00 05/10/2012 19:53
Trascrizione del testo originale dell'articolo del 31.10.1954
Ecco cari amici ho pensato di trascrivere testualmente quanto scritto dal cronista dell'epoca sul Messaggero di Roma del 31.10.1954



Buona lettura [SM=g8861]



Fino a poco tempo fa i romani sembravano essere immuni dalla psicosi dei dischi volanti. Piatti, sigari, o altre diavolerie del genere erano stati visti in ogni parte del mondo, ma a Roma no.

Ora invece sembra che il nostro cielo sia il più frequentato e preferito da questi fantomatici velivoli. Se ne vedono ad ogni angolo e a tutte le ore, sotto le forme più strane, isolati, in formazione o squadriglie.

Prima dischi, poi piatti, mezzi sigari, e fiocchi, ora puntini, sta di fatto che la gente si ferma aguardare: e il gruppo di curiosi si allarga e il traffico subisce interruzioni, come é avvenuto a Porta Pia verso le ore 11 di ieri.

I presenti assicuravano di vedere una formazione di dischi alta sopra il monumento del bersagliere, e lo strano fenomeno é stato che essi sono poi scomparsi improvvisamente, come disintegrati nell'aria.

Chiesta conferma dell'episodio ai commercianti della zona, come al gestore del bar Fagiano, o all'addetto al distributore di benzina, nessuno di loro ha detto di aver visto nulla.

Se ne parla anche nei salotti dei quartieri alti, i dischi infatti hanno fatto la loro apparizione in via Veneto ieri verso mezzogiorno, quando l'aristocratica strada é più affollata.

Sono apparsi in bell'ordine sopra Porta Pinciana, hanno bighellonato un po' nella zona e poi con fare lento ed annoiato si sono allontanati nel cielo tersissimo verso il mistero che li avvolge.

Almeno così ce li ha descritti la Signora Anna Micali abitante ai Parioli in via Fratelli Ruspoli 27.

- erano tanto carini, tutti lucenti e mandavano dei bagliori

Staremo a crederci: sta di fatto però che i tecnici dell'Ufficio geofisico dell'Aeronautica, interpellati in proposito, hanno dichiarato trattasi con molta probabilità di alcuni palloni sonda per l'esame dei raggi cosmici.

In via Nazionale si é avuto un altro assembramento verso l'una davanti a Upim: un distinto signore sulla quarantina vestito in un impeccabile completo di flanella grigia ha incominciato all'improvviso ad agitarsi ed a dare in escandescenze:

- eccolo! eccolo!

gridava come un forsennato saltellando in mezzo alla strada. C'é voluto del tempo per capire di cosa si trattasse, ma quando altri hanno alzato gli occhi non vi era nulla da vedere: la astronave, come una splendida medusa celeste, da filamenti argentei, era scomparsa: la sua incantevole visione é rimasta solo nella mente dell'uomo in grigio che ne ha fatto in giro una non richiesta e particolareggiata descrizione da fiaba.

Questo episodio l'ha raccontato l'ing.Paolo Albani con ufficio in via Nazionale 428.

Massimo Minardi di anni 23 ha visto, mentre tornava dal lavoro in bicicletta sulla via Salaria, un trattino nero disegnare nel cielo strani arabeschi. Sarà stato un normale aereo a reazione: ma che cosa dire della visione del signor Ottavio Serieri? Egli ci ha telefonato da Ostia per dirci che dalla sua terrazza al Lungomare Paolo Toscanelli ha visto un piatto volante.