Asteroide disintegrato sotto gli occhi di Hubble - Ipotesi effetto YORP

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Demetrio.D
00domenica 9 marzo 2014 10:25
Effetto YORP



La conferma dell'esistenza dell'effetto YORP è arrivata da vari studi condotti nel 2007 su due piccoli asteroidi, (2000 PH5 e 1862 Apollo), il primo dei quali è stato poi ribattezzato 54509 YORP per celebrare il positivo risultato ottenuto.

Le osservazioni mostrano che gli asteroidi di dimensione superiore ai 125 km hanno una curva di distribuzione delle velocità di rotazione di tipo maxwelliano, mentre alle dimensioni inferiori si ha una polarizzazione verso le velocità estremamente basse o estremamente alte. Si ritiene che l'effetto YORP sia la causa di questo fenomeno.
L'effetto YORP offre anche una spiegazione più semplice per la scarsità di oggetti celesti asimmetrici di piccole dimensioni[10] e per l'esistenza di asteroidi binari, che non potrebbero essere unicamente giustificati come risultanza di eventi d'impatto tra asteroidi, data la probabilità estremamente bassa che questi si verifichino con condizioni di velocità e angolo d'impatto adeguati.

Dalle misure effettuate 54509 YORP raddoppierà la propria velocità di rotazione in circa 600.000 anni per poi raggiungere in 35 milioni di anni i 20 secondi al giro che si ritiene sia la velocità critica che causerà cambiamenti morfologici nell'asteroide, compresa un'eventuale rottura che originerebbe un sistema binario. 54509 YORP ha anche subito nel periodo di osservazione una variazione dell'asse di rotazione e dell'angolo di precessione.
Cit. fonte: it.wikipedia.org/wiki/Effetto_YORP

L'effetto YORP (acronimo dei nomi Yarkovsky, O'Keefe, Radzievskii e Paddack, tra i pionieri dello studio delle proprietà termiche sui corpi minori) è collegato al trasferimento di momento angolare ad un oggetto per mezzo della radiazione elettromagnetica solare incidente sullo stesso. Gli oggetti rocciosi esposti alla luce solare si riscaldano, e le loro superfici emettono costantemente radiazione termica: questi fotoni trasportano quantità di moto, e la loro emissione trasferisce un impulso all'oggetto. Il risultato è che, per oggetti di forma irregolare (ad esempio asimmetrie ad elica), la risultante netta dei momenti torcenti applicati all'oggetto può essere non nulla: ne consegue che il fenomeno può modificare lo spin dell'asteroide, cambiandone velocità e direzione di rotazione.
Cit.: etd.adm.unipi.it/t/etd-07062007-005251/



Asteroide disintegrato sotto gli occhi di Hubble - Ipotesi effetto YORP



Prima erano tre. Poi cinque. E nell’ultima immagine acquisita dal telescopio spaziale Hubble di frammenti se ne contano dieci. I quattro più grandi hanno un raggio di circa 200 metri, e mettendoli tutti sulla bilancia la lancetta segnerebbe qualcosa come 200mila tonnellate, briciola più briciola meno. Questo è quanto si legge nell’ultimo bollettino – nella fattispecie, un articolo appena pubblicato su Astrophysical Journal Letters – relativo a P/2013 R3: un oggetto individuato per la prima volta il 15 settembre del 2013 dai telescopi delle survey Catalina e Pan-STARRS, a circa mezzo miliardo di km dal Sole, nella cosiddetta Fascia principale.

Come molti altri oggetti scoperti recentemente nella regione fra Marte e Giove, P/2013 R3 rientra nella categoria delle “comete della fascia principale”: corpi celesti che si muovono come asteroidi ma si comportano come comete. In che senso? Per esempio sfaldandosi, come appunto avviene in questo caso. Non solo: ognuno dei dieci frammenti di quel che fu P/2013 R3 è dotato di coda. Dieci piccole appendici polverose simili in tutto e per tutto a quelle delle comete.

Mentre nel caso delle comete, data la loro fragilità, assistere alla frammentazione è un evento abbastanza comune, uno sfaldamento progressivo come questo, avente per protagonista un asteroide della fascia principale, è uno spettacolo inedito persino per veterani come David Jewitt, primo autore dell’articolo: uno che di oggetti del genere, essendo fra coloro che nel 1992 contribuirono alla scoperta della fascia di Kuipert, ne deve aver visti innumerevoli. «Osservare questa roccia cadere a pezzi sotto ai nostri occhi è davvero sorprendente», ammette il ricercatore di UCLA.

Quanto alla causa dello sbriciolamento, anche se ancora non c’è sicurezza assoluta, andando per eliminazione non rimane che dare la colpa al Sole.
Continua, fonte: www.coelum.com/senza-categoria/asteroide-in-dieci-cocci



RIf.:
www.nasa.gov/press/2014/march/nasas-hubble-telescope-witnesses-asteroids-mysterious-disintegr...
www.spacetelescope.org/news/heic1405/
www.universetoday.com/110044/hubble-telescope-watches-asteroid-disintegrate-i...





Lidiona
00domenica 9 marzo 2014 13:40
Ma lo hai assemblato tu questo articolo? Bè complimenti  

Demetrio.D
00domenica 9 marzo 2014 21:04
Re:
Lidiona, 09/03/2014 13:40:

Ma lo hai assemblato tu questo articolo?


Era in offerta all'IKEA, già montato, impacchettato e compreso di trasporto, sono pigro in questo periodo [SM=g9201]

Aspetta, suonano alla porta
...
Ok è arrivato l'altro assemblato che mancava:


Effetto Yarkovsky - YORP - Meccanismo di funzionamento

L'idea che ha ispirato la scoperta dell'Effetto Yarkovsky si basa sulla nozione che la superficie illuminata degli asteroidi (la superficie in cui è giorno) viene riscaldata dal Sole e si raffredda nella fase di non esposizione ai raggi solari (notte). A causa di questo fenomeno gli asteroidi tendono ad emettere una maggiore quantità di calore dalla zona superficiale che si trova a "pomeriggio". Praticamente la parte più calda dell'oggetto cosmico irradia maggiore energia rispetto alla parte più fredda. Una situazione del tutto analoga si osserva ad esempio anche sulla Terra dove le temperature che si registrano durante il tramonto sono superiori a quelle che si hanno all'alba.

Lo squilibrio dell'emissione di radiazione induce una forza, che agisce sul meteoroide in una particolare direzione che dipende dall'orientazione dell'asse di rotazione e dal senso di spin. Queste quantità sono del tutto casuali.

Su un corpo sufficientemente piccolo tale spinta ha direzione opposta a quella dell'emissione termica e provoca una leggera accelerazione che finora non si era mai riusciti a misurare. La quantità di forza rilasciata è incredibilmente piccola, soprattutto considerando la massa complessiva degli asteroidi, ma nei 12 anni di osservazioni condotte su Golevka la piccola forza osservata ha causato una deviazione di 15 chilometri. Applicando la stessa forza per decine di milioni di anni l'effetto sull'orbita dell'asteroide è immenso, tanto che asteroidi che oggi orbitano fra Marte e Giove potrebbero diventare asteroidi vicini alla Terra.


Cit. fonte: it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Yarkovsky



sgittario
00martedì 11 marzo 2014 12:15
Demetrio.D
00martedì 11 marzo 2014 21:40
Re:
sgittario, 11/03/2014 12:15:



Si moltissimo, fino al titolo del suo articolo: "Sarà, ma non mi convince…"

Speravo di leggere un'alterntiva all'ipotesi Yorp, o almeno analisi che la smentissero.
Poi però non solo non sa dare un'alternativa ma lancia offese, racconta per l'ennesima volta la sua vita, fa illazioni.
Tutto questo su una semplice ipotesi, non certo su un evento confermato.

La divulgazione scientifica, fatta inoltre da chi nella scienza ci vive, non ha alcun senso se fatta in questo modo.

Parere personale ovviamente.






sgittario
00mercoledì 12 marzo 2014 11:08
Re: Re:
Demetrio.D, 11/03/2014 21:40:


Si moltissimo, fino al titolo del suo articolo: "Sarà, ma non mi convince…"

Speravo di leggere un'alterntiva all'ipotesi Yorp, o almeno analisi che la smentissero.
Poi però non solo non sa dare un'alternativa ma lancia offese, racconta per l'ennesima volta la sua vita, fa illazioni.
Tutto questo su una semplice ipotesi, non certo su un evento confermato.

La divulgazione scientifica, fatta inoltre da chi nella scienza ci vive, non ha alcun senso se fatta in questo modo.

Parere personale ovviamente.







Con me sfondi una porta già aperta. tantoè vero che non intervengo da molto tempo sul suo blog e non credo, anche se dipende dagli argomenti, che darò le mie impressioni.
Volevo solo dare voce ad altre considerazioni, filtrando naturalmente le parti...... offensive. [SM=g27988]


Demetrio.D
00mercoledì 12 marzo 2014 12:30
Re: Re: Re:
sgittario, 12/03/2014 11:08:


Volevo solo dare voce ad altre considerazioni, filtrando naturalmente le parti...... offensive.


Ciao, hai fatto benissimo a condividere quell'articolo.
Mi ha solo lasciato perplesso come uno studioso di un certo livello, per di più divulgatore scientifico, ne faccia una questione quasi di gossip e punti di vista invece di concentrarsi sugli aspetti controversi dell'effetto Yorp.
Ma a quanto pare, da ciò che confermi, non sono l'unico a pensarla così [SM=g27988]




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