00 01/11/2011 00:40
Il "caso Malanga" non e' a se' stante ma si manifesta in contemporanea al "caso Baiata", al "caso Fratini" ed al "caso Sabadin", non perdiamo troppo di vista questo elemento. Nei primi anni duemila c'era un clima anti-Cun presso diverso gruppismo "medio", dovuto soprattutto a comportamenti ritenuti scorretti ed "egemonisti" da parte di gente del Cun. Questi "ribelli della prima ora" volevano un'ufologia indipendente, difendere i loro centri ma sicuramente NON la distruzione del Cun. Poi arrivano i "salvatori dell'ufologia indipendente", che si inseriscono in un ambiente che esisteva prima del loro apparire, ne prendono il sopravvento e compaiono concetti nuovi. Sembra che ad un tratto non basti piu' difendersi dal Cun ma occorre distruggerlo, gente che era da tempo sugli spalti per l'ufologia indipendente viene affondata ed altri ridotti della loro importanza (nonostante siano soggetti attivi oppure gruppi organizzati). Io sono stato un "ribelle della prima ora", ho inventato il termine "ufologia indipendente" ma, quando ho coniato questa definizione, non intendevo dire "ufologia comandata da Baiata o Malanga o Sabadin" bensi' libera cooperazione tra soggetti uguali.



Sara' mai esistito poi un certo gruppo "Indipendence Day", parallelo al gruppo Camelot, magari con membri in comune tra le due alleanze, che oltre alla distruzione del Cun avevano deciso l'indebolimento del Cun, la marginalizzazione di Usac ed Ansu nonche' altre cose inconfessabili (tipo il siluramento di Dellerba)? Oggi forse e' ancora troppo presto per parlarne.



Se parliamo di Malanga dobbiamo tracciare due scenari possibili inerenti a quando costui si e' trovato con praticamente MIGLIAIA di persone che volevano lottare al suo fianco. Eccoli qui:

1) il Malanga vuole sinceramente lottare per la salvezza della razza umana e mobilita ogni risorsa possibile, vara una sua rivista in edicola per guadagnare fondi per la nobile causa fregandosene che Baiata non riesca a mangiarci su'. Grazie ad Internet migliaia di soggetti si suddividono discussioni protette su ogni argomento contro gli alieni (cose simili si fanno gia' per il calcio o i videogiochi, coordinando anche 60.000 giovani alla volta!), da esperti di balistica che studiano come modificare armi gia' esistenti contro gli extraterrestri ai biologi che valutano di uccidere con germi nuovi gli invasori, da esperti di marketing che valutano strategie per ricavare legalmente fondi e donazioni ai maghi della comunicazione che fanno conferenze in ogni parte d'Italia moltiplicando iscritti, risorse ed incassi. Malanga accetta in certi casi di essere marginale, con l'emergere di altre figure autorevoli nel suo movimento lascia fare perche' tante teste ragionano meglio di una. Con il gruppismo minore c'e' un'attiva collaborazione alla pari pur di circondarsi di alleati nella causa della salvezza dell'umanita'. Ogni informazione ricavata, che possa essere usata per salvaguardare addotti e vite di collaboratori, produce l'allontanamento di propri amici da aree ritenute pericolose. Si producono gli elementi ideologici e psicologici per l'indipendenza dell'umanita', incoraggiando alla lotta contro il nemico alieno e si smette di parlare di extraterrestri creatori cosi' da evitare deliri mistici e gratitudini nel caso sbarchino. Il Cun non riesce a stare al passo di tutte queste risorse in gioco e viene eclissato divenendo marginale, intanto gli alieni cattivi si trovano di fronte un movimento sempre piu' incontrollabile e pericoloso.

2) il Malanga FINGE di lottare contro i "rapitori alieni", tanto che la maggior parte dei suoi migliaia di aderenti viene lasciata "parcheggiata" a guardare il soffitto invece di dargli modo di rendersi utile al massimo delle possibilita'. Internet viene usata solo per fare articoli e diffondere alcune idee. L'editoria viene lasciata di fatto a Baiata per tanti anni, giornali che aprono e chiudono danneggiano anche l'immagine dello stesso Malanga davanti ai suoi. Malanga fa' suo solo qualche elemento che gli viene proposto da chi lo accompagna nella lotta, il resto non lo comincia nemmeno, indifferente alle potenzialita' di sviluppo. Malanga sembra sempre cercare di essere al centro di tutto, sempre e solo lui, a costo di ignorare ricercatori e collaboratori importanti, fino a scaricare con pretesti suoi sostenitori che hanno versato l'impegno di migliaia di ore-lavoro. Con il gruppismo minore vara una politica egoistica ed assurda che gli rovina un alleato dietro l'altro. Quando afferma che uno tsunami fara' una strage sul mar Tirreno evita di aiutare i suoi aderenti toscani e laziali a trasferirsi in montagna oppure in altre regioni. Nei suoi testi ed in privato il Malanga produce disfattismo, puo' arrivare a dire che non c'e' speranza, che lottare e' inutile, che la razza umana sara' sterminata senza possibili opposizioni. Al posto di promuovere un'indipendenza umana diffonde idee pericolose come alieni creatori ed una ideologia che sembra in parte una religione. Il Cun non viene sconfitto ma anzi recupera simpatie ed alleati. Gli alieni cattivi ringraziano il professore per aver distrutto gran parte delle forze di resistenza che si sarebbero potute mobilitare.

I due scenari qui sopra sono un po' scherzosi, ma leggeteli e capirete tutto quello che c'e' da capire.
Buona serata.
Daniele Dellerba.