00 02/01/2011 12:41
Se posso vorrei fornire un'altro mio personale suggerimento al fine di giustificare l'ecosistema riscontarto nell'Antartide e nella Groenlandia ed altri al nord. Per svilupparlo esiste la necessità di lunghi periodi di temperature miti che i nosti consueti cicli glaciali alternati a climi più miti, non sarebbero in grado di supportare.
Osservate per un momento l'atmosfera Venusiana. Lo spessore della sua atmosfera è il doppio di quella terrestre e consente un effetto serra da mantere praticamente costante la sua temperatura superficiale nonostante che le sue dimensioni siano simili a quelle della Terra e che sia più vicina al Sole dove, teoricamente, il vento solare dovrebbe addirittura essere stato più efficiente di quello terrestre causa la maggiore vicinanza al Sole di Venere.
Ora, se accettiamo i diluvi dobbiamo chiederci: ma dove stava tutta quell'acqua? Se fosse stata in atmosfera e sotto forma di vapore lò'effetto serra avrebbe senz'altro mantenuto costante la temperatura a livello superficiale, così come succede ancora oggi per Venere.
Secondo il mio modesto parere questo è il motivo per cui la terra aveva un clima mite che ha consentito lo sviluppo di un ecosistema sostenibile anche nelle zone polari.
Se avete la pazienza di fare una simulazione geometrica del moto del pianeta intorno al Sole, spostando l'asse geografico in qualsivoglia posizione c'è sempre un'laternarsi periodico troppo breve fra zone polari calde e zone polari strette.

Queste sono le mie opinioni sul clima passato. Spero comunque di avervi dato un contributo

Sandro