Io non sono molto d’accordo sulla visione che ci ha spiegato Woodok per motivazioni e ragionamenti miei personali che vado a spiegare.
La storia del mondo, di questo mondo è piena zeppa di catastrofi naturali, ma anche provocate dal prevalere in alcuni esseri umani di una particolare malvagità, vedi alcuni stermini di massa o l’uso dell’atomica per vincere una guerra contro il nemico meno vergognoso, ma più fastidioso, anche dal punto di vista economico, come i giapponesi.
Ma anche la storia delle religioni, e non solo quella cattolica, è piena zeppa di dei malvagi.
Cronos nella religione greca ha regnato sul mondo, mangiando i suoi figli per non essere spodestato, Shiva nella religione indiana taglia la testa al figlio Ganesh, per essere stato osservato durante i suoi amplessi con la moglie Shakti (salvo riattaccargli la testa di un elefante) e via discorrendo.
Il problema è che tutti questi scritti hanno una chiave d’interpretazione simbolica che non è quella letterale e, quindi, leggerli come racconti concreti, o peggio ancora come profezie, rischia, a mio avviso per carità, di condurci su un perenne binario morto.
Io sono credente, credo nel Principio di tutte le cose, come entità metafisica e ritengo che la realtà divina, che, per chi ci crede, è metafisica per auto definizione, non possa soggiacere alle leggi causa-effetto che hanno effetto solo nel mondo fisico.
Per questo credo che non possa ringraziare Dio chi vince al SuperEnalotto perché altrimenti tutti i milioni di persona che hanno giocato e non hanno vinto avrebbero degli ottimi motivi per maledirlo.
Come non potrei pensare ai bimbi innocenti che sono morti in Giappone, come a quelli che muoiono ogni anno, ogni mese, ogni giorno. ogni ora, ogni minuto, ogni secondo nel mondo come delle anime che debbano ringraziare Dio per aver sofferto e per essere morti.
Nella religione cristiana il Cristo l’hanno ammazzato gli uomini non Dio.
E mentre sta per morire il Cristo, nel quadro simbolico evangelico, prima di morire pronuncia delle parole da uomo, non da Dio: Eli, Eli, me ecbatani! Dio, Dio, mi hai abbandonato!
Perché anche lui in quel momento è un uomo e fa quello che facciamo tutti, attribuisce a Dio, quel che è di Cesare…
Io credo che in ognuno di noi ci sia un frammento di quel Principio che ci consentirebbe di fare quel che è giusto e di non fare quel che non è giusto.
Non abbiamo alcun bisogno di avvertimenti o di profezie e quantomeno di avvertitori o di profeti.
Quando sbagliamo gli errori ricadono non solo su di noi, ma anche sui nostri figli e su tanti innocenti.
E, per giunta, l’evento morte o l’evento distruzione fanno parte anche di un divenire del mondo naturale quasi fisiologico, non necessariamente sono effetto di nostri errori, perché l’immortalità non è una condizione naturale.
Smettiamola di pensare che tutto dipenda sempre da una condizione superiore, questo mondo è regolato, a mio avviso, solo dalle leggi delle natura, alcune da noi conosciute, la maggior parte a noi ignote, i cui effetti solo per nostra ignoranza attribuiamo al soprannaturale.
Poi esistono altri mondi naturali come questo, mondi che ci chiediamo da queste parti se abbiano o abbiano avuto, o avranno un qualche contatto col nostro.
Poi, per chi ci crede come me, e sempre a mio avviso per carità, esiste il mondo del Principio, ma quel mondo e quel Principio certo non hanno alcun ruolo nelle cause e negli effetti del nostro piccolo povero microcosmo per la loro stessa natura metafisica, alla quale le leggi della fisica non interessano e che determina come essi non siano in alcun modo coinvolti col nostro mondo se non per l’atto iniziale per cui c'è stato un Principio eper quel frammento che portiamo dentro di noi.
E credo che, questo Principio, dovremmo iniziare a smetterla, tanto di benedirlo per ciò che ci va bene o, peggio ancora, di maledirlo per ciò che ci va male.
Cordialmente
Carpeoro
[Modificato da carpeoro 16/03/2011 22:13]