È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

un bel editoriale

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2008 12:20
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 707
Città: MILANO
Età: 59
Sesso: Maschile
28/08/2008 21:46

leggendo i post di ufolo (?), ho visitato il link a ufoonline dove ho trovato questo bel editoriale di piccaluga:




L'Italia e la cultura scientifica

di Ennio Piccaluga

Da studente, appassionato di astronautica ed argomenti scientifici, ero continuamente alla ricerca di riviste che trattassero questi argomenti. Spesso mi sorbivo lunghi telegiornali nell’attesa di qualche aggiornamento sull’ultima impresa spaziale, attesa spesso vana o al più compensata da scarne note alla fine del notiziario. Avevo l’impressione un po’ desolante di essere l’unico interessato a quelle notizie. Gli argomenti scientifici non avevano dignità di cultura; al massimo facevano parte delle curiosità da ultima pagina.

Il prezzo pagato da tutti per questa distorta concezione culturale è stato altissimo.

Nei primi anni sessanta, per una serie fortunata di coincidenze. l' Italia aveva la possibilità di diventare una delle nazioni piu’ evolute d'Europa se, accanto alle favorevoli condizioni economiche , fossero state altrettanto favorevoli anche quelle culturali e politiche. Forte del patrimonio di conoscenze dei fisici di via Panisperna, Fermi, Amaldi, Majorana, Pontecorvo, la nostra fu tra le prime nazioni, dopo le USA e URSS, a sviluppare una tecnologia nucleare. Il Paese, grazie all'intraprendenza di persone come Enrico Mattei, si indirizzava verso l'indipendenza energetica e, fatto senza precedenti, verso una cooperazione diretta con alcuni paesi produttori di petrolio. Siamo in questi anni, subito dopo la Russia e l’America, il terzo paese al mondo a lanciare un satellite artificiale, il San Marco: è il professor Broglio a realizzare il miracolo con una manciata di milioni. C’erano industrie produttrici di semiconduttori come la ATES, la Mistral mentre la SGS , in collaborazione con la Fairchild americana, affinava una sofisticata tecnologia per la produzione di chip lineari di potenza. Ed ancora la Geloso, ricca di un prezioso patrimonio di conoscenze nel campo radiofonico accumulate fin dai tempi di Marconi.

L’Italia si presentava, quindi, come una nazione ricca di molte potenzialità in ambiti strategicamente importanti quali l'energia, l’astronautica e l’elettronica, settori che in pochi anni avrebbero prodotto la più grande trasformazione nella storia dell'umanità. Ma c’era un ostacolo in agguato: una certa cultura soltanto umanistica, impreparata all’impatto prodotto dalle tecnologie emergenti. Cultura che dal suo piedistallo considerava scienziati e ricercatori dei meri tecnici utili unicamente ad individuare soluzioni a problemi pratici per migliore la qualità della vita. I nostri concorrenti economici seppero sfruttare assai bene questa nostra cecità imponendoci un ruolo di sudditanza dal quale non riuscimmo più a venir fuori. Con la tremenda sfida della globalizzazione, ne stiamo ora pagando le conseguenze in termini di generale regressione in tutti i settori vitali della Nazione.

Sicuramente pochi ricordano che il professor Felice Ippolito, protagonista di alcuni nostri primati nell'energia nucleare, fu per oscuri motivi imprigionato ( fu poi riabilitato, ma era ormai troppo tardi) e con lui affossata la nostra supremazia in un settore a quell' epoca così importante. Come pure sono pochi quelli che ancora oggi si chiedono chi fece precipitare l'aereo di Enrico Mattei, decretando la sua fine e quella della nostra promettente politica nel campo degli idrocarburi. Il prof. Broglio rimase senza finanziamenti, schernito dai giornalisti che ironizzavano sulla nostra base spaziale di Perdasdefogu in Sardegna (ironicamente ribattezzata “perdasdetiempo”). Né più accorta fu la politica verso l'elettronica: la Geloso fu fatta miseramente fallire proprio pochi anni prima che il boom dell' Hi-Fi potesse farla balzare fra le prime al mondo in un settore che ha fatto la fortuna delle multinazionali Giapponesi. Così come la ATES e la Mistral, mentre la SGS, per sopravvivere, dovette cedere le proprie conoscenze alla Thomson francese che poteva contare sugli enormi investimenti del suo assai meno miope governo. Il professore Federico Faggin, ideatore del microprocessore Z80, i cui micro-codici sono gli stessi adoperati nei moderni microprocessori, costruì in America i chip per realizzare i personal computers che hanno invaso il mondo.

Quali conclusioni trarre da tutto ciò? È verosimile che la nostra mancanza di cultura scientifica sia la sola responsabile di un così clamoroso suicidio?

Si può affermare piuttosto che ci fu da parte dei politici dell'epoca un asservimento ad interessi economici stranieri che non gradivano concorrenti in campo nucleare e petrolifero autonomamente dai grandi “cartelli”; ci fu miopia al limite dell'inettitudine nel non comprendere quale ricchezza avrebbe potuto rappresentare, per una nazione povera di materie prime come la nostra, lo sviluppo di conoscenze nel campo dell’astronautica e dell'elettronica. Ma ci fu, e persiste tuttora, anche colpevole acquiescenza da parte di una Nazione i cui cittadini ignorano tuttora il progresso scientifico degli ultimi anni. In quasi nessuna istituzione, comunque, è stata fatta quell'opera di aggiornamento che avrebbe potuto attenuare l’atavica reticenza verso la cultura scientifica. E così, nell’ignoranza diffusa, spadroneggiano personaggi che, preposti da giochi politici a cariche importanti, si sono autonominati scienziati; divulgatori che divulgano solo curiosità e, spesso, autentiche sciocchezze; proliferano riviste scientifiche che, tra quiz ed indovinelli, accrescono i dubbi anziché dissiparli. La cosa grave è che la gente, impreparata com’è, prende tutto questo per cultura scientifica. Ma una scienza con i paraocchi non può definirsi tale. Non può definirsi tale una scienza medica che cura i sintomi e non le cause del male; né è scienza quella che non si accorge, o fa finta di non accorgersi, che non possono essere stati gli antichi Egizi a costruire piramidi alte centinaia di metri con massi enormi che noi, con la nostra avanzata tecnologia, avremmo difficoltà a sollevare solo a qualche decina metri. Ed ancora, che scienza è quella che, pur di fronte a lapalissiane evidenze esclude la possibilità di vita aliena con la sola motivazione che “non è possibile, quindi…. non c’è”. La scienza vera non è quella di chi dice “Io sono la scienza” ma quella che verifica con metodo galileano prima di fare affermazioni categoriche come quella di Lord Kelvin che disse, agli inizi del secolo scorso, che mai un mezzo più pesante dell’aria avrebbe potuto volare. O come qualche noto astronomo che ha affermato che è estremamente improbabile che ci sia vita intelligente fuori dal nostro pianeta e che, se anche ci fosse, non avremmo nessuna possibilità di incontrarla visto che non potremmo mai superare la velocità della luce: in un solo colpo ha escluso che ci possa essere vita nel nostro sistema solare e che in qualche modo, in futuro, si possa aggirare l’ostacolo della velocità della luce. Se questi sono gli scienziati non ci resta che sperare nei poeti che sicuramente hanno ben altra visione del creato. Purtroppo di “Lord Kelvin” ce ne sono ancora tanti e noi con la nostra impreparazione scientifica non sempre li sappiamo identificare.

Prima che sia troppo tardi è necessario cambiare, altrimenti non saremo protagonisti del nostro futuro ma solo spettatori, destinati a soccombere a coloro i quali la scienza vorranno malamente impiegare. E lo stanno già facendo




Crediti: Ennio Piccaluga
ennio.piccaluga@acaciaedizioni.com
29/08/2008 12:20

Re:
zomas65, 28/08/2008 21.46:

leggendo i post di ufolo (?), ho visitato il link a ufoonline dove ho trovato questo bel editoriale di piccaluga:




Credo che la strada sia ancora lunga...
[SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000]



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
Facebook

Ci trovi anche su Ufo mystery.