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Quando gli UFO andarono all'ONU

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2011 22:28
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21/05/2011 12:17

Questo non è un caso di avvistamento UFO, ma è comunque un evento di enorme importanza storica per l'ufologia, e non.

IL DISCORSO DI JAMES MC DONALD ALL'ONU



Si tratta del discorso pronunciato il 7 giugno del 1967 dal Prof. James Mc Donald di fronte al Gruppo di Lavoro sugli Affari dello Spazio Esterno dell'ONU.
Nel 1967 infatti, su iniziativa dell'allora Segretario Generale dell'ONU, il birmano U Thant, il Professor McDonald ebbe modo di tenere un discorso sul problema UFO di fronte all'organo delle Nazioni Unite che ha competenza su tutte le questioni attinenti lo spazio extra atmosferico.
Nel suo discorso il Prof. Mc Donald essenzialmente afferma la realtà del fenomeno UFO, chiedendo ripetutamente che l'attitudine di ridicolizzazione del fenomeno abbia rapidamente fine e che la comunità scientifica mondiale dedichi al problema tutta l'attenzione che merita un fenomeno di tale enorme potenziale portata per l'umanità intera.
Ma forse quello che rende questo discorso una vera pietra miliare nella storia tormentata dell'ufologia è il fatto che si tratta probabilmente del primo documento di carattere pubblico nel quale viene fatto chiaramente stato della dimensione squisitamente internazionale o, per meglio dire, globale del problema rappresentato dagli UFO.

Detto questo, vi lasciamo alla lettura del discorso.

DISCORSO SUGLI ASPETTI SCIENTIFICI DI PORTATA INTERNAZIONALE DEL PROBLEMA DEGLI OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI, PRESENTATO IL 7 GIUGNO 1967 AL GRUPPO DI LAVORO SUGLI AFFARI DELLO SPAZIO ESTERNO DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE DA JAMES. E. MC DONALD, PROFESSORE DELL'UNIVERSITA' DELL'ARIZONA.

Da venti anni stiamo assistendo ad un persistente quanto intrigante flusso di rapporti, provenienti da tutti i paesi del mondo, relativi a quelli che sono stati denominati oggetti volanti non identificati (UFO). In tutti questi rapporti, qualunque ne sia l'origine geografica, la natura degli oggetti riportati appare sostanzialmente simile.
Nel corso degli ultimi dodici mesi ho effettuato un accurato esame degli aspetti scientifici del problema UFO sulla base di rapporti provenienti dagli Stati Uniti d'America. Dopo aver intervistato testimoni chiave di dozzine di casi importanti distribuiti nel periodo di tempo che va dal 1947 al 1967, dopo avere studiato insieme a personale dell'Aeronautica degli Stati Uniti d'America i metodi ufficiali d'investigazione, e personalmente controllato un gran numero di altre fonti d'informazione, ne ho concluso che, lungi da essere un problema stupido, la questione degli UFO è un problema di straordinario interesse scientifico.
Sono anche giunto alla conclusione che nessun gruppo ufficiale del mio paese ha condotto studi adeguati su questo problema.
Questa mia affermazione va contro l'impressione di molti, sia dentro che fuori degli Stati Uniti, che sia stata intrapresa una seria analisi dei rapporti statunitensi.
Temo che sia stato l'effetto di questa falsa quanto ampiamente diffusa opinione ad allontanare per lungo tempo l'interesse della comunità scientifica su di un problema d'una tale rilevanza scientifica internazionale.
Ho chiesto di avere la possibilità di comparire di fronte al Gruppo di Lavoro sugli Affari dello Spazio Esterno perché desidero sollecitare le Nazioni Unite affinché intraprendano immediatamente, tramite il proprio staff scientifico e le installazioni scientifiche degli stati membri, uno studio sistematico e su scala mondiale del problema degli UFO.
Esiste oggi una chiara indicazione che il numero dei rapporti osservativi a breve distanza e bassa quota d'oggetti aerei assolutamente inconsueti, aventi l'apparenza di macchine e le cui prestazioni esibiscono caratteristiche inesplicabili, è andato aumentando in questi ultimi anni.
Tale aumento è evidente all'interno degli Stati Uniti d'America, ed ho la netta impressione che lo stesso aumento si riscontri in molti altri Paesi.
Gli studi che ho intrapreso mi hanno portato a respingere l'opinione che li vuole fenomeni atmosferici di origine naturale o fenomeni astronomici male interpretati: in questo senso vi è un gran numero di spiegazioni ufficiali errate da sfiorare l'assurdo.
Non è più possibile continuare a spiegare tutte queste osservazioni come prodotti tecnologici d'avanguardia, aerei segreti sperimentali, o come mistificazioni, frodi e inganni, oppure ancora come effetti di tipo psicologico.
Ciascuna di tali spiegazioni trova effettivamente la sua ragion d'essere in un gran numero di casi, ma permane comunque un numero sorprendente di rapporti provenienti da osservatori di elevata affidabilità risalente agli ultimi due decenni che non possono ricevere una spiegazione soddisfacente.
Ritengo che questo ampio residuo di rapporti, che attualmente ammonta a centinaia se non migliaia di casi, richieda l'attenzione degli scienziati più eminenti che vi sono al mondo.
Invece, a causa dell'attitudine ufficiale di ridicolizzazione ampiamente diffusa dai giornalisti e addirittura dagli scienziati, il problema non riceve praticamente alcuna attenzione di tipo scientifico.
Questa situazione, desidero sottolineare, deve essere al più presto trasformata, in quanto i dati disponibili – non appena li si esamina con attenzione come ho fatto personalmente in questi ultimi mesi – puntano tutti irresistibilmente nella direzione di un certo fenomeno, a proposito del quale dobbiamo rapidamente acquisire un migliore livello informativo. Una meticolosa ed accurata indagine scientifica del problema deve andare a prendere il posto della derisione ufficiale.
Per via della natura mondiale del fenomeno, esso ricade perfettamente entro la sfera di competenza delle Nazioni Unite, le quali devono assumersi la responsabilità d'incoraggiare un immediato aumento del livello d'esame scientifico del problema.
E' la mia attuale personale opinione, basata su quello che ritengo un esame scientifico sufficientemente accurato di proposizioni mutualmente annullantesi, che l'ipotesi più probabile che possa spiegare il fenomeno degli UFO è quello delle sonde spaziali d'origine extraterrestre.
Tengo a sottolineare che la proposizione di cui sopra deve al momento essere considerata niente di più che un'ipotesi, contro la quale naturalmente cozzano molte idee scientifiche di tipo preconcetto.
Tengo altresì a sottolineare il fenomeno UFO presenta innumerevoli aspetti che posso solamente descrivere come di elevata stranezza e inesplicabili nei termini delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche.
Vorrei anche significare che se questi oggetti non dovessero essere d'origine extraterrestre, l'ipotesi mutualmente esclusiva che rimarrebbe in gioco per darne una spiegazione sarebbe una di stranezza ancora più elevata, e forse d'interesse scientifico ancora più elevato per l'umanità.
Pertanto, qualunque possa essere la spiegazione ultima del fenomeno UFO, l'attuale attitudine scientifica al ridicolo e al diniego deve essere sostituita da interesse e intenso studio.
La mia raccomandazione al Gruppo di Lavoro sugli Affari dello Spazio Esterno è che si attivi allo scopo di trovare tutti i mezzi possibili per assicurare attenzione a livello mondiale nei confronti di questo problema.
La prima delle cose da fare è eliminare il ridicolo che sta chiaramente sopprimendo l'aperta riportazione di avvistamenti d'oggetti non convenzionali in cielo o al suolo.
Sono personalmente a perfetta conoscenza di tali effetti inibitori nel mio paese.
Le mie conversazioni con scienziati ed altre persone all'estero mi hanno inoltre convinto che la derisione che si verifica negli Stati Uniti è comparabile con quanto avviene altrove, e che solo una minima parte dei rapporti d'avvistamento riesce a transitare sui canali ufficiali.
E' pertanto necessario porre rapidamente rimedio a tale deplorevole situazione, dato che tutti i tentativi per estrarre significativi modelli di distribuzione spaziale e temporale dalle osservazioni sono attualmente bloccati da un'ovvia difficoltà: non è mai dato di sapere se un dato modello che sembra di poter scorgere è reale o è fortuitamente dovuto ad una locale e transitoria riduzione della derisione con la quale i rapporto d'avvistamento vengono così spesso accolti.
Se si vuole porre fine a quest'attitudine mondiale di ridicolizzazione che costituisce oggi un concreto ostacolo all'informazione su questo sconosciuto e potenzialmente molto importante problema, occorre che l'attitudine dominante a livello ufficiale divenga quella di un serio interesse.
In secondo luogo, occorre riconoscere che la disponibilità di un sistema di rivelazione sotto forma di apparati radar deve essere considerata come un'evenienza estremamente fortunata.
Al momento la maggior parte degli avvistamenti radar di UFO non riescono ad arrivare nelle mani degli scienziati soprattutto perché tali apparati sono operati da gruppi militari che, quasi in ogni Paese del mondo, tendono ad ignorare questi obiettivi inesplicabili che viaggiano a velocità elevatissime, o comunque tendono a nasconderli all'attenzione degli scienziati.
Per quanto tutto questo sia in una prima istanza pienamente comprensibile, quest'attitudine deve essere rapidamente modificata.
Nessun altra tecnica è oggi paragonabile al radar, con la sua capacità di ottenere dati obiettivi sui movimenti e le caratteristiche operative degli oggetti volanti non identificati.
Si spera che, una volta che il problema UFO sarà trattato con la considerazione che merita, saranno sviluppati migliori rivelatori. Ma per l'immediato futuro è il radar che, più di ogni altro equipaggiamento, offre le maggiori potenzialità di fornire dati scientifici su questo problema.
Gli archivi di tutto il mondo sono pieni di rapporti che fanno stato di una vasta gamma di disturbi elettromagnetici che accompagnano passaggi a bassa quota, o stazionamenti, di UFO – anche se questi dati non sono ancora ammessi a quelli che vanno sotto il nome di “archivi scientifici”.
Almeno parecchie centinaia sono i casi in archivio dove sono riportati disturbi al funzionamento di motori a combustione interna coincidenti con il passaggio d'oggetti non convenzionali di forma cilindrica o discoidale.
Sono personalmente a conoscenza di decine di casi simili riferiti da testimoni credibili, solo negli Stati Uniti nel corso dell'anno passato. Spesso tali disturbi sono accompagnati da rumore elettromagnetico a vasto spettro che viene ricevuto dai dispositivi radio. In molte situazioni sono state influenzate le bussole, sia a bordo di navi che di aerei, così come magnetometri e addirittura orologi.
Tutti questi rapporti puntano ad un qualche tipo di rumore o effetto collaterale di tipo elettromagnetico che offre delle potenzialità per lo sviluppo di nuovi sensori, che potranno però essere sviluppati solamente quando competenti ingegneri e fisici cominceranno a prendere sul serio la crescente massa di rapporti d'avvistamento a bassa quota e corto raggio.
Allo stesso modo, questi nuovi apparati potranno rendersi veramente utili solo quando qualificati ingegneri e fisici cominceranno a prendere sul serio la crescente massa di rapporti d'avvistamento a bassa quota e corto raggio. Per l'immediato futuro occorre prevedere il ricorso al radar, ma in prospettiva occorrerà sviluppare nuovi tipi di rivelatori per ampliare la gamma di mezzi che consente la rivelazione di tali oggetti.
Le variazioni temporali e spaziali nei movimenti degli UFO devono poter essere rilevate senza il disturbo dei fattori psicologici, che esercitano influenze inibitorie anche in quelle poche osservazioni che vengono apertamente riportate.
Alcuni seri studiosi del fenomeno UFO affermano da anni che è possibile distinguere negli UFO le strutture e la conformazione di apparati costruiti per l'esplorazione e la ricognizione.
Sono tuttavia dell'opinione che, per quanto alcuni di questi fattori compaiano effettivamente nei rapporti d'avvistamento, sia preferibile evitare di trarre conclusioni definitive, essendomi stato riferito da fin troppi testimoni che solo una piccola frazione di tutte le osservazioni giunge agli studiosi, o addirittura vengono comunicate in via confidenziale.
Per quanto inadeguatamente studiate, e quindi non in grado di consentire conclusione definitive, sussiste un curiosa quantità di prove che starebbero ad indicare che gli oggetti non convenzionali avvistati nel nostro spazio aereo nel corso degli ultimi due decenni sono piuttosto simili a quelli avvistati prima della grande impennata di avvistamenti che ha avuto inizio nel 1947.
Se questo fatto dovesse rivelarsi vero, potrebbe avere grandi implicazioni agli effetti della comprensione finale del fenomeno UFO.
Per poter appurare quanto sopra, occorrerebbe che venisse intrapreso un esame scientifico di queste testimonianze da parte di specialisti in un gran numero di discipline, e di scienziati con buona conoscenza dei vari aspetti storici della tecnologia e delle discipline ad essa correlate.
Pur non essendo questa la sede per sviluppare in dettaglio tali aspetti, desidero sottolineare che un certo numero di studiosi del problema ha raccolto testimonianze che indurrebbero a retrodatare di almeno cinquant'anni l'origine del fenomeno UFO.
In relazione a questo, occorre menzionare il fatto sconcertante che, per motivi dei quali non abbiamo la minima idea, la frequenza degli avvistamenti è aumentata di due se non tre ordini di grandezza a partire dal 1946-1947.
Può darsi che questa ignoranza non sia facile da superare ma, d'altro canto, se non si comincia a studiare seriamente il fenomeno UFO continueremo a permanere nell'ignoranza più completa su una questione che potrebbe essere oggetto di eccezionale interesse per l'intera umanità.
In breve, desidero esprimere la mia personale riconoscenza per l'occasione fornitami con questo incontro e la possibilità di tenere questo discorso, e sottolineare ulteriormente la necessità che le Nazioni Unite intraprendano immediatamente l'esame del problema degli UFO, eventualmente con la mediazione del Gruppo di Lavoro sugli Affari dello Spazio Esterno.
Mi auguro anche che tutti gli stati membri vengano incoraggiati a creare gruppi di lavoro e commissioni per l'esame delle osservazioni di UFO nei loro Paesi, che consentano un rapido aumento dell'attenzione su questo problema da parte della comunità scientifica globale.
Spero che se, sulla base del mio recente lavoro scientifico svolto su questa attraente questione, potrò avere l'occasione di rendermi personalmente utile in un qualche modo, il Gruppo mi voglia convocare.
Credo che anche molte altre delle persone che conosco sarebbero pronte ad offrire la loro assistenza in questo settore, nella speranza che tale così a lungo negletta questione possa rapidamente assurgere al rango di problema al quale viene assicurata un'elevata priorità scientifica.
Non conosco alcun altro problema scientifico il cui carattere sia più intrinsecamente internazionale che non quello della natura e dell'origine degli oggetti volanti non identificati.
Di conseguenza, è essenziale che le Nazioni Unite si impegnino nello studio di questo problema, la cui importanza può veramente essere enorme per il mondo intero.

Fonte:
- Traduzione del documento di PaoloG
- ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9133

IL DISCORSO DI HYNEK ALL'ONU



Si tratta del discorso tenuto dal Dr. J. Allen Hynek all'Assemblea Generale dell'ONU nel novembre del 1978 su invito dello stato di Grenada (Caraibi), Paese che fra l'altro si fece promotore di una proposta per la creazione di un'agenzia delle Nazioni Unite preposta allo studio degli Oggetti Volanti non Identificati. Un colpo di stato poco tempo prima della discussione ufficiale della proposta nel corso dell'Assemblea Generale rese però vano il tentativo del piccolo Paese caraibico.
In questo discorso il Dr. Hynek, affermata la realtà del fenomeno UFO, chiede la costituzione di un'agenzia delle Nazioni Unite che consenta ai numerosi scienziati che indagano sugli UFO, spesso con scarsissime risorse a disposizione, di scambiare i risultati delle proprie ricerche ed in generale i propri lavori, fungendo da centro di disseminazione delle informazioni. La proposta però, dati anche gli eventi che portarono alla caduta del governo di Grenada, non ebbe seguito.

Vi lasciamo alla lettura del discorso:

Signor Presidente,
ho il piacere di essere stato invitato da Sir Eric Gairy e dalla Rappresentanza Diplomatica Permanente di Grenada presso le Nazioni Unite allo scopo di parlare per conto di molti colleghi scienziati
sula questione degli Oggetti Volanti Non Identificati. Molti anni fa, nel corso di una conversazione con Sua Eccellenza U Thant, venni dai lui informato del fatto che, affinché le Nazioni Unite potessero intraprendere un qualsiasi tipo di azione, occorreva che uno stato membro portasse
all'attenzione dell'Assemblea Generale una determinata questione.
Ora, diversi anni sono dopo, una delle più piccole nazioni sulla Terra ha coraggiosamente portato la peculiare questione degli UFO all'attenzione dell'assemblea Generale, rendendo così possibile questo incontro. Non posso che manifestare il mio grande apprezzamento nei confronti di sua eccellenza Sir Eric Gairy, che ha avuto il coraggio di avventurarsi là dove altre grandi e potenti nazioni non hanno osato.
Signor Presidente, esiste oggi un fenomeno su scala mondiale... in effetti, se non fosse mondiale non sarei qui a rivolgermi a Lei e ad altri rappresentanti da tutto il mondo. Esiste di fatto un fenomeno la cui portata e significato non sono riconosciuti. Si tratta di un fenomeno così strano e lontano dal nostro ordinario modo di pensare terrestre che viene spesso trattato con derisione da persone e organizzazioni che non ne hanno dimestichezza. Nonostante questo però, il fenomeno persiste; non si è volatilizzato come molti di noi si sarebbero aspettati anni fa, quando lo consideravamo una moda temporanea o una sciocchezzuola. Nel corso degli anni ha invece toccato le vite di un sempre maggior numero di persone nel mondo.
Io mi riferisco naturalmente al fenomeno degli UFO... gli Oggetti Volanti Non Identificati... che vorrei qui definire solamente come “qualsiasi avvistamento effettuato da terra o in volo, oppure registrazione strumentale (come fotografie, tracciati radar eccetera) che rimane inspiegato secondo i metodi convenzionali, anche dopo un attento esame da parte di personale competente”.
Come potrà notare, Signor Presidente, questa definizione non tira in ballo omini verdi dallo spazio profondo, manifestazioni da regni spirituali, o manifestazioni psichiche di vario tipo. Si tratta semplicemente di una definizione operativa. Un errore madornale, e fonte di grande confusione, infatti è la quasi universale commistione di una delle interpretazioni del fenomeno UFO con il fenomeno stesso.
Sarebbe un po' come se, prima di avere compreso la fisica del vento solare, l'Aurora Boreale fosse stata ritenuta un sistema di comunicazione dai domìni angelici.
Nonostante tutto, nella mentalità popolare il fenomeno UFO è associato al concetto di intelligenze extraterrestri, e questo potrebbe comunque rivelarsi corretto in determinati contesti. Certamente sarebbe un'enorme beffa se fosse vero che le prove dell'esistenza d'intelligenze extraterrestri sono sempre state qui sotto al nostro naso mentre noi facevamo grandi sforzi per cercarle altrove!
Ma io ripeto ed sottolineo, Signor Presidente, che il fenomeno globale dei rapporti d'avvistamento di UFO, spesso provenienti da parte di persone altamente responsabili, non è ancora oggi compreso.
Nonostante tutto si tratta di un fenomeno che ha attratto l'interesse e l'attenzione di milioni di persone.
Solo negli Stati Uniti, un sondaggio della Gallup ha mostrato non solo una grande consapevolezza da parte del pubblico in merito al fenomeno UFO, ma ha anche indicato che il 57% della popolazione, quindi ben oltre cento milioni di persone, ritiene che gli UFO sono reali e non un prodotto dell'immaginazione.
I termini Dischi Volanti ed UFO appaiono oggi nei dizionari di molti Paesi... anche questo è un segno della consapevolezza popolare; per cui abbiamo i termini:
O.V.N.I. - Objetos Voladores Non ldentificados nei Paesi latino-americani e Soucoupe Volante in Francia, Fliegende Untertasen in Germany, Letaiici Talire in Ceco e così via in molti altre lingue.
Si tratta di una questione che occupa le menti di tante persone. In effetti, secondo i dati in nostro possesso tratti dal catalogo UFOCAT, rapporti d'avvistamento sono stati ricevuti da ben 133 Paesi diversi, come probabilmente avrà già potuto constatare dal materiale che Le ho fornito.
Devo anche qui sottolineare, Signor Presidente, che se questi rapporti fossero prodotti solamente da persone irresponsabili e ignoranti non sarei qui questa mattina, nonostante la loro natura globale.
Ma i fatti sono ben diversi: rapporti d'avvistamento UFO sono stati redatti in numeri significativi da persone altamente responsabili come astronauti, esperti radar, piloti militari e commerciali (… tanti, tanti da questi ultimi), funzionari governativi e scienziati, astronomi compresi!
Abbiamo in archivio molte decine di migliaia di rapporti d'avvistamento UFO. Anche se non sempre di buona qualità, contengono racconti estremamente intriganti e provocatori di strani eventi vissuti da persone di elevata reputazione... eventi che sfidano la nostra attuale concezione del mondo e che potrebbero benissimo segnalare la necessità di un cambiamento di alcuni dei concetti che ne stanno alla base... come nell'intervento radiofonico dell'allora Ministro della Difesa francese M. Robert Galley alla nazione francese, nel quale egli sottolineava l'importanza d'investigare l'ignoto.
In una radio intervista del 21 febbraio 1974 egli infatti affermò che:
“Debbo dire che se gli ascoltatori avessero modo di vedere con i propri occhi la massa di rapporti d'avvistamento provenienti dai vari reparti della Géndarmerie, che vengono da noi inoltrati al C.N.E.S. (Centro Nazionale di Studi Spaziali), si renderebbero conto di quanto la questione è inquietante.
La mia opinione sulla Géndarmerie è che si tratta di gente molto seria. Quando producono un rapporto non lo fanno a cuor leggero, ma devo ribadire che il numero di questi rapporti è veramente molto grande e la loro natura molto varia. L'intera questione è ancora molto frammentata, ma devo enfatizzare che in questa faccenda degli UFO è essenziale mantenere una mentalità estremamente aperta”.
Molti dei dati attinenti agli UFO sono concreti, non necessariamente nell'accezione del termine che sarebbe impiegata da un fisico, ma ad ogni modo più concreti di buona parte dei dati che vengono normalmente usati nelle scienze sociali e nelle pratiche legali. Probabilmente i dati più concreti di cui disponiamo sono quelli attinenti ai cosiddetti Incontri Ravvicinati del Secondo Tipo, ovvero quelli con tracce fisiche. Si tratta dei casi in cui, in concomitanza e simultaneamente con il verificarsi di un evento UFO, appaiono tracce fisiche della presenza di quest'ultimo. Tracce che possono assumere la forma di effetti fisici immediati su materia animata o inanimata, o su entrambi.
Vi sono infatti rapporti altamente attendibili di effetti fisiologici su esseri umani, animali e piante, così come d'interferenze su sistemi elettrici nelle vicinanze e della comparsa di zone disturbate sul terreno e nelle immediate vicinanze del luogo dell'avvistamento. Al momento sono oltre 1300 i casi con tracce fisiche di cui siamo in possesso.
Signor Presidente, qualsiasi fenomeno che tocchi le vite di così tante persone, e che produca perplessità se non addirittura paura fra di esse, riveste non solo una rilevanza ed un potenziale interesse a livello scientifico, ma anche una rilevanza sociologica e politica, in particolar modo perché porta con sè le numerose implicazioni attinenti all'esistenza d'intelligenze diverse dalla nostra. Io tuttavia mi limiterò agli aspetti scientifici del fenomeno, mentre credo che il Sig. Vallée ne tratterà più direttamente gli aspetti sociologici e quindi anche inerentemente politici.
Parlando per quanto mi riguarda in quanto astronomo, e credo anche per molti dei miei colleghi, posso dire che non nutro più alcun dubbio sull'importanza di tale questione. E' la mia considerata opinione, basata su molti anni di studio sia come consulente scientifico per l'Aeronautica degli Stati Uniti prima che come scienziato impegnato poi che il fenomeno UFO, qualunque ne sia l'origine, è decisamente meritorio di studio.
Ed in questa opinione non sono assolutamente solo. Vi è oggi in molti paesi del mondo una crescente comunità di scienziati che ha dichiarato privatamente o pubblicamente il suo interesse ad affrontare la sfida rappresentata dal problema degli UFO, e che sta attivamente raccogliendo ed analizzando dati.
Ciò sembra essere particolarmente vero in Francia e negli Stati Uniti, anche se questa affermazione deriva principalmente dalle mie conoscenze della situazione in questi due Paesi. Sono al corrente del fatto che la Francia ha assunto un ruolo guida nell'approccio scientifico agli UFO. Agendo sotto specifiche istruzioni, la Géndarmerie ha diligentemente intrapreso l'investigazione di molti rapporti d'avvistamento UFO. Tali investigazioni sono a loro volta servite da base per l'ulteriore studio da parte di un gruppo scientifico chiamato GEIPAN, capeggiato dal Dr. Claude Poher del CNES. Questo gruppo comprende specialisti di molte discipline non solo delle scienze fisiche ma anche sociali e psicologiche, legali e mediche. Il lavoro di questo gruppo è stato sottoposto a revisione da un comitato scientifico indipendente dell'organizzazione madre, il CNES, ed al gruppo sono state impartire istruzioni di continuare gli studi ad ampio raggio e con buoni finanziamenti.
Questo ulteriore compito a quanto mi risulta non è ancora giunto a conclusione, ma mi risulta anche da fonti affidabili che fra le sue attività iniziali vi sono lavori effettuati su casi di elevata stranezza e credibilità. Mi è stato riferito che solo uno dei casi esaminati ha trovato una spiegazione convenzionale, mentre gli altri erano casi del tipo “incontro ravvicinato” ovvero UFO avvistati ad una distanza di circa 200 metri dal testimone, con due di questi classificati come casi d'Incontro Ravvicinato del Terzo Tipo, ovvero quelli nei quali viene riportata la presenza di esseri intelligenti. Mi è stato anche riferito che la cura con la quale vengono effettuate le misurazioni nonché la valutazione dei fattori di tipo psicologico è esemplare e decisamente superiore agli altri studi portati avanti in altri Paesi.
Nella maggior parte di questi casi attentamente studiati, si è concluso che i relativi rapporti UFO facevano stato di un fenomeno materiale che non poteva essere spiegato come manifestazione di fenomeni naturali o come dispositivi di fabbricazione umana. Se tali informazioni sono corrette, le implicazioni per la scienza ed il pubblico di questo studio francese sono profonde. La storia della scienza abbonda d'inattesi benefici scaturiti dall'investigazione dell'ignoto.
Chi può dire quali benefici si potrebbero ottenere dallo studio degli UFO? Potrebbe benissimo portare alla soluzione di molti dei pressanti problemi che affliggono l'umanità di oggi.
Ma non dobbiamo basare le nostre opinioni o azioni solamente sulle investigazioni francesi, per quanto ben fatte siano.
Conclusioni simili sono già state tratte indipendentemente da scienziati con i quali ho avuto modo di lavorare, molti dei quali tuttavia sono riluttanti ad esprimere apertamente le loro opinioni.
Vi è un numero sorprendentemente grande di singoli scienziati che, privatamente e personalmente, mi hanno espresso il loro interesse nei confronti del fenomeno UFO, e che hanno opinioni convergenti con quelle del rapporto francese. Questi scienziati in molti casi fanno parte di grandi e prestigiose organizzazioni scientifiche, sia statali che private, le quali mantengono un atteggiamento di silenzio se non di aperta derisione del fenomeno UFO. In queste organizzazioni gli individui che hanno un'intima conoscenza del fenomeno UFO sono costretti dalle politiche aziendali a rimanere ufficialmente in silenzio e a non manifestare il loro interesse ne' il lavoro privatamente svolto su questioni attinenti agli UFO.
Vi sono invece molti altri, liberi da tali restrizioni, che stanno indipendentemente o in piccoli gruppi silenziosamente studiando la materia con ogni mezzo a loro disposizione.
E sono proprio gli scienziati e gli specialisti di entrambe queste categorie che sono l'oggetto di questo mio indirizzo a Lei, signor Presidente. Queste persone non hanno alcun modo di condividere i risultati delle loro ricerche con altri ricercatori, o raccoglierli a beneficio di altri, come è pratica corrente nelle questioni scientifiche. Per essi non vi è nulla di lontanamente paragonabile a qualcosa come l'Organizzazione Mondiale della Sanità o l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, tramite le quali associarsi e condividere i risultati delle loro ricerche, ed apprendere quello che i loro colleghi stanno facendo nel settore. E non vi sono nemmeno organizzazioni non governative che li possono aiutare in questo. Questi scienziati possiedono collettivamente informazioni e dati che, a mio giudizio, sono importanti e che dovrebbero essere condivisi con i loro colleghi ovunque si trovino.
Tutto ciò che occorre è un meccanismo che renda possibili tali interscambi, laddove i processi investigativi e di analisi rimangono responsabilità specifiche degli scienziati nei loro rispettivi Paesi.
Signor Presidente, non sto qui … e sottolineo il “non”... chiedendo che l'organizzazione delle Nazioni Unite crei la sua propria commissione incaricata di condurre ricerche nel settore degli UFO, ma solo la creazione di una commissione che fornisca la possibilità di disseminare rapidamente i risultati dei lavori e delle ricerche portate a termine ai loro colleghi in altri Paesi.
Specificamente Le chiedo, Signor Presidente, per conto dei miei colleghi in questo ed altri Paesi, di raccomandare nei modi appropriati che nell'ambito delle Nazioni Unite venga costituito un canale mediante il quale scienziati e specialisti di stati membri possano incontrarsi e scambiare la proprie idee e lavori investigativi con i colleghi di altre nazioni. Signor Presidente, io chiedo il suo supporto e consiglio su come porre in essere una tale struttura senza provocare problemi di tipo finanziario alle Nazioni Unite e senza interferire con le altre fondamentali attività di questa organizzazione.
Un tale meccanismo, Signor Presidente, faciliterebbe anche lo scambio immediato d'informazioni sull'attività UFO negli stati membri.
A puro titolo di esempio, voglio menzionare un avvistamento UFO in Kuwait effettuato da diversi e qualificati ingegneri, del quale venne pubblicata una breve notizia.
E' naturalmente molto importante in casi come questo che gli scienziati interessati in qualsiasi parte del mondo possano essere informati se una tale notizia può avere una qualche valenza, e in caso positivo possano apportare il loro contributo all'investigazione ed all'analisi dei fatti riportati. Oggi purtroppo una enorme quantità di dati UFO rimane allo stato di notizia pubblicata sui quotidiani, facendo perdere alla scienza ed al mondo intero dati di alto valore potenziale a causa della mancanza di una maniera per evitare tutto ciò.
La creazione di un tale meccanismo fornirebbe anche un sistema grazie al quale gli scienziati interessati negli stati membri potrebbero conoscersi personalmente, e quindi scambiarsi i propri lavori di ricerca o i rapporti d'avanzamento.
Signor Presidente, stiamo parlando di un fenomeno inesplicato che è stato riportato a tutt'oggi da 133 nazioni, e che ha suscitato preoccupazione e spesso paura in porzioni significative delle loro popolazioni. Virtualmente tutti i 133 Paesi sono membri delle Nazioni Unite. E' un fenomeno che ha grandi implicazioni d'ordine sociologico e politico, così come un grande potenziale scientifico.
Prendere in seria considerazione la richiesta che oggi porto avanti a nome dei miei colleghi scienziati rientra senza alcun dubbio nella sfera di competenze dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
In conclusione, Signor Presidente, vorrei ancora una volta esprimere chiaramente la mia attenta e considerata opinione, in qualità di scienziato che ha dedicato molti anni al suo studio, ovvero che il fenomeno degli UFO è reale e non il prodotto di menti disturbate, e che presenta implicazioni gravi ed al tempo stesso importanti per la scienza, per la politica ed il benessere sociale dei popoli della Terra. E' pertanto, a mio modo di vedere, degna di consapevolezza da parte delle Nazioni Unite e degna di studio come fenomeno. Voglio qui distinguere radicalmente, così come fanno i miei colleghi, fra le teorie sugli UFO, come ad esempio quella che li vuole originari di qualche altro sistema solare, ed il fenomeno in sé, altrimenti si finirebbe col mettere il carro prima dei buoi.
Signor Presidente, io non sono sempre stato dell'idea che gli UFO meritassero un serio studio scientifico.
Io cominciai il mio lavoro come Consulente Scientifico per l'Aeronautica degli Stati Uniti come un deciso scettico, fermamente convinto di aver a che fare con questioni derivanti da aberrazioni mentali ed isteria pubblica. Solo che, dopo essermi trovato di fronte a fatti innegabili e dati concreti simili a quelli studiati dalla commissione francese.... mi sono dovuto ricredere. Riconosco, Signor Presidente, che una opinione, per quanto poggiante su di una vasta base d'informazioni e di esperienze, non costituisce di per sé una prova decisiva. Sono fermamente convinto che la creazione di un meccanismo nell'ambito delle Nazioni Unite che faciliti lo scambio e la traduzione di rapporti e studi sugli UFO realizzati in diversi stati membri avvicinerà il giorno in cui questa opinione diverrà solida conoscenza scientifica.
Il fenomeno UFO, studiato dai miei colleghi e dal sottoscritto, denota l'azione di una qualche forma d'intelligenza... ma la domanda fondamentale è da dove questa intelligenza origini, se è veramente extraterrestre, o se deriva da una realtà d'ordine più elevato ancora non conosciuta dalla scienza, o addirittura se si tratta d'una qualche forma di strana manifestazione psichica della nostra intelligenza. Cerchiamo il suo appoggio, Signor Presidente, per assistere gli scienziati, in particolar modo quelli già associati con le tante organizzazioni investigative, ufficiali o meno, esistenti al mondo per fornire loro una sorta di camera di compensazione nella quale il lavoro già in atto su scala globale possa essere consolidato in un serio e concentrato approccio a tale questione, che rappresenta una delle più grandi sfide della scienza attuale.

Fonte: paolog.webs.com/VAR/UN/hynek/HynekUN.htm
21/05/2011 12:44

Alessandro;
vista la parsimonìa con la quale bisogna gestire i nostri interventi nel forum a causa del filtro antiflood che impedisce di ridpondere a raffica, inserisco quì il mio ringraziamento personale per le tue 4 discussioni avviate stamattina sui casi ufo storici;
un ringraziamento davvero sentito moltiplicato per quattro, anzi elevato alla quarta; ma non sarebbe comunque sufficiente.
Tante volte con i tuoi casi storici mi hai fatto davvero sobbalzare dalla sedia o venire la pelle d'oca o mi hai commosso;
mi hai ricordato che quegli oggetti che sempre nel cielo cerco di scorgere e che sembrano così esotici, fuggevoli o immaginari, hanno in realtà una credibilità solida e una storia alle spalle che ha portato i lungimiranti a indagare.
E nei momenti di debolezza, quando si insinua il dubbio di stare inseguendo un sogno o una chimera, mi hai fatto tornare ad essere felice di essere un ufofilo e a sentirmi nella ragione anche se dalla parte dei più deboli e facilmente attaccabili: come del resto noi tutti nel forum.

Grazie Alessandro.
21/05/2011 13:27

Re:
Hybrid1973, 21/05/2011 12.44:

Alessandro;
vista la parsimonìa con la quale bisogna gestire i nostri interventi nel forum a causa del filtro antiflood che impedisce di ridpondere a raffica, inserisco quì il mio ringraziamento personale per le tue 4 discussioni avviate stamattina sui casi ufo storici;
un ringraziamento davvero sentito moltiplicato per quattro, anzi elevato alla quarta; ma non sarebbe comunque sufficiente.
Tante volte con i tuoi casi storici mi hai fatto davvero sobbalzare dalla sedia o venire la pelle d'oca o mi hai commosso;
mi hai ricordato che quegli oggetti che sempre nel cielo cerco di scorgere e che sembrano così esotici, fuggevoli o immaginari, hanno in realtà una credibilità solida e una storia alle spalle che ha portato i lungimiranti a indagare.
E nei momenti di debolezza, quando si insinua il dubbio di stare inseguendo un sogno o una chimera, mi hai fatto tornare ad essere felice di essere un ufofilo e a sentirmi nella ragione anche se dalla parte dei più deboli e facilmente attaccabili: come del resto noi tutti nel forum.

Grazie Alessandro.



Grazie infinite a te per le parole! Non credo di aver fatto niente di speciale, riporto solamente quanto fatto da grandi persone prima di noi. E' importante riportare alla luce certi fatti, soprattutto dopo che vediamo trasmissioni come Mattino Cinque che vanno a trattare un fenomeno che non comprendono, più grande di loro. Quelli da me proposti sono casi di vera e pura Ufologia, e notare la "U" maiuscola, non lucette in cielo molto vaghe, non leggende dietro a patti scellerati o basi sotterranee o sottomarine, ma veri casi UFO. A noi questi eventi devono interessare, perché sono questi che confermano la realtà di un fenomeno incredibile come quello degli UFO. Lasciamo pure che i cosiddetti "cicappini" o opinionisti che fino al giorno prima manco sapevano cosa significasse la sigla UFO, continuino a parlare e a sparlare, loro non sanno quello che dicono, e alla luce di questo, io piuttosto informato sulla materia, appassionato e testimone diretto di un particolare avvistamento che ho avuto anni fa, so quello che dico, so a cosa credo, so che è tutto vero.

Grazie!


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21/05/2011 22:27

E' stata già postata una discussione analoga, anzi due, se ci mettiamo anche quella del discorso di MacDonald nella medesima sede che ha visto Hynek relatore ben 9 anni dopo
[Modificato da WOODOK 21/05/2011 22:28]
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