Il satellite europeo
Goce, acronimo di Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea (
ESA)per analizzare la variazioni del campo gravitazionale terrestre, è
destinato a ricadere sulla Terra. La “Ferrari” dei satelliti, fa sapere l’agenzia spaziale, ha ormai terminato la sua corsa dopo il lancio avvenuto lo scorso 17 Marzo 2009. Il motore hi-tech del satellite europeo lo terrà nell’orbita di 224 chilometri ancora per un mese circa,poi lentamente comincerà a ‘cadere’ verso la Terra fino a bruciare nell’atmosfera. Si calcola che l’impatto potrebbe lasciare intatti da 40a 50 frammenti dal peso complessivo di 250 chilogrammi. Con quali conseguenze? Il nostro pianeta è composto per il 71% di oceani, e per un’altra buona parte da deserti, foreste, montagne e luoghi impervi.
Dati che ci fanno comprendere quanto piccola sia la probabilità che uno di questi detriti possa colpire un’area abitata, o ancor peggio i suoi residenti. Sono alte, invece, le probabilità che i detriti finiscano in una di queste aree, ma al momento non è possibile stabilirlo. Le previsioni di rientro sono affette in questi casi da significative incertezze, legate a come il satellite modifica la sua orientazione nello spazio e alla modellazione della densità atmosferica sopra i 100 km di altezza, dipendente a sua volta dall’evoluzione, difficile da pronosticare, dell’attivita’ solare. Ed ecco riproporsi il problema dei detriti spaziali.
http://www.meteoweb.eu/2013/09/il-satellite-europeo-goce-destinato-a-cadere-tra-un-mese-sulla-terra-torna-lincubo-dei-detriti-spaziali/225495/