00 01/05/2010 22:58
Re: Re:
Angra Mainyu, 01/05/2010 13.51:



Leggo: "Dalle nostre verifiche interne abbiamo notato che si tratta di un falso. Il grano è stato piegato meccanicamente, in fretta e in modo irregolare, i corridoi non sono precisi e presentano misure divergenti tra loro. Questo rappresenta un chiaro segno di piegatura artificiale ottenuta quasi sicuramente dall’azione manuale dell’uomo"

Questo significa che la geometria del cerchio è un possibile indicatore della sua genuinità?
Per fare un esempio: tutti i cerchi considerati "autentici" in letteratura (mi riferisco agli articoli pubblicati dal BLT) avevano caratteristiche di perfezione geomentrica?
Oppure: i cerchi ritenuti "autentici" hanno mai presentato segni di piegatura non meccanica? Se si, quali?

Proseguo nella lettura: "Non sarebbe la prima volta – continua l’ufologo – che ci troviamo di fronte a cerchi nel grano artificiali. Noi li chiamiamo ‘cirlclemakers’ e sono abili nel realizzare figure geometriche perfette, anche per centinaia di metri di lunghezza"

Quindi se un crop circle non è perfetto è opera umana...ma anche se è perfetto potrebbe comunque essere opera umana, giusto?
Ed allora a che cosa dovrebbe guardare l'ufologo attento (o anche il semplice curioso) quando si trova dentro ad un cerchio? Quali sono i "segni" che dovrebbe cercare per determinare se siamo di fronte ad opera umana o di origine ignota?

In generale: quale dei crop circles passati (italiani o esteri) ha mostrato di avere caratteristiche documentate di genuinità?








Noi purtroppo siamo dei poveri ufologi di paese, e conosciamo poco di questa materia e quindi ci siamo arrangiati a fare questa indagine. Speriamo di poter acquisire maggiori dettagli da persone più esperte, che portano esempi di terzi scritti e pubblicati. A noi piace essere ufologi che lavorano sul "campo" e fanno le indagini con sopralluoghi, interviste e ricerche, ma oggi va più di moda fare l'ufologo da tavolino che dall'alto del "so tutto io" è sempre pronto a criticare e a dare giudizi.

Continuo a ribadire che ci piace essere come siamo con tutti i difetti. Da qualche parte ho sentito anche dire che per criticare l'operato degli altri bisogna saper fare meglio.

Noi siamo qui in attesa dei migliori. Nel frattempo non staremo qui a farci fare le pulci, nelle virgole e punti di un comunicato.

A presto.

Alessandro Sacripanti e i Soci del C.U.N. Tarquinia