mamma mia, quante uscite interessanti in questi giorni!
allora, ti rispondo con un l'ennesima riflessione bizzarra:
un documentario del National Geographic sui Calamari Giganti,
si sofferma lungamente sullo studio della comunicazione tra i calamari e gli altri abitanti dei mari.
In termini profani, questi animali comunicano emettendo luci colorate di ogni sfumatura possibile, facendosi intendere sia dai propri simili che dalle altre specie marine.
Spaventando i nemici e attirando le femmine... insomma loro comunicano esclusivamente tramite l'emissione di LUCI BELLISSIME.
Riprendendo il discorso che abbiamo iniziato ieri sul suono e gli oggetti volanti non identificati... e aggiungendoci il comportamento "luminoso" di certe specie animali nel mare...
ho trovato delle interessanti riflessioni:
"Il mare è
tutt’altro che silenzioso.
Ci interessa sapere che i suoni sono, dal punto di vista fisico, onde di compressione che viaggiano attraverso un mezzo senza trasportare materia. La velocità di propagazione è proporzionale alla densità del mezzo. L’acqua trasporta i suoni cinque volte più velocemente dell’aria: millecinquecento metri in un secondo. Inoltre le caratteristiche di stratificazione dell’acqua, legate principalmente alla salinità, alla temperatura e alle correnti, creano canali di propagazione che conducono i suoni, lungo delle vere "guide d’onda", con bassissime dispersioni, per decine e a volte centinaia di chilometri.
Gli idrofoni sono speciali microfoni, basati sul principio piezoelettrico, stagni all’acqua e in grado di funzionare in ambienti ad alta pressione come le profondità marine.
I suoni che si possono ascoltare in mare sono veramente molto vari.
Partendo dalle frequenze più basse, cioè dai suoni più gravi, troviamo molto presto i brevi "grunt" prodotti dalle balenottere. Sono fischi molto semplici, che variano leggermente di nota, attestati intorno a poche decine di hertz.
Praticamente inudibili per l’uomo, spesso confusi nel rumore ambiente, se ne sono registrati i primi esempi del mar Mediterraneo solo negli ultimi due anni.
Ben più semplice è l’ascoltare tutto quello che dalle centinaia di hertz si estende in alto ben oltre i 18/20.000 Hz,
termine della nostra capacità di udire.
"
tratto da:
www.nauta-rcs.it/balene/suoni/suoni.htm
.......forse attorno agli oggetti volanti non identificati, si presentano le stesse condizioni che abbiamo in mare?
Forse non è vero che sono silenziosi, ma siamo noi a essere "limitati"?
Siamo noi a non essere ancora recettivi ai loro segnali luminosi, al loro metodo di comunicazione?
Ci lamentiamo che non sono ancora scesi a parlarci pubblicamente... ma se loro pensassero "sono 1000 anni che ci mostriamo e gli parliamo e loro non ci cagano" ?
[Modificato da Mr Zsasz 07/01/2010 17:02]