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Perchè AZTEC è paragonato ad Hottel ?

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2011 19:31
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13/04/2011 09:36

WOODOK, 12/04/2011 20.58:


Dai aprici un thread dal titolo: "Perchè AZTEC è paragonato ad Hottel ?" Così siamo a posto e intervengo là :) A me non mi va di farlo. Comunque in rete ho scritto già tutto il possibile



Detto fatto.
Ora esponi per bene il tutto.
Direi di partire innanzitutto dalla storia base del crash.
[SM=g8861]
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13/04/2011 12:14

Questo è ciò che ho trovato:

L’UFO-crash di Aztec
In una data imprecisata tra il 13 febbraio ed il 25 marzo 1949 (secondo Roberto Pinotti che ne parla su ‘UFO top-secret’) oppure con sicurezza il 25 marzo 1949, come sostiene Alfredo Lissoni su ‘Gli UFO e la CIA’, ad Aztec, New Mexico, USA, ci fu un caso simile a quello di Roswell divulgato da Frank Scully. Il rottame, stavolta, avrebbe contenuto ben 16 cadaverini. Le cose andarono così. Tre diversi radars captarono un UFO nei cieli a sud-est degli USA. L’oggetto sembrava precipitare. In pochi minuti, fu allertato il generale Marshall, che allora era segretario e ministro di Stato. Questi avvisò il presidente di allora Truman ed il dottor Vannevar Bush. Il MJ-12 entrò subito in azione, mentre un gruppo di elicotteri dell’IPU di base a Cam Hale provvedeva a recintare la zona e ad impedire a qualsiasi intruso di avvicinarsi, compreso il proprietario del terreno, la cui casa fu isolata per tutta la durata del recupero. Giunti sul posto, gli uomini dell’MJ-12 avrebbero trovato un grosso UFO piantato su un fianco. Bronk, Berkner, Hunsaker ed un tale dr. Heiland sarebbero entrati all’interno ed avrebbero osservato un piano di comando ed una serie di cassetti incastonati in una parete. Non avrebbero però visto nessun motore, e conclusero quindi che l’UFO si muoveva per elettromagnetismo. Dietro una porticina, i quattro avrebbero trovato, con vivo stupore, i cadaveri di 12 piccole creature, basse 1 metro e 20, con la pelle bruciacchiata. Altri due cadaverini erano nella cabina di pilotaggio. Il dr. Bronk avrebbe ordinato l’immediato trasferimento dei morticini a Los Alamos. Poi, sarebbe avvenuto l’esame dell’UFO, largo 30 metri, ed apparentemente formato da un pezzo unico. Aveva oblò circolari con un vetro duro come il metallo. Uno degli scienziati avrebbe poi trovato un marchingegno interno che, azionato, avrebbe aperto il disco come un’arancia. Solo così poterono trasportare altrove quell’UFO. Quando stavano per andarsene, Bush controllò che ogni indizio venisse cancellato, dalle tracce dell’olio e di grasso, sino alle impronte degli pneumatici dei camion militari. Tutto questo sarebbe stato scritto dal ricercatore William Steiman nel suo libro ‘UFO-crash at Aztec’, che aveva tratto dalla sua fonte, un insegnate universitario della Florida, tale Robert Carr, la notizia di questo secondo UFO-crash nel Nuovo Messico, pochi mesi dopo il ‘caso Roswell’. Le autorità militari, stavolta, si armarono di tutto punto e si organizzarono meglio che nel caso precedente: il MJ-12 si azionò prontamente, eliminando tutti i testimoni (cinque civili, poveracci) che sapevano tutto. Difatti tre furono fatti trovare morti in circostanze mai chiarite, ed altri due furono accusati di delitti inventati di sana pianta, incastrati ed ingabbiati. Inoltre vi fu lo strano suicidio di Forrestal, ed il giornalista Frank Scully, autore di un libro che menziona il succitato incidente, fu travolto da una campagna di discredito, e preferì tornare nell’oblio, campagna che continua tutt’oggi. Salvador Freixedo narra che nella sua opera di ripristino dei luoghi, l’MJ-12 non riuscendo a rimettere in piedi i pini sfrondati e gli arbusti sradicati dall’UFO caduto, circondò l’intero territorio con una rete metallica con cartelli di off-limit. Questo UFO-crash è molto in voga negli ambienti ufologici americani, però alcuni nutrono molti dubbi che sia avvenuto. Innanzitutto questa storia era già stata lanciata da Scully nel 1950 (v. il suo libro ‘Behind the flying saucers’) sulla base delle informazioni ricevute da un tale prof. Gee, esperto di elettromagnetismo, coinvolto nell’affare, che poi risultò essere un mistificatore. E’ probabile, dice Lissoni, che egli agisse come agente del discredito. Scully, infatti, era un personaggio scomodo perché sollecitava l’interesse sul fenomeno UFO con articoli infuocati sulla rivista ‘Variety’; inoltre il suo libro, assieme a quello del magg. Keyhoe, fu forse il primo in assoluto che trattasse questo tema (secondo quanto afferma Franco Ossola). Ma non è finita qui! In realtà Lissoni non dubita che dietro l’UFO-crash di Aztec non ci sia qualcosa di vero. Al contrario, si dice molto convinto che in quegli anni fossero caduti sul suolo del New Mexico parecchi ordigni: alcuni V-2 tedeschi con a bordo delle scimmie. Lo confermano non solo i giornali dell’epoca ed il saggista René Svétak nella sua ‘Conquista dello spazio’, ma anche un altro UFO-crash molto famoso, che di ufologico aveva poco: la pretesa foto di un alieno in tuta, morto carbonizzato tra i rottami del suo UFO. La località e la data sono incerte, in quanto in varie riviste non specializzate Svétak ha trovato l’immagine dell’alieno, ribattezzato ‘l’uomo pomodoro’, con la didascalia ‘Aztec 1950’, quando non addirittura ‘Roswell 1947’. Le fonti più attendibili concordano per Laredo, Texas, agosto 1948. La data e luogo sbagliati sarebbero imputabili, secondo la rivista spagnola ‘Mas Alla’, numero speciale sugli UFO del settembre 1991, alla rivista ‘Sun’ di Boca Raton, Florida. La storia sarebbe stata divulgata da Todd Zechel, il quale la trasmise ad una stazione di Chicago affiliata alla NBC, che finì sul giornale scandalistico ‘Midnight globe’, a firma Steve Tom. Come ha fatto notare l’informatico Vallée, il cadaverino carbonizzato che si vede tra le lamiere contorte sarebbe quello di una scimmia.

Fonte: www.robertolapaglia.org/dossierufo.htm
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13/04/2011 15:01

Re:
Proverò ad elencare tutte le differenze che mi vengono in mente.

Allora, l'incidente di AZTEC avvenne, stando alle dichiarazioni scritte di Scully, nel 1948 mentre invece il Memoriale Hottel fu scritto BEN 2 ANNI DOPO. Da qui nasce la prima domanda.
Se il caso AZTEC risale al 1948, perchè il primo documento viene stilato BEN DUE ANNI DOPO, nel 1950, quando la prassi impone l'immediato Rapporto di segnalazione ? Possibile che l'Intelligence se ne accorge dopo tutti gli altri e dopo ben 2 anni ?

L'incidente di AZTEC avvenne in un luogo BEN precisato. Perchè il Memoriale Hottel NON parla di AZTEC ? E' probabile che le teorie complottiste riemerse questi giorni nei forum abbiano l'unico scopo di identificare forzatamente la località dell'impatto descritto nel Memo Hottel, non essendoci scritta ? Certo, è probabilissimo. Inoltre, se tutti sapevano la località, possibile che l'FBI non la conoscesse ?

Stando all'articolo Variety scritto da Scully, e non alle successive dichiarazioni, ad AZTEC precipitò UN SOLO disco del diametro di 30 metri mentre nel Memo Hottel vengono menzionati 3 dischi di appena 15 metri.

Scully parla nel caso di AZTEC del ritrovamento di 16 cadaveri alti 1,20 metri e con dei vestiti antiquati in stile 1890 (queste le sue precise parole) mentre Hottel parla di 9 esseri alti 90 cm con delle tute metalliche.

Premesso che non ho interesse, in questo specifico caso, a sostenere che AZTEC sia realmente avvenuto oppure no, ma ho l'unico obiettivo di dimostrare che AZTEC sia differente dal caso riportato da Hotte, ti pongo la seguente osservazione: in un documento ufficiale declassificato dall'OSI che è questo
si dà la descrizione di un oggetto volante precipitato in New Mexico e che viene descritto con una specie di scatoletta molto piccola al suo interno, molto simile quindi alla descrizione che ne dà Scully nel suo articolo (indicando che avesse le dimensioni di un pacchetto di sigarette). E' più probabile che FOSSE QUESTO il documento che si riferisce ad AZTEC o il Memo Hottel che, per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche, è totalmente diverso dal racconto di Scully ?

Le teorie complottiste riemerse questi giorni nei forum sull'inesistente evidenza di un paragone tra AZTEC e Hottel, partono da un Simposio mondiale tenutosi nel 85 che vide tra i relatori un certo William Moore, un UFOLOGO. Costui, senza portare alcun riscontro, espose la storia del passavoce di ottava mano che avrebbe collegato AZTEC ad Hottel. Ripeto, NON PORTO' ALCUN RISCONTRO !!! Tutti sono buoni ad inventarsi le cose, un conto però è dimostrarle. L'autenticità di AZTEC non viene avvalorata da un ufologo ma da un documento OSI, dal Dr.Robert Sarbacher (PERSONALE GOVERNATIVO) e da Donald Keyhoe nel 1950. Non sono personaggi come William, è gente coi controcaz.zi !!! Poi, da questo Moore, nei vari forum americani (tra cui UfoUpdates riportato dal sito del CUI) sono sorte le varie controversie. La domanda che mi sono fatto allora è: possibile che a distanza di 30 anni dalla vicenda AZTEC esce un documento (il Memo Hottel) di cui "solo" 7 anni dopo un ufologo, senza portare riscontri, dice di paragonare ad AZTEC perchè secondo lui ci sarebbe stato un passavoce di ottava mano ? Ma questo, è bene che si sappia, oltre lui non l'ha mai detto nessuno. MAI !!! E ora sono tutti a fare i fenomeni sui forum, dagli articoli di Query a quelli di Paolo Toselli su focus. Ebbene, sono tutti articoli uguali. Quasi dei copincolla. Però, come ripeto, è importante da sapere che le parole di Moore non trovano riscontro alcuno e che questo complottismo (perchè chi va contro le parole di un documento UFFICIALE è solo che un complottista) sono state riprese poi dagli scettici nei forum americani, da Paolo Toselli in un suo libro del 96 etc etc. Ma tutto parte da lì: da un ufologo. Quanta credibilità può avere questo scetticismo ? Secondo me nessuna.

Il bello però deve ancora venire. Sapete perchè ? Perchè questo William Moore ebbe la "brillante idea" di paragonare AZTEC ad Hottel (nonostante non ci fosse alcun punto in comune tra i due casi) perchè QUALCUNO 30 anni prima di lui cercò di sputtanare le fonti principali del caso AZTEC: tali Newton e GeBauer. Questi avevano una compagnia petrolifera e, secondo delle indiscrezioni, truffarono un azionario che investì 250000 dollari (e non 800000 come riporta il CUI) nella loro compagnia perchè comprò un marchingegno prodotto da GeBauer che sarebbe il risultato di una retroingegneria proveniente dall'incidente di AZTEC. Ma sapete qual'è la particolarità ? Che la prima volta che emerse il nome di questo azionario "truffato" fu sulle righe di una rivista nella quale JP Cahl fece l'articolo denigratorio su Newton e GeBauer sostenendo che i due, ovviamente anche lui senza riscontro, avessero inventato la storia di AZTEC. Ed è importante sottolineare che il direttore di quella rivista tentò di corrompere Newton offrendogli 25000 dollari per confermare le righe di Cahn - ovviamente Newton non ebbe nulla da confermare.

Durante il processo GeBauer portò una copia di quel marchingegno, dimostrando al Giudice di averla comprata per 4 dollari assemblando pezzi raccattati qua e là. Il Giudice, che pretendeva di sapere se il marchingegno avesse le funzionalità promesse, non credette a GeBauer e condannò sia lui che Newton a 30 anni. Domanda: è possibile che l'Intelligence USA abbia voluto denigrare i due di proposito ? Sì, se si considera che di 5 testimoni dell'incidente di AZTEC, 3 vennero trovati morti in circostanze misteriose, 2 perseguiti penalmente a vita e 1, il proprietario del ranch in cui sarebbe caduto l'UFO, rimasto a vita nel silenzio più assoluto e che si è visto esportare la proprietà del suo terreno. Non dico che è certo ma è molto probabile che l'intelligence sia scesa in campo.

Quindi abbiamo JP Cahn che dice che Newton e GeBauer si sarebbero inventati la storia di AZTEC, senza portare riscontri, quando invece Keyhoe, Sarbacher e il documento OSI ne danno conferma dell'autenticità. Abbiamo poi Moore che 35 ANNI DOPO se ne esce con un'improbabile passavoce di ottava mano che collegherebbe AZTEC ad Hottel, ma anche lui senza portare riscontri. Fino ai giorni nostri in cui forummisti americani e fuffologi di tutto il mondo che riprendono le teorie insostenute dei due precedenti. E' così che si regge l'accusa della controparte. Ma io dico: perchè tutto questo scetticismo quando le fonti ufficiali parlano chiaro ? Anche Bignami e Attivissimo (costui su retetre) hanno dato credito al Memo Hottel. Allora è probabile che la spettacolarità sia sinonimo di incredulità ? Ovvio, visto e considerato che il problema non sono le prove ma lo schieramento ideologico di certi individui.

Un'altra domanda che vorrei fare è: è possibile confondersi tra i vari UFO crash capitati in America in quel periodo soprattutto quando alcuni di loro sono poco documentati ? Ovvio.

E ancora: ammetti che già all'epoca c'era confusione su AZTEC visto e considerato che vari articoli di giornale avevano intitolato "AZTEC 1950" un episodio avvenuto a Laredo in Texas nel 1948 e che vedeva lo schianto di un V-2 tedesco con a bordo una scimmia (all'epoca si facevano certi tipi di esperimenti) ?

E infine. Perchè il documento non riporta fonti esterne quando invece, di norma, avrebbe dovuto fare visto che in TUTTI i documenti che evidenziano l'interferenza di terzi sono riportati la fonte o, addirittura, spesso volte viene stilato il documento con la fotocopia dell'articolo di giornale ? Possibile che l'FBI non conoscesse quell'articolo ??????

Se me ne vengono in mente altre ve lo farò sapere [SM=g27985]
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13/04/2011 21:22

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13/04/2011 23:40

Ciao Woodok, vedo che ti sei dato da fare, fornendo interessanti spunti di discussione... [SM=g27988]
Confuso e incuriosito da questa faccenda, nel poco tempo a disposizione ho voluto cercare anch'io di vederci più chiaro, dunque ho cercato risposte per quanto possibile nella documentazione dell'epoca, e vorrei provare a dare delle risposte, per quanto possibile.
Purtroppo stasera sono stanco morto e sarebbe una cosa troppo lunga, per cui rimando a domani mattina... [SM=g8318] Stay tuned! [SM=g27990]

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14/04/2011 11:48

Eccomi, premetto che le considerazioni che seguono le faccio basandomi su queste due fonti:

-l'articolo originale di J.P. Cahn pubblicato sulla rivista TRUE, scaricabile qui: www.physics.smu.edu/~pseudo/UFOs/Scully/Cahn1.pdf
-il libro di Frank Scully "Behind the flying saucers" del 1950, scaricabile integralmente in formato word qui: www.opus-net.org/library.htm


Allora, cerchiamo di andare per punti (non seguo l'ordine originale):


WOODOK, 13/04/2011 15.01:

Stando all'articolo Variety scritto da Scully, e non alle successive dichiarazioni, ad AZTEC precipitò UN SOLO disco del diametro di 30 metri mentre nel Memo Hottel vengono menzionati 3 dischi di appena 15 metri.




Ecco, questo è uno dei principali punti di confusione nella vicenda. In realtà Cahn nel suo articolo, datato 1952 (quando di memo Hottel non si parlava ancora, essendo questo stato desecretato nel 1978) parla di TRE dischi precipitati, non uno. E infatti, andando a controllare sul libro di Scully, quello in cui divulga in modo più completo tutta la vicenda, leggiamo a pagina 82: ""Oh yes," responded Dr. Gee, "we have had three and we saw a fourth. But that one got away," he added with a laugh.", ovvero ""Oh, sì," rispose il dr. Gee, "ne abbiamo presi tre e ne abbiamo visto un quarto. Ma quello se ne andò via," aggiunse con una risata".
Quello che confonde è che ad Aztec in New Mexico in effetti si parla di un unico disco, gli altri sarebbero stati ritrovati in altre località, come leggiamo sempre nella stessa pagina: "The second one landed near one of the proving grounds in Arizona, as opposed to the first which landed near a proving ground in New Mexico.", e ancora "The third ship he and his staff examined landed right above Phoenix in Paradise Valley". Dunque si avrebbero un atterraggio in New Mexico e due in Arizona, ma comunque la sostanza è che da Scully è venuta in effetti la notizia di tre dischi recuperati e non uno solo (teniamo comunque presente che New Mexico e Arizona sono confinanti).



Scully parla nel caso di AZTEC del ritrovamento di 16 cadaveri alti 1,20 metri e con dei vestiti antiquati in stile 1890 (queste le sue precise parole) mentre Hottel parla di 9 esseri alti 90 cm con delle tute metalliche.



E' vero, il numero di extraterrestri è diverso, ma l'informazione sull'altezza è abbastanza coincidente. Sempre su "Behind the flying saucers" troviamo, a pagg. 17 e 18, un resoconto dei piloti recuperati, e si dice che "Thirty-four men, measuring between thirty-six inches to forty inches in height had been found dead in three of the saucers discovered", ovvero "Trentaquattro uomini, alti tra 36 e 40 pollici, erano stati trovati morti in 3 dei dischi scoperti". Secondo il racconto sarebbero stati trovati per la precisione 16 "omini" nel primo e nel secondo disco e 2 nel terzo. Ma l'altezza di 36 pollici corrisponde esattamente a 3 piedi, proprio come compare sul memo Hottel!



Allora, l'incidente di AZTEC avvenne, stando alle dichiarazioni scritte di Scully, nel 1948 mentre invece il Memoriale Hottel fu scritto BEN 2 ANNI DOPO. Da qui nasce la prima domanda.
Se il caso AZTEC risale al 1948, perchè il primo documento viene stilato BEN DUE ANNI DOPO, nel 1950, quando la prassi impone l'immediato Rapporto di segnalazione ? Possibile che l'Intelligence se ne accorge dopo tutti gli altri e dopo ben 2 anni ?



Allora, a questo posso rispondere con l'idea che mi sono fatto in proposito, che ovviamente non posso dimostrare, ma mi sembra se non altro abbastanza logica. Il memo Hottel risale a marzo 1950, mentre il libro di Scully è del settembre dello stesso anno, dunque Hottel NON ha appreso la storia dal libro. E' però risaputo che Newton già nel 1949 tenne una conferenza ad un pubblico ristretto sull'argomento e la notizia venne ripresa da varie parti, tra cui per l'appunto Scully che poi ci scrisse un libro. Niente di più facile, dunque, che si sia verificato davvero un passaparola tra varie persone, visto soprattutto che all'epoca queste storie erano assolutamente fuori dall'ordinario e mai sentite prima, e che un agente dell'Air Force, forse appunto l'AFOSI (Air Force Office for Special Operations), sia venuto a conoscenza della notizia in via privata da una persona che riteneva affidabile. A questo punto ha pensato bene di passarla al suo conoscente Guy Hottel a Washington, ritenendo che avrebbe potuto interessargli. E così è stato, infatti il buon Hottel, che probabilmente non aveva mai sentito parlare di dischi volanti se non per radio ed era del tutto all'oscuro della cosa, ha ritenuto opportuno informare addirittura il direttore dell'FBI della questione, dal momento che probabilmente si fidava del suo informatore, ritenendolo persona affidabile. In realtà noi non sappiamo se l'FBI fosse o meno a conoscenza della cosa, non avendo la risposta del direttore, sappiamo solo che il sig. Hottel del SAC (perché Hottel NON era un agente FBI, lavorava anche lui per l'Air Force) l'ha scoperto a marzo del 1950, e non dai giornali, ma in via privata da un informatore (il quale però si è fidato a sua volta di qualcun altro).



Perchè il documento non riporta fonti esterne quando invece, di norma, avrebbe dovuto fare visto che in TUTTI i documenti che evidenziano l'interferenza di terzi sono riportati la fonte o, addirittura, spesso volte viene stilato il documento con la fotocopia dell'articolo di giornale ? Possibile che l'FBI non conoscesse quell'articolo ??????


Proprio perché, come c'è chiaramente scritto nel memo Hottel, la notizia è stata appresa da un informatore in via privata e NON dai giornali. Inoltre come ho già scritto sopra non sappiamo se l'FBI conoscesse o meno l'articolo, sappiamo solo che Hottel a quanto pare non lo conosceva.



L'incidente di AZTEC avvenne in un luogo BEN precisato. Perchè il Memoriale Hottel NON parla di AZTEC ? E' probabile che le teorie complottiste riemerse questi giorni nei forum abbiano l'unico scopo di identificare forzatamente la località dell'impatto descritto nel Memo Hottel, non essendoci scritta ? Certo, è probabilissimo. Inoltre, se tutti sapevano la località, possibile che l'FBI non la conoscesse ?


Il problema è che i tre dischi non sarebbero caduti tutti nello stesso punto, dunque è stato sbrigativamente scritto New Mexico, che comunque è attaccato all'Arizona. In questo potrebbe aver influito il passaparola che ha deformato un po' i fatti, facendo sì che dopo un po' andassero perse le informazioni relative ai luoghi precisi.



Premesso che non ho interesse, in questo specifico caso, a sostenere che AZTEC sia realmente avvenuto oppure no, ma ho l'unico obiettivo di dimostrare che AZTEC sia differente dal caso riportato da Hotte, ti pongo la seguente osservazione: in un documento ufficiale declassificato dall'OSI si dà la descrizione di un oggetto volante precipitato in New Mexico e che viene descritto con una specie di scatoletta molto piccola al suo interno, molto simile quindi alla descrizione che ne dà Scully nel suo articolo (indicando che avesse le dimensioni di un pacchetto di sigarette). E' più probabile che FOSSE QUESTO il documento che si riferisce ad AZTEC o il Memo Hottel che, per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche, è totalmente diverso dal racconto di Scully ?


In realtà questo documento è datato 14 marzo 1950, 8 giorni prima del memo Hottel, tanto che c'è chi ipotizza che fosse l'autore di questo documento l'informatore misterioso di Hottel. Il documento parla di un uomo che "afferma di essere nel business del petrolio" il quale avendo assistito allo schianto di un disco volante dichiara di essere in possesso di una radio magnetica e di alcuni parti metalliche del disco. Il che coincide con il racconto di Scully. NON si parla di dischi volanti grandi come una scatola di sigarette, non ne parla neanche Scully, è una leggenda che non ho capito come si sia diffusa, è uno dei componenti recuperati ad essere grande come una scatola di sigarette.



la prima volta che emerse il nome di questo azionario "truffato" fu sulle righe di una rivista nella quale JP Cahl fece l'articolo denigratorio su Newton e GeBauer sostenendo che i due, ovviamente anche lui senza riscontro, avessero inventato la storia di AZTEC. Ed è importante sottolineare che il direttore di quella rivista tentò di corrompere Newton offrendogli 25000 dollari per confermare le righe di Cahn - ovviamente Newton non ebbe nulla da confermare.


Va precisata una cosa, la rivista TRUE è stata una delle prime ad esporsi sul tema dei dischi volanti, infatti anche nell'articolo di Cahn si può leggere a pagina 2, in un box informativo, che nel 1950 in un articolo intitolato "Flying saucers are real" la rivista annunciava la sua conclusione ragionata che gli UFO esistevano ed erano di origine extraterrestre. Nel 1950. Dunque non si può pensare che si trattasse di una rivista scettica o "al soldo" dei servizi segreti per screditare la questione. L'articolo di Cahn è molto lungo e non ho avuto tempo di leggerlo tutto, se riesco provvederò, tuttavia egli non ha semplicemente denigrato Newton e GeBauer sic et simpliciter, ma ha svolto un'accurata indagine entrando in contatto diretto con tutti questi personaggi e cercando in ogni modo riscontri alla loro storia. Non avendolo letto non posso dire se le sue conclusioni siano condivisibili, però non credo che possa essere liquidato così su due piedi, se non altro per l'impegno...




Anche Bignami e Attivissimo (costui su retetre) hanno dato credito al Memo Hottel


Beh, questo è di per sé un fatto molto incoraggiante, ma per l'ufologia in generale più che per il caso specifico. Infatti i due probabilmente non sapevano niente di tutta questa storia, dunque si sono limitati a dire con molta serietà ed obiettività che provenendo il documento dagli archivi dell'FBI andava preso in seria considerazione e non scartato a priori perche parla di dischi volanti. Per una volta, tanto di cappello. Tutto un altro mondo rispetto al bieco Morocutti, il quale sentenzia senza mezzi termini che sono tutte vaccate perché l'ha letto da qualche parte e comunque la velocità della luce è insuperabile dunque gli ufi non esistono e basta co 'ste storie... [SM=g27994]
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14/04/2011 14:42

Re:
Profondo_Blu, 14/04/2011 11.48:


In realtà Cahn nel suo articolo parla di TRE dischi precipitati, non uno.


La prima cosa che mi viene in mente però è: Quanta credibilità dobbiamo attribuire all'articolo di una rivista (il True Magazine) di gossip che è paragonabile al nostro Novella2000 ?

Scully poi nel suo libro non parla esclusivamente di questi tre casi, ma dell'intera letteratura ufologica conosciuta all'epoca (ovviamente nulla a confronto di ciò che sappiamo oggi). Perchè Cahn ha preso esclusivamente questi tre casi ? E poi, come tu hai sottolineato, viene descritto UN SOLO ufo crash ad Aztec e due in Arizona, raccontati da Kohler. E l'UFO crash di Aztec non ha nulla a che vedere con la descrizione fornita nel Memo Hottel perchè non combaciano il numero di dischi ritrovati, le dimensioni, il numero di cadaveri, il loro "abbigliamento", le funzionalità del disco, la località d'impatto e la data. Ma anche se volessimo aggiungerci i due dischi di Kohler le incongruenze ci sarebbero comunque. E sono sempre le stesse. Allora, non ti sembra un pò troppo forzato paragonare Hottel ad AZTEC (più i due ufo di Kohler) quando in realtà non c'è alcun punto in comune tra questi ?





Scully parla nel caso di AZTEC del ritrovamento di 16 cadaveri alti 1,20 metri e con dei vestiti antiquati in stile 1890 (queste le sue precise parole) mentre Hottel parla di 9 esseri alti 90 cm con delle tute metalliche.




Ma l'altezza di 36 pollici corrisponde esattamente a 3 piedi, proprio come compare sul memo Hottel!


Questo per quanto riguarda i dischi di Kohler, non quello di AZTEC che invece riporta 120 cm d'altezza.




E' però risaputo che Newton già nel 1949 tenne una conferenza ad un pubblico ristretto sull'argomento e la notizia venne ripresa da varie parti, tra cui per l'appunto Scully che poi ci scrisse un libro.


Scully però già sapeva di AZTEC da un anno grazie a GeBauer.


Niente di più facile, dunque, che si sia verificato davvero un passaparola tra varie persone


Si ma questa è una supposizione che non viene riscontrata da nessuna parte.


visto soprattutto che all'epoca queste storie erano assolutamente fuori dall'ordinario e mai sentite prima, e che un agente dell'Air Force, forse appunto l'AFOSI (Air Force Office for Special Operations), sia venuto a conoscenza della notizia in via privata da una persona che riteneva affidabile.


Queste sono le conclusioni a cui è giunto Maccabee nel 77, ma ripeto, nemmeno lui ha portato dimostrazioni concrete di quanto affermava. Il passavoce intercorso tra il Wyndotte Echo (di cui non si trova l'articolo), l'agente dell'OSI e Guy Hottel è un'INVENZIONE di Maccabee che non ha seguito alcun eco se non con William Moore nell'85. Allora rifaccio la domanda: è possibile che dobbiamo berci le affermazioni NON dimostrate di Maccabee e darle più valore del documento ufficiale ???



sappiamo solo che il sig. Hottel l'ha scoperto a marzo del 1950, e non dai giornali, ma in via privata da un informatore (il quale però si è fidato a sua volta di qualcun altro).



Il fatto che l'informatore privato si sia fidato di qualcun'altro non c'è scritto nel documento. E' un'invenzione di Maccabee. Che poi ci tengo a precisare una cosa. La critica tenta di reggersi in due modi: sostenendo che la notizia arrivò all'informatore della SAC tramite una conferenza di Newton OPPURE, altre voci che circolano, attraverso l'articolo del Wyndotte Echo - articolo di cui non si trova traccia.



Proprio perché, come c'è chiaramente scritto nel memo Hottel, la notizia è stata appresa da un informatore in via privata e NON dai giornali. Inoltre come ho già scritto sopra non sappiamo se l'FBI conoscesse o meno l'articolo, sappiamo solo che Hottel a quanto pare non lo conosceva.


D'accordo. Ma la fonte principale viene sempre citata, in tutti i rapporti è così. Io qualcuno me lo sono letto in questi giorni. Ci sono documenti che riportano le testimonianze di altri che, a loro volta, sono state riprese dai giornali - e questo c'è scritto. Il fatto è che se fosse stato veramente una notizia proveniente dai giornali, l'FBI l'avrebbe dovuta riportare. A meno che l'agente della SAC che ha passato l'informazione a Hottel non l'avesse taciuta, ma in quel caso crollerebbe tutta l'accusa secondo cui la fonte sarebbe quella giornalistica.



Il problema è che i tre dischi non sarebbero caduti tutti nello stesso punto, dunque è stato sbrigativamente scritto New Mexico, che comunque è attaccato all'Arizona.


Ma non possiamo rifarci a delle nostre supposizioni. Dobbiamo attenerci a quanto c'è scritto e a quanto si sa. Se nel Memo Hottel c'è scritto che 3 dischi sono precipitati nel New Mexico non vuol dire che uno è caduto in New Mexico e altri due in Arizona. Sono caduti tutti e 3 in New Mexico. Il fatto che ci fosse molta confusione all'epoca sugli UFO crash, in quegli anni e in quelle zone, è risaputo in letteratura e confermato anche da un documento ufficiale rilasciato dall'US Army che è questo .

La confusione era talmente tanta che un giornale dell'epoca intitolò "AZTEC 1950" l'incidente di un V-2 con a bordo una scimmia avvenuto a Laredo nel 1948, PENSA TE !!!


In questo potrebbe aver influito il passaparola che ha deformato un po' i fatti, facendo sì che dopo un po' andassero perse le informazioni relative ai luoghi precisi.



Ma anche queste sono supposizioni di Maccabee e che, come tutte le altre, non hanno alcun riscontro. Allora, ripeto per l'ennesima volta, perchè dobbiamo fidarci di ciò che dice Maccabee e non dobbiamo prendere in considerazione l'evidenza mostrata nei documenti ufficiali ?



In realtà questo documento è datato 14 marzo 1950, 8 giorni prima del memo Hottel, tanto che c'è chi ipotizza che fosse l'autore di questo documento l'informatore misterioso di Hottel.


Si ma queste sono ipotesi forzate e volute perchè se ci dobbiamo attenere ai fatti non c'è alcuna correlazione tra il documento OSI e il Memo Hottel. Il primo fa evidentemente riferimento ad AZTEC, il secondo no. E poi è molto strano che, se davvero fosse l'informatore di Huttel colui che ha scritto il documento OSI, non siano riportati gli altri due incidenti. Allora perchè questa incongruenza ?


Il documento parla di un uomo che "afferma di essere nel business del petrolio" il quale avendo assistito allo schianto di un disco volante dichiara di essere in possesso di una radio magnetica e di alcuni parti metalliche del disco. Il che coincide con il racconto di Scully. NON si parla di dischi volanti grandi come una scatola di sigarette, non ne parla neanche Scully, è una leggenda che non ho capito come si sia diffusa, è uno dei componenti recuperati ad essere grande come una scatola di sigarette.


E infatti io mi riferivo alla scatola magnetica trovata all'interno del disco ad essere grande come una scatola di sigarette, non parlavo del disco :)


Dunque non si può pensare che si trattasse di una rivista scettica o "al soldo" dei servizi segreti per screditare la questione.


Però Steinman, avendo intervistato negli anni 80 i testimoni dell'epoca, sostiene che Ken Purdy, il direttore di TRUE, avesse cercato di corrompere Newton offrendogli 25000 dollari in cambio della conferma delle righe di Cahn. Quindi era un CORRUTTORE. Cahn lavorava per un corruttore. Questo va sottolineato. E va sottolineato anche il fatto che l'articolo di Cahn non fa tanto riferimento alla storia di AZTEC quanto alla truffa che Newton e GeBauer avrebbero fatto ad un'investitore petrolifero della loro compagnia. Truffa che non venne mai dimostrata.


però non credo che possa essere liquidato così su due piedi, se non altro per l'impegno


Ma perchè allora nell'articolo di Cahn non si dice che il primo vero informatore di Scully su AZTEC non fu GeBauer ma fu lo scienziato Mike Heiland, versione confermata per altro dal Dr. Robert Sarbacher. Quindi se proprio vogliamo dirla tutta, ci sono molti più indizi a favore dell'autenticità di AZTEC che non. Ma, ripeto, secondo me non è questo il problema. Il problema è trovare delle correlazioni tra AZTEC e HOTTEL che, da come abbiamo potuto vedere, NON esistono ma sono solo SUPPOSIZIONI inventate (manco tanto da Cahn perchè costui cercava di smontare Newton e GeBauer più che altro sul piano giudiziario) da Maccabee e riprese 7 anni dopo da Moore.




si sono limitati a dire con molta serietà ed obiettività che provenendo il documento dagli archivi dell'FBI andava preso in seria considerazione e non scartato a priori perche parla di dischi volanti. Per una volta, tanto di cappello.


E una volta che lo fanno loro, non lo fanno gli ufologi. Mah, io non capisco tutto questo scetticismo. Non ci sarà mai un punto d'incontro tra ufologi e scettici a quanto pare...
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15/04/2011 08:58

UFO CRASH DI AZTEC E MEMO HOTTEL?
NESSUN PARAGONE


In seguito all'AGGIORNAMENTO del sito vault.fbi.gov/ riguardanti la declassificazione di alcuni nuovi documenti fino a quel momento coperti da segreto di Stato, nei vari forum a sfondo ufologico è scoppiata un'accesa diatriba su due casi in particolare: il Memoriale di Guy Hottel, presente nel sito ivi riportato e che in realtà non è stato rilasciato pubblicamente questi giorni ma già nel 1977, e un altro caso NON riportato sul sito dell'FBI e che corrisponde all'evento di AZTEC. La diatriba emersa questi giorni vede schierate due fazioni: chi sostiene che il Memoriale di Guy Hottel fosse riferito al caso AZTEC (a detta di questi una bufala dimostrata) e chi invece sostiene che i due siano casi ben distinti.
Ma vediamo di procedere per gradi.

Ve lo dico subito: non riporterò ciò che circola in rete, ma i fatti così come sono andati veramente andando a spulciare ogni angolo del web e ponendosi domande fondamentali che, evidentemente, molti non si sono posti.

Il caso AZTEC scoppiò quando un giornalista e ricercatore ufologico di nome Frank Scully scrisse nell'Ottobre e nel Novembre 1949 due articoli sulla rivista Variety che descrivevano lo schianto di un "disco volante" nei pressi di AZTEC, New Mexico, avvenuto nel 1948, citando come fonte di riferimento il nome di uno scienziato. Un anno dopo, nel Settembre del 1950, Scully pubblica un libro dal titolo: "Behind The Flying Saucer" in cui, oltre a fornire una descrizione della letteratura ufologica conosciuta all'epoca (relativamente poca se si considera che l'inizio dell'ufologia moderna viene fatta risalire a soli 3 anni prima, al 1947), indicava l'avvenimento di 4 "UFO crash" avvenuti tra il New Mexico e l'Arizona. Due di questi, quelli in Arizona, vennero narrati a Scully da un altro personaggio di spicco per l'ufologia dell'epoca, lo speaker radiofonico Kohler. In quel libro Scully fece ciò che non aveva fatto l'anno prima nell'articolo di Variety: riportò il nome dello scienziato che per la prima volta gli parlò di AZTEC - tale Dr."Gee", che poi si venne a sapere che fu il Dr.GeBauer assieme ad un certo Silas Newton, proprietario di una compagnia petrolifera.

"Il disco" narrava il libro di Scully "…precipitato nei pressi di un ranch, a dodici miglia da Aztec…misurava trenta metri di diametro, e la cabina di pilotaggio, circa sei. Il centro dell’aeromobile era fisso, ma il suo anello esterno ruotava ad una velocità terrificante, operando come un elicottero a propulsione magnetica: all’interno non erano presenti reattori o motori simili a quelli a noi noti…Da che cosa era alimentato allora? Onde magnetiche provenienti dal sole, spiegarono gli scienziati accorsi sul posto, avviluppano la Terra e la luna con milioni di emissioni… Il segreto per spostarsi da un pianeta all’altro consisterebbe nel passare da un campo positivo ad uno negativo, e ciò è quanto i dischi probabilmente sono in grado di fare.La struttura dello scafo, che aveva affrontato un viaggio interplanetario, presentava due tipi di metallo completamente sconosciuti sulla Terra…Prima di entrare nella cabina di pilotaggio, gli scienziati ‘bombardarono’ il disco di emissioni geiger…Dentro si trovavano i corpi di sedici uomini; erano intatti, ma la loro pelle si presentava annerita…si trattava di uomini di piccole dimensioni…non erano però pigmei africani. Qualcosa della loro pelle e delle loro ossa li distingueva nettamente dagli umani…i loro vestiti, a dispetto di una tecnologia straordinariamente evoluta, apparivano antiquati nello stile, che ricordava quello da noi in voga intorno al 1890; ma il tessuto era dato da un materiale a noi sconosciuto…Pare che gli occupanti del disco abbiano familiarità con quello strumento che noi chiamiamo radio, pur essendo completamente diversa da come noi la intendiamo: quello che è stato trovato è una scatola delle dimensioni di un pacchetto di sigarette: è priva di cavi e valvole ed emette un suono simile al nostro sonar. Probabilmente è anch’esso un congegno che opera magneticamente… Vi era a bordo anche una specie di libro, dalle pagine indistruttibili, e scritto con caratteri sconosciuti…"

Le critiche alla credibilità di Newton e GeBauer, i presunti iniziatori di AZTEC, emersero quando un giornalista di nome JP Cahn scrisse nel 1952 un articolo su una rivista locale in cui dichiarava che i due avessero ingannato un azionario della compagnia petrolifera di Newton che investì 250.000 $ su un apparecchio di retroingegneria extraterrestre costruito da GeBauer e che aveva la capacità di trovare il petrolio nel sottosuolo. TUTTO CIO' stando alle dichiarazioni di JP Cahn. Nel frattempo però è importante sapere che il direttore della rivista True Magazine (una rivista locale di gossip), Ken Purdy, offrì a Scully 25.000 $ per confermare le righe di Cahn ed ammettere che fosse stato ingannato da Newton e GeBauer. In pratica si cercava di smontare AZTEC attraverso la presunta frode che i due fecero all'azionario sopracitato. Scully OVVIAMENTE rifiutò. La domanda da porsi è: "Perchè il direttore di una rivista (molto nota) cercò conferme nelle righe di un'altra rivista tentando di corrompere Scully ? E' probabile che l'Intelligence USA fosse intervenuta per annichilire la credibilità del libro di Scully e quindi di AZTEC ? Sì, è probabile.
Nel frattempo Newton e GeBauer vengono processati e condannati in primo grado a 30 anni di reclusione. L'accusa portò in aula una riproduzione del marchingegno prodotto da GeBauer dimostrando così che questi non aveva le funzionalità promesse. Era però una copia comprata per 4 dollari e, nonostante la difesa di GeBauer tentò di dimostrarlo in tutti i modi al Giudice, questi condannò gli imputati a 30 anni di carcere.
Tre anni dopo, nel 1955, lo stesso JP Cahn, che stavolta passò "guarda caso" a scrivere per il True Magazine, fece un'altro articolo dal titolo: "The Flying Saucer Swindlers" in cui evidenziava il fatto che ad essere gli autori di AZTEC furono Newton e GeBauer, i due "truffatori" condannati. Fu una debacle.
A CONTRADDIRE però sul piano ufficiale l'articolo di JP Cahn ci pensarono il Sig Smith, speaker radiofonico canadese e negli anni '80 il ricercatore ufologico Steinman che, in due interviste allo stesso personaggio, un certo Dr.Robert Sarbacher - del personale GOVERNATIVO dell'epoca dei fatti, smentì che ad iniziare AZTEC furono Newton e GeBauer poichè sosteneva che il passaggio d'informazioni avvenne da un luminare della scienza di quel periodo, il Dr.Carl Heilden, a GeBauer. Quindi l'articolo di Cahn, oltre a non aver mai avuto alcuna conferma, vedeva smontare così la sua credibilità.

AZTEC poi venne avvalorato da un documento ufficiale OSI che è questo:



e da un altro documento declassificato dall'US Army che fornisce l'informazione di un'intensa attività anomala nei cieli del New Mexico in quel periodo:



Il fatto poi che vari testimoni dell'epoca vennero trovati morti in circostanze misteriose ed altri perseguiti penalmente dà l'impressione che AZTEC, più che un falso, abbia tutti i propositi per essere considerato attenidibile TANTO QUANTO molti altri casi della letteratura ufologica ad oggi ritenuti attendibili.
Dobbiamo forse pensare che Scully avesse ragione ? Può darsi. Ma possiamo dire la stessa cosa di JP Cahn, a fronte dei fatti sopra esposti ? Sicuramente NO. E se è vero che lo scetticismo è dettato dall'articolo di JP Cahn, è altrettanto vero che quest'articolo ha avuto la smentita che meritava. AZTEC potrebbe essere avvenuto veramente.
Ma non è questo l'interesse principale di quest'articolo, quanto la dimostrazione che il Memoriale di Guy Hottel, rilasciato nel 1977, non possa fare riferimento ad AZTEC per nessuna ragione al mondo.
Prima di tutto vorrei analizzare la critica che lo scetticismo sostiene nel voler cercare a tutti i costi, ma in maniera forzata, di paragonare AZTEC al documento di Hottel. Ammesso e NON concesso che il documento in questione si rifacesse ad AZTEC (ma non si rifà a questo) sarebbe opportuno che gli scettici si ricredessero su tutte le falsità dette in questi giorni perchè AZTEC ha molti più requisiti per essere considerato attendibile che non e quindi, invece di fare i fenomeni, dovrebbero vedere in Hottel la conferma di AZTEC.
Il fatto però è che la loro critica viene smontata a priori perchè, come ho già detto, AZTEC non si riferisce al documento di Guy Hottel.
Dunque, la critica sostiene che il Memoriale Hottel sia ricollegato ad AZTEC per i seguenti motivi.
Al momento del rilascio di questo documento, nel 1977, il primo che ebbe l'"illuminante" idea di paragonarlo al caso AZTEC fu il dottor Bruce Maccabee sostenendo che da AZTEC a Hottel ci si fosse arrivati attraverso un passaggio di voci di OTTAVA MANO !!! Sì, avete capito bene. Il bello è che la "teoria" di Maccabee non ha alcuna precedente nè successiva conferma e/o riscontro. Insomma, un caso isolato. Fu il primo a sostenere che da una conferenza tenuta da Newton sui 4 UFO (e non 3, come si sente dire in giro - verificare Wikipedia alla voce "Frank Scully") l'FBI e l'OSI si fossero interessati a questo caso e avrebbero scritto i documenti in questione (quello dell'OSI è già stato postato poc'anzi). D'accordo sul documento dell'OSI che è un evidente conferma del crash di AZTEC.

Assolutamente CONTRARIO sul Memo di Hottel perchè tra AZTEC ed Hottel ci sono delle grosse incongruenze:

- Aztec parla di un disco - Hottel di 3 dischi - ma anche se si volessero aggiungere i due dischi di Kohler saremmo sempre a 3, mentre Scully nel suo libro e nella conferenza parlò di 4 DISCHI [verifica Wikipedia per credere] e quindi non si capirebbe perchè il Memo Hottel invece di citare 4 dischi ne cita solo 3 - ma la spiegazione è semplice: la critica fa di tutto per cercare il pelo nell'uovo che non troverà mai.

- il numero di cadaveri trovati: 16 ad Aztec, 9 sul Memo Hottel.

- L'abbigliamento dei cadaveri: in stile 1890 per AZTEC e in tuta argentea per Hottel.

- Le dimensioni e le funzionalità dei Dischi: 30 metri di diametro per AZTEC e 15 per quelli del Memo Hottel.

- Non corrisponde il luogo dell'impatto: AZTEC si trova in New Mexico ed i dischi riportati da Kohler caddero in Arizona. Hottel invece nel documento parla di 3 dischi precipitati nel New Mexico. A parte questo il problema è sempre lo stesso: Scully parla di 4 dischi nel suo libro e nella conferenza e quindi la fonte di Hottel e, a sua volta dell'investigatore OSI che gli avrebbe passato l'informazione, non può essere Scully come sostiene Maccabee.

- Non corrispondono le date: NOn essendo riportata la fonte giornalistica, dobbiamo ritenere il Memo Hottel come un rapporto di segnalazione a tutti gli effetti e, se AZTEC è avvenuto nel 1948, il documento di Hottel NON può essere stilato 2 anni dopo perchè la prassi impone l'immediata segnalazione e perchè è impossibile pensare che l'FBI sia giunta a conoscenza di ciò soltanto 2 anni dopo tutti gli altri.


Questi sono i motivi per cui Hottel non può essere paragonato ad AZTEC.
Ma proseguiamo con l'indagine.
Nel 1985 l'ufologo William Moore ad un Simposio riprende di "SANA PIANTA" le dichiarazioni precedenti di Maccabee, facendone una piccola modifica a cui pochi hanno fatto caso: l'intermediario tra Newton e l'agente OSI che passò l'informazione a Hottel, non fu la conferenza tenuta da Newton ma un articolo del Wyndotte Echo (una rivista locale) in cui si parlava del caso AZTEC. Il bello è che di quest'articolo non ce n'è traccia. Ancora più divertente è constatare la fragilità del modello d'accusa sostenuto dagli scettici in questi giorni. La domanda è: ci si può fidare di una critica che vede come iniziati proprio Maccabee e Moore ma che sono proprio loro a riportare due versioni differenti dell'accusa ? Ovviamente NO perchè la credibilità di un'indagine non si ottiene con la superficialità e il qualunquismo ma con la precisione puntigliosa e la ricerca scrupolosa.
Ammesso e NON concesso che la fonte dell'agente riportato da Hottel fosse proprio la rivista Wyndotte Echo, la domanda da farsi è: perchè Hottel non ne riporta la fonte o quantomeno la fotocopia dell'articolo stesso visto e considerato che TUTTI i documenti rilasciati fin'ora dal FOIA riportano sempre la fonte giornalistica o anche la fotocopia degli articoli, se si tratta appunto di provenienza esterna. Qui non c'è. E allora come pensano gli scettici di reggere le loro considerazioni? Giocando all'indovinello?
Dall'insostenibilità delle teorie di Maccabee e Moore veniamo ai giorni nostri, dal libro di Paolo Toselli alle critiche dei vari forum e blog. Ebbene, queste critiche provengono sempre da lì: da Maccabee e Moore, da lì non se ne esce.
Altra cosa importante da sottolineare è che tra il 1947 e il 1950 ci furono quasi una decina di UFO crash tra il New Mexico, l'Arizona e il Texas e molti di questi sono MOLTO poco dettagliati per cui è facilissimo confondersi con i vari casi: addirittura una rivista dell'epoca intitolò "AZTEC 1950" l'impatto di un V-2 avvenuto in quelle zone e che aveva a bordo una scimmietta (erano esperimenti sovietici dell'epoca). Che "strano", proprio AZTEC ? Si, propio AZTEC. Ma all'epoca, quando i fatti erano ancora freschi di cronaca era comprensibile fare confusione. Oggi non lo è più se ci si informa a dovere ed è bene che il fanatismo emerso da questi scettici nel sostenere una causa persa si ridimensioni un pochino, a fronte dei fatti evidenti.

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16/04/2011 19:31

Scusami se ti rispondo in ritardo, ma in questi giorni ho faticato a trovare un momento adatto...
Cerco di rispondere per quel che posso al tuo post e al dettagliato articolo che hai postato su Ufoforum. Premetto che non mi ritengo appartenente a nessuno "schieramento", nel senso che non mi sento il "difensore" né della posizione believer né tanto meno di quella scettica, sto solo cercando per quanto mi è possibile di indagare sulla questione e provare a fare un po' di chiarezza. Sarei più che felice di dimostrare che questo documento è la prova incontrovertibile del recupero di un disco volante, ma al momento mi sembra che la questione sia quanto mai nebulosa... [SM=g27994]



La prima cosa che mi viene in mente però è: Quanta credibilità dobbiamo attribuire all'articolo di una rivista (il True Magazine) di gossip che è paragonabile al nostro Novella2000 ?




Come ho scritto sopra, la notizia dei tre dischi la riporta sì Cahn, ma perché l'ha letta nel libro di Scully, dove è facile verificare che viene effettivamente riportata.
Per quanto riguarda la credibilità, alla rivista non lo so, l'articolo di Cahn l'ho letto quasi tutto e descrive in modo dettagliato il suo interessamento nella vicenda, che lo ha portato ad interagire con tutti i principali personaggi e ad ottenere (a suo dire) le prove che i pezzi presentati da Newton erano di comune alluminio e non di materiali sconosciuti, il che, presentato a Scully sotto forma di risultati delle analisi, avrebbe portato anche quest'ultimo ad ammettere che forse la storia non era così solida. Questo è quanto Cahn scrive, certamente non possiamo avere la certezza matematica che non abbia mentito raccontando cose non vere, ma allora non ha neanche senso stare qui a parlarne, visto che neanche Scully presenta uno straccio di prova. E come potrebbe essere altrimenti, soprattutto a distanza di così tanti anni?



Scully poi nel suo libro non parla esclusivamente di questi tre casi, ma dell'intera letteratura ufologica conosciuta all'epoca (ovviamente nulla a confronto di ciò che sappiamo oggi).
Aztec parla di un disco - Hottel di 3 dischi - ma anche se si volessero aggiungere i due dischi di Kohler saremmo sempre a 3, mentre Scully nel suo libro e nella conferenza parlò di 4 DISCHI [verifica Wikipedia per credere] e quindi non si capirebbe perchè il Memo Hottel invece di citare 4 dischi ne cita solo 3




Allora, Scully nel suo libro parla delle rivelazioni fattegli prima da Newton e poi dal misterioso "dr. Gee", il quale avrebbe lavorato ad una miriade di progetti top-secret tra cui il recupero e lo studio dei dischi volanti. I dischi di cui parla sono quelli che Gee ha potuto osservare direttamente, dunque sono collegati dal fatto che sono stati tutti recuperati dallo stesso team a breve distanza l'uno dall'altro e in un arco di tempo limitato. Per quanto riguarda il quarto disco, come avevo scritto sopra, il "dr. Gee" afferma che questo disco, a differenza degli altri, non precipitò, ma atterrò e ripartì ("ne abbiamo presi tre e ne abbiamo visto un quarto. Ma quello se ne andò via"). Dunque i dischi precipitati di cui fa menzione Scully sono comunque tre. Inoltre non ho ben capito questa storia dei "dischi di Koehler". Secondo il libro a Scully fu raccontato di tutti i dischi dal dr. Gee, Koehler accompagnò solo Newton (allora in incognito) alla conferenza pubblica in cui riportò le scoperte di Gee. Posso chiederti dove hai trovato notizia che i dischi in Arizona furono segnalati da Koelher? [SM=g27991]



Questo per quanto riguarda i dischi di Kohler, non quello di AZTEC che invece riporta 120 cm d'altezza.



A ridaje coi dischi di Koehler, comunque sul libro "Behind the flying saucers" Scully scrive chiaramente che l'altezza degli esseri ritrovati in tutti e tre i crash era compresa tra i 36 e i 40 pollici, ovvero tra i 91 e i 102 cm, ovvero tra i 3 ed i 3,33 piedi. Ti invito a controllare se non ti fidi, è tra fine pag. 17 e inizio pag. 18: www.opus-net.org/files/behindtheflyingsaucers.doc . Questi 120 cm da dove vengono? [SM=g27993]



Scully però già sapeva di AZTEC da un anno grazie a GeBauer.



Ho sbagliato io, la conferenza è stata l'8 marzo del 1950, non so da dove mi è saltato fuori questo 1949. [SM=g27995] Scully, secondo il suo stesso racconto, avrebbe appreso della storia da Newton nell'agosto/settembre del 1949, per poi incontrare il "dr. Gee" e sentirla dalla sua viva voce.



Queste sono le conclusioni a cui è giunto Maccabee nel 77, ma ripeto, nemmeno lui ha portato dimostrazioni concrete di quanto affermava. Il passavoce intercorso tra il Wyndotte Echo (di cui non si trova l'articolo), l'agente dell'OSI e Guy Hottel è un'INVENZIONE di Maccabee che non ha seguito alcun eco se non con William Moore nell'85. Allora rifaccio la domanda: è possibile che dobbiamo berci le affermazioni NON dimostrate di Maccabee e darle più valore del documento ufficiale ???



Ah, beh, quando l'ho scritto non sapevo che fosse arrivato anche Maccabee alle stesse considerazioni, le mie comunque come ho scritto volevano essere solo speculazioni per provare a dare una spiegazione alternativa di come potesse essere arrivata in un documento FBI la menzione allo schianto di tre presunti dischi volanti.
Maccabee comunque ho letto essere stato quello che si è battuto in prima persona per il rilascio del memo Hottel tramite il FOIA. E' un ufologo che mi pare sostenga l'esistenza dei dischi volanti e la loro natura extraterrestre, quindi perché darsi la zappa sui piedi da solo inventandosi una storia falsa per smontare un caso che lui stesso ha faticato per far venire alla luce? [SM=g27994]
E inoltre a me risulta che questa storia del Wyanadotte Echo non derivi da Maccabee, in quanto egli sosteneva la tesi secondo me più sensata che il passaparola fosse derivato dalla conferenza di Newton l'8 marzo 1950 e in via assolutamente privata. Tant'è che proprio in quel periodo c'è un fiorire di documenti, tra la nota dell'OSI che hai postato sopra (14 marzo) e il memo Hottel (22 marzo). Almeno per quanto riguarda il memo Hottel mi sembra più sensato pensare che non c'entrino i giornali, ma una segnalazione da parte di un informatore fidato. Va detto anche che proprio secondo Scully subito dopo la conferenza i membri dell'università di Denver, gli studenti e i giornalisti furono interrogati da ufficiali dell'intelligence dell'Air Force i quali si interessarono da subito al caso e cercarono di scoprire l'identità del misterioso relatore (che era Newton sotto anonimato, protetto da Koehler).



Il fatto che l'informatore privato si sia fidato di qualcun'altro non c'è scritto nel documento.



No, ma si può anche dedurre dietro le righe. Infatti si dice che tre dischi sono stati recuperati ma non se ne sa altro. Quindi non li ha recuperati l'Air Force? Chi li ha recuperati? Anche il fatto che non siano riportati data né luogo depone a favore di questa ipotesi, se il recupero lo ha effettuato l'informatore stesso faceva così brutto comunicare in modo chiaro e preciso almeno i dati minimi, restando invece così sul vago? Questo fa pensare che l'informatore non conoscesse il luogo preciso degli schianti, altrimenti lo avrebbe riportato per consentire almeno delle verifiche. Cavolo, è come se da noi succedesse una cosa del genere e io ufficiale dell'Aeronautica scrivessi al direttore del SISMI che secondo un informatore da qualche parte nel Centro-Sud in data imprecisata si è schiantato un UFO! Il direttore del SISMI come minimo mi fa linciare, lui che vive di informazioni cosa se ne fa di indicazioni così vaghe?
Queste sono mie considerazioni personali, beninteso!



D'accordo. Ma la fonte principale viene sempre citata, in tutti i rapporti è così. Io qualcuno me lo sono letto in questi giorni. Ci sono documenti che riportano le testimonianze di altri che, a loro volta, sono state riprese dai giornali - e questo c'è scritto. Il fatto è che se fosse stato veramente una notizia proveniente dai giornali, l'FBI l'avrebbe dovuta riportare.



Questo se l'informatore avesse letto la cosa sul giornale. Ma se avesse ricevuto la notizia da qualcun altro di cui si fidava non ci sarebbe stata alcuna fonte giornalistica da citare.



Ma non possiamo rifarci a delle nostre supposizioni. Dobbiamo attenerci a quanto c'è scritto e a quanto si sa. Se nel Memo Hottel c'è scritto che 3 dischi sono precipitati nel New Mexico non vuol dire che uno è caduto in New Mexico e altri due in Arizona.



Però il memo Hottel non brilla molto in quanto a dettagli, infatti non viene citata una data né un luogo preciso. Se avessero saputo con precisione dove sono caduti i dischi e quando, perché non scriverlo? Penso che il direttore dell'FBI avrebbe gradito... [SM=g27986]



Ma anche queste sono supposizioni di Maccabee e che, come tutte le altre, non hanno alcun riscontro. Allora, ripeto per l'ennesima volta, perchè dobbiamo fidarci di ciò che dice Maccabee e non dobbiamo prendere in considerazione l'evidenza mostrata nei documenti ufficiali ?



Idem come sopra



Si ma queste sono ipotesi forzate e volute perchè se ci dobbiamo attenere ai fatti non c'è alcuna correlazione tra il documento OSI e il Memo Hottel. Il primo fa evidentemente riferimento ad AZTEC, il secondo no. E poi è molto strano che, se davvero fosse l'informatore di Huttel colui che ha scritto il documento OSI, non siano riportati gli altri due incidenti. Allora perchè questa incongruenza ?



Su questo ti dò ragione, infatti ho detto che qualcuno arriva ad ipotizzare questo, per dire quanto sono vicine le date, ma alla corrispondenza effettiva tra l'agente dell'OSI e l'informatore neanch'io ci credo molto, altrimenti le informazioni riportate sarebbero state le stesse.



E infatti io mi riferivo alla scatola magnetica trovata all'interno del disco ad essere grande come una scatola di sigarette, non parlavo del disco :)



Ah, ok! [SM=g28002]



Però Steinman, avendo intervistato negli anni 80 i testimoni dell'epoca, sostiene che Ken Purdy, il direttore di TRUE, avesse cercato di corrompere Newton offrendogli 25000 dollari in cambio della conferma delle righe di Cahn. Quindi era un CORRUTTORE. Cahn lavorava per un corruttore. Questo va sottolineato. E va sottolineato anche il fatto che l'articolo di Cahn non fa tanto riferimento alla storia di AZTEC quanto alla truffa che Newton e GeBauer avrebbero fatto ad un'investitore petrolifero della loro compagnia. Truffa che non venne mai dimostrata.



In realtà questa cosa dei 25000 dollari è riportata dallo stesso Cahn nel suo articolo, ma la sua versione è ben diversa: Newton si sarebbe fatto vivo spontaneamente (dopo incontri precedenti) facendo capire che se volevano rivedere i piccoli dischi e gli altri oggetti in suo possesso avrebbero dovuto metter mano al portafogli. Dato che Cahn aveva un forte interesse nel metter mano su almeno un disco, in modo da poter compiere le analisi dovute, a Newton furono offerti 10000 più altri 25000 $ (quindi in totale 35000) per portare ad un incontro gli elementi probanti sulla sua storia. Non credo che alla fine gli siano stati pagati, ma Newton sembrava ben felice della piega che avevano preso le cose.
Per quanto riguarda la causa contro Newton e GeBauer, sai che non ne ho trovato traccia nell'articolo di Cahn? Egli parla di alcuni precedenti del solo Newton, episodi giudiziari avvenuti negli anni Trenta in cui questi veniva accusato di truffa a vario titolo e da cui riuscì sempre ad uscire in qualche modo. Ma si tratterebbe di episodi parecchio precedenti al presunto UFO-crash.
Non ho trovato nessuna traccia di processi contro Newton e GeBauer, forse si tratta di un altro articolo... [SM=g27991]



Ma perchè allora nell'articolo di Cahn non si dice che il primo vero informatore di Scully su AZTEC non fu GeBauer ma fu lo scienziato Mike Heiland, versione confermata per altro dal Dr. Robert Sarbacher.



Allora, io non so che credibilità possa avere questo Sarbacher, comunque Scully in persona, nel suo libro, sostiene di avere sentito per la prima volta la storia nell'agosto/settembre del 1949 da Silas Newton, che egli conosceva già per altri motivi, mentre stava viaggiando in macchina con lui. Newton sosteneva che la fonte dlle sue informazioni fosse lo sfuggente "dr. Gee" (dunque lui non avrebbe mai visto niente di persona), che Cahn crede di aver identificato in Leo GeBauer (Scully non fa mai il nome di GeBauer nel suo libro). Non c'è riferimento alcuno a nessun Heiland nel libro, l'unica fonte citata è il suddetto sedicente dottore plurilaureato (in quanto GeBauer risultò avere solo una laurea in ingegneria elettrica), gli altri avrebbero preso le informazioni da lui. E' chiaro che qui qualcuno mente, che sia Sarbacher o Scully, e questo non gioca certo a favore dell'autenticità del caso... [SM=g27993]



Non ci sarà mai un punto d'incontro tra ufologi e scettici a quanto pare...



Ah, ah, buona questa! [SM=g8298] [SM=g8920]
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