Troppi , a mio avviso, si ritengono ufologi senza averne oggettivamente le credenziali. Io stesso che pur da più di quaranta anni mi dedico al problema, onestamente non posso ritenermi più che “interessato all’ufologia”, ma da qui ad ritenermi “ufologo” ancora ce ne passa. Non ho avuto il tempo materiale per dedicarmi alla consultazione della documentazione a disposizione, anche, ma non solo, per limiti linguistici ( mastico poco di inglese) . E’ vero leggo quasi tutto ciò che è disponibile in edicola, ma a parte Ufo Magazine ( e finché è stata reperibile “area di confine”) ben poco c’è da salvare del resto, proprio perché proposto, nella maggior parte dei casi, da chi affronta la problematica ufologia, non con il rigore scientifico proprio di un vero, raro ufologo. Ma ufologi, pur pensandola in modo diametralmente opposto, dovrebbero essere anche i rappresentanti del Cicap. E chi possiamo annoverare con tali credenziali tra di loro : Morocutti ? Ferluga ? Piero Angela? Pacini?Margherita Hack? Vacca? Odifreddi? Mi spiace, ma non ne vedo uno che , al pari di Pinotti, abbia un back gound solo minimamente paragonabili : forse sono più ufologo io di costoro. Analogo discorso si può estendere alla parapsicologia. Imperversano sulla TV satellite quattro figuri palestrati e tatuati che con mezzi “scientifici” se ne vanno per case infestate a cercare di registrare, nella migliore delle ipotesi, il passaggio di un ghiro. E sarebbero questi “ricercatori in parapsicologia” ? Il tutto in una notte come se fenomeni impossibili da inquadrare in un “periodo” temporale potessero manifestarsi a comando e senza la presenza di un vero “rarissimo” medium. Stesso discorso si può fare alla controparte a Massimo Polidoro e i suoi chierichetti . Lui riesce a far levitare un piccolo tavolino con l’uso di un anello ed un chiodino ed allora, voilà, la levitazione di tutti i tavoli e tavolini del mondo, è risolta. Che squallore!