Verso realizzazione computer 'viventi'

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Alfredo_Benni
00sabato 6 aprile 2013 23:08
Ricercatori universita' Stanford, cellule gia' come computer
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2013/04/04/Verso-realizzazione-computer-viventi-_8498...

04 aprile, 11:23

Verso realizzazione computer 'viventi' (ANSA) - STANFORD, 4 APR - Sono un obiettivo realistico i computer 'viventi' fatti di cellule: nei laboratori si affinano le armi per andare oltre l'elettronica. Lo racconta il bioingegnere francese Jerome Bonnet, dell'universita' di Stanford che guida un gruppo di ricerca. ''Le cellule - ha spiegato Bonnet - gia' possono essere paragonate a computer perche' analizzano l'ambiente e prendono decisioni''. Per questo i futuri computer 'viventi' saranno fatti di cellule e faranno calcoli utilizzando le funzioni dei geni.




Marco Isco
00domenica 7 aprile 2013 18:47
Vanno di pari passo queste ricerche e mi sa che davvero la scienza sta superando la fantascienz a.
Copio e incollo la prima parte di un altro articolo ANSA sempre sullo stesso argomento:

"E' stato realizzato il primo circuito a base di Dna. E' un vero e proprio transistor biologico ed apre la strad a ai futuri computer 'viventi' che operano basandosi sulle funzioni dei geni. Descritto sulla rivista Science, il risultato si deve a un gruppo di ricerca delle universita' americane di Stanford e della Pennsylvania.

A differenza dei tradizionali transistor che controllano il flusso di elettroni lungo un circuito, il primo transistor che funziona con la molecola della vita controlla il flusso di una proteina, chiamata Rna polimerasi, lungo un filamento di Dna.
Transistor come questi possono consentire di eseguire 'calcoli' all'interno delle cellule viventi per registrare, per esempio, quando le cellule sono esposte a determinati stimoli esterni o per accenderne e spegnerne la riproduzione.




Chiamato 'trascrittore', il circuito e' stato realizzato all'interno di un batterio combinando fra loro dei geni chiamati integrasi in modo da controllare il flusso della proteina lungo un filamento di Dna. Due geni codificano i flussi in entrata, mentre un gene codifica i flussi in uscita. ''Esistono enzimi che sono in grado di tagliare frammenti di Dna e invertirli: uno di queste e' l'integrasi'', spiega la biochimica Anna Tramontano, dell'universita' Sapienza di Roma. Per esempio, prosegue, se il frammento di Dna da invertire significa 'stop', nel momento in cui viene invertito cambia significato. In questo modo si riesce ad impartire dei comandi alla cellula."
Il resto dell'articolo: ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2013/03/28/Costruito-primo-circuito-Dna_8474...



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