La settimana scorsa la NASA annunciò la strana scoperta del rover Opportunity su Marte: una roccia che 12 giorni prima non c’era è apparsa nell’inquadratura della fotocamera del rover marziano. Ora uno scienziato ha deciso di denunciare la NASA, in quanto a suo dire si sarebbe rifiutata di investigare più approfonditamente la roccia, a suo dire invece un fungo.
“Ogni adulto intelligente, ogni adolescente ma anche bambino, scimpanzé , scimmia, cane, o roditore con anche un minimo di curiosità , si avvicinerebbe, per indagare ed esaminare da vicino una struttura a forma di coppa che appare a pochi metri di fronte a sé quando 12 giorni prima non l’aveva notato, ma non la NASA e il gruppo di ricercatori che guida il rover Opportunity, che si sono rifiutati di prendere anche una sola fotografia in primo piano,” ha dichiarato Rhawn Joseph.
Rhawn Joseph è dottore di ricerca e afferma che l’oggetto a forma di ciambella che è apparso davanti al rover non è un pezzo di materiale lasciato indietro da una delle ruote della macchina. Invece, egli afferma di aver fornito all’agenzia la prova che si tratta di qualcosa di biologico: un fungo simile a quelli che si trovano sulla Terra che è spuntato dal terreno ed è cresciuto.
Secondo la NASA, che all’inizio aveva detto che la finestra in cui è potuto spuntare questo oggetto dopo 12 giorni, è riuscita a restringere il periodo fino a 4 giorni.
Joseph ora chiede che vengano scattate 100 foto ad alta risoluzione per permettere a tutti di studiare l’oggetto, insieme a 24 foto microscopiche dell’oggetto prese da vicino, e vuole che siano rese pubbliche al più presto. Il gran numero di foto forse è dovuto al timore che la NASA trucchi i risultati.
Come se non bastasse, se l’oggetto dovesse rivelarsi un organismo biologico vuole anche il diritto sulla sua denominazione e il suo nome nei primi sei articoli scientifici sull’argomento.
In ogni caso, la NASA ha già spiegato la settimana scorsa al 10° anniversario di funzionamento di Opportunity che il rover sta indagando l’oggetto utilizzando un microscopio e uno spettrometro. Lo scienziato di punta del progetto, Steve Squyres, ha già detto che l’oggetto conteneva una quantità eccessiva di zolfo e manganese – e che quindi è decisamente una roccia.
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