi allora che preferivo non si pubblicasse nulla. Pensavo che le Autorità avessero avuto motivi per non diramare la notizia alla stampa.

RITORNANO IL 7 NOVEMBRE
Cercai sui giornali della domenica mattina, 7 novembre: nulla. Andai allora dal Direttore Generale degli Affari politici del Ministero degli Esteri. Anch'egli non era al corrente di nulla. Mi ascoltò attentamente: sapevo che, conoscendomi da venticinque anni, non avrebbe potuto mettere in dubbio le mie parole. Esaminammo insieme la manifestazione e la data.
Tornai poi allo Stabilimento Neri, nella zona Tuscolana. Verso le 11,30 salii sulla terrazza da dove avevo osservato la manifestazione del giorno prima. Il cielo era ancora più limpido del giorno precedente: una mattinata cristallina, splendida. Con meraviglia mi accorsi che gli apparecchi erano nuovamente nel cielo di Roma. Sempre altissimi. Li distinsi dopo averne visto brillare qualcuno al sole. Vidi poi la grande ombra bluastra del "concentramento", sulla zona Flaminia-Nomentana. La manifestazione si svolse per ben due ore e mezza, cioè fino alle 14. Non mi mossi più dalla terrazza. Mi fu possibile a poco a poco comprendere la manovra che questi apparecchi svolgevano. Era sempre la stessa: essi si concentravano in un determinato punto del cielo, provenendo da direzioni diverse e arrivando nel concentramento "sempre in formazione". In questo concentramento gli apparecchi compivano numerosi giri concentrici. Poi, dopo circa cinque minuti, lasciavano il concentramento e si vedevano allora uscire dall'alone opaco, nel cielo limpido, "sempre in fila indiana" di sette otto, prendendo direzioni diverse, a raggiera. La squadriglia regolamentare doveva essere di sette apparecchi. Qualche volta, nell'uscita dal concentramento, due squadriglie si susseguivano in fila indiana e potei contare così sino a quattordici apparecchi l'uno dietro l'altro.
Gli apparecchi scomparivano per una decina di minuti: compivano, probabilmente, larghi giri nel Lazio. (?) Poi riapparivano "in formazione", per operare un nuovo concentramento in un altro punto del cielo. Quando ripartivano erano di nuovo "in fila indiana"; e così di seguito.
Il 7 novembre 1954 mi fu possibile contare cinque di questi concentramenti e precisamente: il primo sulla zona Nomentana-Flaminio; il secondo sulla zona del centro (Stazione Termini-Piazza Vittorio); il terzo sulla zona S. Giovanni; il quarto sulla zona Tuscolana, proprio sulla mia testa, il quinto, l'ultimo, sulla zona Tiburtina.
Compresi che anche il giorno precedente il movimento degli apparecchi, che mi era apparso confuso, si era svolto, invece, eseguendo questa manovra. I concentramenti del 6 novembre erano avvenuti nella parte occidentale di Roma (Nomentana, Trastevere, Ostiense, Piazza Garibaldi). Mentre il 6 novembre non avevo potuto vedere che direzione avessero preso gli apparecchi alla fine della manifestazione, il 7 novembre vidi alcune squadriglie prendere la direzione dell'Abruzzo e scomparire. Erano circa le 14. Gli apparecchi avevano dunque operato su Roma per due ore e mezza consecutive. Questo tempo sarebbe stato sufficiente per bombardare tutte le Basi Navali del Mediterraneo occidentale. Si trattava di una autonomia rivoluzionaria "inconcepibile".
(Anche il 7 novembre avevo visto cadere dal cielo i lunghi filamenti vetrosi che scintillavano al sole, prova evidente della presenza fisica di questi apparecchi).
Mi recai a colazione al Circolo del Golf e verso le 16 andai a Ciampino. Il Colonnello Comandante del Campo, dopo aver ascoltato con meraviglia le mie parole, mi disse che "tutto era tranquillo e che non si era notato nulla di speciale" (!!).

Fonte: Dal libro del Console Perego: "Gli extraterrestri sono tornati"



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LA TESTIMONIANZA DI MASSIMO STACCIOLI

Avevo 10 anni, frequentavo la V Elementare, quel giorno,di sabato, facevo il turno pomeridiano di scuola, quindi ero a casa a fare i compiti. La finestra della stanza in cui ero dava su una delle piu note piazze romane : Campo de' fiori,quindi una visuale ampia, e sotto, visto che era mattina vi era il ben noto mercato all'aperto (lo dico perché sarà un particolare che serve). Verso le ore 11.00, mia sorella , piu grande di me, che era in finestra, mi chiama a gran voce per vedere quanti bei palloni sonda volassero in cielo in quel momento! Sapeva che a me piaceva tutto ciò che volava; conoscevo ad esempio molto bene qualsiasi aereo ed il traffico di procedura di discesa per l'unico aeroporto di Roma, allora Ciampino, in quanto gli aerei in attesa di atterraggio (holding), giravano tutti sul centro della Capitale, sulla mia testa insomma e con il mio piccolo cannocchiale mi divertivo spesso a guardarli. Non divaghiamo, mi precipitai alla finestra e subito con mio grande stupore mi accorsi di quello che non stavo vedendo...cioè palloni sonda , e tutti in formazione a V ! La mia bocca rimase spalancata, pensai "di palloni ne vengono lanciati uno per volta, massimo due! E poi, tutti in formazione perfetta..." pensai a dei palloncini sfuggiti ad un rivenditore, ma correvano e non c'era vento! (Quando tirava vento, in piazza le tende delle bancarelle sottostanti si gonfiavano proprio come delle vele, anzi qualcuna , con mio divertimento, si ribaltava anche...). E allora...? Cosa stavo osservando? Di UFO non ne sapevo niente. Corsi giù in strada, dalla parte opposta da cui stavo osservando e mi ritrovai con il naso all'insu' in un'altra piazza (già, l'ingresso del portone era da piazza Farnese e le finestre sull'altra piazza), quella bella strana formazione era lassù che continuava a volare verso il Vaticano, come direzione, l'altezza di quei bei pallini bianchi sul bellissimo cielo azzurro di novembre poteva essere stimata sui 4 / 5 mila m. C'era un altro problema in quella formazione... Tutti quei pallini bianchi (ora direi dischi) dondolavano, o meglio, oscillavano in avanti e in dietro, quasi impercettibilmente tra di loro. Ad un certo punto , quando stavo per perderli a causa del palazzo di fronte, mi accorsi che un'altra formazione di altrettanti oggetti andava incontro alla precedente; il palazzo dell'ambasciata francese mi impedi' di vedere il resto... Poi ero piccolo, non potevo allontanarmi per vedere meglio, d'altronde non sapevo cosa stava effettivamente succedendo... Qualche giorno dopo lessi alcuni quotidiani in un'edicola vicino casa mia, che si erano di nuovo visti i Dischi Volanti su Roma... E cosa erano ? Pero' ricordo bene che mentre LI guardavo mi tremavano le gambe ! Seppi poi da un libro dell'allora console Perego (uno dei primi ufologi italiani ) che quelle due formazioni, anche da lui osservate, avevano composto una sorta di croce greca, sciogliendosi e ricomponendosi più di una volta (come evidentemente a far vedere che la cosa non era una casualità ); e quando si concentravano cadeva quella strana sostanza chiamata bambagia silicea.

Fonte: Massimo Staccioli (Ex Sottuff/le dell'Aeronautica Militare; RADARISTA - Difesa Aerea, per 35 anni. Base Intercettori Teleguidati della 1° Aerobrigata Missili)
15/08/2011 09:07

LUCI NEL CIELO - ITALIA E UFO, LE PROVE CHE IL DUCE SAPEVA



Mi sento di consigliarvi la lettura di questo libro, ultima fatica di Pinotti e Lissoni, che parla in maniera dettagliata degli UFO files del ventennio fascista in Italia.
L'ho comprato e devo dire che è una lettura piacevole, leggera, ma che al tempo stesso illustra perfettamente le rigorose ricerche svolte per verificare i documenti in questione pervenuti al CUN che spiegano come già all'epoca fascista si era venuto a creare una forma di cover up ufologico per via un crash/atterraggio da parte di un aereonave sconosciuta e della creazione apposita del Gabinetto RS/33 per contenere tale notizia e fare studi di probabile retroingegneria.
Personaggi storici hanno fatto parte di tutto questo...Marconi...Crocco...Mussolini...Hitler...ecc....

Se avete l'occasione, non fatevelo scappare! [SM=g27988]
15/08/2011 10:52

Re:
Sheenky, 14/08/2011 18.48:



UN NUOVO PROGETTO "SETI" SUL TERRITORIO FRANCESE: IL PROGETTO "PHENIX" SUGLI UFO


Il Progetto Phenix sarà un nuovo concetto del progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) non governativo, che permetterà, attraverso il reperimento di fondi necessari per il suo funzionamento, la creazione nel territorio francese o di altra nazione di una Fondazione per la Ricerca Scientifica Internazionale unica al mondo, il cui scopo sarà quello della scoperta dell'esatta natura degli UFO.




Premesso che - con tutto il rispetto dovuto - il curriculum di Serge TINLAND non mi pare caratterizzato da specifiche competenze in ambito scientifico,qualcuno mi può spiegare qual'è la connessione con il S.E.T.I., inteso come progetto di ricerca di segnali extraterrestri basato sulle teorie di MORRISON e COCCONI ??

Prima di cantare le lodi di questa iniziativa di Ferragosto io aspetterei un pò...siamo capaci tutti ad aprire un sito web e fare proclami...perchè ho l'impressione che tutto questo sia solo un onemanshow ??

[SM=g9201]
15/08/2011 11:06

Probabile...
Avranno detto cosi per dare più "risalto ufficiale" alla notizia [SM=g27988]
15/08/2011 11:25

Re:
Sheenky, 15/08/2011 11.06:

Probabile...
Avranno detto cosi per dare più "risalto ufficiale" alla notizia [SM=g27988]




Non credi che i tuoi post avrebbero un valore aggiunto se tu formulassi anche qualche critica alle notizie che linki ??

[SM=g27988]
15/08/2011 13:47

Veramente per come sono fatto, preferisco dare le notizie come sono senza aggiungere niente (almeno la maggior parte delle volte). Questo perchè mi piace che la gente si faccia una propria idea in merito senza essere influenzata dagli altri (me in questo caso).
Comunque se ti fa piacere, posso anche esprimermi nei vari casi che posterò [SM=g27988]
15/08/2011 18:17

Re:
Sheenky, 15/08/2011 13.47:


Veramente per come sono fatto, preferisco dare le notizie come sono senza aggiungere niente (almeno la maggior parte delle volte). Questo perchè mi piace che la gente si faccia una propria idea in merito senza essere influenzata dagli altri




Se questa è la risposta,ti cambio la domanda : qual'è la fonte delle tue notizie ?




15/08/2011 18:32

Be, allora, se per fonte intendi da dove le "prendo", allora ti rispondo che le prendo da vari siti e persone (CUI, CUN, Ufoonline, Ufosigns, CUT, blog di Baccarini, Tracce d'eternità, libri, riviste, blog vari, ecc....).
Se invece per fonte intendi, con che metro di paragone valuto un'articolo, be ovviamente si va sul personale. Per quanto mi riguarda cerco di essere il più oggettivo possibile. Se sono comprovati da fatti inoppugnabili ben vengano, se invece sono...come si suol dire...eventi dubbi che di prove ce ne sono poche, allora li leggo comunque, me li "registro" mentalmente e li metto in "archivio". In attesa di qualche possibile conferma che potrebbe arrivare in futuro. Di sicuro sono un tipo molto pragmatico che preferisce le notizie supportate da elementi corroboranti che non siano inventati di sana pianta dal primo elemento esaltato che passa.
Spero di essere stato esaustivo!
15/08/2011 19:53

Re:
Sheenky, 15/08/2011 18.32:


Be, allora, se per fonte intendi da dove le "prendo", allora ti rispondo che le prendo da vari siti e persone (CUI, CUN, Ufoonline, Ufosigns, CUT, blog di Baccarini, Tracce d'eternità, libri, riviste, blog vari, ecc....).



Secondo te gli utenti di questo Forum ignorano l'esistenza di queste fonti aperte (liberamente scaricabili dal web) di cui ti avvali ?





16/08/2011 07:34

Amico mio...la risposta è ovviamente no. Ma perchè invece non arrivi al punto dove vuoi arrivare?
Ritieni questo topic inutile?
16/08/2011 11:03

Re:
Sheenky, 16/08/2011 07.34:

Amico mio...la risposta è ovviamente no. Ma perchè invece non arrivi al punto dove vuoi arrivare?
Ritieni questo topic inutile?



Arriviamo al punto allora : se ti apri un blog tuo personale dove ci metti le notizie che raccogli dai vari siti web non è meglio ?

[SM=g27988]


16/08/2011 11:12

Ti dirò, c'avevo anche pensato...
Ma ho deciso di continuare tramite i forum perchè vengono sicuramente letti di più e sopratutto ci può essere uno scambio di opinioni. Oltretutto se si apre un blog bisognerebbe starci dietro e naturalmente questo porta via parecchio tempo, e a me piace anche essere "libero".
16/08/2011 11:35

Re:
Sheenky, 16/08/2011 11.12:

Ti dirò, c'avevo anche pensato...
Ma ho deciso di continuare tramite i forum perchè vengono sicuramente letti di più e sopratutto ci può essere uno scambio di opinioni. Oltretutto se si apre un blog bisognerebbe starci dietro e naturalmente questo porta via parecchio tempo, e a me piace anche essere "libero".




W la sincerità !!

[SM=g8920]
[Modificato da RETE-UFO 16/08/2011 11:36]
16/08/2011 11:43

[SM=g8861]
OFFLINE
Post: 6.057
Città: MILANO
Età: 56
Sesso: Maschile
16/08/2011 14:34

Allora, diciamo che l'idea di raccogliere in un unico post tutti i casi importanti è interessante. Ma non può essere fatta così. E' necessario avere un approccio il più critico e costruttivo. Non deve essere un semplice copia incolla. Ad esempio leggevo quello che è stato scritto riguardo agli UFO su Wikipedia di Jung. Non è corretto. Nella parte finale del libro Jung si pone una chiara domanda: se tutti questi casi in esame possano essere passati come illusioni o allucinazioni. E conclude che questo non è corretto, ma che esistono anche avvistamenti reali. Da qui ne conclude che qualcuno guidi queste macchine. Pertanto chi afferma che Jung sostenga che gli UFO non sono reali, sbaglia di grosso. Attenzione a copia-incollare senza approfondire le cose !



Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
16/08/2011 15:57

Starò più attento!
Vedi reteufo, è proprio per questo che preferisco il forum ai blog. Perchè se posto qualcosa che non è corretto ci sarà sempre qualcuno che lo sa e me lo farà presente. [SM=g27988]
Visto che parliamo di Jung allora aggiungo questo:

UFO: IL FATTORE UMANO

Osservare e guardare...per quanto queste due azioni si ritengano complementari tra loro, esiste una sottile differenza; e spesso accade di osservare l'esterno guardando il riflesso trasposto di ciò che abbiamo dentro; in poche parole, a volte ciò che vediamo è ciò che vorremmo vedere.
Questo avvenimento, che di certo avranno sperimentato in molti, diventa anche uno degli argomenti con i quali la moderna psicologia, e non solo, tenta di spiegare il fenomeno Ufo.
Un vecchio articolo, apparso nel 1972, a firma di due psichiatri associati alla Harvard Medical School, descriveva gli Ufo come false percezioni di organi sessuali. Lester Grinspoon e Alan D. Persky, questi i nomi dei due autori, asserivano che la maggior parte dei testimoni UFO sono persone che soffrono di disturbi psicologici non trattati; si tratterebbe di soggetti che sono ritornati alla "modalità primaria di pensare", ovvero in un dei periodi tipici dell’infanzia.
Questo modo di relazionarsi rispetto alle cose implica il fatto che, molto spesso, sogni e allucinazioni vengano scambiati per la realtà; si potrebbe definire a tutti gli effetti uno stato di “schizofrenia”, durante il quale le vittime ricordano e rivivono la loro "prima percezione infantile."
Ragionando in questi termini, l’osservare un Ufo in lento avvicinamento sarebbe riconducibile al ricordo del seno materno, così come, per logica e quasi scontata conseguenza, osservare un oggetto sigariforme diventa la trasposizione inconscia di un simbolo fallico.
Grinspoon e Persky liquidano in tal modo anni e anni di avvistamenti come semplici rappresentazioni simboliche legate alla libido infantile, simbolo degli estremi di gratificazione e di onnipotenza.
Tralasciando il fatto che tali osservazioni vanno lette in un determinato contesto storico per l’Ufologia, e tralasciando le personali deduzioni, non certo simpatiche, di chi scrive, esiste per fortuna un filone di studi psicologici molto più attinente alla tematica trattata.
Un buon inizio sarebbe di certo la lettura di “Flying Saucers. A Modern Myth of Things Seen in the Skies”, di Carl Gustav Jung, uno dei più noti e influenti seguaci di Freud, che dedicò parte del suo tempo e del suo interesse al fenomeno Ufo.


Carl Gustav Jung

Una delle prime domande che si pose Jung fu la seguente: gli Ufo sono reali, oppure si tratta di semplici prodotti di una fantasia psichicamente proiettata?
Nessuno di certo si aspettava che il grande psichiatra e psicoanalista riconoscesse la natura extraterrestre del fenomeno; rimane comunque vero che tentò di condurre uno studio nella maniera più asettica possibile, pur propendendo intimamente, per intuibili motivi, all’ipotesi di una proiezione del subconscio.
Il giudizio di Jung si concentra quindi sull’origine degli Ufo, collegandoli con immagini di antichi archetipi e trasformandoli in un vero e proprio mito vivente.
Si tratterebbe di un “gioco”, una proiezione della fantasia che travalica ogni organizzazione terrena; si potrebbe addirittura azzardare l’ipotesi che il fenomeno Ufo, a detta di Jung, rappresenterebbe la risposta dell’uomo di fronte ad una minaccia sempre più pressante, quella del mondo moderno.
La sua preoccupazione principale non si focalizza sul discernere se gli avvistamenti siano o meno reali, l’attenzione viene invece spostata sull’aspetto psichico della questione; perché questi fenomeni vengono segnalati in maniera sempre più crescente quando l’umanità si sente direttamente minacciata?

Proviamo a capire meglio il pensiero di Jung attraverso la citazione testuale di una sua intervista rilasciata all’APRO (Aerial Phenomena Research Association); da premettere che i suoi studi sul fenomeno erano iniziati già nel 1944 e che l’intervista risale al 1958.

“…ho raccolto una grande quantità di osservazioni relative a oggetti volanti non identificati fin dal 1944. I dischi non si comportano secondo le leggi fisiche, ma come se fossero senza peso. Per confermare l'origine extraterrestre di questi fenomeni deve essere necessariamente confermata anche l'esistenza di un loro rapporto con intelligente interplanetarie. Ciò che un tale fatto potrebbe significare per l'umanità non può essere previsto, ma ci metterebbe senza dubbio in posizione di estrema precarietà, quasi delle comunità primitive in conflitto con le culture superiori".

Impossibile quindi negare il fenomeno Ufo, ma di certo possibile provare a darne una spiegazione ben differente e lontana da quella dell’ipotesi extraterrestre; per la prima volta gli Ufo e la psicologia si ritrovano a faccia a faccia, e si tratta di una sfida alla quale non ci si può sottrarre.
A ben riflettere, da sempre, l’Ufologia ha rappresentato un banco di prova per tutte le dottrine scientifiche, un mistero che si vorrebbe mantenere tale ma rispetto al quale è allo stesso tempo impossibile sottrarsi; anche la psicologia non ha resistito a dire la sua, e anche in questo caso, come sempre, lo studio sugli Ufo ha trovato nuove ipotesi di ricerca e spunti di confronto.
Questa ultima affermazione rappresenta, almeno in parte, una delle caratteristiche più affascinanti e nobili di questa ricerca; l’Ufologia riesce ad arricchirsi anche e soprattutto dal confronto con i suoi detrattori, non si tratta di una ricerca statica, fossilizzata, che abbraccia e difende, anche oltre ogni ragionevole dubbio, quelle che ritiene essere delle verità assolute.
In maniera di certo differente da alcune scuole di pensiero, l’Ufologia riesce ad aprirsi alle innovazioni, e dalle innovazioni riesce a trarre nuove idee, a percorrere nuovi sentieri, a sperimentarsi quotidianamente.
Fatta questa breve premessa, è giusto a questo punto chiedersi in che modo la psicologia possa venire incontro agli studi ufologico o, almeno, esserne una valida collaboratrice; per dare una risposta a questo quesito, dobbiamo innanzitutto tenere bene a mente uno dei problemi più spinosi con il quale ogni ricercatore deve confrontarsi.
Coloro che studiano i fenomeni relativi a oggetti volanti non identificati si trovano spesso di fronte ad un insolito dilemma: non avendo quasi mai dati concreti e materiali da valutare (un frammento o altro), bisogna scegliere se abbandonare l’intera indagine oppure basarsi sui rapporti dei testimoni oculari, una fonte di informazioni non sempre affidabile.
Diverso l’approccio dello scienziato che lavora con dati che possono essere replicati e convalidati, che possono essere confermati dai colleghi; d’altra parte la soluzione di rinunciare alle testimonianze è del tutto improponibile, l’unico compromesso rimane quello di entrare nello stato d’animo del testimone.
Tutti i rapporti stilati sugli avvistamenti Ufo si basano, per la maggior parte, sulla percezione di terzi rispetto al fenomeno osservato; è quindi importante stabilire fin dall’inizio che percezione e fenomeno non rappresentano la stessa cosa e non posseggono la medesima valenza.
La percezione è un processo estremamente complesso, che porta il testimone a selezionare, organizzare e interpretare degli stimoli sensoriali rispetto ad un quadro significativo di quanto si trova ad osservare; si tratta quindi di uno stimolo sensoriale che molto spesso compromette i dati osservati.
In tal senso, la percezione di un evento fatta da un testimone, potrebbe facilmente essere differente da quella resa da un secondo testimone dell’evento stesso; come se ciò non bastasse l’interpretazione visiva non è mai spontanea, risente quasi sempre delle convinzioni personali, dello stato animo vissuto in quel preciso istante, della cultura e delle convinzioni religiose.
Gli errori più frequenti nei quali cade spesso il testimone, ovvero quelli che l’ufologo deve essere in grado di intravedere, derivano spesso dalla errata identificazione degli stimoli e da illusioni ottiche: la mente a volte tende a fare brutti scherzi; la luna all'orizzonte appare più grande rispetto a quando è più alta nel cielo, un bastone che galleggia nell’acqua può sembrare piegato, mentre un esperimento condotto nel 1929 ha dimostrato che una piccola sorgente stazionaria di luce, posta in una stanza buia sembrerà muoversi fluttuando nell’aria.
Queste distorsioni percettive vengono vissute dalla maggioranza delle persone, altre invece si presentano come peculiari rispetto ai singoli bisogni psicologici; un classico esempio che rispecchia l’ultimo concetto espresso, esempio tra l’altro abbastanza curioso, è quello illustrato da Jerome Bruner nel 1947: i bambini poveri sono più inclini a sopravvalutare le dimensioni delle monete rispetto ai bambini ricchi.
Una seconda categoria di errori è quella relativa all’errata interpretazione di stimoli come reali; si tratta spesso di risultati che scaturiscono da particolari psicopatologie che affliggono il testimone, quali ad esempio allucinazioni o carattere psicotico.
In tutti questi casi si hanno grossi problemi nel riuscire a distinguere le immagini prodotte dalla realtà esterna e quelle derivanti dalla realtà interna; rimane infine la deliberata falsificazione dell’avvenimento descritto, una eventualità che purtroppo è sempre in agguato nel lavoro del ricercatore sul campo.
Da non sottovalutare il numero dei testimoni che hanno assistito al fenomeno; più il numero è alto, più le possibilità di una isteria collettiva potrebbe essere reale: la possibilità di contagio isterico deve essere sempre tenuta in considerazione nella valutazione di alcuni rapporti relativi ad avvistamenti UFO.
Un colloquio psichiatrico dovrebbe far parte della routine relativa alla valutazione degli osservatori, proprio per questo molto spesso, insieme ai soliti questionari di routine, dovrebbe essere presente anche un breve test psicologico.
In questo contesto si inserisce anche il problema dell’ipnosi, spesso portata come prova di credibilità di un testimone; in realtà questa tecnica si rivela molto utile soltanto come fonte di informazione, ma non dimostra in alcun modo se il soggetto sta mentendo o meno.
Classico esempio sono le persone che non riescono a distinguere la realtà dalla fantasia; questi soggetti, posti sotto ipnosi, “riveleranno” particolari che per loro sono reali ma che non hanno alcuna attinenza con la realtà oggettiva; la pratica di chiedere al paziente di ricordare solo gli eventi reali ridurrà ma non eliminerà l’elemento fantasia.

Cosa dire in conclusione rispetto a quanto appena esposto?
Non si può negare che molto spesso il testimone vede ciò che vuol vedere, che spesso costruisca di sana pianta una situazione visiva, oppure che esistano degli avvistamenti che sono in realtà frutto della fantasia di una mente instabile o inconsce proiezioni di celate paure.
Questi argomenti non possono però dipingere l’Ufologia e, in particolare, le ricerche condotte sul campo, come inutili perdite di tempo; si tratta di sfide conosciute e quotidianamente accettate da tutti coloro che dedicano tempo e fatica a questa attività, sfide che arricchiscono il bagaglio culturale dell’ufologo e rendono l’ufologia stessa un immenso crocevia di applicazioni scientifiche, rendendo sempre più fragile quella ormai vecchia idea che la vorrebbe come una pseudoscienza.




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Toglietemi un dubbio però...che non ho ancora capito come devo comportarmi [SM=g27986]
Posto gli articoli completi o il titolo con il link alla pagina e basta? Perchè non vorrei far venire un attacco cardiaco a reteufo [SM=g8888]
16/08/2011 19:03

Re:
Sheenky, 16/08/2011 15.57:



Vedi reteufo, è proprio per questo che preferisco il forum ai blog. Perchè se posto qualcosa che non è corretto ci sarà sempre qualcuno che lo sa e me lo farà presente. [SM=g27988]



Bene,vedo che hai una sconfinata fiducia nelle capacità del prossimo tuo...come dire : io scrivo tranquillamente qualsiasi baggianata tanto qualcuno che mi corregge ci sarà sempre....ti sembra un modo logico di procedere ?? Internet imploderà su sè stessa quando il numero di informazioni sbagliate che circolano sul web supererà il numero di informazioni corrette...






Toglietemi un dubbio però...che non ho ancora capito come devo comportarmi [SM=g27986]
Posto gli articoli completi o il titolo con il link alla pagina e basta?



Il modo di procedere più corretto è questo :

1)si linka la notizia oggetto della discussione, evitando di riportarne il contenuto integrale

2)si fornisce il proprio parere

3)si invitano gli altri utenti a postare i propri commenti o a fornire altre notizie




Perchè non vorrei far venire un attacco cardiaco a reteufo




..e io mi gratto !!

[SM=g9201]




[Modificato da RETE-UFO 16/08/2011 19:04]
16/08/2011 19:57

Ok, ho capito che questo topic non ha senso di esistere allora, perchè se seguo il consiglio del "poliziotto cattivo" farebbe la stessa cosa che fa già ora il forum, ovvero discutere.
Quindi tanto vale.
Non c è Problema comunque.
E comunque si...ho fiducia negli altri. E sia qua che negli altri forum ci sono persone preparate che correggono se io o altri sbagliano su qualcosa. Ma è evidente che tu questo non lo noti. Ed è un peccato visto che sei pure moderatore.
Capisco che di tuo carattere sei fatto cosi, ma un po di fiducia negli altri e anche un po di "umiltà" ti assicuro che non ti farebbe certo male.
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