00 09/12/2014 16:50
Una teoria interessante
Gli Ufo come elemento di una rete neurale?
Ma cos'è una rete neurale?
Cominciamo con una definizione informale: una rete neurale è una scatola chiusa, con una serie di input ed una serie di output. Essa processa gli input (nel nostro caso i due addendi) e restituisce una serie di output (nel nostro caso solo uno, la somma). Come essa faccia è relativamente semplice: impara. Come? Esistono molti metodi, come esistono molti tipi di reti neurali. Nel nostro caso semplicemente forniremo alla rete neurale una serie di esempi di addizioni, con relativa soluzione,su cui essa si applicherà cercando di capire "dove sbaglia".
Veniamo alla questione sul nome. Esso le deriva dalla struttura, analoga, in un certo senso, a quella del nostro cervello.

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Struttura di una rete neuronale
Come si vede dalla figura la struttura è di per sè semplice. Gli elementi costitutivi sono i neurodi (anche chiamati neuroni, ma preferisco il primo termine) e le sinapsi. I primi fungono da centri di calcolo, i secondi servono come veicolo dei segnali (o informazioni); notare quindi l'analogia con il cervello umano, anche se le connessioni (le sinapsi) sono di un ordine di grandezza di molto inferiore. I neurodi sono organizzati in layer, cioè gruppi con lo stesso compito. Ci sono un layer di input e uno di ouput, con gli ovvi compiti di prendere l'input e restituire l'output. Esiste anche un layer hidden (nascosto), il cui unico scopo è quello di computare le risposte della rete. Ma questa è solo accademia…
Negli anni quaranta e cinquanta una branca della scienza ha cercato di risolvere attraverso il computer uno dei misteri che da sempre hanno affascinato l'umanità: il mistero della vita. Per essere più precisi, con ambizioni meno ardite gli scienziati hanno semplicemente cercato di simulare la vita attraverso i calcolatori. Indagando sulla mente umana gli scienziati hanno cercato di dimostrare che l'intelligenza umana funziona secondo dei procedimenti analoghi a quelli delle macchine. Se tale assunto fosse stato dimostrato era di conseguenza plausibile il costruire un'intelligenza artificiale attraverso i computer. Di fatto le ricerche dell'intelligenza artificiale sono servite più a dimostrare l'incontrario, ovvero che mente umana e computer sono due cose ben differenti. Se un settore dell'intelligenza artificiale cercava di dimostrare l'assunto, un altro settore procedeva secondo un approccio inverso: cercava di costruire macchine il cui funzionamento fosse analogo a quello degli organismi biologici.
Le reti neurali si ispirano ai sistemi neurali biologici, dei quali cerca di modellarne la struttura e di simularne le funzioni di base. Di solito i sistemi basati su reti neurali sono analizzati in contrapposizione ai computer standard creati sulla base di Von Neumann ed il motivo sembra essere il fatto che i due modelli sono i rappresentanti di due filosofie distinte. I calcolatori digitali di tipo Von Neumann, infatti, sono caratterizzati da un processore (CPU) che racchiude praticamente tutta la capacità computazionale del sistema ed esegue le operazioni in una sequenza programmata.
La filosofia delle reti neurali al contrario, ispirandosi ai sistemi biologici, considera un numero elevato di processori che hanno una capacità computazionale elementare, i neuroni artificiali o nodi, connessi ad altre unità dello stesso tipo. Ad ogni connessione è assegnato un peso, cioè può essere più o meno debole in modo tale che un neurone possa influenzarne un altro in funzione della “forza” della connessione fra i due, proprio come nei sistemi neurali biologici in cui un neurone (pre-sinaptico) influenza un altro neurone (post-sinaptico) in funzione del potenziale post-sinaptico della sinapsi fra l’assone del neurone pre-sinaptico e il dendrite del neurone post-sinaptico. Ma più che sulla contrapposizione fra computer seriale e connessionismo è bene soffermarsi sulla contrapposizione fra intelligenza artificiale classica, legata storicamente alla logica dei calcolatori seriali e alla matematica computazionale.
L' intelligenza artificiale classica si occupa della simulazione dei processi cognitivi superiori adottando un approccio di elaborazione simbolica. In base alla famosa ipotesi del sistema simbolico fisico di Newell e Simon, infatti, un sistema di occorrenze di simboli collegate in modo fisico e processi che operano su tale struttura simbolica è necessario e sufficiente per il comportamento intelligente; necessario perché un sistema che esibisce intelligenza generale mostrerà ad una successiva analisi di essere un sistema simbolico fisico; sufficiente perché ogni sistema simbolico fisico può essere organizzato per produrre intelligenza. Lo sviluppo dei sistemi intelligenti, di conseguenza, segue la filosofia computazionale tipica dei calcolatori digitali. Anche il calcolatore, infatti, è fatto di dati e di istruzioni per manipolare dati, dove sia i dati che le istruzioni sono simboli. Il comportamento intelligente può essere tradotto in un algoritmo opportuno e riprodotto attraverso il computer. Tale approccio metodologico ha portato allo sviluppo di sistemi in grado di giocare a scacchi e risolvere teoremi in quanto si pensava che questa fosse l’essenza del comportamento intelligente.
Tutte le teorie di oggigiorno rinforzano tuttavia la convinzione che il cervello umano sia di gran lunga superiore ai sistemi intelligenti artificiali e che debba tale superiorità alle caratteristiche della sua struttura interna.
Le reti neurali hanno oggi trovato utilizzazione soprattutto nei vari campi che richiedono una percezione artificiale in qualche modo paragonabile a quella umana; oppure alla necessità di trovare collegamenti o categorizzare situazioni difficilmente definibili. I principali campi di applicazione sono infatti: visione e riconoscimento de forme grafiche; interpretazione di segnali; robotica e veicoli autonomi; riconoscimento della voce; linguaggio naturale; sistemi di supporto alle decisioni; diagnosi; previsioni; problemi di ottimazione; controllo di processi.
Noi facciamo l’ipotesi che il comportamento degli Ufo possa essere riferito ad una rete neurale.
Abbiamo fatto delle simulazioni matematiche del comportamento collettivo di UFO inteso come elemento di una rete neurale fatta da tanti altri UFO. Le immagini che lasciamo al vostro commento non possono essere disgiunte con l’analogia fra le figure ottenute e quelle che vengono denominate CERCHI NEL GRANO. Lasciamo ad ognuno il commento che preferisce.








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