00 05/01/2010 11:14
Re:
Daniela66, 05/01/2010 1.48:

Strano perché Massimo Introvigne la pensa diversamente

Commentary e Catholic World hanno aperto i fuochi di artificio negli Stati Uniti su Superman Returns, che è arrivato adesso anche in Italia: il film, sostengono, è una metafora del cristianesimo, con un’enfasi decisamente cattolica.

Curiosamente, gli unici a protestare sono stati alcuni studiosi di comics ebrei specialisti di Superman come Danny Fingeroth, autore del brillante Clark Kent in Disguise: Jews, Comics and the Creation of the Superhero, o Simcha Weinstein – che oltre a specialista di supereroi è anche un rabbino – i quali hanno ricordato che i due creatori di Superman, Jerry Siegel e Joe Shuster, erano ebrei, e che i nomi che Superman e suo padre avevano sull’originario pianeta Krypton, Kal-El and Jor-El, finiscono con una desinenza ebraica che rimanda al nome di Dio, e che la storia del viaggio di Superman da Krypton alla Terra assomiglia più a quella del piccolo Mosé che non a quella di Gesù Cristo. Tutto questo, aggiungono, non era sfuggito a Joseph Goebbels, che si diede pena di scrivere un articolo nell’aprile del 1940 sul giornale delle SS Das Schwarze Korps, denunciando Superman come un eroe “tipicamente ebraico”.

www.cesnur.org/2006/mi_09_16a.htm





a parte che quel film è uscito 3 anni fa anche in Italia e non adesso...
comunque l'ho visto e non presentava null'altro che una storia di Superman ambientata in un futuro alternativo in cui genera un figlio fisicamente debole.