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In quali circostanze un'apparizione può essere ragionevolmente considerata qualcosa di diverso da un semplice fenomeno allucinatorio? Hans J. Eysenk, uno dei più grandi psicologi contemporanei, in un suo libro sul paranormale (Explaining the Unexplained, con Carl Sargent, Prion Books, Londra 1993), suggerisce quattro diversi fattori in presenza dei quali risulta difficile negare la realtà dell'infestazione:

APPARIZIONI COLLETTIVE. Molte persone, indipendentemente e contemporaneamente vedono la stessa apparizione nello stesso luogo, e riportano descrizioni simili.

INFESTAZIONI PROLUNGATE. Osservazioni ripetute di una medesima apparizione da parte di persone diverse in tempi diversi nello stesso luogo.

APPARIZIONI IN MOMENTI DI CRISI. La visione di un morente che si manifesta a un vivo in ora prossima a quella della morte.

APPARIZIONI INFORMATIVE. Visioni che forniscono notizie su circostanze che i testimoni non possono conoscere, note soltanto al presunto fantasma.

Le prime due categorie, se4condo Eysenk, non sono le più comuni, anche se i casi noti sono sufficienti per condurre indagini statistiche. Come esmpio di fenomeno che le riunisce, cita il caso della cattedrale di Trondheim in Inghilterra, nella quale molti visitatori insieme, e più volte nel corso degli anni, hanno visto distintamente e concordemente la figura di una suora seduta in una nicchia in un muro, che scompare quando qualcuno le si avvicina. Apparizioni di tipo analogico sono testimoniate in molti luoghi, spesso in pieno giorno e in ottime condizioni di visibilità. Più diffuse, e forse più interessanti, sono le altre due categorie, per le quali è possibile, spesso, trovare riscontri obiettivi. Quando un fantasma annuncia la propria morte inattesa ad un conoscente lontano, si tratta di un evento che può essere verificato. Altrettanto verificabili possono essere le informazioni su fatti ignoti comunicate dai visitatori spettrali. Gli studi al riguardo - sostiene Eysenk - eliminano il fattore "coincidenza" e sembrano indicare l'entrata in gioco di un processo cognitivo di natura ignota.

"I Misteri", n. 9, novembre 1995, pag. 23.