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Cosa diceva E.Siragusa 50 anni fa

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2009 22:03
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23/10/2009 20:02

Ho trovato girando in rete una lettera del 1959 che il contattista italiano Eugenio Siragusa scrisse al Maggiore Donald Keyhoe, all'epoca direttore del Nicap.
Beh leggendola direi che il contenuto è di grande attualità, seppur a 50 anni di distanza.





Qui il testo:

Centro Regionale Studi e Ricerche
U. F. O. (Unidentified Flying Objects)
ASTRONAUTICA COSMOLOGIA
SEDE REGIONALE
C A T A N I A corso delle Provincie 146
SERVIZIO INFORMAZIONE STAMPA

Catania,12 Dicembre 1959

UNA CRISI COSMICA MINACCIA IL NOSTRO PLANETA

Circa dodicimila anni fa, la Terra ritornava su un sentiero di riassestamento con un volto tumefatto da avvenimenti apocalittici. Questa crisi segnò la scomparsa dell'intero continente "Atlantide" e di altre terre minori.

Secondo le ricerche di alcuni studiosi, i cataclismi periodici del nostro pianeta derivano da due cause: lo sviluppo cosmico del suo centro igneo in relazione al movimento di traslazione del sistema solare nella Galassia e l'azione del nostro unico satellite che regolarmente, ogni dodicimila anni circa, provoca una perturbazione dell'equilibrio del geoide. Il fenomeno è, a sua volta, causato da gravi disturbi magnetici e gravitazionali, dovuti ad un'eccezionale attività solare, ricorrente a regolari cicli dodecamillenari. Tali disturbi influiscono, anzitutto, sullo stato di ionizzazione dell'atmosfera; ne conseguono violentissimi cicloni e nubifragi in tutti i continenti, preludio a disastri infinitamente peggiori.

I pianeti dotati di due o più satelliti di congrua mole sono ben bilanciati, mentre quelli che ne sono privi o, peggio, ne possiedono uno solo, come la Terra, hanno un equilibrio instabile nel tempo, ben facile ad esser perturbato da diversi fattori.

Da circa un decennio la Terra è entrata nella fase iniziale di una di tali crisi. Disastrosi avvenimenti naturali si succedono sempre più frequenti, alternandosi in brevissimo spazio di tempo qua e là per il mondo, con forza aggressiva sempre maggiore e provocando danni incalcolabili e mortalità impressionante. Tali eventi non sono che un lievissimo preludio ad altri, di proporzioni apocalittiche, che seguiranno nel futuro. Questi avvenimenti sono ben noti agli esseri che trascorrono per il cielo sulle navi spaziali. Alcuni di loro sono nostri simili, discendenti da superstiti dell'ultimo grande cataclisma terrestre e di altri di minore portata, tratti furtivamente in salvo da esseri provenienti da altri sistemi solari. Questi omini dello spazio hanno raggiunto un grado di evoluzione inimmaginabile anche alla più ardita fantasia.

Un gruppo di nostri amici extraterrestri si propose di portare in salvo, al momento opportuno, una rappresentanza della nostra umanità in pericolo; questa missione, però, non sarà senza ostacoli. Essi dovranno lottare contro altri esseri, dominatori di due gruppi di sistemi solari della nostra Galassia, che si oppongono drasticamente ad ogni intervento nell'evoluzione dei popoli planetari arretrati, onde conservare il monopolio del potere, impedendo l'insorgere di nuovi possibili rivali.

La situazione politica del settore della Galassia ove si trova il nostro sistema solare è tutt'altro che tranquilla. Tre gruppi di popoli planetari molto evoluti si dividono il potere. Chiamiamoli "X", "Y" e "Z".

I gruppi "X" ed "Y", intransigenti, impediscono al gruppo "Z", moderato a di sentimenti meno duri, d'intervenire in aiuto dei popoli arretrati che sono, pertanto, condannati a decine e decine di millenni d'inutile e tormentoso travaglio evolutivo. Ogni tentativo di contatto viene frustrato, ogni infrazione infallibilmente scoperta ed i suoi effetti neutralizzati con raffinatis simi espedienti. Menzogne su menzogne vengono propinate, con la telepatia ed altri mezzi sconosciuti, ai popoli in evoluzione e la conoscenza dell'Universo è loro rigorosamente preclusa.

Il gruppo "Z", da parte sua, cerca, nei limiti del possibile, d'impedire ai gruppi tiranni degli occulti atti di ostilità contro la Terra.

La nostra millenaria civiltà non è destinata a perire. Parte dei terrestri saranno trasferiti, a tempo debito, su un altro pianeta.

Al disopra delle odiose lotte che imperversano nella Galassia, ci perviene un messaggio di amore e di fratellanza che sovrasta il tempo e lo spazio.

Il dirrettore
Siragusa Eugenio


fonte: www.ufologie.net/indexe.htm


Pur non essendo un patito del fenomeno del contattismo, trovo interessante che a distanza di 50 anni le tematiche di fondo sono le stesse, la sua lettera per certi versi sembra la trama del film "Segnali dal futuro".

Catastrofi solari e alieni salvatori, solo che in questo caso non ci troviamo di fronte a un video anonimo di youtube con sottofondo musicale newage, ma abbiamo una lettera di un personaggio importante che seppur datata, sembra essere stata scritta ieri.

Quindi mi chiedo se non abbiamo fatto nessun passo avanti in 50 anni, visto che le tematiche attuali sono le stesse di allora, o se forse il messaggio di allora, a distanza di tanti anni, acquista maggiore veridicità.

Che ne pensate?
[Modificato da DeMultaNocte 23/10/2009 20:03]

Socio CUN Roma

23/10/2009 21:18

Re:
DeMultaNocte, 23/10/2009 20.02:



Ho trovato girando in rete una lettera del 1959 che il contattista italiano Eugenio Siragusa scrisse al Maggiore Donald Keyhoe, all'epoca direttore del Nicap.
Beh leggendola direi che il contenuto è di grande attualità, seppur a 50 anni di distanza.


Che ne pensate?




Innanzitutto ti ringrazio per questa segnalazione...spesso nei Forum ufologici si discute soltanto della fuffa del giorno e non si fa mai vera ricerca.Riportare alla luce vecchi documenti sottraendoli all'oblìo del tempo è quanto di più meritorio possa esserci.

Tu dici di aver trovato questo vecchio documento estremamente "attuale", a discapito dei suoi 50 anni...Io penso che sia proprio questa la prova più evidente del valore di una persona : quando i suoi scritti,le sue idee,resistono all'usura del tempo significa che quella persona aveva una giusta visione delle cose.Eugenio SIRAGUSA è stato spesso liquidato come un personaggio "folkloristico"...in realtà tutti coloro i quali l'hanno conosciuto ne conservano invece un ottimo ricordo.E' per questo motivo - ad esempio - che ancora oggi si stampano e si vendono i libri di George ADAMSKY :nessuno di noi oggi crede che Marte o Venere siano abitati (a parte Matteo AGOSTI ),ma il racconto dei suoi incredibili e- al tempo stesso- normalissimi contatti con i nostri Fratelli dello Spazio ha ancora oggi il potere di affascinarci e di farci sognare.
[SM=g8861]


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23/10/2009 22:03

Re:
DeMultaNocte, 23/10/2009 20.02:

Ho trovato girando in rete una lettera del 1959 che il contattista italiano Eugenio Siragusa scrisse al Maggiore Donald Keyhoe, all'epoca direttore del Nicap.

Pur non essendo un patito del fenomeno del contattismo, trovo interessante che a distanza di 50 anni le tematiche di fondo sono le stesse, la sua lettera per certi versi sembra la trama del film "Segnali dal futuro".

Catastrofi solari e alieni salvatori, solo che in questo caso non ci troviamo di fronte a un video anonimo di youtube con sottofondo musicale newage, ma abbiamo una lettera di un personaggio importante che seppur datata, sembra essere stata scritta ieri.

Quindi mi chiedo se non abbiamo fatto nessun passo avanti in 50 anni, visto che le tematiche attuali sono le stesse di allora, o se forse il messaggio di allora, a distanza di tanti anni, acquista maggiore veridicità.

Che ne pensate?




Penso che tutto ciò abbia un che di vagamente inquietante... [SM=g27994] Mentre leggevo l'interessante lettera che hai postato, ho subito pensato anch'io al film "segnali dal futuro", il cui contenuto, a quanto pare, è per lo meno tutt'altro che inedito. Tra questo discorso e i richiami biblici a cui avevo accennato, direi che dietro al film c'è sicuramente un discreto lavoro di documentazione, lavoro che potrebbe sembrare addirittura superfluo per un film hollywoodiano di fantascienza catastrofica farcito di effetti speciali... [SM=g27991]
Commentando il contenuto della lettera, l'idea della catastrofe planetaria con salvataggio di una ristretta cerchia di "eletti" non mi lascia certo di buonumore, chi dovrebbe decidere quali sono i "prescelti" e in base a che criterio? Tutti vorrebbero un passaggio sull'arca della salvezza, ma alla maggiorparte bisognerebbe dire "no, tu no, resti qua a morire, barbùn!"... Ovviamente io mi metto nei panni di chi resta a terra, dubito che sarei tra i fortunati ad avere il "passaggio"... Senza contare gli eventuali dilemmi morali del dover abbandonare al loro destino i propri cari, che quasi certamente non sarebbero stati "nominati", per salvarsi la pellaccia...
E ovviamente è difficile non mettere in relazione tutto questo con il famigerato 2012, la più vicina data di millantato "doomsday"...
Tuttavia mi è davvero poco chiara la natura degli sconvolgimenti a cui dovrebbe essere soggetta la Terra: Siragusa parla di più o meno tutte le catastrofi naturali possibili, dai terremoti agli effetti magnetici, a quelli gravitazionali, all'attività solare anomala. E' solo sfiga o questi fenomeni dovrebbero essere correlati tra loro in qualche modo, e soprattutto, sarebbero prevedibili e ben definiti i cicli secondo cui si ripresentano? E se dopo Atlantide l'umanità è comunque sopravvissuta, perché non dovrebbe farcela di nuovo?
Dall'altra parte abbiamo che il discorso "fine del mondo" in periodi di instabilità e mutamento è sempre stato in voga, in realtà l'idea che "terribili catastrofi sono imminenti" credo circoli tra l'umanità dall'alba dei tempi, associata di volta in volta a questa o quella profezia, a questo o quel fenomeno celeste. Però è vero che tutte le culture riportano la memoria di un lontano "diluvio universale" (e ormai credo che la sua effettiva esistenza sia accettata anche dagli scienziati) con relativi "prescelti" incaricati di mettere in salvo le specie viventi, quindi del tutto infondata questa paura può non essere.
Comunque mi fa specie che cinquant'anni fa ci fosse lo stesso senso di "imminenza" che c'è adesso, le catastrofi naturali si susseguono come sempre alla faccia nostra, ma nulla credo sia cambiato al punto da far presagire eventi globali imminenti!
Eppure il dubbio resta, che ne sappiamo noi per dirlo con certezza? In fin dei conti studiamo da talmente poco il nostro pianeta e gli altri corpi celesti... [SM=g27991]
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