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TORRI GEMELLE: SONO CROLLATE A CAUSA DEGLI AEREI?

Ultimo Aggiornamento: 06/01/2012 00:18
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13/09/2011 21:49

Per effetto delle commemorazioni, si è assistito a molti e approfonditi documentari, con molto più materiale degli anni precedenti. Una disputa del passato poneva come interrogativo se gli aerei, da soli, potevano provocare il crollo delle torri gemelle. Cosa ne pensate?
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Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
14/09/2011 20:35

E' assolutamente impossibile che quei crolli siano dovuti all'impatto di due aerei e dal conseguente, IMPOSSIBILE aumento di temperatura di oltre 1600 gradi, temperatura MINIMA per ammorbidire l'acciaio.

A questo proposito...

Un pò di storia...


- 28 luglio 1945. Un bombardiere

B-25 si perse nella nebbia e si

schiantò al 79 piano dell'Empire

State Bulding. 14 morti e danni

stimati intorno ai milioni di

dollari. Ma l'edificio è giunto

intatto fino ai giorni nostri

-14 febbraio 1975, un grave incendio

si sviluppò tra il 9 e il 4 piano

della torre nord del WTC. Citando

il New York Times l'incendio fu

lo stimolo per un munizioso esame

delle torri e per la conseguente

decisione di installare il sistema

antincendio

-4 maggio 1988, un grattacielo di

62 piani a Los Angeles bruciò per

3 ore e l'incendio interessò 4 piani.

Non è crollato

-23 febbraio 1991, un grattacielo di

38 piani a Philadelphia costruito

nel 1973 bruciò per più di 19 ore

con incendi estesi per 8 piani.

Non è crollato

-17 ottobre 2004, un grattacielo di

56 piani in Venezuela, costruito

nel 1976, bruciò per più di 17 ore

e l'incendio devastò 26 piani,

arrivando perfino al tetto. Non è

crollato

-12 febbraio 2005 il Windsor Bulding

a Madrid, una torre di 32 piani

con struttura in cemento armato è

bruciata per quasi 24 ore,

sradicando completamente gli ultimi

10 piani dell'edificio. anche se quei

10 piani crollarono il resto

dell'edificio rimase in piedi.

11-settembre 2001, due grattacieli

di 110 piani, ultimati nel 1973

bruciarono rispettivamente per 56

minuti e 103 minuti su 4 piani,

prima di crollare completamente

atterra

Un pò di buon senso...


Qualcuno potrebbe ora supporre che il crollo delle torri sia dovuto dalle sue caratteristiche costruttive.

Le Twin Towers erano composte da 200.000 tonnellate di acciaio, 552.500 metri cubi di cemento, 103 ascensori 43.600

finestre, 60.000 sistemi di condizionamento e un'antenna televisiva di 110 metri. Il nucleo di ciascuna torre era di 27 per

41 metri, comprensivi di 47 colonne rettangolari in acciaio di 1 metro e 40cm di spessore. La torre Nord è stata

completata nel 1970, ed era alta 417 metri. La Torre Sud è stata completata nel 1973, raggiungendo i 415 metri di altezza, rendendole gli edifici più alti del mondo fino al completamento della Sears Tower nel 1974.

La versione ufficiale vuole che queste imponenti strutture siano state distrutte da 37.854 litri di kerosene. Con i filmati,

le testimonianze, le perizie di molti altri architetti, ingengeri, fisici e di un pò di buon senso, possiamo

tranquillamente scartare questa ipotesi.

Il secondo aereo ha colpito la Torre Sud tra il 78° e l'82° piano alle 9:03 colpendo lo spigolo a sud-est. Quindi il

grosso del carburante è esploso all'esterno in una voluminosa palla di fuoco. Tuttavia questa Torre è crollata per prima,

anche se la Torre Nord è stata colpita in pieno, e stava bruciando da 18 minuti di più.

Un pò di fisica...

La legge Galileiana sulla caduta dei corpi, calcola il tempo che impiega un oggetto a cadere da una certa distanza, in caduta libera.

Tempo =Radice quadrata di [2xDistanza] [m]/9.81]

La Torre Sud era alta 415 metri.

Tempo = Radice di [2x415/9,81]= 9.2 secondi.

Le Twin Towers sono venute giù ad una velocità prossima a quella di una caduta libera, ben 200.000 tonnellate di acciaio sii sono infrante in sezioni non più lunghe di pochi metri, e 552.500 metri cubi di cemento polverizzati.

Un fenomeno per essere scientificamente accettabile deve essere: osservabile, ripetibile e dimostrabile.

Il NIST ad oggi ha dato la spiegazione delle temperature, ma almeno 1500 ingegneri, architetti e fisici affermano esattamente il contrario, oltretutto analizzando i video è possibile vedere chiaramente degli sbufi di fumo che escno dalle finestre, classiche delle demolizioni controllate. In oltre, altra domanda: quante probabilità ci sono che nello stesso giorno, nello stesso posto, crollano ben 3 edifici, tra cui due tra i più alti del mondo, e uno di 47 piani che aveva semplicemente qualche incendio, davvero molto irrilevante. Se a questo, ci mettiamo anche che tutti e tre son crollati in caduta libera, in meno di 10 secondi, polverizzando qualunque cosa e che son cadute in un modo verticale, assolutamente perfetto, beh...Esistono in oltre delle testimonianze di persone sopravvissute nella zona proprio dove secondo la commissione ufficiale, si sarebbe scatenato l'incendio, quindi le più alte temperature erano presenti proprio li, ma NON è così. Di testimonianze ce ne sono molte, da giornalisti, sopravvissiuti, vigili del fuoco, poliziotti e passanti in mezzo la strada.

MOLTE teorie del NIST e della commissione Bush sono frottole, senza il minimo senso, non ci sono riscontri scientifici, ma va oltre e sfida le leggi della fisica, dell'ingegneria e non solo. Se poi a questo, ci aggiungiamo la strana e completa scomparsa di un aereo da 100 tonnellate al Pentagono, nello stesso giorno...beh....
[Modificato da AlessandroCacciatore 14/09/2011 20:36]
15/09/2011 10:13

Re:
AlessandroCacciatore, 14/09/2011 20.35:



MOLTE teorie del NIST e della commissione Bush sono frottole, senza il minimo senso, non ci sono riscontri scientifici, ma va oltre e sfida le leggi della fisica, dell'ingegneria e non solo.




Posso chiederti se hai mai letto i risultati della Commissione d'inchiesta sull' 11/9 ???


15/09/2011 14:51

Ho letto tutto ciò che c'è da sapere sul 9/11, tanto da considerare la cosiddetta "versione ufficiale" una frottola senza il minimo senso, che fa acqua da tutte le parti. Io considero l'11 settembre "la fiera delle assurdità". Dopo 10 anni, tutti dovrebbero riconoscere l'impossibilità di questi avvenimenti, che se calcolati tutti insieme, generano per l'appunto talmente tante di quelle stranezze che già a priori ti fanno capire che non è come ti vogliono far credere.

I risultati della Commissione sul 9/11 che a dirla tutta Bush all'inizio non voleva neanche formarlo, tralascia moltissime questioni, e non indaga assolutamente su fatti di grande importanza. Ma a parte questo, riguardo il crollo delle Torri Gemelle, bisogna prendere in considerazione le teorie del NIST, che sono completamente differenti da quelle di moltissimi altri studiosi e dalla FEMA. Il FEMA ha calcolato che una delle due Torri è crollata addirittura in 8 secondi, e ha calcolato un aumento di temperatura incredibile subito dopo i crolli, di un aumento di oltre 800 gradi. Il NIST e la commissione ufficiale del 9/11 non spiega infatti come sia stato possibile che anche mesi dopo l'evento, cioè fino a novembre, nella zona ci fossero altissime temperature, acciaio fuso e ancora molto caldo. Molti vigili del fuoco, ed esistono le testimonianze filmate, hanno affermato che non solo i piani venivano giù con una potenza tale da essere considerate classiche delle demolizioni controllate, ma anche della lava che fuoriusciva dall'edificio, e in alcuni dei video delle Torri, è chiaramente visibile un qualcosa che è quanto più simile a della lava.

Il NIST vuole far credere che le Torri siano crollate per colpa degli impatti e del kerosene, ma il kerosene non arriva a più di 600 gradi, e ci vogliono molte ore. Molti testimoni si sono salvati dalla zona dell'impatto. Per solo ammorbidire l'acciaio ci vogliono grandi ben più superiori, e si parla, ed è scientificamente provato da sempre, ben 1600 gradi, altrimenti non si spiega come mai venga utilizzata la fiamma ossidrica per lavorare l'acciaio ed altri metalli. Il fuoco generato dagli aerei si era già spento dopo un paio di minuti, non è quindi continuato a genenarsi tanto da arrivare oltre 1.000 grandi, e questo è constatabile anche dal colore del fumo, dal grigio scuro al nero, classico del fuoco che sta perdendo ossigeno, e se perde ossigeno non può continuare a generarsi, a vivere, ad alimentarsi e ad aumentare la temperatura.

Tuttavia, sappiamo anche che il crollo ha generato una polverizzazione COMPLETA degli edifici, cosa impossibile da generarsi se fosse in realtà un crollo naturale di una struttura, che potrebbe benissimo crollare di lato. Altro fatto assurdo è che all'inizio il crolo può anche essere logico, ma non si spiega come sia stato possibile che si sia polverizzato tutti quei piani fino ad arrivare alle fondamente. Questa è una cosa che non si è spiegata.

Quindi abbiamo dei crolli che vanno da 8 secondi alla prima torre, 9 alla seconda, e anche il WTC 7. Oltretutto edifici lontani svariate centinaia di metri sono stati colpiti dai detriti, quindi cos'ha l'energia così elevata da scagliare pezzi degli edifici contro altri? Non di certo un semplice crollo, ma ben altro.

www.luogocomune.net/site/modules/911/911/5-WTC/potmist/towe...

www.luogocomune.net/site/modules/911/911/5-WTC/potmist/gz...

Tutto questo non è spiegato dalla commissione ufficiale e dal NIST che resta con delle teorie, che sfidano comunque la scienza.

Ma fossero solo i tre stranissimi crolli, ma l'attacco al Pentagono, il famoso aereo di 100 tonnellate sparito, l'aereo schiantatosi in Pennsylvania, sparito pure quello. I 19 dirottatori, dove almeno 6 di loro sono ancora in vita. Non esiste alcun video dei dirottatori mentre si trovavano all'interno dell'aereoporto. L'assoluta inefficenza della sicurezza aerea, dall'FAA ingiustamente condannata dal governo, all'aeronautica, al NORAD che non hanno mai fatto partire un solo caccia. Dall'inefficenza delle batterie antiaeree posizionate nei pressi del Pentagono. Soli dopo 24 ore l'FBI riesce a sapere vita morte e miracoli dei 19 dirottatori. Al Pentagono si è polverizzato l'aereo ma son riusciti a ritrovare il DNA delle vittime. Quasi 90 telecamere intorno al Pentagono e ad oggi non abbiamo visto un serio video che mostri finalmente sto benedetto aereo andare contro il Pentagono. Tutti i terroristi erano incapaci di far volare anche un piccolo aereo di turismo. L'impossibilità aerodinamica di far volare in quel modo un aereo così pesante contro il Pentagono. L'impossibilità che dei dirottatori che sapevano anche poco e niente della lingua inglese, e di aviazione, sapessero ritrovare in mezzo una selva di grattacieli, le due Torri Gemelle, senza neanche un'assistenza da terra, tramite Torre di controllo. Alle Torri Gemelle non è stato ritrovato NULLA, ma stranamente un passaporto bruciacchiato ma quasi del tutto intatto e leggibile di uno dei dirottatori. In Pennsylvania non è stato ritrovato nulla, ma stranamente si sono salvati tutti effetti personali dei dirottatori. Bin Laden non è ufficialmente ricercato per i fatti dell'11 settembre, e non ci sono prove concrete ad oggi che sia stato lui. L'FBI smentì la sua partecipazione il giorno stesso, e lo stesso Bin Laden negò di esere stato lui. La Russia, l'Egitto, il Marocco, l'Argentina ed altre nazioni, informarono gli USA molto prima dell'11 settembre, che c'erano alte probabilità di attacchi terroristici imminenti sul suolo americano. Bush, Cheney, la Rice, smentirono tutto pubblicamente, mentirono, e dissero che non era prevedibile un atto del genere. FALSO, dal 1997 alla CIA si ipotizzarono attacchi terroristici utilizzando aerei di linea, dirottandoli, e scagliarli contro il WTC. Il 10 settembre, sulla scrivania di Bush c'era un documento su come invadere l'Afghanistan, il giorno dopo ecco la scusa per poterli attaccare liberamente.

La Commissione sul 9/11 smentisce lo stesso presidente USA

www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/06_Giugno/16/commissio...

Si legge: IL PARERE - Per la Commissione infatti «non c'è prova credibile» che l'Iraq e Al Qaeda abbiano cooperato per attaccare gli Stati Uniti. Esattamente il contrario di quanto sostenuto martedì dal capo dello Stato americano.

La cellula terroristicz Al Qaeda non ha mai rivendicato un solo attacco terroristico, e prima dell'11 settembre nessuno sapeva niente della sua esistenza, non esisteva, non se ne parlava mai, la stessa Condoliza Rice non ne sapeva l'esistenza. In realtà Al Qaeda era il nome di un database della CIA ed ad oggi la sua effettiva esistenza resta dubbia. Dopi l'11 settembre, tutti attaccavano Al Qaeda anche solo per un furto in una banca, ma non vennero mai portate prove per confermare che sia stata questa cellula terroristica, né che questo gruppo esista davvero.

E potrei continuare ancora...
[Modificato da AlessandroCacciatore 15/09/2011 15:12]
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15/09/2011 21:12

AlessandroCacciatore, 15/09/2011 14.51:

Il NIST vuole far credere che le Torri siano crollate per colpa degli impatti e del kerosene, ma il kerosene non arriva a più di 600 gradi, e ci vogliono molte ore. Molti testimoni si sono salvati dalla zona dell'impatto. Per solo ammorbidire l'acciaio ci vogliono grandi ben più superiori, e si parla, ed è scientificamente provato da sempre, ben 1600 gradi, altrimenti non si spiega come mai venga utilizzata la fiamma ossidrica per lavorare l'acciaio ed altri metalli. ...



Mi tocca farti notare Alessandro che, a parte le tue considerazioni e sospetti complottistici che sono e restano una tua opinione, e che io rispetto pienamente, putroppo non hai detto cose corrette per quanto attiene l'aspetto strutturale/antincendio.
Sono ingegnere edile e eseguo calcoli strutturali antisismici da più di 20 anni (vecchiotto eh?) di strutture intelaiate in acciaio, cemento armato, legno e di strutture a setti come le murature. Inoltre eseguo le certificazioni su elementi strutturali di cui valuto analiticamente il valore R (Resistenza) per i Vigili del Fuoco per ottenere i CPI (Certificato di Prevenzione Incendi). Inoltre ho eseguito perizie per il Tribunale proprio per casi di incendio.

Quando una membratura metallica viene esposta all’azione del fuoco, la sua temperatura interna aumenta piuttosto rapidamente, il che si ripercuote in un’altrettanto rapida diminuzione delle
caratteristiche di resistenza e di rigidezza. Nell’istante in cui la temperatura interna raggiunge un valore di temperatura critico, variabile solitamente tra i 500°C ed i 650°C in funzione dello schema statico, delle condizioni di esposizione al fuoco e del livello di carico applicato, si verifica il collasso strutturale.

In pratica ti posso portare migliaia di esempi di calcolo di un elemento pilastro in acciaio non protetto che in circa 9-10 minuti collassa alle temperature sopra riportate (e non a quelle di fusione che non c'entrano assolutamente nulla).

Bada bene che non puoi assolutamente analizzare il collasso di una struttura senza considerare il suo schema statico, la forma degli elementi strutturali orizzontali e verticali, i collegamenti, le luci dei solai e delle travi portanti e soprattutto i carichi.



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Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
16/09/2011 00:50

All'interno delle Torri non c'erano più di 200 gradi, deve ancora essere spiegato scientificamente come facciano 3 edifici a crollare nello stesso giorno in una maniera identica a delle esplosioni controllate. Li ci sono TUTTE le caratteristiche per spiegare un crollo fatto da demolizioni, hanno parlato importanti esperti di demolizioni, ed hanno confermato la loro idea dell'utilizzo di esplosivi. Addirittura lo stesso Tom Sullivan, ex dipendente di una delle più importanti compagnie di demolizioni, la Controlled Demolition Inc, non ha dubbi sul crollo delle Torri per colpa di esplosivi.

www.ae911truth.org/news/41-articles/315-explosive-evidence-at-wtc-cited-by-former-cdi-emplo...

Nel 2009 uscì un articolo in cui si confermarono tracce di nanotermite al WTC. Questo chi non si informa non lo sa.

www.benthamscience.com/open/tocpj/articles/V002/7TOCPJ.pdf

Questo spiegherebbe la lava che molti testimoni, vigili del fuoco inclusi, affermarono di vedere colare, e spiega anche le altissime temperature registratesi per mesi, e pozzi di metallo letteralmente fusi ritrovati a ground zero, tra cui il famoso "meteorite" che secondo quel genio di Attivissimo era solamente cemento pressato. Tra i famosi ritrovamenti, anche lastre di acciaio molti grandi che sono letteralmente piegate e deformate in un modo incredibile.

Tutto quello che ho scritto non è una mia opinione, ma fatti documentati che conoscono ormai in molti, e tutti veri, basta informarsi meglio se non lo avete ancora fatto. Ognuno creda a quello che vuole, ma la storiella della versione ufficiale farebbe ridere anche un bambino di 8 anni. Liberi di pensarla come volete, anche se non so voi da che parte stiate, ma io a farmi prendere in giro da una versione ufficiale che oltre a cambiare teoria ogni 2 minuti come il vento, mi va anche a parlare di "gassificazione dell'aereo" per spiegare l'incredibile scomparsa di 100 tonnellate di boeing al Pentagono, insulta la mia intelligenza.

Ah, anche l'aereo in Pennsylvania non si è ritrovato...

Mi sai anche spiegare le incredibili temperature registrate dopo i crolli anche a distanza di mesi? Com'è che Giuliani decise di vendere molti pezzi ritrovati al WTC? Perché son stati mandati via? Paura di farli analizzare? Per fortuna che qualcosa è rimasto. Come spiegare l'acciaio e addirittura il cemento FUSO?

www.youtube.com/watch?v=p_X-S2b5eVI

Tutto questo NON è stato spiegato, perché non può essere spiegato, è semplicemente impossibile.

Tuttavia, è comunque interessante che ci sono pareri discordanti tra gli esperti, ma fino ad ora io ho letto solamente quelli del NIST, ma il gruppo di Richard Gage ad esempio conta più di 1.500 tra ingegneri ed architetti, è indipendete e guarda caso dice esattamente il contrario. La commissione 9/11 indipendete, idem. Tutti dicono il contrario, appatto che non sia un gruppo del governo o che era sotto controllo di Bush. Poi ci sono altri gruppi e movimenti, uno molto autorevole, francese

www.reopen911.info

Impressionante che ci sia un gruppo di più di 220 tra politici, militari ed ex agenti dell'intelligence.

patriotsquestion911.com

Ma ripeto, il crollo delle Torri è solamente il primo di MOLTI misteri, assurdità, successe quel giorno, cosa che la Commissione ufficiale sul 9/11 non ha neanche minimamente parlato. Ma ci sono anche dei precedenti, come indagini dell'FBI e del Pentagono che portarono alla luce un futuro attacco terroristico in USA, ma che, stranamente, queste indagini vennero bloccate.
[Modificato da AlessandroCacciatore 16/09/2011 01:15]
16/09/2011 01:51

Da tener presente in oltre un fattore molto ma molto importante, assai rilevante: l'acciaio delle Torri Gemelle fu certificato ASTM E119, cioè una qualità davvero molto notevole ed elevata, capace di resistere, quindi garantire, una resistenza di oltre 1000 gradi per svariate ore. Calcolando che all'interno degli edifici, temperature così elevate non arrivarono mai, come si spiega? Un dipende della Underwriter Laboratories, la società che certificò il materiale degli edifici, mando una letterà direttamente al NIST. Sostanzialmente non fu d'accordo con la loro strana teoria dei crolli dovuti agli incendi...



1 - La società per cui lavoro ha certificato i componenti in acciaio usato per la costruzione del World Trade Center.

2 - [...] una cosa su cui siamo sempre stati d'accordo è che i componenti usati soddisfassero i requisiti richiesti.

3 - La mia società ha effettuato dei test di laboratorio, che però hanno confermato che gli edifici dovrebbero aver sopportato facilmente lo stress termico causato dalle varie sacche di carburante che bruciava.

4 - Sappiamo che i componenti avevano avuto la certificazione ASTM E119, per la quale si richiede che i componenti vengano esposti ad una temperatura di 1100° C per svariate ore. E siamo tutti d'accordo sul fatto che l'acciaio utilizzato soddisfasse questi requisiti.

5 - Le vostre stesse osservazioni suggeriscono che l'acciaio sia stato esposto a temperature massime di 250° C, che è quello che ci si potrebbe aspettare da una analisi termodinamica della situazione. Per ammorbidire l'acciao, quando lo si forgia, si debbono raggiungere temperature di almeno 1100° C.

6 - I vostri stessi riscontri stabiliscono chiaramente che la maggior parte delle colonne perimetrali, 157 su 160, non sia mai stata esposta ad un calore superiore ai 250° C.

7 . Se l'acciaio di quegli edifici si è fuso o si è ammorbidito, sono certo che concorderemo tutti che non possa essere stato dovuto all'incendio di carburante da aereo, e tanto meno da quei brevi incendi sviluppatisi in quegli edifici.

8 - Altrimenti, sostenere che quell'acciaio si sia ammorbidito con temperature di 250° C suggerisce che la maggior parte delle vittime di quel giorno sarebbe stata dovuta ad una carenza di misure di sicurezza, la qual cosa dovrebbe causare enormi preoccupazioni alla mia società.

9 - Perfavore fate tutto il possibile per eliminare in fretta questo malinteso sul fatto che il carburante di aereo sia in grado di ammorbidire o di fondere l'acciaio.

Il calore nelle Torri non superò i 250 gradi, contro i 1.100 cui furono sottoposti i materiali (l'acciaio) che successivamente utilizzarono per la costruzione delle Torri Gemelle stesse.

Quindi?

Se dovessimo usare il rasoio di Occam in questa situazione, quale delle risposte più semplice sarebbe quella giusta o più vicina possibile alla verità? Delle demolizioni controllate o dei crolli stranissimi, più unici che rari, avvenuti addirittura lo stesso giorno, nello stesso posto, allo stesso identico modo?
[Modificato da AlessandroCacciatore 16/09/2011 01:58]
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16/09/2011 03:20

e come vedi ho fatto oltre le tre di notte per risponderti :)
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Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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16/09/2011 03:22

Alessandro
ti avevo scritto un papiro e mi sono accorto che non è andato in porto.
E' troppo tardi e domani proverò e riscrivertelo tutto
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Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
16/09/2011 13:35

Ma vedi, non è solo il crollo delle torri davvero singolare, ma ben tre edifici crollati nello stesso modo non uno, e le incredibili altre stranezze successe quel giorno. Non vanno presi i casi da sé, singoli, è solito fare dei debunkers come Attivissimo, perché i dati messi insieme, ed è una mole di dati consistente, è impossibile anche per lui da negare, che poi lui e molti altri neghino fatti incredibili, questo è un altro discorso, ma non è un comportamento che di solito dovrebbe avrebbe una persona normale. Una persona, che vuole davvero scoprire la verità o una "persona di scienza", perché chiunque vedendo il Pentagono o il luogo in Pennsylvania, non avrebbe mai pensato, mai, che li si fossero schiantati degli aerei, ma non da turismo, ben dei boeing, ma ti ritrovi chi prova ad arrampicarsi sugli specchi cercando di far credere che sia andata come detto dalla commissione ufficiale. Domanda: perché? Posso capire una commissione che viene pagata dal governo, e deve per dovere stare zitta e disinformare, ma perché una persona qualunque, indipendente, debba fare lo stesso? E' pazzesco! La gente non crede a molto, mooolto meno, ma molti che di natura sono scettici o critici, non hanno avuto dubbi nel pensarla come la versione ufficiale. Questo è strano. Il problema credo sia da ricollegarlo al fatto che certe persone non vogliono credere che il governo possa fare una cosa del genere, eppure possiamo vedere di come la storia sia piena di tragedie collegate direttamente ai potenti, che dovrebbero proteggerci. Qui da noi abbiamo il caso assurdo di Ustica, o la strage di Borsellino e Falcone, dove si parlò di talpe, strage di stato, e di come la Mafia sia all'interno dello Stato, e di come questo abbia dato le spalle a questi due eroi contemporanei italiani che volevano cambiare l'Italia. In USA le cose stanno allo stesso modo. La CIA ha declassificato documenti top-secret in cui si leggeva chiaramente che avrebbero simulato un'attentato da parte dei Cubani, quando in realtà altri non erano che loro; dal documento si evinceva che potevano fare tutto quello che volevano, incluso scambiare un aereo di linea in volo con uno loro, teleguidato. Possono fare qualunque cosa, al costo di entrare in guerra. La guerra si sa porta molti soldi ai potenti, l'America punta a far accrescere lo sviluppo industriale militare, le armi, le munizioni, i missili, le bombe, gli aerei da combattimento, ect ect. Gli USA hanno fatto lo stesso con la guerra del Vietnam, prima di morire, Robert McNamara confermò che l'incidente del Tonchino era voluto da loro stessi.

www.italia-vietnam.it/Reportage_Incidente_Tonchino.htm

L'11 settembre è stata una seconda Pearl Harbor, e il fatto che ora l'espansionismo degli USA, il fatto di avere più petrolio e gas naturale, è un dato di fatto, era quello che volano, e lo hanno ottenuto, ma non il governo, ma un gruppo, i neocons, la PNAC.

Un articolo interessante..

www.nwo.it/guerra_iraq.html

Il documentario di Massimo Mazzucco. Il Nuovo Secolo Americano, davvero molto illuminante.

www.youtube.com/watch?v=mjoLIatWCrw

Si dice che bisogna sempre imparare dalla storia, ma qui pare che ogni volta che escono fuori fatti analoghi, la gente rimane sempre la stessa: il solito grege che viene comandato, a seguire e a credere a quello che vogliono farti credere.

Tristezza...

Il crollo inspiegabile delle Torri quindi, altro non è che un piccolo pezzo di un gigantesco puzzle.

[Modificato da AlessandroCacciatore 16/09/2011 13:52]
16/09/2011 19:39

Re:
AlessandroCacciatore, 15/09/2011 14.51:


Ho letto tutto ciò che c'è da sapere sul 9/11, tanto da considerare la cosiddetta "versione ufficiale" una frottola senza il minimo senso, che fa acqua da tutte le parti.



Può anche darsi,ma conoscere la versione ufficiale è basilare per poterla criticare...

Non mi risulta sia stata tradotta in italiano,percui la sua lettura non è agevole per chi non conosce l'inglese...La si può acquistare su AMAZON:

www.amazon.com/Commission-Report-Terrorist-Hardcover-Authorized/dp/0393060411/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=131619475...

16/09/2011 20:40

Sì certo, proprio come Attivissimo: "basta leggere il documento ufficiale e tutto sarà chiaro". Cioè una persona dovrebbe leggere mile mila pagine, per poi? NIENTE, fumo, buco nero, non c'è niente di spiegabile. Per fortuna abbiamo ricercatori sul 9/11 davvero molto autorevoli. Tra questi c'è' David Ray Griffin, autore del libro "Omissioni e distorsioni della Commissione d'indagine sull'11/9".

115 menzogne sugli attentati dell'11 settembre

Alcuni esempi...

1. L’omissione delle testimonianze che almeno sei dei presunti pirati dell’aria (tra cui Waleed Al-Shehri, che la Commissione accusa d’aver pugnalato un'hostess del volo UA11 prima che quest'ultimo centrasse la torre Nord del World Trade Center) sono ancora vivi (19-20).

2. L’omissione delle prove che riguardano Mohamed Atta (come la sua passione per l’alcool, il maiale e le danze erotiche private - lap dances -) in contraddizione con le dichiarazioni della Commissione secondo le quali era diventato un fanatico religioso (20-21).

3. La confusione volontariamente creata attorno alle prove che Hani Hanjour era un pilota troppo incompetente per portare un aereo di linea a schiantarsi sul Pentagono (21-22).

4. L’omissione del fatto che gli elenchi dei passeggeri resi pubblici non contenevano alcun nome arabo (23).

5. L’omissione del fatto che nessun incendio ha mai causato il crollo totale d’un edificio a struttura d’acciaio, né prima né dopo l'11 settembre (25).

6. L’omissione del fatto che gli incendi delle Torri non sono stati né estremamente ampi, né particolarmente intensi, né molto lunghi in raffronto con altri incendi in grattacieli (di strutture) simili, i quali non sono mai crollati (25-26).

7. L’omissione del fatto che, stando all'ipotesi che i crolli sarebbero stati causati da incendi, la Torre Sud, colpita più tardi della Nord ed in preda a fiamme d'intensità inferiore, non sarebbe dovuta crollare per prima (26).

8. L’omissione del fatto che l'edificio n°7 del WTC (non toccato da alcun aereo e che non fu il teatro che di piccoli incendi locali) è completamente crollato, un evento che l’Agenzia Federale per il trattamento delle situazioni d’Emergenza (FEMA) ha riconosciuto di non potere spiegare (26).

9. L’omissione del fatto che il crollo delle Torri Gemelle (e dell'edificio n°7) presenta almeno 10 caratteristiche d’una demolizione controllata (26-27).

10. L’asserzione che il cuore della struttura delle Torri Gemelle era "un pozzo d’acciaio vuoto", una dichiarazione che nega la presenza di 47 colonne massicce d’acciaio che costituivano effettivamente il cuore di ogni torre e che, secondo la teoria del pancake, esplicativa dei crolli, avrebbero dovuto rimanere alzate verso il cielo su numerose decine di metri (27-28).

11. L’omissione della dichiarazione di Larry Silverstein (il proprietario del WTC) secondo il quale decise, in accordo con i vigili del fuoco, "di demolire " (to "pull", gergo tecnico) l'edificio n°7 (28).

12. L’omissione del fatto che l’acciaio degli edifici del WTC fu rapidamente rimosso della scena del crimine ed imbarcato su navi a destinazione ignote PRIMA che potesse essere analizzato per individuare tracce d’esplosivo (30).

13. L’omissione del fatto che essendo l'edificio n°7 stato evacuato prima del suo crollo, la ragione ufficiale invocata per la rimozione immediata dell'acciaio (e cioè che alcune persone potessero essere ancora vive sotto i resti) non aveva alcun senso in questo caso preciso (30).

14. L’omissione della dichiarazione del sindaco R. Giuliani secondo la quale era stato previsto che il WTC sarebbe crollato (30-31).

15. L’omissione del fatto che Marvin Bush, il fratello del Presidente, ed il suo cugino Wirt Walker III erano due direttori della società incaricata della sicurezza del WTC (31-32).

16. L’omissione del fatto che l’ala Ovest del Pentagono (quella effettivamente colpita) era la meno suscettibile d'essere obiettivo da parte di terroristi di al-Qaida, per molte ragioni (33- 34).

17. L’omissione di qualsiasi discussione per stabilire se i danni sul Pentagono fossero compatibili con l’impatto d’un boeing 757 che si muove a molte centinaia di chilometri/ora (34).

18. L’omissione del fatto che la facciata dell'ala Ovest è crollata soltanto 30 minuti dopo l'impatto, ed anche che il foro appare ben troppo piccolo per un boeing 757 (34).

19. L’omissione di ogni prova contraddittoria sulla presenza o sull’assenza di resti visibili di un boeing 757 sia all'interno che all'esterno del Pentagono (34-36).

20. L’assenza di qualsiasi discussione per stabilire se il Pentagono disponesse di un sistema di difesa anti-missile capace d’abbattere un aereo di linea commerciale, benché la Commissione suggerisca che i terroristi di al-Qaida non attaccarono una centrale nucleare sapendo che era difesa in quel modo (36).

Il resto qui: www.luogocomune.net/site/modules/911/911/5-WTC/griffin/115grif...

Consiglio di vedere anche Loose Change 9/11: Un complotto americano, trasmesso dalla Storia Siamo Noi.

www.youtube.com/watch?v=idCYjJY7xyk&feature=share
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18/09/2011 02:27

SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI
Caro Alessandro,
ho deciso, pur essendo sabato, di non uscire e pertanto anche di fare anche le tre pur di risponderti, come invano ho fatto qualche giorno fa :) e per non rischiare di riperdere tutto sto scrivendo prima tutto in word ;)
Mi limito ora ad esporti la questione dal punto di vista ingegneristico-strutturale e della resistenza al fuoco strutturale. Non entro nel merito di supposizioni o sospetti di altro tipo che dipendono anche, putroppo spesso, dal proprio credo e/o orientamento politico.
Le due torri erano alte 400 metri. A sostenerle c'erano 47 pilastri d'acciaio posti nella struttura centrale di ciascun edificio e 240 pilastri di acciaio disposti lungo il perimetro.
I pilastri perimetrali erano collegati al nucleo centrale da travi reticolari composte, inserite nei solai di cemento.
La distanza tra la struttura al perimetro e quella centrale arrivava a 20 metri.
Entrambi gli aerei, sebbene con traiettoie diverse hanno distrutto buona parte di pilastri perimetrali e delle travi reticolari, che collegavano i pilastri centrali con quelli perimetrali.
Già solo questo ha indotto una situazione statica-strutturale assolutamente deficitaria: immaginati che tutti i piani soprastanti si sono ritrovati a gravare A SBALZO sui pilastri centrali e poichè per diversi piani le colonne centrali non avevano alcun collegamento laterale, hanno ceduto le travature reticolari del solaio rimasto integro superiormente che lavorava a sbalzo, (e di seguito quelle superiori) travature non progettate per lavorare completamente a sbalzo e tanto meno vincolate al nucleo centrale per svolgere tale funzione: in pratica si è venuto a creare una struttura eccessivamente labile, andando ben al di là della isostaticità minimamente richiesta. Ti faccio presente che tutte le strutture degli edifici sono iperstatiche.
Inoltre si è creata un'altezza di inflessione così eccessiva che i pilastri centrali erano sollecitati in maniera estremamente superiore rispetto alle azioni di progetto. Devi sapere che i momenti, in base alle condizioni di vincolamento, dipendono dalla luce libera d'inflessione in maniera esponenziale! Aumentando tale luce anche solo tre volte (per non dire quattro o cinque) si ha un aumento dei momenti dovuti alla pressoflessione non pari a tre volte ma a tre elevato esponenzialmente.
Se ti elaborassi la struttura nel mio modellatore strutturale ad elementi finiti così come approssimativamente avrebbe potuto essere dopo l'impatto con un solutore di calcolo per una semplice analisi statica (non sismica), il risultato sarebbe inequivocabile: STRUTTURA NON VERIFICATA!
Non voglio dilungarmi tanto sui coefficienti di sicurezza adottati, ma si va comunque al di sopra delle sollecitazioni di progetto diverse volte, determinando la crisi strutturale degli elementi verticali.
Se anche non ci fosse stato un incendio così devastante quale è stato, la struttura sarebbe crollata lo stesso, magari dopo più tempo.
Immaginati poi perchè il crollo è stato così repentino: il carico che improvvisamente i pilastri sottostanti si sono ritrovati a sopportare è stato incredibilmente molte volte superiore a quello per cui erano stati progettati. Esso infatti è un carico dinamico che moltiplica molte volte il carico statico dei piani soprastanti che arriva su di essi!
Per quanto attiene le tempistiche:
• La Torre nord (edificio 1) viene colpita alle 8.46 e crolla alle 10.28 (dopo 1 ora e 42 minuti), già molto a mio parere.
• La Torre sud (edificio 2) viene colpita alle 9.03 e crolla alle 9.59 (dopo 56 minuti, ovvero mezz'ora più rapidamente della prima. Sebbene colpita 17 minuti dopo la sua gemella, collassa 29 minuti prima, malgrado la minore entità dell'incendio, e malgrado fosse stata colpita all'81 piano, 15 piani più in basso della Torre nord.
Ma la torre sud crolla prima per ovvie ragioni: ha una massa soprastante nettamente maggiore da tenere a sbalzo senza pilastri sottostanti!!!
Parliamo di incendio ora.
Come ti ho già anticipato la reazione ad un incendio di una struttura dipende da molteplici fattori, inerenti alla disposizione strutturale, al tipo di struttura, alle luci, alla disposizione dei carichi, ecc. Pertanto non ha alcun senso fare dei paragoni come hai fatto tu con strutture che non sono crollate di altri edifici anche se questi hanno subito incendi più devastanti. Nessuna perizia potrebbe mai essere eseguita in questi termini e nessun tecnico la farebbe mai, perchè contestabilissima e annullabile.
Qualunque tecnico che si occupa di antincendio sa, ed è una nozione elementare, che parlando di strutture intelaiate, l'acciaio è molto vulnerabile al fuoco, molto più del calcestruzzo, soprattutto per quanto attiene gli elementi strutturali verticali (pilastri). Per ovvie ragioni: i pilastri in c.a. (cemento armato) sono composti da cemento resistente a compressione, ma non a trazione, e da barre d'armatura d'acciaio che conferiscono all'elemento strutturale la resistenza anche a trazione che viene ingenerata dalla flessione (causata dalla trasmissione delle travi ed eventualmente dalle azioni sismiche o del vento). E' la ragione per cui il valore R di resistenza (minuti di resistenza al fuoco) dei pilastri di c.a. dipendono (secondo le norme UNI in Italia) dal copriferro (spessore di cemento esterno che ricopre la prima armatura esterna del pilastro) e da quanti lati sono esposti al fuoco e grazie a questo si riesce a raggiungere normalmente la classe R richiesta e rispettante il carico d'incendio calcolato per il relativo compartimento di cui fa parte il pilastro.
Per il pilastro di acciaio invece, proprio perchè l'acciaio è più sensibile al fuoco, si deve per forza prevedere una protezione (cartongesso o altri materiali) che possano conferire la classe richiesta R.
Un incendio provocato da idrocarburi (il carburante degli aerei) varia tra gli 870°C e i 925°C. Come dimostrava il gran fumo nero che fuoriusciva dalle torri (indice di una scarsa attività di combustione), le temperature non potevano superare i 700°C (T. Eagar).
Pertanto la tua ipotesi di meno di 200°C è assolutamente improponibile. Ma te lo dico per esperienza: addirittura nei normali incendi la temperatura raggiunta non è quasi mai sotto i 500°: basta la combustione di quanto usualmente si trova all'interno degli edifici a provocare ciò. E i Vigili del Fuoco lo sanno molto bene.
Poi che tale temperatura fosse molto più elevata all'interno della struttura che all'esterno, questo può essere anche normale, ma ti faccio presente che all'esterno le strutture non avevano più bisogno dell'azione della temperatura dell'incendio visto che non esistevano più dopo lo schianto degli aerei.
In sostanza l'acciaio è un eccellente conduttore di calore, in grado di adattarsi velocemente alle temperature dell’ambiente circostante. A sua volta, la velocità di riscaldamento dipende dal fattore di sezione, o fattore di massività, Am/V (m-1), definito come rapporto tra la superficie esposta al fuoco Am (m2) dell’elemento in acciaio ed il suo volume V (m3).
Ciò comporta che, quando una membratura metallica viene esposta all’azione del fuoco, la sua temperatura interna tende ad aumentare piuttosto rapidamente, il che si ripercuote in un’altrettanto rapida diminuzione delle
caratteristiche di resistenza e di rigidezza. Nell’istante in cui la temperatura interna raggiunge un valore di temperatura critico, variabile solitamente tra i 500°C ed i 650°C in funzione dello schema statico, delle condizioni di esposizione al fuoco e del livello di carico applicato, si verifica il collasso strutturale.
La condizione di collasso avviene quando la resistenza del materiale, a causa dell’incremento di temperature causato dall’esposizione al fuoco, scende al di sotto della tensione indotta dai carichi esterni: la tensione interna all’elemento non varia con il tempo, in quanto si mantengono costanti sia il carico applicato sia la geometria della sezione. ciò significa che, in caso d’incendio, strutture in acciaio molto massicce non protette possono raggiungere la temperatura di collasso in un tempo superiore ai 30 minuti, mentre strutture realizzate con sezioni molto snelle, nelle medesime condizioni, raggiungono la temperatura di collasso in meno di 10 minuti!

Pertanto consideralo per scontato che almeno 500°C, molto elasticamente parlando visto che era sicuramente parecchio di più, era la temperatura dell'incendio internamente all'edificio, proprio dove vi erano i pilastri in acciaio del nucleo centrale. Ebbene considera per certo che l'esplosione, compresa la sua onda d'urto, ha rimosso facilmente le protezioni antincendio di questi pilastri. Infatti normalissimi esercizi universitari che non ti porto qui per amore di brevità, dimostrano con calcolazioni che un pilastro in acciaio a sezione ad H (HEA, HEB, HEM) senza protezione a quella temperatura collassa dopo circa 10 min.!
Questo perchè tu hai parlato erroneamente di temperatura di fusione che, scusami, non c'entra nulla con il collasso di una struttura in acciaio. L'acciaio comincia a deformarsi e a perdere le proprie caratteristiche di resistenza tanto prima quanto più esso è caricato. Esistono diagrammi che sono lapalissiani al riguardo.
Infatti il comportamento meccanico dell’acciaio in condizioni d’incendio può essere descritto mediante un legame costitutivo di tipo elasto-plastico. Come anticipato, le caratteristiche di resistenza e di rigidezza diminuiscono all’aumentare della temperatura: ai fini del calcolo, si assume che entrambe si annullino ad una temperatura di 1200 °C, sebbene in realtà ciò accada solamente alla temperatura di fusione dell’acciaio (1550 °C).
Tuttavia la tensione di snervamento di elementi in acciaio uniformemente riscaldati rimane pressoché invariata fino ad una temperatura di circa 400 °C, mentre crolla rapidamente per valori superiori. Per quanto riguarda il
modulo di elasticità, si osserva che fino ai 100 °C non si registrano significative variazioni rispetto alla condizione a freddo, mentre oltre i 100 °C si ha un rapido decadimento.
Questo per dimostrarti che le torri gemelle sono crollate per OVVIE ragioni statiche prima e per ovvie ragioni di temperatura poi. E non lo dico io, ma la scienza delle costruzioni e lo studio scientifico sui comportamenti al fuoco delle strutture.
Per quanto attiene l'ipotesi della demolizione delle torri gemelle perchè qualcuno è riuscito a mettere del materiale ad effetto demolitivo, ti dico subito che gli “sbuffi” che sono apparsi sul fianco dell’edificio, in alto, pochi istanti prima del crollo, sono dovuti al fatto che quando cede una colonna, i pavimenti si ritirano con violenza verso di essa e creano la compressione d’aria sufficiente a far esplodere alcune finestre, anche fino a molti piani più in basso naturalmente.
In ogni caso ti riporto alcuni passi di un intervista fatta al più esperto esplosivista italiano di edifici: Danilo Coppe, che vanta nel suo curriculum centinaia di demolizioni controllate..
Coppe ha escluso categoricamente la possibilità di una demolizione controllata. «Ci vorrebbero delle cariche cave di pentrite plastica Oc4 molto veloci che tagliano l'acciaio per abbattere degli edifici del genere», spiega l'esperto.
«Questa operazione - prosegue Coppe parlando della teoria delle cariche cave - andrebbe fatta in maniera sistematica su una multitudine di piani e di livelli, scoprendo le orditure in acciaio e facendo delle opere propedeudiche. Le cariche andrebbero quindi collegate ai detonatori con cablature particolari che dovrebbero attraversare in lungo e in largo gli edifici. Per fare questo bisognerebbe smontare tutti i pannelli, moquette e profilati in alluminio, inserire le cariche e riposizionare tutto. Nelle macerie inoltre si sarebbero trovate centinaia di orditure con tagli specifici delle cariche cave. Ma così non è stato».
La causa del crollo, secondo Coppe sarebbe quindi legata all'elevata temperatura provocata dall'incendio. «Mentre guardavo alla televisione il crollo delle torri, non mi sono meravigliato più di tanto perchè so benissimo che un incendio molto intenso può creare temperature superiori ai 600°. In quelle condizioni le profilature d'acciaio si snervano».
"È categoricamente impossibile che nessuno degli occupanti degli edifici si accorgesse che qualcuno stava venendo a porre queste cariche esplosive in tutto questo tempo anche perché, tra l'altro, queste orditure in acciaio sono spesso ricoperte da cartongesso o laterizio leggero, che serve tra l'altro come sistema di fissaggio dei servizi quali tubi dell'acqua o cavi elettrici, che vengono così fissati alle putrelle ed alle altre orditure in acciaio. Quindi un eventuale demolitore avrebbe dovuto levare tutti questi materiali, posizionare le cariche, rifare tutte le tappezzerie e tutti i pannellamenti che ricoprivano le orditure. È un'operazione che richiederebbe mesi e mesi di padronanza totale della struttura".
" Riguardo al fatto che le Torri Gemelle siano state demolite con la termite si precisa che la termite non è un esplosivo: la termite è una sostanza chimica molto semplice da reperire perché è ossido di ferro e alluminio. Viene utilizzata per fare le saldature nella cosiddetta alluminotecnica: è un primer che si attiva a fronte di temperature di innesco di almeno sei, settecento gradi e solo allora si innesca questa mescola che produce un effetto “fusione”; non certamente un effetto “esplosivo”. Anche in questo caso collocare dei sacchi di termite e dei dispositivi che possano dare simultaneamente o anche gradualmente sei, settecento gradi in ogni punto in cui viene posizionata la termite è assolutamente impossibile. Anche se parliamo di supertermite è la stessa cosa; la supertermite o nanotermite è ancora ossido di ferro più alluminio, ma con l'aggiunta di silice. Non cambia nulla".

"Quindi la termite o la supertermite non fa un botto, non fa un rumore come di un esplosivo quando agisce. Nessun rumore. Nel momento in cui si attiva il sistema di innesco, che può essere al plasma o a elettrodo, si sviluppa questa temperatura nel silenzio più assoluto e si fonde il materiale che gli sta a contatto"
Vedi Alessandro, se gli sbuffi erano le esplosioni di una demolizione controllata allora non poteva certo essere termite (parere mio sulla contraddizione dell'ipotesi della demolizione).
Poi ancora:

Alla domanda: Quindi è possibile demolire edifici come le Torri Gemelle e il World Trade Center 7 con queste sostanze?

Danilo Coppe ha risposto: Assolutamente impossibile. Non si potrebbe mai nemmeno calcolare in che tempi la reazione completa il suo percorso di fusione dell'acciaio che le sta a fianco.

Alla domanda: Quindi la presenza di queste pozze non potrebbe essere attribuita a una demolizione controllata o alla presenza di esplosivi?

Danilo Coppe ha risposto: No, no, assolutamente. L'esplosivo di per sé non fa nessun effetto di questo genere. L'unica cosa che fa pozze di materiale fuso è appunto la termite; però vi ricordo che la termite è ossido di ferro e alluminio, e l'alluminio era molto presente all'interno del manufatto, nei sistemi di separazione di ambienti, uffici e cose del genere, perché l'edificio era molto pannellato; quindi l'alluminio, di fronte a un incendio di notevole entità, avendo un punto di fusione molto basso, può aver effettivamente creato queste pozze. Ma questo è un problema legato alla grande quantità di aviocarburante che era presente ed al successivo incendio che si è sviluppato.

E poi ha aggiunto: Qual è questa legge della fisica? Io resto sempre dell'idea che un corpo cade in base alla massa e all'accelerazione di gravità, per cui se io tolgo 9 metri di appoggi con una demolizione controllata o con un aereo, la velocità di caduta è esattamente la stessa. Può essere più lenta la demolizione controllata se ci sono una marea di orditure da abbattere con piccole cariche e si distanzia molto l'attivazione di una carica rispetto a un'altra, che è una scelta del demolitore che a volte può essere premiante, a volte può essere negativa. Però sicuramente in un caso violento come è stato alle Twin Towers, dove tanti appoggi sono stati eliminati tutti insieme, se avessi fatto la stessa cosa con gli esplosivi avremmo due velocità perfettamente identiche.
Infine.
Sono andato a vedere il sito in cui avrebbero aderito centinaia di architetti ed ingegneri. Ma ho riscontrato che vie erano molti, troppi architetti, che noi Ingegneri sappiamo non essere in genere competenti ad eseguire calcoli strutturali, a parte qualche raro caso. Inoltre ho riscontrato che anche un falegname (con tutto il rispetto per la sua professione) poteva segnarsi come Ingegnere o Architetto. Sbaglio?

ciao
Massimo
- - - - - - - - - - - - - - - -
Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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27/09/2011 13:45

Al di là delle torri gemelle che sono venute giù per le ovvie ragioni che ho spiegato sopra, resta ora da capire quanto chi doveva sapere sapeva e se si poteva intervenire preventivamente
- - - - - - - - - - - - - - - -
Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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28/09/2011 19:29

Confermo praticamente in toto quanto detto da Ingmaxangel...nella sua lezione di scienza ;)
Da Architetto e strutturista (sarò pure uno dei "rari casi"...anche abilitato e progettista L.818) vi garantisco che in giro ho letto solo un sacco di boiate tecniche sui collassi delle torri del WTC.
E il riassunto sta in quello che scrive Alessandro Cacciatore.
Ripeto: sulle tematiche tecniche...mentre su quelle politico-cospirazioniste ci si può disquisire quanto si vuole...
Ahimè su un telaio del genere, benchè sovradimensionato, anche 300-400° di temperatura fanno la differenza eccome!
Mi permetto di correggere l'Ing. solo sul punto di fusione dell'acciaio usato in edilizia che è pari proprio a 1150-1250° rispetto a quella del ferro (ca.1530°)...e proprio in virtù di questa diminuzione (in percentuale non trascurabile) della temperatura di collasso (che ricordo essere propria in ogni edificio)che si può scendere a quelle ancor più prossime a quelle effettivamente raggiunte nel WTC.(ma questi sono tecnicismi ;).
Concordo con quanto dice l'Ing., sono del parere che non si sia raggiunta alcuna fusione ma che si sia giunti ad un meccanismo di collasso perfettamnete prevedibile da ogni modello!
Lasciatemi anche confessarvi che ogni volta che sento parlare di demolizione controllata con esplosivi o con micro-cariche mi viene da ridere (riso amaro...).
Cmq le torri hanno retto l'impatto d'un aereo...ed erano anche caloclate per questa evenienza....avrebbero retto (col sistema anti-incendio) anche ad un incendio....solo una mente malata avrebbe potuto ipotizzare di portare tutte delle tonnellate di kerosene a quella quota.
saluti,
GreG
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29/09/2011 02:11

gregpaolucci, 28/09/2011 19.29:

Confermo praticamente in toto quanto detto da Ingmaxangel...nella sua lezione di scienza ;)
Da Architetto e strutturista (sarò pure uno dei "rari casi"...anche abilitato e progettista L.818) vi garantisco che in giro ho letto solo un sacco di boiate tecniche sui collassi delle torri del WTC.
E il riassunto sta in quello che scrive Alessandro Cacciatore.
Ripeto: sulle tematiche tecniche...mentre su quelle politico-cospirazioniste ci si può disquisire quanto si vuole...
Ahimè su un telaio del genere, benchè sovradimensionato, anche 300-400° di temperatura fanno la differenza eccome!
Mi permetto di correggere l'Ing. solo sul punto di fusione dell'acciaio usato in edilizia che è pari proprio a 1150-1250° rispetto a quella del ferro (ca.1530°)...e proprio in virtù di questa diminuzione (in percentuale non trascurabile) della temperatura di collasso (che ricordo essere propria in ogni edificio)che si può scendere a quelle ancor più prossime a quelle effettivamente raggiunte nel WTC.(ma questi sono tecnicismi ;).
Concordo con quanto dice l'Ing., sono del parere che non si sia raggiunta alcuna fusione ma che si sia giunti ad un meccanismo di collasso perfettamnete prevedibile da ogni modello!
Lasciatemi anche confessarvi che ogni volta che sento parlare di demolizione controllata con esplosivi o con micro-cariche mi viene da ridere (riso amaro...).
Cmq le torri hanno retto l'impatto d'un aereo...ed erano anche caloclate per questa evenienza....avrebbero retto (col sistema anti-incendio) anche ad un incendio....solo una mente malata avrebbe potuto ipotizzare di portare tutte delle tonnellate di kerosene a quella quota.
saluti,
GreG



Hai ragione GreG, ma io, per pura considerazione a vantaggio di sicurezza del discorso, ho considerato il punto di fusione con la percentuale di Carbonio pari a zero (Ferro). La temperatura più bassa alla quale un acciaio al carbonio può cominciare a sciogliersi è infatti 1130 ° C. ma col più alto contenuto di Carbonio (C).
Diciamo che in funzione della percentuale di C il punto di fusione oscilla tra 1130 e 1300 °C al massimo...anche se poi in definitiva è un valore che non serve...
Comunque GreG confermi, a parte il tuo caso, che gli architetti usualmente non calcolano strutture e per tale ragione eventuali adesioni di architetti a quel famoso sito (peraltro chiunque là può spacciarsi per ciò che non è) non dice proprio nulla..anzi più di duemila in tutto sono pure pochini....
In ogni caso non si può parlare di strutture senza avere studiato la Scienza e la Tecnica delle Costruzioni, almeno.... perchè poi ci sono miriadi di approfondimenti!
- - - - - - - - - - - - - - - -
Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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04/11/2011 16:20

Re: SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI
Ingmaxangel, 18.09.2011 02:27:

Caro Alessandro,
ho deciso, pur essendo sabato, di non uscire e pertanto anche di fare anche le tre pur di risponderti, come invano ho fatto qualche giorno fa :) e per non rischiare di riperdere tutto sto scrivendo prima tutto in word ;)
Mi limito ora ad esporti la questione dal punto di vista ingegneristico-strutturale e della resistenza al fuoco strutturale. Non entro nel merito di supposizioni o sospetti di altro tipo che dipendono anche, putroppo spesso, dal proprio credo e/o orientamento politico.
Le due torri erano alte 400 metri. A sostenerle c'erano 47 pilastri d'acciaio posti nella struttura centrale di ciascun edificio e 240 pilastri di acciaio disposti lungo il perimetro.
I pilastri perimetrali erano collegati al nucleo centrale da travi reticolari composte, inserite nei solai di cemento.
La distanza tra la struttura al perimetro e quella centrale arrivava a 20 metri.
Entrambi gli aerei, sebbene con traiettoie diverse hanno distrutto buona parte di pilastri perimetrali e delle travi reticolari, che collegavano i pilastri centrali con quelli perimetrali.
Già solo questo ha indotto una situazione statica-strutturale assolutamente deficitaria: immaginati che tutti i piani soprastanti si sono ritrovati a gravare A SBALZO sui pilastri centrali e poichè per diversi piani le colonne centrali non avevano alcun collegamento laterale, hanno ceduto le travature reticolari del solaio rimasto integro superiormente che lavorava a sbalzo, (e di seguito quelle superiori) travature non progettate per lavorare completamente a sbalzo e tanto meno vincolate al nucleo centrale per svolgere tale funzione: in pratica si è venuto a creare una struttura eccessivamente labile, andando ben al di là della isostaticità minimamente richiesta. Ti faccio presente che tutte le strutture degli edifici sono iperstatiche.
Inoltre si è creata un'altezza di inflessione così eccessiva che i pilastri centrali erano sollecitati in maniera estremamente superiore rispetto alle azioni di progetto. Devi sapere che i momenti, in base alle condizioni di vincolamento, dipendono dalla luce libera d'inflessione in maniera esponenziale! Aumentando tale luce anche solo tre volte (per non dire quattro o cinque) si ha un aumento dei momenti dovuti alla pressoflessione non pari a tre volte ma a tre elevato esponenzialmente.
Se ti elaborassi la struttura nel mio modellatore strutturale ad elementi finiti così come approssimativamente avrebbe potuto essere dopo l'impatto con un solutore di calcolo per una semplice analisi statica (non sismica), il risultato sarebbe inequivocabile: STRUTTURA NON VERIFICATA!
Non voglio dilungarmi tanto sui coefficienti di sicurezza adottati, ma si va comunque al di sopra delle sollecitazioni di progetto diverse volte, determinando la crisi strutturale degli elementi verticali.
Se anche non ci fosse stato un incendio così devastante quale è stato, la struttura sarebbe crollata lo stesso, magari dopo più tempo.
Immaginati poi perchè il crollo è stato così repentino: il carico che improvvisamente i pilastri sottostanti si sono ritrovati a sopportare è stato incredibilmente molte volte superiore a quello per cui erano stati progettati. Esso infatti è un carico dinamico che moltiplica molte volte il carico statico dei piani soprastanti che arriva su di essi!
Per quanto attiene le tempistiche:
• La Torre nord (edificio 1) viene colpita alle 8.46 e crolla alle 10.28 (dopo 1 ora e 42 minuti), già molto a mio parere.
• La Torre sud (edificio 2) viene colpita alle 9.03 e crolla alle 9.59 (dopo 56 minuti, ovvero mezz'ora più rapidamente della prima. Sebbene colpita 17 minuti dopo la sua gemella, collassa 29 minuti prima, malgrado la minore entità dell'incendio, e malgrado fosse stata colpita all'81 piano, 15 piani più in basso della Torre nord.
Ma la torre sud crolla prima per ovvie ragioni: ha una massa soprastante nettamente maggiore da tenere a sbalzo senza pilastri sottostanti!!!
Parliamo di incendio ora.
Come ti ho già anticipato la reazione ad un incendio di una struttura dipende da molteplici fattori, inerenti alla disposizione strutturale, al tipo di struttura, alle luci, alla disposizione dei carichi, ecc. Pertanto non ha alcun senso fare dei paragoni come hai fatto tu con strutture che non sono crollate di altri edifici anche se questi hanno subito incendi più devastanti. Nessuna perizia potrebbe mai essere eseguita in questi termini e nessun tecnico la farebbe mai, perchè contestabilissima e annullabile.
Qualunque tecnico che si occupa di antincendio sa, ed è una nozione elementare, che parlando di strutture intelaiate, l'acciaio è molto vulnerabile al fuoco, molto più del calcestruzzo, soprattutto per quanto attiene gli elementi strutturali verticali (pilastri). Per ovvie ragioni: i pilastri in c.a. (cemento armato) sono composti da cemento resistente a compressione, ma non a trazione, e da barre d'armatura d'acciaio che conferiscono all'elemento strutturale la resistenza anche a trazione che viene ingenerata dalla flessione (causata dalla trasmissione delle travi ed eventualmente dalle azioni sismiche o del vento). E' la ragione per cui il valore R di resistenza (minuti di resistenza al fuoco) dei pilastri di c.a. dipendono (secondo le norme UNI in Italia) dal copriferro (spessore di cemento esterno che ricopre la prima armatura esterna del pilastro) e da quanti lati sono esposti al fuoco e grazie a questo si riesce a raggiungere normalmente la classe R richiesta e rispettante il carico d'incendio calcolato per il relativo compartimento di cui fa parte il pilastro.
Per il pilastro di acciaio invece, proprio perchè l'acciaio è più sensibile al fuoco, si deve per forza prevedere una protezione (cartongesso o altri materiali) che possano conferire la classe richiesta R.
Un incendio provocato da idrocarburi (il carburante degli aerei) varia tra gli 870°C e i 925°C. Come dimostrava il gran fumo nero che fuoriusciva dalle torri (indice di una scarsa attività di combustione), le temperature non potevano superare i 700°C (T. Eagar).
Pertanto la tua ipotesi di meno di 200°C è assolutamente improponibile. Ma te lo dico per esperienza: addirittura nei normali incendi la temperatura raggiunta non è quasi mai sotto i 500°: basta la combustione di quanto usualmente si trova all'interno degli edifici a provocare ciò. E i Vigili del Fuoco lo sanno molto bene.
Poi che tale temperatura fosse molto più elevata all'interno della struttura che all'esterno, questo può essere anche normale, ma ti faccio presente che all'esterno le strutture non avevano più bisogno dell'azione della temperatura dell'incendio visto che non esistevano più dopo lo schianto degli aerei.
In sostanza l'acciaio è un eccellente conduttore di calore, in grado di adattarsi velocemente alle temperature dell’ambiente circostante. A sua volta, la velocità di riscaldamento dipende dal fattore di sezione, o fattore di massività, Am/V (m-1), definito come rapporto tra la superficie esposta al fuoco Am (m2) dell’elemento in acciaio ed il suo volume V (m3).
Ciò comporta che, quando una membratura metallica viene esposta all’azione del fuoco, la sua temperatura interna tende ad aumentare piuttosto rapidamente, il che si ripercuote in un’altrettanto rapida diminuzione delle
caratteristiche di resistenza e di rigidezza. Nell’istante in cui la temperatura interna raggiunge un valore di temperatura critico, variabile solitamente tra i 500°C ed i 650°C in funzione dello schema statico, delle condizioni di esposizione al fuoco e del livello di carico applicato, si verifica il collasso strutturale.
La condizione di collasso avviene quando la resistenza del materiale, a causa dell’incremento di temperature causato dall’esposizione al fuoco, scende al di sotto della tensione indotta dai carichi esterni: la tensione interna all’elemento non varia con il tempo, in quanto si mantengono costanti sia il carico applicato sia la geometria della sezione. ciò significa che, in caso d’incendio, strutture in acciaio molto massicce non protette possono raggiungere la temperatura di collasso in un tempo superiore ai 30 minuti, mentre strutture realizzate con sezioni molto snelle, nelle medesime condizioni, raggiungono la temperatura di collasso in meno di 10 minuti!

Pertanto consideralo per scontato che almeno 500°C, molto elasticamente parlando visto che era sicuramente parecchio di più, era la temperatura dell'incendio internamente all'edificio, proprio dove vi erano i pilastri in acciaio del nucleo centrale. Ebbene considera per certo che l'esplosione, compresa la sua onda d'urto, ha rimosso facilmente le protezioni antincendio di questi pilastri. Infatti normalissimi esercizi universitari che non ti porto qui per amore di brevità, dimostrano con calcolazioni che un pilastro in acciaio a sezione ad H (HEA, HEB, HEM) senza protezione a quella temperatura collassa dopo circa 10 min.!
Questo perchè tu hai parlato erroneamente di temperatura di fusione che, scusami, non c'entra nulla con il collasso di una struttura in acciaio. L'acciaio comincia a deformarsi e a perdere le proprie caratteristiche di resistenza tanto prima quanto più esso è caricato. Esistono diagrammi che sono lapalissiani al riguardo.
Infatti il comportamento meccanico dell’acciaio in condizioni d’incendio può essere descritto mediante un legame costitutivo di tipo elasto-plastico. Come anticipato, le caratteristiche di resistenza e di rigidezza diminuiscono all’aumentare della temperatura: ai fini del calcolo, si assume che entrambe si annullino ad una temperatura di 1200 °C, sebbene in realtà ciò accada solamente alla temperatura di fusione dell’acciaio (1550 °C).
Tuttavia la tensione di snervamento di elementi in acciaio uniformemente riscaldati rimane pressoché invariata fino ad una temperatura di circa 400 °C, mentre crolla rapidamente per valori superiori. Per quanto riguarda il
modulo di elasticità, si osserva che fino ai 100 °C non si registrano significative variazioni rispetto alla condizione a freddo, mentre oltre i 100 °C si ha un rapido decadimento.
Questo per dimostrarti che le torri gemelle sono crollate per OVVIE ragioni statiche prima e per ovvie ragioni di temperatura poi. E non lo dico io, ma la scienza delle costruzioni e lo studio scientifico sui comportamenti al fuoco delle strutture.
Per quanto attiene l'ipotesi della demolizione delle torri gemelle perchè qualcuno è riuscito a mettere del materiale ad effetto demolitivo, ti dico subito che gli “sbuffi” che sono apparsi sul fianco dell’edificio, in alto, pochi istanti prima del crollo, sono dovuti al fatto che quando cede una colonna, i pavimenti si ritirano con violenza verso di essa e creano la compressione d’aria sufficiente a far esplodere alcune finestre, anche fino a molti piani più in basso naturalmente.
In ogni caso ti riporto alcuni passi di un intervista fatta al più esperto esplosivista italiano di edifici: Danilo Coppe, che vanta nel suo curriculum centinaia di demolizioni controllate..
Coppe ha escluso categoricamente la possibilità di una demolizione controllata. «Ci vorrebbero delle cariche cave di pentrite plastica Oc4 molto veloci che tagliano l'acciaio per abbattere degli edifici del genere», spiega l'esperto.
«Questa operazione - prosegue Coppe parlando della teoria delle cariche cave - andrebbe fatta in maniera sistematica su una multitudine di piani e di livelli, scoprendo le orditure in acciaio e facendo delle opere propedeudiche. Le cariche andrebbero quindi collegate ai detonatori con cablature particolari che dovrebbero attraversare in lungo e in largo gli edifici. Per fare questo bisognerebbe smontare tutti i pannelli, moquette e profilati in alluminio, inserire le cariche e riposizionare tutto. Nelle macerie inoltre si sarebbero trovate centinaia di orditure con tagli specifici delle cariche cave. Ma così non è stato».
La causa del crollo, secondo Coppe sarebbe quindi legata all'elevata temperatura provocata dall'incendio. «Mentre guardavo alla televisione il crollo delle torri, non mi sono meravigliato più di tanto perchè so benissimo che un incendio molto intenso può creare temperature superiori ai 600°. In quelle condizioni le profilature d'acciaio si snervano».
"È categoricamente impossibile che nessuno degli occupanti degli edifici si accorgesse che qualcuno stava venendo a porre queste cariche esplosive in tutto questo tempo anche perché, tra l'altro, queste orditure in acciaio sono spesso ricoperte da cartongesso o laterizio leggero, che serve tra l'altro come sistema di fissaggio dei servizi quali tubi dell'acqua o cavi elettrici, che vengono così fissati alle putrelle ed alle altre orditure in acciaio. Quindi un eventuale demolitore avrebbe dovuto levare tutti questi materiali, posizionare le cariche, rifare tutte le tappezzerie e tutti i pannellamenti che ricoprivano le orditure. È un'operazione che richiederebbe mesi e mesi di padronanza totale della struttura".
" Riguardo al fatto che le Torri Gemelle siano state demolite con la termite si precisa che la termite non è un esplosivo: la termite è una sostanza chimica molto semplice da reperire perché è ossido di ferro e alluminio. Viene utilizzata per fare le saldature nella cosiddetta alluminotecnica: è un primer che si attiva a fronte di temperature di innesco di almeno sei, settecento gradi e solo allora si innesca questa mescola che produce un effetto “fusione”; non certamente un effetto “esplosivo”. Anche in questo caso collocare dei sacchi di termite e dei dispositivi che possano dare simultaneamente o anche gradualmente sei, settecento gradi in ogni punto in cui viene posizionata la termite è assolutamente impossibile. Anche se parliamo di supertermite è la stessa cosa; la supertermite o nanotermite è ancora ossido di ferro più alluminio, ma con l'aggiunta di silice. Non cambia nulla".

"Quindi la termite o la supertermite non fa un botto, non fa un rumore come di un esplosivo quando agisce. Nessun rumore. Nel momento in cui si attiva il sistema di innesco, che può essere al plasma o a elettrodo, si sviluppa questa temperatura nel silenzio più assoluto e si fonde il materiale che gli sta a contatto"
Vedi Alessandro, se gli sbuffi erano le esplosioni di una demolizione controllata allora non poteva certo essere termite (parere mio sulla contraddizione dell'ipotesi della demolizione).
Poi ancora:

Alla domanda: Quindi è possibile demolire edifici come le Torri Gemelle e il World Trade Center 7 con queste sostanze?

Danilo Coppe ha risposto: Assolutamente impossibile. Non si potrebbe mai nemmeno calcolare in che tempi la reazione completa il suo percorso di fusione dell'acciaio che le sta a fianco.

Alla domanda: Quindi la presenza di queste pozze non potrebbe essere attribuita a una demolizione controllata o alla presenza di esplosivi?

Danilo Coppe ha risposto: No, no, assolutamente. L'esplosivo di per sé non fa nessun effetto di questo genere. L'unica cosa che fa pozze di materiale fuso è appunto la termite; però vi ricordo che la termite è ossido di ferro e alluminio, e l'alluminio era molto presente all'interno del manufatto, nei sistemi di separazione di ambienti, uffici e cose del genere, perché l'edificio era molto pannellato; quindi l'alluminio, di fronte a un incendio di notevole entità, avendo un punto di fusione molto basso, può aver effettivamente creato queste pozze. Ma questo è un problema legato alla grande quantità di aviocarburante che era presente ed al successivo incendio che si è sviluppato.

E poi ha aggiunto: Qual è questa legge della fisica? Io resto sempre dell'idea che un corpo cade in base alla massa e all'accelerazione di gravità, per cui se io tolgo 9 metri di appoggi con una demolizione controllata o con un aereo, la velocità di caduta è esattamente la stessa. Può essere più lenta la demolizione controllata se ci sono una marea di orditure da abbattere con piccole cariche e si distanzia molto l'attivazione di una carica rispetto a un'altra, che è una scelta del demolitore che a volte può essere premiante, a volte può essere negativa. Però sicuramente in un caso violento come è stato alle Twin Towers, dove tanti appoggi sono stati eliminati tutti insieme, se avessi fatto la stessa cosa con gli esplosivi avremmo due velocità perfettamente identiche.
Infine.
Sono andato a vedere il sito in cui avrebbero aderito centinaia di architetti ed ingegneri. Ma ho riscontrato che vie erano molti, troppi architetti, che noi Ingegneri sappiamo non essere in genere competenti ad eseguire calcoli strutturali, a parte qualche raro caso. Inoltre ho riscontrato che anche un falegname (con tutto il rispetto per la sua professione) poteva segnarsi come Ingegnere o Architetto. Sbaglio?

ciao
Massimo




Scusami non ho letto proprio tutto...comunque mi sembri molto ferrato su l'argomento ed affidabile, appunto grazie alla tua professione. Quindi secondo te, morale della favola, un incidente strutturato in quel modo ha senso? rifiuti del tutto la teoria del complotto e non trovi niente di strano nel modo in cui le torri sono cadute?
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05/11/2011 15:51

baunny7, 04/11/2011 16.20:

[POSTQUOTE
Scusami non ho letto proprio tutto...comunque mi sembri molto ferrato su l'argomento ed affidabile, appunto grazie alla tua professione. Quindi secondo te, morale della favola, un incidente strutturato in quel modo ha senso? rifiuti del tutto la teoria del complotto e non trovi niente di strano nel modo in cui le torri sono cadute?



Ciao Baunny7,
si tutto è assolutamente logico e spiegabile scientificamente, almeno per quanto attiene il crollo delle torri gemelle.
Naturalmente questo non significa che non vi siano indizi per pensare che qualcosa abbia funzionato stranamente male nella gestione di quel tragico evento, ma questa è un'altra storia...
- - - - - - - - - - - - - - - -
Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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Re:
Ingmaxangel, 05.11.2011 15:51:

baunny7, 04/11/2011 16.20:

[POSTQUOTE
Scusami non ho letto proprio tutto...comunque mi sembri molto ferrato su l'argomento ed affidabile, appunto grazie alla tua professione. Quindi secondo te, morale della favola, un incidente strutturato in quel modo ha senso? rifiuti del tutto la teoria del complotto e non trovi niente di strano nel modo in cui le torri sono cadute?



Ciao Baunny7,
si tutto è assolutamente logico e spiegabile scientificamente, almeno per quanto attiene il crollo delle torri gemelle.
Naturalmente questo non significa che non vi siano indizi per pensare che qualcosa abbia funzionato stranamente male nella gestione di quel tragico evento, ma questa è un'altra storia...




Sì esatto..nella gestione del tutto ci sono, almeno a mio parere, cose strane. Però sono contenta di sapere una risposta professionale sul tanto tam tam in merito appunto anche al fatto che pure scientificamente era impossibile un incidente del genere (cosa che, pur non intendendomene, mi è sempre parsa un po' eccessiva...fosse così evidente la montatura credo che sarebbe successo un vero casino, no?!)
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01/12/2011 14:31

esatto... d'altronde non si deve escludere che poi qualcuno sapeva e ha preferito lasciar andare le cose per il loro corso..ma è un'altra storia. Sai le ipotesi sono possibili a miriadi. Riguardo ai crolli sfido qualunque ingegnere a inserire in un programma di modellazione e di calcolo la struttura così come era ridotta e verificare che poteva stare su! [SM=g27988]
- - - - - - - - - - - - - - - -
Ing. Massimo Angelucci
Coordinatore Scientifico C.U.N.
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