00 21/06/2010 21:29
Ringrazio Enrico Pennazza per il contributo alla discussione, e segnalo anche il documento a cura del Cun Roma pubblicato qualche giorno fa sul sito nazionale del Cun:

www.cun-italia.net/Lanternecinesi.pdf

Come si potrà vedere le conclusioni circa questo fenomeno sono sostanzialmente simili, così come la trattazione dell'argomento.


RICONOSCERE UNA LANTERNA CINESE

Le lanterne cinesi, dette anche lanterne volanti, mongolfiere di carta, lanterne Kongming, o sky lanterns, sono lanterne di carta originarie della cultura dell’Estremo Oriente.
Tali oggetti rientrano nella categoria delle mongolfiere, ovvero degli aerostati, veicoli aerei (in questo caso senza equipaggio), che utilizzano gas per sollevarsi.
L’origine di tali palloni ad aria calda risale al secondo secolo d.C., dove in Cina venivano usati come mezzi di segnalazione militare. Si narra infatti che l’imperatore Kong Ming, in procinto di perdere una battaglia, realizzò delle lanterne che fece volare in cielo come richiesta di aiuto per il suo esercito che, avvistandole, accorse in suo soccorso salvando così il suo popolo e il suo impero.
Da allora le lanterne volanti vengono tradizionalmente chiamate Khoom Fay (fate del cielo) e la gente di quei luoghi le usa per inviare al cielo i propri desideri.
Ogni anno, presso diverse località dei paesi asiatici, si svolgono tradizionali festival delle lanterne volanti.
Come tutti gli aerostati, anche queste mongolfiere di carta volano poiché il gas che riempie il pallone è più leggero dell'aria circostante e questo determina una spinta verso l'alto secondo il principio di Archimede.
Queste lanterne sono realizzate da un corpo di carta, generalmente in carta di riso o di gelso, inserito su una struttura rigida, in balsa o in bambù, al cui interno viene posta una fonte di calore, composta da una cella di cera combustibile. Quando la fiamma viene accesa, il calore scalda l'aria all'interno, diminuendone la densità. Di conseguenza l'oggetto si alza in volo e viene trasportato, essendo leggerissimo, anche dalla più piccola brezza in complesse acrobazie aeree, spesso diverse all'interno della stessa formazione di partenza.
Le lanterne restano in volo finché la fiamma rimane accesa, ed infine planano lentamente al suolo.
I colori più comuni sono il bianco, il giallo e il diffusissimo rosso, ma ne esistono svariati altri. Le dimensioni variano da un minimo di 40 cm di diametro per 70-80 cm di altezza, fino a misure extralarge per feste ed occasioni particolari.
La massima altitudine raggiungibile dalle lanterne in volo è determinata da molteplici fattori, quali: dimensioni delle stesse, tipologia e quantità di combustibile che le alimenta, condizioni atmosferiche, ubicazione del sito di lancio, etc. Tuttavia, si suppone che le lanterne attualmente in commercio non possano superare i 1.000 metri di altitudine.
Negli ultimi anni – dal 2007 circa, tali palloni hanno trovato diffusione anche in Italia, oltre che nel resto d’Europa, facendo registrare un esponenziale aumento delle loro vendite. Sempre più spesso, questi piccoli aerostati vengono lanciati per celebrare feste pubbliche o private, in sostituzione dei più costosi fuochi d’artificio. Il prezzo di questi oggetti varia, infatti, da 50 centesimi a circa dieci euro, e possono essere facilmente confezionate in casa.
Il lancio di questi oggetti, quindi, non è più una prerogativa delle sole comunità asiatiche residenti nelle nostre città, ma è diventata una vera e propria moda largamente diffusa per festeggiare ogni tipo ricorrenza.
Le lanterne volanti, soprattutto quelle in commercio, sono da ritenersi abbastanza sicure se nel lanciarle si osservano tutti gli accorgimenti del caso, ovvero se si seguono le istruzioni allegate alle confezioni di vendita o comunque si utilizza la normale diligenza propria dell’uso delle fiamme. L’utilizzo è vietato ai bambini non accompagnati da adulti, in presenza di vento (superiore a 8 km/h) e ovviamente in prossimità di aree critiche come aeroporti, passaggi di elettrodotti e aree urbane. Come nel lancio di razzi pirotecnici anche per queste piccole mongolfiere il volo deve essere verticale e non ci devono essere ostacoli lungo la traiettoria.
Le lanterne andrebbero usate in un'area aperta con possibilità di seguire a vista il volo e l'avvenuto spegnimento poiché la combustione deve esaurirsi in aria e l’oggetto deve ricadere al suolo in forma inerte.
Si segnala che le lanterne volanti, essendo composte di materiali biodegradabili, una volta atterrate non sono fonte di inquinamento.
In alcuni paesi quali la Svizzera, la Germania e l’Australia, sono vigenti delle restrizioni sull’uso di questi oggetti relative a: numero massimo di lanterne volanti lanciate contemporaneamente; distanza minima da aeroporti civili e militari; preventiva autorizzazione delle autorità locali o divieto totale all’uso.
La diffusione di questi oggetti, oltre a rappresentare un piacevole svago, ha determinato un crescente numero di avvistamenti segnalati alle associazioni di studio dei fenomeni ufologici.
Questi tipo di avvistamenti è però facilmente identificabile con il tipo di lanterne oggetto della presente trattazione, rientrando quindi nella categoria degli IFO (Identified Flying Objects) e non più degli UFO (Unidentified Flying Objects). Tra l’altro non solo gli ufologi sono stati interessati da questa fenomenologia, ma di recente in Italia è stata coinvolta anche l’Aeronautica Militare.
Riconoscere in uno o più oggetti volanti luminosi notturni delle lanterne cinesi, o “sky lantern”, è semplice, in quanto le caratteristiche di aspetto e di volo sono tali da identificarle immediatamente. Invitiamo quindi coloro che si apprestano a riferire il loro avvistamento ad osservare se vi è un riscontro tra il fenomeno da loro osservato e quanto segue. Se di lanterne cinesi si tratta, avremo:


1 – Globi di luce di colore solitamente arancione o rosso (esistono anche altri colori in commercio, ma i più richiesti sono rosso ed arancione)

2 – Globi luminosi presenti in gruppo (anche a decine) nel cielo; l’impressione che si ha è di assistere ad una vera e propria formazione di oggetti volanti, che può assumere varie forme geometriche (triangolare, romboidale, etc.). Le lanterne cinesi possono essere innalzate anche in più tempi, a scaglioni, per cui in cielo possono aversene più gruppi distinti tra loro. In alcuni casi il lancio può interessare pochi elementi, addirittura anche una lanterna soltanto.

3 – Movimento lineare, ascendente quasi mai in modo perfettamente verticale, bensì leggermente in obliquo. Ovviamente, in presenza di vento tale angolo si accentua e tende facilmente alla quasi orizzontalità. La velocità del moto in salita è, in assenza di vento, un po’ più lento di quello di un palloncino e, come per quest’ultimo, il volo è silenzioso.

4 – Man mano che salgono in cielo i globi luminosi tendono a sparpagliarsi, a distanziarsi reciprocamente e, raggiunta una certa quota (in genere 300-400 metri), le loro luci iniziano a spegnersi una dopo l’altra, dando l’idea di una sparizione in sequenza dei globi stessi.
Se le luci avvistate rispettano i 4 punti elencati, con tutta probabilità si tratta di lanterne volanti. È altresì molto utile seguire il percorso delle luci in senso inverso, poiché spesso si noterà che tutte divergono da un punto posto a terra, ossia da dove vengono lanciate. Questo, ovviamente, se non ci si trova a grande distanza dall’area di lancio.

In caso di avvistamento di fenomeni simili, ovvero molteplici luci notturne di colore giallo/arancione/rosso, ravvicinate tra loro e con movimento lento e costante, può essere utile l’uso di un binocolo per identificare la presenza della fiammella che alimenta la piccola mongolfiera, e quindi escludere che si stiano osservando altri fenomeni. Tale fiammella, comunque, talvolta rende sfavillanti le luci delle lanterne, e la cosa può essere notata anche da una certa distanza ad occhio nudo.


Inoltre, da un punto di vista strettamente ufologico, se l’avvistamento di simili oggetti non presenta altre anomalie, quali possono essere quelle del moto (accelerazioni improvvise, cambi di rotta repentini, movimento a zig-zag o ad angoli retti, etc.), o l’avvistamento di un unico corpo che unisce le luci, o varie tipologie di effetti collaterali attribuibili senza possibilità di equivoco alla presenza di questi oggetti (quali black-out, interferenze elettromagnetiche, segni a terra, etc.), allora con elevata probabilità l’avvistamento di questa tipologia di luci rientra nell’ipotesi delle lanterne volanti.
Quindi, in assenza di altri elementi significativi, come quelli sopra citati, si presume che la spiegazione più razionale al fenomeno osservato (gruppi di luci rossastre, silenziose, con movimenti lenti e che si spengono quasi all’unisono) sia quella delle lanterne “cinesi”.
Da più parti, e tra questi il CUN, si chiede una regolamentazione da parte delle autorità competenti dell’uso di questa tipologia di aerostati, soprattutto per il dilagante utilizzo che ormai ne viene fatto e per il conseguente allarme che crea nei cittadini, che spesso segnalano la presenza di questi oggetti volanti anche ai Carabinieri e all’Aeronautica Militare, ma soprattutto per la pericolosità che queste lanterne possono provocare a seguito di un uso non corretto.
Un caso simile si verificava negli anni ottanta, quando dilagava l’uso del famigerato pallone “Ufo Solar”, che, con D.M. del 5 novembre 1985 dell’allora Ministero dell’Industria e dell’Artigianato, veniva posto fuori commercio a causa della sua pericolosità derivante dalle grandi dimensioni (3 metri di lunghezza). Chiaramente il pallone “Ufo Solar” poteva essere ben più dannoso delle attuali lanterne volanti, ma, come già detto, un uso improprio di queste ultime, non regolamentato, o fuori controllo può essere lo stesso fonte di pericolo o di allarme.
E’ utile poi ricordare, secondo quanto segnalato dal Coordinamento Documentario SUF-CUN, che si occupa di catalogare le segnalazioni ufologiche pervenute, che le statistiche, per l’anno 2009 e per la prima parte dell’anno 2010, hanno registrato un notevole incremento degli avvistamenti, soprattutto a causa del fenomeno catalogato con la sigla PG (pallone giocattolo), segnalazioni che ormai rappresentano più del 30% del totale. Epurato il dato totale da questa tipologia, si torna in linea con gli anni precedenti e per questo non è corretto parlare di aumento degli avvistamenti o di flap ufologico in corso, ma solo di una notevole quantità di segnalazioni dovute ad una errata interpretazione del fenomeno luminoso delle lanterne volanti.
A corollario di quanto esposto, aggiungiamo qualche notizia in merito ad una “minaccia” del tutto simile a quella rappresentata dalle lanterne cinesi: i “palloncini luminosi”. Si tratta di palloncini al cui interno è presente un LED luminoso, attivabile al momento del lancio.
Anche questi oggetti sono disponibili in più colori (rosso, giallo, bianco, arancione, azzurro, verde e rosa), e il LED all’interno di ciascuno di essi ha un’autonomia di molte ore. Se gonfiati di elio e lasciati liberi di volare, possono naturalmente originare segnalazioni di falsi UFO.

(versione documento 1.4 del 16/06/2010)
Silvio Eugeni
Francesco Colletta
Carlo Bolla

[Modificato da DeMultaNocte 21/06/2010 21:36]

Socio CUN Roma