Il caso Michalak

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AlessandroCacciatore
00domenica 10 agosto 2008 14:12
"Bruciato da un UFO"
Il 19 Maggio 1967, verso le 12:15, Steven Michalak, meccanico e geologo indipendente, si era messo alla ricerca di vene di quarzo, presso il lago Falcon Lake sulla frontiera tra Manitoba e l'Ontario, in Canada. Poco dopo nella medesima zona, vide con stupore due oggetti, erano come due piatti rovesciati e disposti alla base, con una cupola sulla sommittà, e di colore rosso incandescente. I due UFO erano in procinto di atterrare in una zona vicina. Uno dei due oggetti pero', rimase solo a bassa quota, senza atterrare. Dopo essere rimasto stazionario, prese quota scomparendo tra le nuvole. L'altro oggetto invece era atterrato, a circa 160 piedi di distanza da Michalak. Era un grosso oggetto di circa 30/35metri di diametro, e alto circa 12 piedi. Michalak in quel momento, si trovava supino, intento a raccogliere delle pietre, e quindi come detto da lui, molto probabilmente gli occupanti del velivolo non dovettero vederlo. Poco dopo da sotto il velivolo si aprì una porta, e così l'uomo pensando uscisse qualcuno, lo chiamo' in inglese, ma nessuno rispose, allora provo' con altre lingue, tra cui tedesco, lituano e perfino russo, ma niente. A quel punto l'uomo piuttosto incuriosito, si alzo' dalla sua postazione, e si diresse verso l'UFO. La porta era aperta, e all'interno pote vedere una fortissima luce accecante di colore tra il giallo brillante ed un arancione chiaro. L'uomo dovette perfino mettersi un paio di occhiali da sole che aveva con se, in quanto la luce all'interno del velivolo era accecante almeno quanto il sole nel cielo. Dopo poco tempo pero', la porta dell'UFO si richiuse velocemente, e l'oggetto inizio' a vibrare, ed a ruotare su se stesso, creando un rumore elettrico. Michalak fece intempo a toccare l'oggetto, che a quel punto il suo guanto inizio' a bruciarsi, e per fortuna che aveva quel paio di guanti resistenti, altrimenti avrebbe perso letteralmente la mano. Tuttavia dovette comunque toglierselo infatti si era creato sulla mano una fiammata di fuoco molto elevata, evidentemente l'UFO doveva essere estremamente incandescente. Poco dopo, l'UFO decollo' in verticale, facendo quindi fuoriuscire delle fiammate di fuoco, che purtroppo colpirono la maglietta di Michalak, bruciandola. Alcune fiammate arrivarono instantaneamente sul suo petto. La cosa più strana comunque, fu che nella parte colpita dalle fiamme dell'UFO, ne rimase un segno bruciato, simile ad una griglia, come se fosse stato stampato sul petto. A quel punto l'UFO aveva già preso quota, scomparendo poco dopo in cielo.

Dopo l'incontro ravvicinato, cominciano anche i problemi di salute:

Come è capitato svariate volte con incontri ravvicinati tra testimoni ed UFO, come per esempio accade anche negli Addotti (rapiti dagli alieni nda), anche Michalak ebbe seri problemi di salute. Dopo il suo incontro infatti, iniziarano da subito i problemi. Poco prima di tornare a casa, ebbe sensi di nausea, vomito e subito dopo diarrea. L'uomo preoccupato decise di farsi vedere da un medico, che tramite alcune analisi del sangue, trovo' proprio un calo di linfociti nel suo organismo. Inseguito a questi sintomi, perse anche peso, e i ricercatori interessati al suo caso, fecero un sopraluogo sul posto dell'incontro ravvicinato con l'UFO, riscontrando un aumento sul terreno (proprio nella parte dove c'era l'UFO) un aumento di radium 226, cioè un aumento elevato di radiazioni. Michalak venne inseguito ricoverato in ospedale, riscontrando ustioni di 1°, e con svariati disturbi, avuto probabilmente a radiazioni. Le condizioni di salute dell'uomo furono ancora più serie, ed era evidente una sintomologia uguale a quelli esposti a radiazioni. Venne così portato al centro di ricerca nucleare a Whiteshell, dove stranamente non furono riscontrate tracce radioattive nel suo organismo. In seguito, ben 27 dottori e ricercatori in campo medico, seguirono il suo caso, non riuscendo comunque a fare una giusta diagnosi sul caso.

Il fatto più interessante comunque, come avevo già accennato in precedenza, era un segno geometrico sul suo petto, era a forma di griglia, che secondo Michalak era proprio la "griglia di scarico" dell'UFO, avendo infatti la stessa forma del segno di bruciatura. Nei giorni successivi fu anche incapace di nutrirsi, trovando non poche difficoltà, e i linfociti nel suo organismo da un abbassamento del 25%, cadrà al 16%, in oltre soffrirà di prurito e orticaria su tutta la parte del corpo. Per fortuna, Michalak torno' in perfetta salute un mese più tardi, ed anche questo fatto fu molto anomalo. Nel punto preciso dell'atterraggio dell'UFO, dopo ulteriore analisi, i ricercatori trovarono non solo tracce di radiazioni come detto precedentemente, ma anche tracce bruciate sul terreno, perfino tracce d'argento fuso.

In questa foto Steven Michalak intento a mostrare il disegno dell'UFO che vide quel giorno:



In questa altra immagine, si vede chiaramente la ricostruzione a disegno dell'UFO avvistato da Michalak, con tanto di disegno della griglia di scarico, che brucio' il petto dell'uomo:



In quest'ultima foto, Michalak con il misterioso segno di bruciatura sul petto:



Alessandro
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