00 20/09/2009 21:09
Non mi metto a rispondere punto per punto a novembre3 perchè sarebbe alla fine inutile.

Umanamente capisco che qualcuno possa indulgere in queste fantasie per trovare la forza di tirare avanti nonostante la situazione non rosea (ma potrebbe diventare anche peggiore, secondo me, come si dice: "al peggio non c'è mai fine"). Però le trovo un po' infantili, e anche deresponsabilizzanti.

Il bambino ha combinato dei pasticci ma è sicuro che presto arriverà la mamma (o il papà, o entrambi) a sistemare tutto. In questo caso la fede è nell'arrivo degli alieni, in altri casi potrebbe essere nell'arrivo del Giorno del Giudizio (chi ci spera è sempre tra i "buoni", ovviamente), oppure nell'arrivo del Messia, oppure nell'arrivo del nuovo avatar di Visnù, eccetera eccetera, senza limiti di fantasia. E' tutta la stessa cosa.
Qualcun altro ci risolverà i problemi, qualcun altro ci dirà cosa fare, qualcun altro spegnerà i telefonini ma lascerà accesi gli ospedali (beh, magari allora anche i telefonini dei medici per reperibilità, ma solo quando sono in servizio, s'intende [SM=g27986] ), verranno eliminati i frigoriferi ma solo quelli troppo grandi (certo, altrimenti la vita sarebbe troppo scomoda) ...
Ho sorriso spesso leggendo il post d'apertura.

Bisognerebbe guardare in faccia la realtà invece: nostra è la responsabilità di quanto stiamo facendo, nostra è la sfida per risolvere i problemi oppure per non risolverli, è nostra anche la scelta di darci da fare o no.

Se esistono altri esseri intelligenti non originari di questo pianeta (e io penso che esistano) non saranno loro a toglierci le castagne dal fuoco. Niente "piano Marshall" interplanetario, temo.
Ovviamente se invece non esistono il problema non si pone nemmeno, è chiaro. Ma possiamo sempre continuare a sperare in qualche Dio Padre (papà! aiutaci! [SM=g27989] ) in Odino, Giove Pluvio, Visnù, Shiva o chi per loro ... [SM=g8490]