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Impianti alieni e cicatrici

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    barbara satellite
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    Sesso: Femminile
    00 23/08/2010 16:48
    Il disegno precedente e quelli successivi sono stati realizzati da Wanna Lawson, in collaborazione con un disegnatore professionista, il 16 febbraio 1992 e illustrano il suo presunto rapimento (insieme ad altri familiari) del 27 novembre 1983.

    Wanna mi raccontò:" I piccoli grigi con i grandi occhi-loro stavano lì e mi sottoponevano ad esami- e io urlavo, ero terrorizzata. Arrivò uno di quelli alti, mi mise una mano sulla spalla e mi calmò. Rimase lì finché gli esami non furono finiti e poi mi prese per mano e mi accompagnò fuori dalla stanza."
    "Wanna, hai ricordi coscienti di come ti sei spostata dalle macchine ad ovest di Harrisburg a quel velivolo?"
    "C'è stata semplicemente una luce e noi eravamo dentro il velivolo."
    "La luce sollevò la macchina?"
    "Linda, la luce sollevò ENTRAMBE le macchine."
    "Di che colore era quella luce?"
    "Una specie di rosa rossastro con qualcosa di dorato? O, forse, il raggio era bianco-dorato e noi finimmo in una stanza che sembrava rosata."
    "Quindi, tu ti trovi all'interno di quella stanza..."
    "Uscimmo dalle macchine e venimmo separati e mandati in stanze diverse."
    "In quella stanza rosata venisti accolta da qualcuno?"
    "C'era quello alto con la calotta in testa, era alto almeno due metri e quaranta."
    "Puoi descriverne la faccia?"
    "Era una faccia abbastanza normale, con un grande naso ad uncino."
    "Lo hai visto di fronte?"
    "Si, di fronte, aveva gli occhi a mandorla e il mento aguzzo."
    "I piccoli grigi prendevano ordini da lui o era lui a prenderli da loro?"
    "Loro prendevano ordini da lui."
    "Potevi sentire le loro comunicazioni?"
    "Assolutamente no."
    "Ti sentivi sveglia e vigile?"
    "No, ero come in uno stato di sogno, leggermente stordita."
    "Potevi muoverti e toccare Netta o John, Anna o Charles?"
    "Non potevo raggiungerli perché loro (i presunti alieni) ci spostavano rapidamente in direzioni diverse. John urlava e faceva baccano opponendo resistenza, Charles piangeva e Anna era ancora addormentata-erano gli alieni a trasportarla- mentre venivamo fatti muovere velocemente."
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    barbara satellite
    Post: 75
    Sesso: Femminile
    00 23/08/2010 16:58

    "Quelli che vi spostavano fisicamente erano i piccoli grigi?"
    "Si."
    "Quindi quei piccoli grigi erano in grado di portare una donna adulta come Anna?"
    "Erano più d'uno, ce ne sono voluti diversi per trasportare Anna, non era uno solo a portarla, ce n'erano parecchi."
    "E a te cosa è successo?"
    "Mi hanno portato da quella stanza rosata ad un'altra bianchissima, pulita e dall'aspetto sterilizzato come una camera di ospedale. Mi mettono su di un tavolo e io non so cosa mi aspetta. Mi esaminarono...e un tizio dall'aspetto non esattamente piacevole entrò nella stanza. Alto, ricordava un Nativo Americano ma la pelle era pallida, grigiastra, incolore."
    "Visto che i Nativi hanno la pelle piuttosto scura, perché associ quella figura a loro?"
    ""Più che altro per via dei suoi lineamenti, aveva gli zigomi alti, il naso aquilino, la faccia forte e i capelli neri e lunghi. Aveva gli occhi spalancati e, quando li osservai la prima volta, vidi che erano nerissimi ma, in seguito scoprii che quel nero era una specie di protezione perché si tolse quelle specie di lenti e vidi che aveva gli occhi dorati come quelli dei gatti."
    "Come erano i suoi vestiti?"
    "Forse metallici, di un grigio argentato."
    "Aveva delle insegne di qualche tipo?"
    "Sulla sua uniforme ricordo due triangoli sovrapposti. Mi disse che simboleggiavano il fondersi di due mondi ma non saprei dire di quali mondi si trattasse."
    "Quando il "Pellerossa" entrò, come ti toccò?"
    "Si limitò a mettermi una mano su una spalla."
    "E tu come ti sentisti?"
    "Mi sentii bene, immediatamente calma. Sentii che io e lui eravamo molto vicini, in pratica sentii che formavamo una coppia. Camminammo per la nave e giungemmo in un ambiente immenso pieno di cilindri. Le mura erano ricoperte di cilindri in fila; quei contenitori sembravano fatti di vetro ma non era vetro. Ognuno di essi era largo sessanta-settanta centimetri ed era alto due metri mezzo; erano tubi cilindrici arrotondati abbastanza grandi da contenere quei corpi alti e pallidi."
    "Quanti ce n'erano? Quanto era grande quell'ambiente?"
    "Era lungo come molti isolati cittadini, non riuscivo a vederne la fine."
    "Quanti cilindri potevano esserci, centinaia?"
    "Migliaia."
    "Come appariva la superficie di ciascun cilindro? Chiara, trasparente, colorata?"
    "Argentea, ma potevi vederci attraverso."
    "E cosa vedevi all'interno?"
    "Un corpo femminile con lunghi capelli ondulati e occhi a mandorla. Non è umano."
    "Cosa ha di non umano?"
    "Il colorito grigio-pallido e l'altezza, è alto circa due metri e quaranta."
    "Il cilindro sembra contenere del gas, del liquido o qualcosa di gelatinoso?"
    "Non lo so, si vede solo il corpo in piedi nel cilindro e niente altro."
    "Wanna, com'è che ricordi così chiaramente proprio il corpo della ragazza dai lunghi capelli neri?"
    "Perché lui mi portò direttamente proprio di fronte a quel cilindro e mi disse:'Questo è il tuo corpo.'"
    "Lui ti parla direttamente o lo senti nella tua testa?"
    "Lo sento nella testa, so che sta parlando con me con voce maschile ma non sento alcun suono."
    "Ti tocca in qualche modo?"
    "Mi tiene la mano."
    "E ti conduce di fronte a quel cilindro?"
    "Si, ne abbiamo superati molti e ci siamo fermati di fronte a quello."
    "Che accade quando lui ti ferma di fronte al cilindro?"
    "Ora io CAMBIO DI CORPO. Non so come ho fatto...l'unica cosa che ricordo è che quello era il mio 'altro corpo', che era di mia proprietà e che l'alieno lo desiderava...era strano! Era anche imbarazzante, incredibile, mi faceva sentire una specie di oggetto sessuale in un sogno ad occhi aperti."
    "E l'essere alto cosa disse?"
    "Disse che mi desiderava, mi voleva e che io dovevo entrare nel 'mio' corpo (quello della aliena alta) ma non so come ciò avvenne, non ricordo."
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    barbara satellite
    Post: 75
    Sesso: Femminile
    00 23/08/2010 17:11
    Disegno di L. Hoffman eseguito per Linda Howe: raffigura l'Alieno tipo "Nativo Americano" descritto da Wanna Lawson. Sarebbe stato alto più di due metri e dal colorito perlaceo. Wanna raccontò che sia quell'essere che gli altri da lei incontrati mostravano un particolare simbolo costituito da due triangoli contrapposti e intersecati ai vertici; ciò avrebbe rappresentato "l'unione di due mondi" ma Wanna disse di non sapere quali essi fossero.
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    barbara satellite
    Post: 75
    Sesso: Femminile
    00 23/08/2010 17:19
    Disegno raffigurante l'immensa sala piena di cilindri con corpi in sospensione dove l'alieno "tipo pellerossa" avrebbe condotto Wanna Lawson. La seconda figura femminile da sinistra, snella e con lunghi capelli neri ondulati, è il corpo in cui Wanna sarebbe stata "trasferita" per comunicare ed unirsi sessualmente con l'alieno alto di tipo indio. Wanna sosteneva di non riuscire a comprendere come fosse avvenuto tale "trasferimento".
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    Socrate82
    Post: 1
    Città: VOGHERA
    Età: 41
    Sesso: Maschile
    00 23/08/2010 22:22
    Scusate ma sono curioso sul fenomeno (ho visto su Youtube il filmato di Rai2 con il medico partenopeo che ne attesta l'esistenza) Ma il post non è sugli impianti alieni?

    Novità? Sono rimasto ai parassiti, sono tutti parassiti? Nessuno del CUN ne ha mai analizzato o visto dal vero qualcuno?
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    barbara satellite
    Post: 75
    Sesso: Femminile
    00 23/08/2010 22:51
    in effetti tutto questo non riguarda gli impianti
    In effetti hai ragione, questa traduzione è inserita qui semplicemente
    perchè qui avevo cominciato a postare diversi mesi fa. Forse, per evitare l'off topic bisogna spostare tutto ad altra discussione. Come si fa? Fatemi sapere.
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