00 11/03/2013 20:14
Re:
Caro Carlo,
ti ringraziamo del parere espresso che ci da anche l’occasione di chiarire alcuni punti, che evidentemente sono stati fraintesi.
Per le nostre constatazioni/considerazioni non abbiamo un riferimento univoco, in certi casi è sufficiente un po’ di “buonsenso, un po’ di logica e razionalità”

Il considerare le gravi “storture” che hai elencato “roba trita e ritrita” o semplicemente sciocchezze delle quali è inutile parlare, è uno dei motivi che le fa proliferare.

E’ molto facile sciorinare misteri, complotti e teorie, ma ci vuole molto tempo e pazienza per sbugiardarli. Ci si trova inoltre di fronte a meccanismi psicologici umani (es. dissonanza cognitiva) che portano certi appassionati e creduloni in una condizione simile ai seguaci di sette o religioni, ossia poco ricettivi a qualsiasi spiegazione razionale o prova nel vero senso del termine, che smonti la loro credenza.

Dunque condividiamo appieno il paragone religioso (business compreso).
La materia “ufologica” rimane facile pasto di finte teorie e falsificazioni di ogni tipo, poiché difficilmente persone veramente esperte e “titolate” affrontano o smontano il discorso considerando certe affermazioni semplici “deliri” e dunque indegni di confronto serio o “giornaliero”, vista la “giornaliera” riproposizione di fatti ormai accertati, noti e sbugiardati.

Abbiamo precisato che l’attività di impresa è libera e benvenuta.

Contestiamo il vittimismo espresso nel “quadretto” di ufologi “costretti alla canna del gas per ego o follia”, soprattutto se proveniente da chi organizza conferenze a pagamento, vende libri, dvd e percepisce compensi in Tv (ovviamente attività più che lecite, ribadiamo, visto che non siamo stati forse chiari).

Ciò che dovrebbe "perplimerti" realmente, caro Carlo, sono le discutibili competenze con le quali Ayo “analizza” oggetti volanti o fenomeni apparentemente inspiegabili, per poi prendere nettamente le distanze da questo tipo di approccio ufologico, lontano dagli schermi televisivi, ridicolizzando ufologi seri e gruppi di ricerca, che svolgono lo stesso “lavoro” per di più gratuitamente (per loro scelta, visto che i forum potrebbero essere a pagamento e sarebbe altrettanto legittimo).

Ayo, ridicolizza e non solo, chi pensa che dietro certa ufologia ci sia del business piuttosto che “ego e follia”… abbiamo espresso la nostra opinione, ciò che è ridicolo e azzardato è sostenere l’esatto opposto.
Si fa un libro (etc.) per passione ma anche per guadagnare dai proventi della vendita, facendo leva anche sulla notorietà acquisita grazie alle tanto bistrattate “lucine nel cielo”… che male c’è?

È un mestiere come un altro, perché negarlo con quelle ridicole, a nostro parere, affermazioni?
Abbiamo aggiunto l’obiezione che in nome della libertà d’impresa e di pensiero, riteniamo poco etico (anzi dannoso), propinare qualsivoglia infondata teoria, specie se catastrofista, cospirazionista etc. o comunque tendente a creare pseudo sette o “religioni” di stampo ufologico (come da noi asserito nell’articolo “Il Culto dei Dischi volanti”).

Se il commercio e l’impresa sono legittimi, indipendentemente da Ayo, spacciare teorie infondate, prove false (magari ben confezionati in tv, in libri o altro) come ricerca di verità è secondo noi illegittimo se non si specifica si tratti di ipotesi, fantascienza o romanzo…
Ecco la grande differenza, spacciare falsi per prove è abuso di credulità popolare, a volte truffa (o vizio di difformità… se pensiamo al “prodotto”).

In questo la chiesa è più onesta, appellandosi al mistero della fede piuttosto che a false foto di Gesù prodotte da preti, catechisti (magari “contattisti”) [SM=g27988] ;)

Abbiamo preso spunto dalle considerazioni di Ayo, citandolo anche come esempio per alcuni aspetti, per poi ampliare il discorso alle frange “deliranti” e “paranoiche” (dal contattismo all’esasperato cospirazionismo, al profetismo, ai fanatici new age… i veri dissociati dalla realtà), vero cancro sia per l’ufologia che per la società e dignità umana.

Riguardo Roberto Pinotti, prendiamo atto che dopo tanti anni in Fiat utilizzi una Opel (battutona!). Sinceramente se con i sui libri (lui come tutti) avesse successo e diventasse miliardario, non vi sarebbe nulla di male, così come se avvenisse il contrario (un libro è un flop, una conferenza ha scarsa partecipazione e dunque non si coprono i costi) sarebbe semplicemente una attività economica non riuscita.

Dove sarebbe il problema? Una prova di “ego e follia” o genuina ricerca della verità?
Bisogna essere alla canna del gas per assumere il titolo di studiosi o seri ricercatori?
Ci si riduce alla canna del gas anche per incompetenza, attività economiche nelle quali è insito il normale rischio d’impresa e dunque nel “mestiere” di ufologo, intrapreso da tanti, non capiamo perché negarlo…

Ma facciamo notare anche che tanti ufologi, frustrati (a differenza nostra che siamo soltanto molto delusi) da anni di infruttuosa ricerca, decidono di “buttarsi” su “alienologie spirituali”, libri menzogneri dal titolo ingannevole (prove, verità ecc), abductions al centro di movimenti dal sapore di plagio e settarismo, complottismo esasperato… questi, (forse) anticamera di Wanna Marchi e Do Nascimento (non certo la conferenza di Pablo Ayo, precisiamo, anche se il senso della chiusura ci sembrava chiaro…), sperando che il tempo non ci dia certo ragione…

Ciao.
Tiziano e Alessandro (Italian Research)
[Modificato da ItalianResearch 11/03/2013 20:19]