00 29/12/2009 14:24
inquietanti analogie
Di nuovo salve.
Devo premettere che sono piuttosto scettica riguardo al modo in cui Malanga affronta il problema delle presunte abductions (i suoi tests di autovalutazione sono redatti in un modo che fa letteralmente inorridire gli addetti ai lavori) e come psicologa sono abbastanza preoccupata dall'uso che in tale campo viene fatto di tecniche come l'Ipnosi e la Programmazione Neurolinguistica per l'accesso rapido ad eventi traumatici possibilmente rimossi.
La mia formazione accademica mi suggerisce che tali tecniche non siano affatto affidabili poichè, essendo il soggetto suggestionato posto in una condizione di "leggero cortocircuito mentale" che lo porta a fare e dire qualunque cosa possa "compiacere" il terapeuta allo scopo di uscire dalla propria condizione "sospesa", non saremo mai in grado di capire se quanto rivissuto è realmente accaduto oppure viene prodotto istantaneamente in una sorta di sogno lucido.
Però, però...Nel 2004 ho avuto l'opportunità di conoscere Linda Moulton Howe perchè, in pratica ho fatto da autista a lei e a Paola Harris accompagnandole da Roma a San Marino e viceversa in occasione del convegno del CUN. Parlo e comprendo abbastanza bene l'inglese e quei viaggi sono stati una splendida occasione per apprendere molte cose sull'Ufologia. In seguito la Howe, per ringraziarmi, mi ha inviato dagli Stati Uniti il suo enorme libro "Glimpses of Other Realities" con una simpatica dedica e qui vengo al punto: in quel libro, al capitolo 4 intitolato BODY CONTAINERS AND SOULS OF LIGHT
sono citati diversi casi di presunti addotti che raccontano le stesse cose che raccontano gli addotti di Malanga!
Il libro della Howe è stato pubblicato per la prima volta nel 1998 e la versione che ne ho io è una ristampa del 2001, non so se ampliata o meno.
Che dire? Personalmente resto con gli occhi e le orecchie molto aperte riguardo tutto ciò che concerne le presunte abductions.
Saluti [SM=g27993]