lucarusso, 15/08/2008 23.09:
Ma Pasteur, Galileo e Tesla non erano forse scienziati? Ma io mi auguro che un giorno ci saranno corsi universitari e cattedre di "ufologia" (sperando che si cambi il nome
), d'altra parte già ci sono quelli di esobiologia. Ma ci deve essere una preparazione scientifica alla base. E poi le comete sono state scoperte e studiate comunque da astronomi che andavano controcorrente no? Se un giorno viene trovato il corpo di un alieno, chi chiamano a fare l'autopsia? Un medico o un ufologo con quarant'anni di esperienza? Se viene trovata vita su Marte di chi sarà il merito? Della NASA o degli ufologi che dicono: "ma tanto lo sapevamo già che c'è vita su Marte, l'avevamo già detto senza nemmeno bisogno di mandare le sonde".
Scusa perché noi non abbiamo preparazioni scientifiche di base ? Credi che noi si vada a studiare queste cose con l'anello al naso ? Guarda che l'ufologia non solo è una materia multidisciplinare, ma è anche molto difficile ed intricata.
Pasteur, Galileo e Tesla, insieme a tanti altri erano persone per il loro tempo "eretiche" che hanno seguito strade diverse. Alcuni erano scienziati. Altri no. Scienza significa osservazione e codificazione del fenomeno. Questo è quello che loro hanno fatto senza fidarsi troppo di chi deteneva ed insegnava il "sapere". Questo è quello che facciamo noi. Il patologo fa le autopsie. L'ufologo studia gli UFO. L' astronomo le stelle. E così via.
No le comete vennero finalmente accettate perché durante un convegno di astronomia in Normandia ne caddero una valanga e tutti gli astronomi le poterono vedere con i propri occhi. Fino ad allora si registravano solo le cronache dei contadini, poveri pazzi, che riferivano di sassi infuocati caduti dal cielo. Aggiungo, pazzi ed in mala fede, poiché "lo sanno tutti che l'etere che circonda la terra è una sostanza pura che non può generare lo foco si da incendiare le pietre". E poi il puro etere come fa a generare le impure pietre ?
La caduta di "pietre" a L'Aigle, in Normandia, il 26 aprile 1803 alle ore 13:00, è considerato l'evento che convinse definitivamente gli studiosi a credere che le meteoriti fossero oggetti provenienti dallo spazio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Meteorite
1803 !!! Siamo ben dopo Halley, Newton e Tycho Brahe.
Dopo pochi anni, una importante notizia: a L'Aigle, in Francia, il 26 Aprile 1803, sono cadute, dopo bagliori e boati, più di duemila pietre. Lo scienziato francese Biot ( 1774 - 1862 ) venne ufficialmente incaricato di recarsi sul luogo e riferire i risultati della sua indagine di cui riporto alcuni stralci: " Non è proprio a L'Aigle che è esplosa la meteora, è a una mezza lega di distanza ….Ho percorso tutti i luoghi sui quali il fenomeno si è esteso: ho raccolto e messo a confronto tutti i racconti degli abitanti, infine ho trovato le pietre stesse sul luogo di caduta, ed esse mi hanno mostrato caratteristiche fisiche tali che non consentono di dubitare della realtà della loro caduta…Non si erano mai viste, prima dell'esplosione del "6 Floreale", pietre meteoriche nella mani degli abitanti del luogo….Le fonderie, le officine, le miniere dei dintorni non hanno nulla tra il loro prodotti né nei loro residui di lavorazione che abbia, con queste sostanze, il minimo rapporto. Nella regione non si vedono tracce di vulcani …….Lascio alla sagacia dei fisici le numerose conseguenze che se ne possono trarre, e mi riterrei felice se essi constatassero che sono riuscito a liberare da qualsiasi dubbio uno dei più sorprendenti fenomeni che gli uomini abbiano mai osservato ".
La perfetta relazione e i molteplici esami fatti sui campioni convinsero definitivamente la maggior parte degli scienziati che delle pietre possono cadere dal cielo, come da più di un decennio sosteneva Soldani. Nel 1803, Soldani scrisse la " Storia di quelle Bolidi, che hanno da sé scagliato Pietre alla Terra " però per paura di nuove critiche e amare polemiche, lo affidò alla stampa solo nel 1808, poche settimane prima di morire.
http://astrocultura.uai.it/avvenimenti/meteoritesiena.htm
La storia si ripete e noi non abbiamo imparato nulla. Purtroppo.