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21/07/2014 -
Incendi misteriosi a Caronia, gli abitanti: «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni»

CARONIA. Il fuoco e le lacrime. A Canneto di Caronia, mentre gli incendi tornano a seminare il panico, la gente lascia piangendo le case di via Mare per trovare rifugio da parenti e amici. L’ordinanza di sgombero, firmata dal sindaco Calogero Beringheli, riguarda due soli nuclei familiari ma sono tutti gli abitanti a decidere autonomamente che non hanno più voglia di sfidare i roghi e soprattutto l’inerzia di chi dovrebbe materialmente proteggerli. La situazione è precipitata intorno alle 10 di ieri.
Nonostante da giovedì non si verificassero più roghi, molti dei 40 residenti continuano a dormire nelle verande che si trovano tra il mare e le loro case. Erano già svegli e pronti ad affrontare una domenica di attesa di provvedimenti da Palermo dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale Giuseppe Bruno che sabato si era recato a Canneto. All’improvviso una coltre di fumo densissimo si è alzata dalla mansarda di una delle due abitazioni che vengono regolarmente colpite da una settimana (da quando cioè gli incendi sono ripresi dopo un decennio). Nino Pezzino, portavoce dei residenti e proprietario dell’abitazione in cui si è scatenato il rogo, si è lanciato al secondo piano per domare le fiamme e provare a mettere in salvo armadi, vestiti ed altri arredamenti. Il fumo e l’emozione gli hanno causato un malore ed è stato costretto a desistere. Con lui altre due persone che sono rimaste lievemente intossicate. Paolo Pizzuto, imprenditore di 45 anni, parla a fatica. «Nel 2004 ho perso tutto, la mia casa era ridotta in cenere- racconta- l’ho ricostruita mattone dopo mattone ed ora voglio solo abbandonarla, ho paura. Non vedo le mie figlie da una settimana, dormono da amici e parenti». «Ci sentiamo abbandonati da tutte le istituzioni e così non si può più continuare – aggiungono due donne che abitano nei pressi del passaggio a livello che immette nella strada dei misteri – perché qui è peggio del 2004, visto che prende fuoco qualsiasi materiale». (Continua)

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