00 22/09/2008 09:57
Caro lucarusso,
ti ringrazio delle tue precisazioni e vorrei risponderti a modo come potrò (tempo permettendo in questo momento).
Mi dici che "non si capisce da cosa lo ritengo genuino"! La fallacità è un elemento umano, tanto mio quanto nostro e del CICAP, quindi in evidenza di fatto ci basiamo su quanto possediamo. Anzitutto Morocutti fa un ragionamento lineare sul come il messaggio, secondo Lui e il CICAP, non potrebbe essere stato captato da qualche civiltà per l'estrema improbabilità che lo stesso fosse percepibile (riassumendo in modo stringato). Basiamoci su quanto abbiamo trovato nel 2001. Anzitutto la genuinità dei crop la possiamo desumere non dalla loro bellezza, che è solo un elemento estetico, ma dalle anomalie riscontrate al loro interno. Anzitutto, nel caso di Chilbolton, nel periodo intercorso tra la formazione del 1° e 2° agroglifo aveva piovuto e quando nel 2002 lo stesso Haselhoff venne a relazionarcene al Simposio Mondiale di San Marino ci disse che le 'autorità locali', sospettando uno scherzo, avevano cercato tracce degli eventuali furbacchioni. Nessuna traccia in più si aggiunge il fatto che il campo è prospicente ad un radiotelescopio di notevole importanza in quanto, nel passato e forse ancora oggi, impiegato in "ricezioni" di tipo militare. Ci troviamo davanti ad una zona estremamente sorvegliata in cui nessuna delle forme di sicurezza presenti hanno evidenziato manomissioni o presenze. C'è da dire poi che l'estrema complessità con cui sono stati realizzati i disegni, fatto in un modo simile a quello che si usa con le fotografie in bianco e nero sui quotidiani. I punti erano disposti in un una griglia regolare e rettangolare (orientata a 45 gradi), e le apparenti scale di grigio erano ottenute mediante la dimensione variabile dei punti. Certamente non una cosa semplice da realizzare di notte.

Riprendo un estratto di un articolo che scrivemmo con Roberto Pinotti nel 2003 (The Arecibo Reply: risposta aliena oppure debunking terrestre?):

"Il Dr. Richard Hoagland e il Dr. Michael Bara, dell'Enterprise Mission, hanno calcolato che la probabilità per eventuali mistificatori di non commettere errori, e quindi di disporre gli oltre 800 angoli retti senza commettere nessun tipo di imprecisione (piegature sbagliate, imperfezioni nelle piegature, etc.) corrisponde a 2x10^-8, quindi una probabilità su circa duecento milioni! Ulteriori studi hanno permesso di calcolare il tempo approssimativo che 5-6 persone avrebbero impiegato per la realizzazione dell'agroglifo. Tenendo in considerazione una vasta gamma di variabili, Hoagland e Bara hanno stimato in almeno circa 31 ore il tempo necessario per la realizzazione di un tale disegno. Ma i dati non finiscono qui. Lo stesso team di persone che avesse voluto creare tale disegno avrebbe dovuto impiegare un'ottima fonte di luce artificiale, nonché l'utilizzo di walkie-talkie. Utilizzando la sola luce lunare le probabilità di realizzazione scendono quasi zero. La formula finale ottenuta per stimare la effettiva probabilità di un eventuale creazione terrestre corrisponde così a 7x10^-11, cioè due probabilità su dieci miliardi! Accettando l'idea che tale agroglifo sia di matrice terrestre, dovremmo allora ipotizzare che per la sua realizzazione siano stati impiegati visori notturni e tecniche sofisticatissime e molto particolari, differenti da tutte quelle precedentemente rilevate in falsi noti.. Chi è che sarebbe disposto ad impegnare soldi, tempo e fatica per un'opera tanto complessa? Forse qualcuno potrà sempre esserci, ma non pensiamo possa essere questo il caso".

Appena avrò qualche altro minuto a disposizione cercherò din postare altro materiale.
Un caro saluto a tutti.

Enrico