00 09/06/2011 22:27
Re:
Stefano Pa., 09/06/2011 19.15:

La società umana si basa sulla fiducia e sulla testimonianza.
Fin da piccoli cominciamo a fidarci, prima dei genitori, poi della scuola, ora del panettiere che ci vende il pane (non credo che tu chieda alla commessa la "dimostrazione", leggi test di laboratorio, che quello è proprio pane).


Il pane è un evento quotidiano.
Lo conosciamo bene, lo possiamo toccare, mangiare, riconoscere per forma, odore e sostenza.
Fa parte non di una percezione raccontata, ma di una esperienza EMPIRICA ripetuta e continuativa.

Il Gagh invece non lo conosciamo.
Se anche tu ti fidassi ciecamente del suo buon nome (d'altronde come non fidarsi della cucina Klingon?) non potresti sapere cos'è finchè non lo tocchi, non lo odori, non lo mangi...non lo provi.
Certo, te lo potrebbero raccontare, magari dicendo che sa di pollo.
Ma magari anche no.

Questa è la differenza tra gli eventi "normali" e gli eventi eccezionali.
I primi sono dati di fatto basati su esperienza condivise, note e riprodotte (dal punto di vista dell'esperienza) in maniera tale che diventano scontati ed autoevidenti.
I secondi invece necessitano di prove e di verifiche, perchè meno comuni, contrari alla percezione o all'esperienza comune, o insoliti.


Quindi, se uno mi dice che ha visto una luce in un campo, dico che FORSE ha visto davvero qualcosa di strano.


Quello lo dico anche io.
Ma aggiungo anche che l'esperienza insegna che tra tanti avvistamenti strani sentiti raccontare, ce n'è un buon numero che oltre alle parole ha anche qualche documentazione.
Ma questa documentazione nella stragrande maggioranza dei casi non mostra altro che fenomeni banali e privi di qualsiasi mistero, come "orbs", oggetti sfocati, "blurfo", oggetti indistinti (persino uccelli) in lontananza, e cose simili.

Visto che i casi documentati mostrano questo, il dubbio è quindi lecito.
Ed è ancora più lecito quando si conosce (perchè la sia è studiata e la sia è approfondita) quella sterminata letteratura di piccoli e grandi avvistamenti pseuoufologici, che nella maggior parte dei casi si rivelano essere appunto difetti di percezione, deduzioni arbitrarie o male interpretazioni di fenomeni banalmente spiegabili.

Che poi al di là di tutto questo possa esserci del vero, che qualche cosa di anomalo ci possa essere, posso anche crederlo.
Ma i FATTI dimostrano (fino a prova contraria) che ogni volta che è stata fornita documentazione, questa si è rivelata contraria alle affermazioni fornite, o (nei migliori dei casi) inconsistente per potere parlare realmente di oggetti e/o luci anomale.



Tu invece, a "tavolino" ragioni in questo modo (correggimi se sbaglio):
- i tizio non mi ha fornito le prove


Anche quando le prove sono state fornite, le evidenze mostrate non andavano al di là di quanto descritto sopra.



- il fenomeno non è ne verificabile ne ripetibile


A dire il vero è verificabile e ripetibile, nella misura in cui si possono riprodurre quegli avvistamenti.
E' il caso di molte delle "BOLs" avvistate, che (come ti dicevo) sono riproducibili banalmente con la ripresa di volatili in lontananza.
In un documentario su Discovery (o eran National Geographic? bah) si vedevano le bols riprodotte con sacchetti di plastica svolazzanti sui campi.

Questo per dire che ogni fenomeno che si debba (o si possa) definire "scienticio" deve potere essere "falsificabile".
Deve cioè potere esitere un modo per provare una tesi contraria.
Nel caso delle BOLs questa tesi contraria è stata provata. Questo non significa che sia stata trovate la risposta universale a tutti gli avvistamenti (ci mancherebbe altro!) ma certamente indica che ci sono varie possibilità, di cui molte volte gli osservatori non tengono conto.



- per la Scienza non può esistere


Questa non ha senso, e penso che nessuno scettico (neppure quelli più ortodossi come me) si sognerebbe di dirla.
Tanto per capirci: non c'è niente nella "scienza" che possa negare l'esitenza di sfere di luce o di luci anomale.
Anzi, l'esperienza insegna che dobbiamo scoprire ancora molte cose sui fenomeni atmosferici (vedi sprites, blue jets e fulmini globulari)
Ma dal dire che “molto dobbiamo conoscere” a dare per assodato che tutto quello che viene raccontato sia un fenomeno strano, misterioso o anomalo, ce ne passa.


- il fenomeno non esiste


Anche questa non ha senso.
Non è in discussione l’esistenza assoluta di un fenomeno (che di per se potrebbe anche essere plausibile in tante maniera) ma il fatto che non esistono prove concrete, e che tutto quello che abbiamo in mano sono osservazioni raccontate o filmati con grumi di pixels o effetti ottici di varia specie e natura.



Magari è davvero così, ma se non fosse?


Magari ho davvero un drago in garage, chi può dirlo?


Il fatto è che la tua logica impedisce qualunque indagine di partenza.


La mia logica è imprescindibile dalle indagini.
E’ proprio la loro inconsistenza (l’impossibilità di giungere ad una prova obiettiva) che mi suggerisce che le spiegazione più plausibili per la maggioranza degli avvistamenti siano quelle che ho descritto prima.


E il Cicap sbaglia quando dice che "fenomeni straordinari esigono prove straordinarie".


No, ha ragione.
Ed ha ragione per lo stesso motivo per cui tu non chiedi prove che il pane è pane (ma lo mangi lo stesso) mentre chiedi prove schiaccianti per dire che la teoria delle stringhe sia valida.



Un fenomeno rivoluzionario all'inzio viene sempre percepito come intuizione e ha solo qualche indizio, non prove.


Si, ma non può rimanere così in eterno.
E soprattutto non si può continuare a ritenerlo “straordinario” quando la maggior parte degli eventi studiati di questo fenomeno si rivelano essere bufale, effetti ottici o abbagli percettivi.



L'anomalia al mio cell, tu la vedi come una coincidenza.
Ma cos'è una coincidenza se non un modo apparentemente elegante per nascondere l'incapacità di spiegare la sequenza degli eventi che ci capitano?


Stai dicendo sul serio?
Cioè: vuoi dire che, visto che sei incapace di razionalizzare gli eventi che ti capitano, tu dai alla coincidenza un valore superiore a quello che ha?
Interessante… Mi immagino il paradigma cosmologico che potresti ricavare dal calcolo probabilistico, viste le premesse…


Mi sembra un modo ben poco scientifico finalizzato a far quadrare quanto sappiamo con il mondo reale.


Ripeto: stai dicendo sul serio?