Teorie Olografiche.....?

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Mr Zsasz
00mercoledì 6 gennaio 2010 21:52
La lettura dell'interessantissimo Caso dell'Avvistamento di Padre Gill mi ha portato a delle riflessioni.

Trovate il testo sul primo numero di Ufo Magazine (mi raccomando leggetelo!).
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8947158

L'aspetto più curioso di questo avvistamento del 1959 è che i visitatori RISPONDONO ai saluti di noi terrestri.
Rispondono con gli stessi gesti con le braccia, mentre a dei segnali luminosi fatti con le torce rispondono oscillando le "navi".
NESSUN SUONO, NESSUN CONTATTO FISICO O INTERAZIONE CON L'AMBIENTE CIRCOSTANTE.

Ora... forse è la peperonata che mi fa pensare ciò, però la totale assenza di suoni e il tipo di interattività dei visitatori mi fa venire in mente che FORSE non erano fisicamente lì....?

Spesso si sottolinea l'incredibile velocità degli UFO e le loro bizzarre evoluzioni, apparentemente senza molta logica nei loro zig-zag.
La mia domanda è...
ESISTE AD OGGI UNA TEORIA CHE INTERPRETA UNA PARTE DEL FENOMENO UFO COME PROIEZIONI OLOGRAFICHE O QUALCOSA DI SIMILE?

Come una videochiamata con la Terra, solo che loro possono visitarci come un ambiente 3D ma noi no...
Alfredo_Benni
00mercoledì 6 gennaio 2010 22:10
Mr Zsasz, 06/01/2010 21.52:

La lettura dell'interessantissimo Caso dell'Avvistamento di Padre Gill mi ha portato a delle riflessioni.

Trovate il testo sul primo numero di Ufo Magazine (mi raccomando leggetelo!).
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8947158

L'aspetto più curioso di questo avvistamento del 1959 è che i visitatori RISPONDONO ai saluti di noi terrestri.
Rispondono con gli stessi gesti con le braccia, mentre a dei segnali luminosi fatti con le torce rispondono oscillando le "navi".
NESSUN SUONO, NESSUN CONTATTO FISICO O INTERAZIONE CON L'AMBIENTE CIRCOSTANTE.

Ora... forse è la peperonata che mi fa pensare ciò, però la totale assenza di suoni e il tipo di interattività dei visitatori mi fa venire in mente che FORSE non erano fisicamente lì....?

Spesso si sottolinea l'incredibile velocità degli UFO e le loro bizzarre evoluzioni, apparentemente senza molta logica nei loro zig-zag.
La mia domanda è...
ESISTE AD OGGI UNA TEORIA CHE INTERPRETA UNA PARTE DEL FENOMENO UFO COME PROIEZIONI OLOGRAFICHE O QUALCOSA DI SIMILE?

Come una videochiamata con la Terra, solo che loro possono visitarci come un ambiente 3D ma noi no...




Tra l'altro faccio notare che "l'oscillare le navi" è una procedura tipicamente terrestre. I piloti militari quando vogliono salutare qualcuno in volo o a terra, "battono" le ali ovvero oscillano le ali.



Profondo_Blu
00mercoledì 6 gennaio 2010 22:57
Re:
Mr Zsasz, 06/01/2010 21.52:

La lettura dell'interessantissimo Caso dell'Avvistamento di Padre Gill mi ha portato a delle riflessioni.

Trovate il testo sul primo numero di Ufo Magazine (mi raccomando leggetelo!).
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8947158

L'aspetto più curioso di questo avvistamento del 1959 è che i visitatori RISPONDONO ai saluti di noi terrestri.
Rispondono con gli stessi gesti con le braccia, mentre a dei segnali luminosi fatti con le torce rispondono oscillando le "navi".
NESSUN SUONO, NESSUN CONTATTO FISICO O INTERAZIONE CON L'AMBIENTE CIRCOSTANTE.

Ora... forse è la peperonata che mi fa pensare ciò, però la totale assenza di suoni e il tipo di interattività dei visitatori mi fa venire in mente che FORSE non erano fisicamente lì....?

Spesso si sottolinea l'incredibile velocità degli UFO e le loro bizzarre evoluzioni, apparentemente senza molta logica nei loro zig-zag.
La mia domanda è...
ESISTE AD OGGI UNA TEORIA CHE INTERPRETA UNA PARTE DEL FENOMENO UFO COME PROIEZIONI OLOGRAFICHE O QUALCOSA DI SIMILE?

Come una videochiamata con la Terra, solo che loro possono visitarci come un ambiente 3D ma noi no...




Già letto l'articolo, l'ho trovato anch'io molto interessante! [SM=g28002]
L'assenza di suoni da quel che so è una discreta costante degli avvistamenti UFO, ma non credo che sia sufficiente a pensare che il velivolo non sia effettivamente lì al momento dell'avvistamento. Un tale che conosco mi ha raccontato una volta di un suo impressionante avvistamento in montagna, con un grosso "ovoide" luminoso che emetteva fasci di luce verso il cielo. Ovviamente ho la massima fiducia sia di lui che del suo racconto, confermato da altri tre membri della sua famiglia che erano con lui. Ebbene, un fatto che lo ha molto colpito è stata la totale assenza di suoni per tutta la durata dell'evento, terminata solo con l'allontanarsi dell'oggetto. Per assenza di suoni si intende non solo da parte dell'UFO, ma anche di tutto il bosco circostante, non un solo rumore si sentiva a parte le voci dei testimoni. Una volta che l'oggetto si è allontanato, lentamente i normali suoni degli animali notturni sono ripresi, ed anzi per tutta la valle sottostante sono rimbombati i latrati dei cani randagi che popolavano quei boschi, ma prima un silenzio innaturale regnava sovrano.
Si potrebbe pensare che gli animali fossero "ammutoliti" per lo stupore, ma dubito che gli insetti avrebbero reagito così in un caso simile, inoltre da quel che ho capito neanche il rumore dei rami mossi dal vento era più udibile...
Come questo ce ne sono molti di casi in cui un avvistamento è accompagnato da un silenzio innaturale, secondo me può trattarsi di un effetto collaterale dovuto al sistema di propulsione dell'UFO stesso, oppure a qualcos'altro di simile, ma non credo che implichi la non-presenza fisica dell'oggetto... [SM=g27994]
Bisognerebbe vedere se esistono casi confermati di interazione fisica uomo-UFO con "silenzio annesso"... [SM=g27991]
Mr Zsasz
00giovedì 7 gennaio 2010 00:48
Re: Re:
Profondo_Blu, 06/01/2010 22.57:




Già letto l'articolo, l'ho trovato anch'io molto interessante! [SM=g28002]
L'assenza di suoni da quel che so è una discreta costante degli avvistamenti UFO, ma non credo che sia sufficiente a pensare che il velivolo non sia effettivamente lì al momento dell'avvistamento. Un tale che conosco mi ha raccontato una volta di un suo impressionante avvistamento in montagna, con un grosso "ovoide" luminoso che emetteva fasci di luce verso il cielo. Ovviamente ho la massima fiducia sia di lui che del suo racconto, confermato da altri tre membri della sua famiglia che erano con lui. Ebbene, un fatto che lo ha molto colpito è stata la totale assenza di suoni per tutta la durata dell'evento, terminata solo con l'allontanarsi dell'oggetto. Per assenza di suoni si intende non solo da parte dell'UFO, ma anche di tutto il bosco circostante, non un solo rumore si sentiva a parte le voci dei testimoni. Una volta che l'oggetto si è allontanato, lentamente i normali suoni degli animali notturni sono ripresi, ed anzi per tutta la valle sottostante sono rimbombati i latrati dei cani randagi che popolavano quei boschi, ma prima un silenzio innaturale regnava sovrano.
Si potrebbe pensare che gli animali fossero "ammutoliti" per lo stupore, ma dubito che gli insetti avrebbero reagito così in un caso simile, inoltre da quel che ho capito neanche il rumore dei rami mossi dal vento era più udibile...
Come questo ce ne sono molti di casi in cui un avvistamento è accompagnato da un silenzio innaturale, secondo me può trattarsi di un effetto collaterale dovuto al sistema di propulsione dell'UFO stesso, oppure a qualcos'altro di simile, ma non credo che implichi la non-presenza fisica dell'oggetto... [SM=g27994]
Bisognerebbe vedere se esistono casi confermati di interazione fisica uomo-UFO con "silenzio annesso"... [SM=g27991]



sì ma infatti il silenzio è una costante o quasi degli avvistamenti più ravvicinati!
la cosa che mi ha fatto scattare l'idea di una visita solo "virtuale" degli "alieni" è il fatto che risultavano assolutamente ben disposti a relazionarsi con padre Gill e i suoi.
addirittura risposte a segnali luminosi, gesti con un braccio e poi con due, mimando chi li ammirava da terra.
la descrizione fisica poi (per quanto minata dalla lontananza) è abbastanza umana, fa quindi parte della sempre più massiccia casistica di "alini non così alieni ma quasi terrestri".

sotto peperonata mi sarei lasciato andare a un'idea:
non tutti gli ufo sono la stessa roba, e contengono gli stessi visitatori.

umanoidi finnici innamorati della nostra terra
grigi curiosi e bastardelli

ufo metallici e fisicamente presenti nella nostra atmosfera
connessioni virtuali di sole immagini 3D

non so se mi sono spiegato bene [SM=g27994]
sicuramente l'articolo pubblicato fa scattare qualcosa nell'appassionato che è in noi [SM=g28002]
Vitocepa
00giovedì 7 gennaio 2010 01:24
premetto che parlo in base alle poche conoscenze che ho e che faccio delle supposizioni personali,ma voglio esprimervi,anche per vedere cosa ne pensate o se e perchè queste supposizioni possono essere smentite,una mia possibile spiegazione della mancanza di rumore che non solo manifesta l'UFO in sè,ma che molto spesso si manifesta come sottolineate voi stessi anche nell'ambiente circostante. Spesso si parla del tempo che in prossimità dell'UFO non combacia con quello terrestre e che quindi in linea di massima potrebbe accadere ad esempio che in stretta vicinanza con esso quelli che un terrestre percepisce come due minuti siano due ore e viceversa. Allora potrebbe darsi che l'area in prossimità dell'UFO non combaci con lo spazio-tempo terrestre e che quindi l'UFO abbia la capacità di "isolare" la zona circostante a sè dal resto,rendendo impossibile percepire i suoni in quanto è come quell'area non faccia più parte dello spazio terrestre ma a quello dell'UFO e che quindi solo una volta allontanatosi quest'ultimo,rientrando nel contesto "terrestre" sia nuovamente possibile interagire con l'ambiente circostante come lo percepiamo normalmente e percepire i suoni...ovviamente questa è un'ipotesi che vi potrà anche sembrare stupida o piena di limiti ma ho voluto scriverla per condividerla con voi! [SM=g27988]

P.S. scusate ma l'avevo scritta molto meglio impiegandoci molto più tempo ma quando ho cliccato su rispondi non so cosa è successo ma è ricomparsa la pagina bianca e il messaggio non si è inserito,per cui ho dovuto riscrivere tutto e non è venuto bene come prima... [SM=g28000]
Mr Zsasz
00giovedì 7 gennaio 2010 02:23
Re:
Vitocepa, 07/01/2010 1.24:

premetto che parlo in base alle poche conoscenze che ho e che faccio delle supposizioni personali,ma voglio esprimervi,anche per vedere cosa ne pensate o se e perchè queste supposizioni possono essere smentite,una mia possibile spiegazione della mancanza di rumore che non solo manifesta l'UFO in sè,ma che molto spesso si manifesta come sottolineate voi stessi anche nell'ambiente circostante. Spesso si parla del tempo che in prossimità dell'UFO non combacia con quello terrestre e che quindi in linea di massima potrebbe accadere ad esempio che in stretta vicinanza con esso quelli che un terrestre percepisce come due minuti siano due ore e viceversa. Allora potrebbe darsi che l'area in prossimità dell'UFO non combaci con lo spazio-tempo terrestre e che quindi l'UFO abbia la capacità di "isolare" la zona circostante a sè dal resto,rendendo impossibile percepire i suoni in quanto è come quell'area non faccia più parte dello spazio terrestre ma a quello dell'UFO e che quindi solo una volta allontanatosi quest'ultimo,rientrando nel contesto "terrestre" sia nuovamente possibile interagire con l'ambiente circostante come lo percepiamo normalmente e percepire i suoni...ovviamente questa è un'ipotesi che vi potrà anche sembrare stupida o piena di limiti ma ho voluto scriverla per condividerla con voi! [SM=g27988]

P.S. scusate ma l'avevo scritta molto meglio impiegandoci molto più tempo ma quando ho cliccato su rispondi non so cosa è successo ma è ricomparsa la pagina bianca e il messaggio non si è inserito,per cui ho dovuto riscrivere tutto e non è venuto bene come prima... [SM=g28000]



ho capito molto bene cosa intendi e è decisamente interessante!
e mi porti a una riflessione:
"La condizione fondamentale affinché il suono si propaghi è la presenza di un mezzo di propagazione che può essere gassoso, liquido o solido."
quindi FORSE manca il mezzo di propagazione, attorno all'oggetto?
e nel caso, perché?
e non è proprio nello Spazio che affermiamo mancare la propagazione di suono...?
[SM=g27991]
Profondo_Blu
00giovedì 7 gennaio 2010 12:09
Re:
Vitocepa, 07/01/2010 1.24:

premetto che parlo in base alle poche conoscenze che ho e che faccio delle supposizioni personali,ma voglio esprimervi,anche per vedere cosa ne pensate o se e perchè queste supposizioni possono essere smentite,una mia possibile spiegazione della mancanza di rumore che non solo manifesta l'UFO in sè,ma che molto spesso si manifesta come sottolineate voi stessi anche nell'ambiente circostante. Spesso si parla del tempo che in prossimità dell'UFO non combacia con quello terrestre e che quindi in linea di massima potrebbe accadere ad esempio che in stretta vicinanza con esso quelli che un terrestre percepisce come due minuti siano due ore e viceversa. Allora potrebbe darsi che l'area in prossimità dell'UFO non combaci con lo spazio-tempo terrestre e che quindi l'UFO abbia la capacità di "isolare" la zona circostante a sè dal resto,rendendo impossibile percepire i suoni in quanto è come quell'area non faccia più parte dello spazio terrestre ma a quello dell'UFO e che quindi solo una volta allontanatosi quest'ultimo,rientrando nel contesto "terrestre" sia nuovamente possibile interagire con l'ambiente circostante come lo percepiamo normalmente e percepire i suoni...ovviamente questa è un'ipotesi che vi potrà anche sembrare stupida o piena di limiti ma ho voluto scriverla per condividerla con voi! [SM=g27988]

P.S. scusate ma l'avevo scritta molto meglio impiegandoci molto più tempo ma quando ho cliccato su rispondi non so cosa è successo ma è ricomparsa la pagina bianca e il messaggio non si è inserito,per cui ho dovuto riscrivere tutto e non è venuto bene come prima... [SM=g28000]




Caro Vito, quello che scrivi secondo me è estremamente sensato, ed infatti coicide sostanzialmente con la mia visione del funzionamento degli UFO (che in realtà non è proprio mia... [SM=g27995] )! [SM=g28002]
Infatti per poter compiere le manovre che compiono questi velivoli è necessario muoversi al di fuori dello spazio-tempo comunemente inteso, altrimenti si violerebbero tutta una serie di leggi della Fisica. Pertanto potrebbe esistere una sorta di "bolla" che circonda l'oggetto il quale esiste in uno spazio-tempo diverso, anzi, forse è meglio parlare di geometria locale diversa, dala quale potrebbe provenire l'"isolamento sonoro", perché no? Oppure entrano in gioco meccanismi anche più complessi, ma questa può sicuramente essere una spiegazione.
Da notare che in questo modo potrebbe anche avere ragione Mr. Zsasz, nel senso che in alcuni casi l'oggetto che vediamo potrebbe non trovarsi fisicamente lì, ma in un tempo diverso, dato che la luce che raggiunge i nostri occhi non ci porta informazioni temporali... [SM=g27991]

Per mr. Zsasz:

sotto peperonata mi sarei lasciato andare a un'idea:
non tutti gli ufo sono la stessa roba, e contengono gli stessi visitatori.

umanoidi finnici innamorati della nostra terra
grigi curiosi e bastardelli

ufo metallici e fisicamente presenti nella nostra atmosfera
connessioni virtuali di sole immagini 3D



Che non tutti gli ufo siano la stessa roba sono pienamente d'accordo con te, ci sono sicuramente tanti luoghi di provenienza per questi oggetti e tante diverse "entità" che li animano! E non è escluso che non tutto sia quel che sembra... [SM=g27988]
Mr Zsasz
00giovedì 7 gennaio 2010 13:30
Re: Re:
Profondo_Blu, 07/01/2010 12.09:




Caro Vito, quello che scrivi secondo me è estremamente sensato, ed infatti coicide sostanzialmente con la mia visione del funzionamento degli UFO (che in realtà non è proprio mia... [SM=g27995] )! [SM=g28002]
Infatti per poter compiere le manovre che compiono questi velivoli è necessario muoversi al di fuori dello spazio-tempo comunemente inteso, altrimenti si violerebbero tutta una serie di leggi della Fisica. Pertanto potrebbe esistere una sorta di "bolla" che circonda l'oggetto il quale esiste in uno spazio-tempo diverso, anzi, forse è meglio parlare di geometria locale diversa, dala quale potrebbe provenire l'"isolamento sonoro", perché no? Oppure entrano in gioco meccanismi anche più complessi, ma questa può sicuramente essere una spiegazione.
Da notare che in questo modo potrebbe anche avere ragione Mr. Zsasz, nel senso che in alcuni casi l'oggetto che vediamo potrebbe non trovarsi fisicamente lì, ma in un tempo diverso, dato che la luce che raggiunge i nostri occhi non ci porta informazioni temporali... [SM=g27991]

Per mr. Zsasz:

sotto peperonata mi sarei lasciato andare a un'idea:
non tutti gli ufo sono la stessa roba, e contengono gli stessi visitatori.

umanoidi finnici innamorati della nostra terra
grigi curiosi e bastardelli

ufo metallici e fisicamente presenti nella nostra atmosfera
connessioni virtuali di sole immagini 3D



Che non tutti gli ufo siano la stessa roba sono pienamente d'accordo con te, ci sono sicuramente tanti luoghi di provenienza per questi oggetti e tante diverse "entità" che li animano! E non è escluso che non tutto sia quel che sembra... [SM=g27988]



la discussione si fa dannatamente interessante...
spesso giustifichiamo il nostro "credere nei visitatori" facendo notare quanti milioni di pianeti esistono nell'universo e quanto sia sciocco e arrogante ritenerci gli unici portatori di intelletto...

proprio questa verità ci porta alla possibilità che non dobbiamo risolvere solo il mistero di "chi sono" ma anche "se sono più di uno".

mi affascina l'ipotesi di noi terrestri che da un futuro lontano torniamo nel passato in visita...
oppure i nostri "progenitori" che dopo aver piantato il semino della vita tornano a controllare se germoglia o marcisce...
Vitocepa
00giovedì 7 gennaio 2010 14:31
anch'io credo che ci siano più entità da luoghi differenti a pilotare gli UFO,sarebbe interessante vedere se tutti utilizzano lo stesso sistema di propulsione e in linea di massima le stesse tecnologie,oppure ci siano metodi diversi di potere affrontare viaggi interstellari o anche dimensionali,in quanto una delle probabili ipotesi avvalora molto anche l'idea che gli UFO provengano da altre dimensioni. potendo assodare questo potremmo scoprire se c'è un unico metodo universale da seguire per imparare a padroneggiare viaggi di questo genere o se ci siano più modalità per arrivare all'unico fine di espandere i nostri piccoli orizzonti e prendere più consapevolezza della nostra identità e del nostro ruolo nell'universo! comunque è interessante come Profondo_Blu ha in un certo senso intersecato tutti i nostri spunti,legando l'ipotesi di questa "bolla" caratterizzata da uno spazio-tempo diverso da quello nostro con quella "olografica" esposta da Mr Zsasz,in quanto essi possono trovarsi in un tempo diverso dal nostro! la discussione si fa veramente interessante e ciò che è più bello è che nulla si può escludere del tutto,neanche la suggestiva ipotesi di Mr Zsasz che vede i terrestri di un futuro lontano venire a salutarci! [SM=g27987] (modo di dire che si tramuta in realtà fra l'altro nel caso dei cenni di risposta effettuati dagli umanoidi nel caso do padre Gill [SM=g27990] )
Mr Zsasz
00giovedì 7 gennaio 2010 14:52
Re:
Vitocepa, 07/01/2010 14.31:

la discussione si fa veramente interessante e ciò che è più bello è che nulla si può escludere del tutto,neanche la suggestiva ipotesi di Mr Zsasz che vede i terrestri di un futuro lontano venire a salutarci! [SM=g27987] (modo di dire che si tramuta in realtà fra l'altro nel caso dei cenni di risposta effettuati dagli umanoidi nel caso do padre Gill [SM=g27990] )


la prima volta che mi è venuta in mente questa idea dei viaggi temporali è stata durante la visione di un documentario sulla scoperta dell'America...
facevano cenno al diario di Colombo, dove pare vi fosse annotato che la notte prima di attraccare la nave venne seguita a lungo a distanza molto ravvicinata da un oggetto sospeso a pelo dell'acqua, luminoso e riflettente.
non ho modo di verificare queste affermazioni fatte nel documentario,
comunque di avvistamenti di oggetti "di ferro" o "luminosi" che danzano nel cielo è piena la storia, e SPESSO nei momenti più importanti e decisivi...
quindi o i visitatori hanno una fortuna sfacciata a capitare a fagiolo nei periodi migliori della nostra civiltà, oppure conoscono i nostri "dove e quando".
altra ipotesi ancora più fantasiosa: i nostri "dove e quando" li determinano loro.
[SM=g28004]

Vitocepa
00giovedì 7 gennaio 2010 15:54
Re: Re:
Mr Zsasz, 07/01/2010 14.52:


la prima volta che mi è venuta in mente questa idea dei viaggi temporali è stata durante la visione di un documentario sulla scoperta dell'America...
facevano cenno al diario di Colombo, dove pare vi fosse annotato che la notte prima di attraccare la nave venne seguita a lungo a distanza molto ravvicinata da un oggetto sospeso a pelo dell'acqua, luminoso e riflettente.
non ho modo di verificare queste affermazioni fatte nel documentario,
comunque di avvistamenti di oggetti "di ferro" o "luminosi" che danzano nel cielo è piena la storia, e SPESSO nei momenti più importanti e decisivi...
quindi o i visitatori hanno una fortuna sfacciata a capitare a fagiolo nei periodi migliori della nostra civiltà, oppure conoscono i nostri "dove e quando".
altra ipotesi ancora più fantasiosa: i nostri "dove e quando" li determinano loro.
[SM=g28004]




già, di UFO a monitorarci durante i momenti importanti pare ce ne siano stati molti,anche il console Alberto Perego diceva lo stesso e diceva che loro ci osservano perchè hanno un certo interesse nei nostri confronti,sopratutto a quello che combiniamo,anche perchè non vogliono permettere che l'uomo giunga con l'uso sconsiderato del nucleare a commettere un grave danno a livello planetario. e a proposito di questo cito anche le presunte affermazioni dell'extraterrestre "Zo" ne "i dischi parlano" di Williamson che sostiene di non volere assistere a un'altra devastazione come quella che accadde anni fa in quella che oggi è la cintura di asteroidi tra Marte e Giove (chissà che si tratti davvero un pianeta esploso,magari Tiamat, il pianeta gigante di cui ci parlano i sumeri). comunque non avevo mai pensato che si possa trattare di noi stessi in quanto consapevoli già di quelli che sono gli eventi più importanti della nostra civiltà! a questo punto che questi episodi li determinano loro (cioè noi [SM=g27990] ) non è da escludere,a meno che non valga la nota politica del non intervento!

Alfredo_Benni
00venerdì 8 gennaio 2010 18:30
Non credo si possa parlare di teorie olografiche. Quanto di un sistema di isolamento spaziale e forse spazio temporale. Forse una bolla spaziotemporale. Il caso Valdez e Monselice sono due casi dove questa cosa probabilmente si è verificata.


andrea_ch
00venerdì 8 gennaio 2010 18:58
Se fosse una bolla temporale che rallenta, fin quasi a fermarlo, il tempo, avrebbe senso che non passassero i suoni, provate a rallentare una cassetta (oggi con qualsiasi software di audio editing come il mitico Audacity lo si puo' fare) e sentirete le frequenze scendere... scendere... teoricamente si potrebbe arrivare ad andare sotto la soglia dell'udibile.
Inoltre non sottovalutate le percezione degli animali, tantissimi casi, per esempio di terremoti o eruzioni, sono stati preceduti da strani comportamenti dei cani e degli uccelli tra gli altri.
In altre parole se una cosa fa ammutolire noi, non e' da escludere che faccia ammutolire pure loro!
Vitocepa
00sabato 9 gennaio 2010 01:00
Re:
Alfredo_Benni, 08/01/2010 18.30:

Non credo si possa parlare di teorie olografiche. Quanto di un sistema di isolamento spaziale e forse spazio temporale. Forse una bolla spaziotemporale. Il caso Valdez e Monselice sono due casi dove questa cosa probabilmente si è verificata.






Approfondirò i due casi che citi! [SM=g27988]

Vitocepa
00sabato 9 gennaio 2010 01:04
Re:
andrea_ch, 08/01/2010 18.58:



Inoltre non sottovalutate le percezione degli animali, tantissimi casi, per esempio di terremoti o eruzioni, sono stati preceduti da strani comportamenti dei cani e degli uccelli tra gli altri.
In altre parole se una cosa fa ammutolire noi, non e' da escludere che faccia ammutolire pure loro!



d'accordissimo con te,gli animali hanno una sensiblità e capacità sensoriali spiccate che l'uomo non ha o che comunque ha sicuramente in gran parte perso! Gli animali potrebbero essere i migliori sismografi per l'uomo!


Profondo_Blu
00sabato 9 gennaio 2010 16:36
Re:
Vitocepa, 07/01/2010 14.31:

anch'io credo che ci siano più entità da luoghi differenti a pilotare gli UFO,sarebbe interessante vedere se tutti utilizzano lo stesso sistema di propulsione e in linea di massima le stesse tecnologie,oppure ci siano metodi diversi di potere affrontare viaggi interstellari o anche dimensionali,in quanto una delle probabili ipotesi avvalora molto anche l'idea che gli UFO provengano da altre dimensioni. potendo assodare questo potremmo scoprire se c'è un unico metodo universale da seguire per imparare a padroneggiare viaggi di questo genere o se ci siano più modalità per arrivare all'unico fine di espandere i nostri piccoli orizzonti e prendere più consapevolezza della nostra identità e del nostro ruolo nell'universo! comunque è interessante come Profondo_Blu ha in un certo senso intersecato tutti i nostri spunti,legando l'ipotesi di questa "bolla" caratterizzata da uno spazio-tempo diverso da quello nostro con quella "olografica" esposta da Mr Zsasz,in quanto essi possono trovarsi in un tempo diverso dal nostro! la discussione si fa veramente interessante e ciò che è più bello è che nulla si può escludere del tutto,neanche la suggestiva ipotesi di Mr Zsasz che vede i terrestri di un futuro lontano venire a salutarci! [SM=g27987] (modo di dire che si tramuta in realtà fra l'altro nel caso dei cenni di risposta effettuati dagli umanoidi nel caso do padre Gill [SM=g27990] )




Probabilmente i vari velivoli sono anche molto diversi tra loro (anzi, senza "probabilmente", basta guardare la casistica), però secondo me i principi fisici alla base del sistema di propulsione non possono essere così diversi... Volendo fare un paragone magari riduttivo con quello che abbiamo qui, dei nostri aerei ed elicotteri esistono i modelli e le tipologie più svariate, dai leggeri aerei da turismo, ai caccia militari, agli enormi aerei cargo, ai convertiplani, ma tutti funzionano grazie allo stesso principio: la generazione di portanza aerodinamica grazie a delle superfici appositamente concepite (più ovviamente dei robusti motori, a elica o a turbina). Per entrare in orbita utilizziamo dei razzi che scaldano dei gas e li fanno uscire da un ugello creando spinta per espulsione di massa, poi di versioni ce ne sono tante con diverse caratteristiche, ma la "sostanza" è la stessa per tutti.
Con questo non ho dimostrato niente, beninteso, però andando a logica non penso ci sarà una gran varietà di tipi di propulsione, fermo restando che le realizzazioni pratiche possono essere le più varie...
Sul fatto delle entità extradimensionali potrebbe diventare ben difficile capirlo basandosi solo sul loro sistema di propulsione, perché potrebbero essere originari di questa dimensione ma utilizzarne altre per spostarsi, oppure chi lo sa... [SM=g27986]

Ah, a proposito, riguardo questa frase che hai scritto sopra:

Spesso si parla del tempo che in prossimità dell'UFO non combacia con quello terrestre


non è che ti ricordi qualche episodio specifico in cui questo si è verificato?


Inoltre non sottovalutate le percezione degli animali, tantissimi casi, per esempio di terremoti o eruzioni, sono stati preceduti da strani comportamenti dei cani e degli uccelli tra gli altri.
In altre parole se una cosa fa ammutolire noi, non e' da escludere che faccia ammutolire pure loro!


Questa cosa è verissima, comunque nel caso che citavo sopra si aveva una totale assenza di suoni, anche di origine non animale, tranne quelli emessi dagli stessi testimoni, quindi secondo me è probabile che davvero intervenga un meccanismo come quello che descrivi sopra, anche se certamente gli animali la loro dose di paura e sbigottimento l'avranno di certo... [SM=g27988]
Beth Galanti
00sabato 9 gennaio 2010 19:50
Re:
Mr Zsasz, 06/01/2010 21.52:

La lettura dell'interessantissimo Caso dell'Avvistamento di Padre Gill mi ha portato a delle riflessioni.

Trovate il testo sul primo numero di Ufo Magazine (mi raccomando leggetelo!).
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8947158

L'aspetto più curioso di questo avvistamento del 1959 è che i visitatori RISPONDONO ai saluti di noi terrestri.
Rispondono con gli stessi gesti con le braccia, mentre a dei segnali luminosi fatti con le torce rispondono oscillando le "navi".
NESSUN SUONO, NESSUN CONTATTO FISICO O INTERAZIONE CON L'AMBIENTE CIRCOSTANTE.


La mia domanda è...
ESISTE AD OGGI UNA TEORIA CHE INTERPRETA UNA PARTE DEL FENOMENO UFO COME PROIEZIONI OLOGRAFICHE O QUALCOSA DI SIMILE?

Come una videochiamata con la Terra, solo che loro possono visitarci come un ambiente 3D ma noi no...



uesta potrebbe essere una teoria scientificamente possibile.
Supponiamo che questi UFO siano enormi, di dimensioni spropositate. tanto da non poterle nemmeno immaginare.
Ragioniamo , quindi , per assurdo. Per ciò che a noi pare assurdo, in quanto non lo conosciamo.
Nel momento in cui uno spettatore vede l' UFO, a queto sembra essere vicino, lì nel cielo.
Ma in realtà questo oggetto SEMBRA vicino, solo perchè ENORME.
Trovandosi, invece, esso a milioni di anni luce (o miliardi, sempre ragionando per assurdo). Ma sarebbe sufficiente anche che la distanza fosse di pochi anni luce o frazioni di esso.
Sappiamo che la luce ha una velocità di gran lunga superiore a quella del suono.
Se noi oggi vediamo l'UFO, arrivandoci la sua immagine attraverso gli anni luce e sembrandoci vicina causa le dimensioni, è ovvio che il suono da questo prodotto arriverà tra mesi, anni o secoli.
Forse i terremoti sono dovuti proprio all'avvicinamento di questi enormi UFO. (per le leggi di marea, le leggi gravitazionali)
Di fatti prima di un terremoto spesso si sentono dei boati. Boati delle terra o boati dovuti al rumore dell'UFO?
Durante un terremoto rarmente si sta attenti a quanto ci accade in otrno, tra l'altro.
Questa è solo una mia ipotesi. Tra le tante possibili.
Che ne pensate?

ps non risolverebbe però la casistica dell'abduction.


Vitocepa
00sabato 9 gennaio 2010 20:38
Re: Re:
Profondo_Blu, 09/01/2010 16.36:




Ah, a proposito, riguardo questa frase che hai scritto sopra:

Spesso si parla del tempo che in prossimità dell'UFO non combacia con quello terrestre


non è che ti ricordi qualche episodio specifico in cui questo si è verificato?

[




Di questi casi ne ho sentiti e letti molti in maniera molto vaga come il caso di un UFO che passando sopra un aereo a distanza estremamente ravvicinata,tanto da essere avvistato da molti passeggeri,portò tutti gli orologi dei passeggeri indietro di 5 minuti esatti,oppure al noto caso dei coniugi Hill anche se li credo sia più corretto parlare di "missing time" di 2 ore. però ti voglio riportare un caso che ho letto leggendo le casistiche nel sito del CUN-Sicilia,avvenuto a San Vito lo Capo il 3/01/2005 che mi ha stupito molto:

www.webalice.it/vitopiero.distefano1/San_Vito_Lo_Capo_(TP)_03-01-...

il testimone ha fatto delle foto affermando che il caso si è svolto in un arco di tempo di circa 10-15 minuti,mentre tra una foto e l'altra ci sono ben 55 minuti di distanza!!
MACEDRI
00sabato 9 gennaio 2010 22:16
Re:
Alfredo_Benni, 08/01/2010 18.30:


Non credo si possa parlare di teorie olografiche.





Attenzione : è un trabocchetto !! Si vuole arrivare alla bufala di Malanga sull'Ufo di Crosia come proiezione olografica !!


Profondo_Blu
00domenica 10 gennaio 2010 18:57
Re: Re: Re:
Vitocepa, 09/01/2010 20.38:




Di questi casi ne ho sentiti e letti molti in maniera molto vaga come il caso di un UFO che passando sopra un aereo a distanza estremamente ravvicinata,tanto da essere avvistato da molti passeggeri,portò tutti gli orologi dei passeggeri indietro di 5 minuti esatti,oppure al noto caso dei coniugi Hill anche se li credo sia più corretto parlare di "missing time" di 2 ore. però ti voglio riportare un caso che ho letto leggendo le casistiche nel sito del CUN-Sicilia,avvenuto a San Vito lo Capo il 3/01/2005 che mi ha stupito molto:

www.webalice.it/vitopiero.distefano1/San_Vito_Lo_Capo_(TP)_03-01-...

il testimone ha fatto delle foto affermando che il caso si è svolto in un arco di tempo di circa 10-15 minuti,mentre tra una foto e l'altra ci sono ben 55 minuti di distanza!!




Ti ringrazio molto, era proprio quello di cui avevo bisogno! Me lo leggerò con calma... [SM=g28002]
pensa che ci sono stato quest'estate a San Vito lo Capo, ma a me non è capitato niente di "insolito"... [SM=g27988]


Attenzione : è un trabocchetto !! Si vuole arrivare alla bufala di Malanga sull'Ufo di Crosia come proiezione olografica !!


Con tutto il rispetto, non si era detto che era ora di finirla di vedere Malanghi ovunque? Non vedo proprio collegamenti tra l'autore di questo post e il professore pisano, smettiamola di condizionare l'esistenza del forum in funzione di Malanga, questo è il forum del CUN perdiana! [SM=g9202]
Se ci sono in giro provocatori in vena di scherzi prima o poi dovranno esporsi, e allora saranno prontamente bannati come meritano, altrimenti mi sembra inutile creare un clima di "terrorismo da Malanga", neanche fosse il leader di al-Quaeda...
[SM=g9693]
Vitocepa
00lunedì 11 gennaio 2010 20:38
Re: Re: Re: Re:
Profondo_Blu, 10/01/2010 18.57:




Ti ringrazio molto, era proprio quello di cui avevo bisogno! Me lo leggerò con calma... [SM=g28002]
pensa che ci sono stato quest'estate a San Vito lo Capo, ma a me non è capitato niente di "insolito"... [SM=g27988]

[SM=g9693]




anch'io essendo pressappoco della zona ci sono stato,ma anche a me nulla di insolito! che sia per la prossima volta? [SM=g8899] comunque te ne riposto un altro che ho letto nel libro del grande Hynek "rapporto sugli UFO" :

"7 Gennaio 1966,Georgetown,Alabama. Un testimone solitario afferma di aver veduto un oggetto rotondo del diametro di circa 3-4 metri,argenteo,con un anello che si allargava di 20 o 25 cm nella sua parte più larga. Nella parte inferiore c'era un portello largo un metro e mezzo. l'ogetto stava sospeso a un metro e mezzo dal suolo e a una distanza di appena sei metri dall'osservatore il cui orologio si era fermato. Dopo 1-2 minuti la sfera,che emetteva un suono simile a quello di un motore,si è sollevata gradualmente muovendosi verso nord-est,mentre il rumore aumentava,poi ha accelerato molto rapidamente ed è scomparsa in pochi secondi"

Hynek denuncia la sconcertante superficialità,mancanza di professionalità e approccio scientifico da parte degi addetti del progetto Blue Book,che puntava solo a screditare qualsiasi caso anche con spiegazioni del fenomeno clamorosamente fantasiose solo per sostenere la tesi voluta "dall'alto" del "non può essere dunque non è".
char_aznable
00mercoledì 10 marzo 2010 15:12
Re: Re:
Profondo_Blu, 07/01/2010 12.09:




.... Pertanto potrebbe esistere una sorta di "bolla" che circonda l'oggetto il quale esiste in uno spazio-tempo diverso, anzi, forse è meglio parlare di geometria locale diversa, dala quale potrebbe provenire l'"isolamento sonoro", perché no? Oppure entrano in gioco meccanismi anche più complessi, ma questa può sicuramente essere una spiegazione.
Da notare che in questo modo potrebbe anche avere ragione Mr. Zsasz, nel senso che in alcuni casi l'oggetto che vediamo potrebbe non trovarsi fisicamente lì, ma in un tempo diverso, dato che la luce che raggiunge i nostri occhi non ci porta informazioni temporali... [SM=g27991]

...



Ciao a tutti, quoto uno stralcio dell'affermazione di Profondo_Blu per riallacciarmi a questa interessantissima discussione.

Secondo me è condizione necessaria che ci sia sincronia tra il nostro ed il loro tempo, altrimenti come farebbero a pilotare (direttamente o a distanza, non fa differenza) e quindi evitare ostacoli, fuggire, ecc ecc?

Dalle molte testimonianze di avvistamenti che ho letto, infatti, il presunto velivolo alieno interagisce talvolta sia con l'osservatore (spesso fuggendo), ed interagisce anche con i nostri aerei (chi di voi non ricorda il filmato del volo inaugurale del Concorde con la sfera che gli girava intorno curiosa?).

Pertanto credo che non ci sia sfasamento temporale, magari ho semplicemente maleinterpretato le vostre teorie [SM=g8318]

Penso che sia invece sia molto valida l'idea della "bolla" applicata alla teoria delle forze elettromagnetiche di eccezionale potenza che lo circondano, "bolla" che tra l'altro permetterebbe loro di attraversare i buchi neri (che alcune teorie indicano essere una sorta di scorciatoie, tanto per dirla breve...).

Sono d'accordo che nel momento in cui si salta in un buco nero, sicuramente c'e' uno sfasamento temporale ma una volta che sei nell'atmosfera terrestre sei legato (sincronizzato) a quel tempo.

Una cosa e' sicura, mi piacerebbe che riuscissimo ad apprendere qualcosa da queste tecnologie meravigliose, e mi infastidisce molto il pensiero che un'elitè di persone le conosca già ma non le renda disponibili a tutti noi.
Profondo_Blu
00mercoledì 10 marzo 2010 23:33
Ciao, sicuramente hai ragione quando dici che un oggetto che vediamo interagire con aerei e quant'altro non può certo trovarsi "in un altro tempo", a meno di ipotizzare che in quel tempo ci sia un aereo proprio nella stessa posizione! Tuttavia non è detto che sia sempre così, ci sono un sacco di avvistamenti in cui si vedono semplicemente gli UFO attraversare il cielo, ma in via teorica potrebbero anche non essere nel nostro tempo. E non credo neanche che sia necessaria una perfetta "sincronia" tra l'interno e l'esterno del velivolo: in molti resoconti infatti i testimoni raccontano di aver trascorso a bordo di un disco volante più o meno tempo di quanto ne fosse trascorso all'esterno nel frattempo. in fin dei conti come sappiamo spazio e tempo sono profondamente collegati, deformando l'uno (come sembra legittimo dedurre dalle manovre "impossibili" compiute dagli UFO e dalla loro capacità di muoversi tra le stelle) molto probabilmente si "pasticcia" anche con l'altro. Ad esempio, potremmo avere una situazione in cui dentro all'astronave il tempo scorre più velocemente che fuori, dunque i suoi piloti vedono un eventuale aereo che si avvicina come al rallentatore e sono in grado di schivarlo con tutta calma.
Personalmente credo che questi velivoli non si limitino a sfruttare le semplici forze elettromagnetiche note, deve esserci molto di più dietro. Ad esempio dubito che il loro modo principale di attraversare la Spazio sia mediante i buchi neri, se non altro sarebbe poco conveniente! Non è che ce ne siano proprio in ogni dove, ad esempio il più vicino a noi è a qualcosa come 3-4 anni luce, quindi una volta "sbucati" di lì dovrebbero viaggiare anni per raggiungerci! Io ho idea che possano "mettere il turbo" un po' quando vogliono, anche se ovviamente queste sono solo mie impressioni personali, ben lungi dall'avere prove di quello che dico... [SM=g27988]
char_aznable
00giovedì 11 marzo 2010 14:04
Re:
Profondo_Blu, 10/03/2010 23.33:

Ciao, sicuramente hai ragione quando dici che un oggetto che vediamo interagire con aerei e quant'altro non può certo trovarsi "in un altro tempo", a meno di ipotizzare che in quel tempo ci sia un aereo proprio nella stessa posizione! Tuttavia non è detto che sia sempre così, ci sono un sacco di avvistamenti in cui si vedono semplicemente gli UFO attraversare il cielo, ma in via teorica potrebbero anche non essere nel nostro tempo. E non credo neanche che sia necessaria una perfetta "sincronia" tra l'interno e l'esterno del velivolo: in molti resoconti infatti i testimoni raccontano di aver trascorso a bordo di un disco volante più o meno tempo di quanto ne fosse trascorso all'esterno nel frattempo. in fin dei conti come sappiamo spazio e tempo sono profondamente collegati, deformando l'uno (come sembra legittimo dedurre dalle manovre "impossibili" compiute dagli UFO e dalla loro capacità di muoversi tra le stelle) molto probabilmente si "pasticcia" anche con l'altro. Ad esempio, potremmo avere una situazione in cui dentro all'astronave il tempo scorre più velocemente che fuori, dunque i suoi piloti vedono un eventuale aereo che si avvicina come al rallentatore e sono in grado di schivarlo con tutta calma.
Personalmente credo che questi velivoli non si limitino a sfruttare le semplici forze elettromagnetiche note, deve esserci molto di più dietro. Ad esempio dubito che il loro modo principale di attraversare la Spazio sia mediante i buchi neri, se non altro sarebbe poco conveniente! Non è che ce ne siano proprio in ogni dove, ad esempio il più vicino a noi è a qualcosa come 3-4 anni luce, quindi una volta "sbucati" di lì dovrebbero viaggiare anni per raggiungerci! Io ho idea che possano "mettere il turbo" un po' quando vogliono, anche se ovviamente queste sono solo mie impressioni personali, ben lungi dall'avere prove di quello che dico... [SM=g27988]




Si, hai ragione, sicuramente risulta molto difficile pensare che ci possa essere un'unica tipologia di propulsione, e più in generale un'unica tecnologia.

La mia ignoranza in materia mi impedisce di sviscerare opportunamente questi argomenti e sono sicuro che molti di voi (come ho avuto modo di vedere) sapranno pazientemente spiegarmi e correggermi.

Ad esempio, qual è la differenza tra buco nero e "warm hole"? Domando questo perchè (se non ricordo male) una delle teorie di spostamento veloce nello spazio consisterebbe nell'attraversamento degli warm hole.

Un'altra considerazione circa i possibili sistemi di navigazione: potrebbe essere possibile che la traversata vera e propria venga fatta con navi molto piu' grandi (che non abbiamo mai avuto modo di osservare perchè si tengono, magari, ad una distanza troppo elevata per essere "captate", oppure utilizzano dei sistemi di stealth) e che tali navi abbiano effettivamente dei sistemi di propulsione a "curvatura" (quindi con sfasamento di tempo) e poi effettuano una manovra di avvicinamento con navicelle piu' piccole e/o sonde (aventi propulsione di natura elettromagnetica)? Mi e' venuto questo pensiero leggendo uno dei vostri topic dove si parlava di un prototipo che genera una sorta di bolla elettromagnetica (che fungerebbe da sistema antigravitazione parziale). Si specificava che tale prototipo fosse adatto esclusivamente al volo "atmosferico" e non spaziale.

Un'ultima considerazione (e scusate se mi dilungo troppo... Più scrivo, più domande mi sorgono). Qualche tempo fa lessi di una testimonianza di IR3/IR4 in cui mi colpì molto un particolare, ossia che la nave sigariforme su cui salì quest'uomo era all'esterno circa di 9-10 metri ma una volta all'interno era grande come un'appartamento... Questa testimonianza conforterebbe e rafforzerebbe anche la tua affermazione sulla distorsione spazio-temporale, che influisce anche (persino, aggiungerei) nella differenza tra esterno/interno della nave.

Grazie per l'attenzione.
Profondo_Blu
00giovedì 11 marzo 2010 16:45
Beh, in quanto ad ignoranza vai tranquillo: nessuno di noi è anche lontanamente in grado di "sviscerare opportunamente questi argomenti", si fanno solo due chiacchiere e ci si confronta su idee diverse! [SM=g27988]


Ad esempio, qual è la differenza tra buco nero e "warm hole"? Domando questo perchè (se non ricordo male) una delle teorie di spostamento veloce nello spazio consisterebbe nell'attraversamento degli warm hole.



Su buchi neri e "worm holes" evito di darti spiegazioni perché finirei per dire castronate a tutto spiano, preferisco darti dei link per approfondire:
it.wikipedia.org/wiki/Buco_nero
it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Einstein-Rosen
Non è che siano due entità del tutto separate l'una dall'altra, ma non sono neanche proprio la stessa cosa, in realtà si tratta dei risultati di calcoli matematici su cui neanche i Fisici sono molto d'accordo, quindi immagina tu...


Un'altra considerazione circa i possibili sistemi di navigazione: potrebbe essere possibile che la traversata vera e propria venga fatta con navi molto piu' grandi (che non abbiamo mai avuto modo di osservare perchè si tengono, magari, ad una distanza troppo elevata per essere "captate", oppure utilizzano dei sistemi di stealth) e che tali navi abbiano effettivamente dei sistemi di propulsione a "curvatura" (quindi con sfasamento di tempo) e poi effettuano una manovra di avvicinamento con navicelle piu' piccole e/o sonde (aventi propulsione di natura elettromagnetica)? Mi e' venuto questo pensiero leggendo uno dei vostri topic dove si parlava di un prototipo che genera una sorta di bolla elettromagnetica (che fungerebbe da sistema antigravitazione parziale). Si specificava che tale prototipo fosse adatto esclusivamente al volo "atmosferico" e non spaziale.



Certo, è ben possibile che non tutti i veicoli siano costruiti per solcare gli spazi siderali, anzi secondo me è improbabile che ogni UFO avvistato in cielo sia un'astrovave appena giunta da una stella remota, sarebbe più logico per esplorazioni ripetute avere delle "basi appoggio" in questo sistema solare o anche qui sulla Terra... Mi pare che fosse lo scienziato francese Jean-Pierre Petit quando parlava della propulsione magneto-idrodinamica a fare riferimento all'esistenza di velivoli alieni per il solo volo atmosferico...


Un'ultima considerazione (e scusate se mi dilungo troppo... Più scrivo, più domande mi sorgono). Qualche tempo fa lessi di una testimonianza di IR3/IR4 in cui mi colpì molto un particolare, ossia che la nave sigariforme su cui salì quest'uomo era all'esterno circa di 9-10 metri ma una volta all'interno era grande come un'appartamento... Questa testimonianza conforterebbe e rafforzerebbe anche la tua affermazione sulla distorsione spazio-temporale, che influisce anche (persino, aggiungerei) nella differenza tra esterno/interno della nave.



Complimenti, secondo me hai fatto centro! [SM=g28002] [SM=g8920] E' proprio quello di cui parlavo, dentro queste astronavi ci sarebbe una distorsione dello scorrere del tempo e di conseguenza dello spazio inteso proprio come metrica! Anzi, non è che potresti darmi qualche dettaglio in più sul caso che citavi, così magari vedo di documentarmi?
[SM=g8861]
char_aznable
00giovedì 11 marzo 2010 17:12
Re:
Profondo_Blu, 11/03/2010 16.45:


Complimenti, secondo me hai fatto centro! [SM=g28002] [SM=g8920] E' proprio quello di cui parlavo, dentro queste astronavi ci sarebbe una distorsione dello scorrere del tempo e di conseguenza dello spazio inteso proprio come metrica! Anzi, non è che potresti darmi qualche dettaglio in più sul caso che citavi, così magari vedo di documentarmi?
[SM=g8861]



Di seguito metto a disposizione il link da cui ho appreso questa testimonianza (che poi non ho ulteriormente approfondito):

http://ufoisland.blogspot.com/2009/04/lo-strano-incontro-clifton-bore.html

Grazie per i link.


Vitocepa
00giovedì 11 marzo 2010 17:17
Considerazioni interessantissime,leggere discussioni come questa è vera valorizzazione dell'ufologia! [SM=g27990] [SM=g28002] Siete a conoscenza di molte testimonianze di persone più o meno credibili che hanno avuto modo di "visitare" l'interno di un UFO? Magari meglio in maniera cosciente conservandone un ricordo piuttosto nitido,senza che sia estrapolato da nessuna ipnosi regressiva...potremo verificarle e trarre un bilancio della situazione che potrebbe valorizzare ancora di più queste ipotesi!
Hybrid1973
00sabato 10 aprile 2010 21:12
Re: Re:
Beth Galanti, 09/01/2010 19.50:



uesta potrebbe essere una teoria scientificamente possibile.
Supponiamo che questi UFO siano enormi, di dimensioni spropositate. tanto da non poterle nemmeno immaginare.
Ragioniamo , quindi , per assurdo. Per ciò che a noi pare assurdo, in quanto non lo conosciamo.
Nel momento in cui uno spettatore vede l' UFO, a queto sembra essere vicino, lì nel cielo.
Ma in realtà questo oggetto SEMBRA vicino, solo perchè ENORME.
Trovandosi, invece, esso a milioni di anni luce (o miliardi, sempre ragionando per assurdo). Ma sarebbe sufficiente anche che la distanza fosse di pochi anni luce o frazioni di esso.
Sappiamo che la luce ha una velocità di gran lunga superiore a quella del suono.
Se noi oggi vediamo l'UFO, arrivandoci la sua immagine attraverso gli anni luce e sembrandoci vicina causa le dimensioni, è ovvio che il suono da questo prodotto arriverà tra mesi, anni o secoli.
Forse i terremoti sono dovuti proprio all'avvicinamento di questi enormi UFO. (per le leggi di marea, le leggi gravitazionali)
Di fatti prima di un terremoto spesso si sentono dei boati. Boati delle terra o boati dovuti al rumore dell'UFO?
Durante un terremoto rarmente si sta attenti a quanto ci accade in otrno, tra l'altro.
Questa è solo una mia ipotesi. Tra le tante possibili.
Che ne pensate?

ps non risolverebbe però la casistica dell'abduction.





Ciao Beth; ci sono stelle che sono grandi anche 100000 volte il sole e sono a anni luce di distanza eppure da quì non vedi che puntini tremolanti. Invece fai caso che i pianeti del sistema solare li vedi come punti luminosi con luce bella stabile. Quindi un oggetto lontanissimo e gigante anche se fosse "molto gigante" sarebbe comunque una luce tremola visto che anche Giove che ha 11 volte il diametro della Terra ed è a poche ore/luce da noi, emette si luce stabile ma appare comunque un puntino ed esercita una marea trascurabile sul nostro pianeta. Considera poi che la Luna percorre in un mese 2500000Km per girarci intorno cioè 81000Km al giorno cioè viaggia a 3400Km/h ed è abbastanza vicina.Eppure a occhio nudo non vedi che si muove. Quindi un ufo che sembra viaggiare a 500Km/h vuol dire che - se fosse realmente lontanissimo - dovrebbe viaggiare a milioni di volte la velocità della luce..se è sufficiente.
Quindi riassumendo, sorry ma non posso appogiare la tua ipotesi per i seguenti motivi:
- la luce degli ufo è troppo stabile per essere così lontana
- dovrebbero essere troppo veloci per giustificare la velocità apparente vista dalla Terra
- per subire una forza di marea tale da causare un terremoto dovrebbero essere massicci come un corpo celeste naturale quindi probabilmente occuperebbero l'intero cielo e noi non saremmo quì a interrogarci sulla loro esistenza

Bye bye!
Hybrid1973
00domenica 11 aprile 2010 20:48
Energiao
Vitocepa, 07/01/2010 14.31:

anch'io credo che ci siano più entità da luoghi differenti a pilotare gli UFO,sarebbe interessante vedere se tutti utilizzano lo stesso sistema di propulsione e in linea di massima le stesse tecnologie,oppure ci siano metodi diversi di potere affrontare viaggi interstellari o anche dimensionali,in quanto una delle probabili ipotesi avvalora molto anche l'idea che gli UFO provengano da altre dimensioni. potendo assodare questo potremmo scoprire se c'è un unico metodo universale da seguire per imparare a padroneggiare viaggi di questo genere o se ci siano più modalità per arrivare all'unico fine di espandere i nostri piccoli orizzonti e prendere più consapevolezza della nostra identità e del nostro ruolo nell'universo! comunque è interessante come Profondo_Blu ha in un certo senso intersecato tutti i nostri spunti,legando l'ipotesi di questa "bolla" caratterizzata da uno spazio-tempo diverso da quello nostro con quella "olografica" esposta da Mr Zsasz,in quanto essi possono trovarsi in un tempo diverso dal nostro! la discussione si fa veramente interessante e ciò che è più bello è che nulla si può escludere del tutto,neanche la suggestiva ipotesi di Mr Zsasz che vede i terrestri di un futuro lontano venire a salutarci! [SM=g27987] (modo di dire che si tramuta in realtà fra l'altro nel caso dei cenni di risposta effettuati dagli umanoidi nel caso do padre Gill [SM=g27990] )




Quoto il tuo post come uno dei tanti che parla della propulsione possibile degli ufo quindi non prenderla sul personale pls [SM=g27988]
Anch'io in qualche discussione ho postato le mie ipotesi al riguardo anche perchè se si scoprisse un tipo di propulsione capace di "aggirare" il limite invalicabile della velocità della luce si potrebbero controbattere tutti quegli scettici che mettono la distanza siderale come ragione sufficiente a rendere improbabili tutti gli avvistamenti. Il fatto è che quando fantastichiamo, a volte ci dimentichiamo dell'energia che non è affatto quella cosa strana percepita dai sensitivi (ai quali nemmeno credo) ma ciò che è necessario a qualsiasi motore per svolgere un lavoro. La stessa velocità della luce è "teoricamente" invalicabile per questioni di energia. Infatti la formula che calcola l'energia necessaria per spostare un oggetto all'aumentare della sua velocità è espressa in modo tale che a velocità prossime a quella della luce, l'energia necessaria tende a diventare infinita.
Cioè se avessimo un motore a vapore e avessimo raggiunto una velocità prossima a quella della luce, dovremmo inserire nella caldaia sempre più materiale fino a quando dopo avere inserito ogni corpo celeste dell'universo e fatto bruciare per ottenere energia, ne servirebbe ancora infinita per poter aumentare la velocità. Per distorcere lo spazio-tempo non credo ne serva meno. Infatti se pensiamo alla terra, che è un corpo celeste che distorce lo spazio-tempo grazie alla gravità e la convertiamo in energia, credo che esca un numero abbastanza grande. Chi si diverte a calcolarlo? Energia=(m X c^2) dove c^2 è la velocità della luce al quadrato cioè circa 90miliardi e m è la massa della terra cioè circa 6 miliardi di miliardi di tonnellate. Non ho idea dell'unità di misura che esca fuori ma credo sia joule? Comunque sia non scoraggiatevi; un buco nero è più piccolo ma molto più massiccio ed è in grado davvero di ditorcere al limite lo spazio-tempo. Forse qualcuno ha trovato il modo di manipolarli e usarli come propulsione ma allora un ufo crash sarebbe davvero pericoloso non solo per il pianeta ma per tutto il sistema solare nel quale avviene. Scusate non volevo essere provocatorio ma è affascinante vedere quante domande spuntano fuori quando provi a dare delle risposte (come direbbe Giacobbo a Voyager) [SM=g8345]
Ciao a tutti!!


AlessandroCacciatore
00domenica 6 giugno 2010 03:01
Riprendo questa interessantissima discussione, poiché anche io mi son sempre chiesto, del particolare silenzio, ed altre caratteristiche degli UFO. Certo, possono essere spiegati in vari modi, ma vi riporto quanto scritto da Alberto Perego, sulla teoria del funzionamento dei dischi volanti, il quale mi son sempre trovato d'accordo con le mie idee, e che, potrebbe spiegare molte cose:

In un disco di pochi metri cubi è contenuto un potenziale elettrico gigantesco, pari a quello di una Centrale Elettrica di una grande città. Questo potenziale elettrico non è "prodotto" dal disco; ma l'apparecchio è stato preventivamente "caricato" di questa energia, da una astronave porta-dischi (astronave che invece "produce" questa forza elettrica). Il disco ha quindi una "autonomia limitata", dato che deve sempre "tornare" alla astronave per essere ricaricato di energia statica.
Questa energia caricata sul disco è contenuta in quattro Pile disposte a forma di "svastica". Pile che permettono "l'incrocio" a 45°, di raggi catodici con raggi anodici. È nota la proprietà che hanno i raggi catodici, di decomporre l'atmosfera che attraversano e di far ritornare allo stato eterico gli elementi che compongono l'atmosfera stessa. A questa proprietà si aggiunge l'incrocio con i raggi anodici. Questa energia "ionizza" l'atmosfera circostante. Ciò significa che l'atmosfera diviene un gas (o plasma) in cui si trovano liberi "molti elettroni e molti ioni" (gli ioni sono atomi che hanno perduto o acquistato un elettrone). Il disco, emettendo questa energia, ionizza l'atmosfera. E viene a trovarsi in una bolla (per così dire) di vuoto atmosferico. In tal modo può rimanere sospeso nello. spazio. Proiettando l'energia disintegratrice in avanti (o in alto, o in basso, o indietro) il disco viene spinto (o in alto, o in basso, o indietro) "dalla stessa pressione atmosferica", in una specie di canale di aria ionizzata (o plasma). Per questo motivo il disco non deve affrontare né la "barriera del suono" né la "barriera del calore". Può virare ad angolo retto; può invertire bruscamente la rotta; può passare, di colpo, dal volo orizzontale al volo verticale. Il disco viaggia (per così dire) nel vuoto con una propria gravità determinata dalla pressione atmosferica contenuta nel disco stesso. I piloti non si accorgono di alcun movimento come avviene a chi viaggia in un sommergibile.
Il disco utilizza pure le correnti magnetiche "intrinseche" e cioè quelle che esistono intorno al pianeta e che vanno da un polo all'altro (correnti che, naturalmente, bisogna "conoscere", così come un navigatore marittimo deve conoscere i venti e le correnti marine).
Come può l'astronave produrre "energia statica"?
Si ritiene lo faccia con la fusione del plasma, fino a che è possibile trovare elementi "fusibili" nello spazio cosmico. Nei viaggi interplanetari si ritiene venga sfruttata invece l'energia solare e cioè i raggi fotonici.
Le astronavi devono poi sfruttare le correnti magnetiche "estrinseche" e cioè quelle esistenti tra pianeta e pianeta. Le astronavi "necessitano" dunque del campo magnetico dei diversi pianeti che costituiscono dei veri e propri scali magnetici (degli aeroporti potenziali nello spazio).
L'astronave "deve" viaggiare da Pianeta a Pianeta. La Terra costituisce uno di questi scali magnetici, necessario come tappa intermedia per viaggi interplanetari.
Questi apparecchi (tanto i dischi che le astronavi) sono costruiti con leghe di metalli leggerissimi ma durissimi. Leghe di metalli che assumono a volte l'apparenza di materia plastica o anche di cristalli (gli oblò dei dischi, per esempio, sembrano di vetro ma in realtà sono di un metallo trasparente). Queste leghe di metalli non sarebbero tutte riproducibili nell'ambiente terrestre ove ad esempio lo zero assoluto non può scendere oltre i -273°. In altri pianeti (date le diverse condizioni ambientali), è possibile scendere a -500° e anche a -1.000° sotto lo zero. A queste temperature i metalli diventano gas e in tal modo sono possibili leghe speciali.
Sarebbe superfluo voler continuare ad inoltrarsi in un labirinto di ipotesi. Come ripeto .la "fusione controllata" costituisce la via che ci condurrà a molte scoperte.
Sono noti gli esperimenti fatti in Inghilterra con l'apparecchio "Zeta". Si è tentato la fusione del deuterio e cioè dell'idrogeno pesante che si trova nell'acqua del mare (un litro d'acqua di mare contiene una energia potenziale pari a 300 litri di benzina). Per queste "fusioni" bisogna ottenere temperature dell'ordine di milioni di gradi (sia pure per un tempo brevissimo). Bisogna pure creare una specie di "bottiglia magnetica" e cioè un recipiente "immateriale" fatto di linee di forza, che possa racchiudere in se questa reazione che nessun recipiente "materiale" potrebbe contenere. L'apparecchio "Zeta" non si è mai dimostrato capace di una chiusura ermetica ed è sempre stato danneggiato dal plasma (ripeto ancora: il plasma è un gas fortemente ionizzato; in cui si trovano, cioè, molti elettroni liberi e molti ioni. Gli ioni sono atomi che hanno perduto od acquistato un elettrone).
Fino a qualche tempo fa si riteneva che il moto del plasma fosse "laminare". Poi si cominciò a credere che il moto del plasma fosse invece "turbolento". Il 14 marzo 1963, nel laboratorio di Frascati, i fisici italiani Proff. Ascoli e Mazzuccato riuscirono ad ottenere le prime fotografie del moto turbolento del plasma.
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