00 09/06/2011 19:15
La società umana si basa sulla fiducia e sulla testimonianza.
Fin da piccoli cominciamo a fidarci, prima dei genitori, poi della scuola, ora del panettiere che ci vende il pane (non credo che tu chieda alla commessa la "dimostrazione", leggi test di laboratorio, che quello è proprio pane).
Quindi, se uno mi dice che ha visto una luce in un campo, dico che FORSE ha visto davvero qualcosa di strano.
Il dubbio mi rimarrà sempre, perchè io nel campo nel tal giorno e nella tal ora non c'ero.
Tu invece, a "tavolino" ragioni in questo modo (correggimi se sbaglio):
- i tizio non mi ha fornito le prove
- il fenomeno non è ne verificabile ne ripetibile
- per la Scienza non può esistere
- il fenomeno non esiste
Magari è davvero così, ma se non fosse?
Il fatto è che la tua logica impedisce qualunque indagine di partenza.
E il Cicap sbaglia quando dice che "fenomeni straordinari esigono prove straordinarie".
Un fenomeno rivoluzionario all'inzio viene sempre percepito come intuizione e ha solo qualche indizio, non prove.
Lo stesso Galileo non riuscì subito a dimostrare che la Terra girava attorno al Sole (il fenomeno della parallasse), ma nonostante questo aveva visto giusto.
L'anomalia al mio cell, tu la vedi come una coincidenza.
Ma cos'è una coincidenza se non un modo apparentemente elegante per nascondere l'incapacità di spiegare la sequenza degli eventi che ci capitano?
Mi sembra un modo ben poco scientifico finalizzato a far quadrare quanto sappiamo con il mondo reale.

Stefano Panizza
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