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Rilevabilità degli UFO

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2011 03:26
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27/03/2011 19:50

Ieri e oggi
E'la prima discussione che creo dopo le riforme anti troll del forum e approfitto quindi per ringraziare amministratore e moderatori per la fiducia di cui - forse immeritatamente - godo, augurando anche ai "buoni intenzionati" che ancora non possono farlo, di avere presto il mio stesso entusiasmante privilegio.

Veniamo all'argomento del quale mi piacerebbe ascoltare i vostri pareri.
Nelle cronache del passato e nelle testimonianze dell'umanità - ingenua ai nostri occhi - ricorrono spesso descrizioni di fenomeni aerei che difficilmente potrebbero essere riconducibili a semplici fenomeni astronomici e/o atmosferici.
Non è nemmeno raro leggere tra le righe dei testi sacri, di contatti diretti tra "dio" e l'uomo.
Anche la storia più recente rispetto al nostro tempo è ricca di testimonianze e di avvistamenti ufologici e sono di quel tempo le foto forse più eclatanti dell'ufologia.
Eppure paradossalmente, oggi che noi tutti siamo dotati di telefonini con foto/video camere incorporate e quindi potenzialmente capaci di immortalare l'anomalo e l'ignoto in qualsiasi istante, questo non si mostra e riempiamo i server di YouTube con falsi clamorosi in buona o in cattiva fede.
Lungi da me l'idea di volere con queste premesse dimostrare che noi tutti stiamo inseguendo una nuvola di fumo, vorrei da profano fare un'ipotesi.

E' possibile che essi si adeguino alla tecnologia del momento e riescano ad adeguare il loro grado di furtività all'occorrenza palesandosi all'umanità del passato, sfuggendo le macchine fotografiche dei nostri nonni e mascherandosi oggi da milioni di obbiettivi che potrebbero immortalarli?



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27/03/2011 20:26

Re: Ieri e oggi
Le ipotesi sono le più disparate. Io credo che abbiano una tecnologia avanzatissima ma per quanto avanzata, volando nei nostri spazi, devono adeguare probabilmente gli spostamenti rientrando cosi', in parametri che consentono il filmato o lo scatto furtivo da parte nostra. Un computer di bordo o radar ingrado di calcolare al millesimo ogni oggetto che possano incontare sul loro percorso, evitandolo quindi a priori. Si spiegherebbe cosi' come durante i loro improvvisi cambi di velocità con mega accellerazioni da fermo, possano evitare collisioni con aerei, uccelli o altro. Ma comunque delle volte restano visibili e vengono ripresi. Non hanno quindi la tecnologia dell'invisibilità? Oppure vogliono farsi riprendere? Oppure sono solo curiosi, ci danno un'occhiata e via, quindi senza necessariamente cercare un contatto. La mia rispostà è che sono rilevabili nel momento in cui sono nel nostro spazio aereo e si lasciano prendere dalla curiosità di osservarci. Ma la loro tecnologia sono convinto è ingrado di sfuggire ai radar terrestri.
Hybrid1973, 27/03/2011 19.50:

E'la prima discussione che creo dopo le riforme anti troll del forum e approfitto quindi per ringraziare amministratore e moderatori per la fiducia di cui - forse immeritatamente - godo, augurando anche ai "buoni intenzionati" che ancora non possono farlo, di avere presto il mio stesso entusiasmante privilegio.

Veniamo all'argomento del quale mi piacerebbe ascoltare i vostri pareri.
Nelle cronache del passato e nelle testimonianze dell'umanità - ingenua ai nostri occhi - ricorrono spesso descrizioni di fenomeni aerei che difficilmente potrebbero essere riconducibili a semplici fenomeni astronomici e/o atmosferici.
Non è nemmeno raro leggere tra le righe dei testi sacri, di contatti diretti tra "dio" e l'uomo.
Anche la storia più recente rispetto al nostro tempo è ricca di testimonianze e di avvistamenti ufologici e sono di quel tempo le foto forse più eclatanti dell'ufologia.
Eppure paradossalmente, oggi che noi tutti siamo dotati di telefonini con foto/video camere incorporate e quindi potenzialmente capaci di immortalare l'anomalo e l'ignoto in qualsiasi istante, questo non si mostra e riempiamo i server di YouTube con falsi clamorosi in buona o in cattiva fede.
Lungi da me l'idea di volere con queste premesse dimostrare che noi tutti stiamo inseguendo una nuvola di fumo, vorrei da profano fare un'ipotesi.

E' possibile che essi si adeguino alla tecnologia del momento e riescano ad adeguare il loro grado di furtività all'occorrenza palesandosi all'umanità del passato, sfuggendo le macchine fotografiche dei nostri nonni e mascherandosi oggi da milioni di obbiettivi che potrebbero immortalarli?







[Modificato da fire1969 27/03/2011 20:27]
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27/03/2011 22:42

Ciao Hybrid,hai formulato una ipotesi molto interessante.
Non posso fare a meno pero'di farti notare,che ti sia un po' confuso quando asserisci che con l'avvento di videofonini ed altra tecnologia recente alla portata di tutti,questi fenomeni non si palesano oppure siano dei falsi.
Partiamo dai filmati e foto con bassa risoluzione,di cui sono dotate la maggior parte delle persone,nella vita quotidiana.Anche quando si riprende o si fotografa qualcosa di anomalo e lo si immette in rete,e' la stessa comunita ufologica che lo rifiuta a priori,contestando la scarsa qualita' del prodotto.
L'immensa casistica ufologica degli ultimi anni,e' colma di fenomeni che hanno molta attinenza con la tua teoria.
Basta citare il solo Rapporto Cometa',basato quasi interamente su relazioni di piloti militari,civili ed addetti radar,per comprendere sia il grado tecnologico sia il comportamento del tutto bizzarro di questi Oggetti.
La verita' sta nel fatto che gli Ufo si palesano visivamente o fisicamente,lasciano tracce radar per poi scomparire come se si fossero smaterializzati a loro piacimento,siamo noi che non ne comprendiamo la natura.
Di materiale ufologico recente c'e' ne tanto anche adesso,
solo che con l'avvento del digitale,aleggia sempre lo spettro di un possibile falso,anche quando esami accurati lo escludono.
In definitiva e' mia opinione personale,che nulla lascia presagire
ad una variazione del loro comportamento in base al nostro progresso tecnologico.
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28/03/2011 11:59

Re: Ieri e oggi
Hybrid1973, 27/03/2011 19.50:



E' possibile che essi si adeguino alla tecnologia del momento e riescano ad adeguare il loro grado di furtività all'occorrenza palesandosi all'umanità del passato, sfuggendo le macchine fotografiche dei nostri nonni e mascherandosi oggi da milioni di obbiettivi che potrebbero immortalarli?



Ciao Hybrid.
Si, secondo me è possibile. Noi proiettiamo la visione delle cose alla nostra attuale conoscenza, basata sulla nostra evoluzione in un mondo 3D. Non sappiamo loro che evoluzione abbiano avuto e quali "potenziali" hanno raggiunto. Il problema sta nel nostro modo di vedere le cose, in maniera troppo lineare. Un aiuto a vedere le cose in maniera diversa ce lo danno i paradigmi della "meccanica quantistica".


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28/03/2011 12:44

Io rispondo con la teoria di John Keel, esposta nel suo noto libro "Ufo: operazione cavallo di Troia" (libro che da alcuni anni sto cercando disperatamente...), teoria che inizio a condividere anche io.


Riporto uno stralcio preso da un articolo trovato sul web che sintetizza la questione:

" Keel formulò la sua famosa teoria dei “cavalli di Troia”: secondo tale teoria gli UFO e gli altri fenomeni appartenenti alla dimensione del mistero non erano altro che dei travestimenti, dei “cavalli di Troia” utilizzati da tale realtà ignota per condizionare e manipolare la razza umana sin dagli inizi della storia del genere umano. Tale realtà ignota cambierebbe nelle varie epoche storiche il modo di travestirsi per adattarsi intenzionalmente al contesto storico, sociale e culturale esistente nei vari periodi storici in modo da mimetizzarsi più facilmente.

Per dirla in altro modo, Keel sosteneva che tale realtà ignota si travestiva ai giorni nostri da extraterrestri perché ci trovavamo nell’era spaziale mentre nel medioevo tale realtà ignota assumeva la forma di fate, gnomi ed elfi perché in quel periodo storico tale travestimento era molto credibile."

www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Riflessioni/ALCUNE-RIFLESSIONI-SULLA-TEORIA-DEL-SUPERSPETTRO-DI-JOHN-KEEL---di-Giovanni-Pel...

In poche parole secondo Keel, tutta una serie di fenomenologia è da riferirsi ad una dimensione a noi ancora sconosciuta che si manifesta di volta in volta attraverso un "travestimento". Oggi è l'epoca dei dischi volanti, anche se sarebbe meglio dire "era" l'epoca dei dischi volanti, poichè i famosi dischi metallici fatti di dadi e bulloni sono diventati negli ultimi anni un fenomeno molto raro, sostituito da altri tipi di fenomeni (sfere di luce, spirali, etc..). Questa modificazione dei fenomeni avvistati a me personalmente lascia parecchio interdetto ed è un interrogativo centrale sul quale a mio avviso dovrebbe incentrarsi anche il dibattito in merito al fenomeno ufologico.

Tesi simile a quella di Keel è quella di Valleè. Nell'articolo sopracitato trovate un'analisi di entrambe le teorie.


[Modificato da DeMultaNocte 28/03/2011 12:52]

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28/03/2011 12:45

Vorrei raccontare un anneddoto sui filmati ufo.
Una volta chiesi a Maurizio Cavallo, il contattista, durante una conferenza:
"Come mai i suoi filmati più vecchi, come quelli di Adamski, Villa etc, mostrano ufo essenzialmente ciondolanti e non con movimenti realistici (traiettorie rettilinee, evoluzioni)come si vede invece nei filmati moderni?. Viene il sospetto che sia così perchè è l'attuale tecnologia informatica che lo permetta."
In pratica, gli dissi che i filmati erano secondo me dei falsi.
Oltre a non sapere cosa rispondere, venni aggredito dal pubblico come un elemento di disturbo da cacciare dalla sala.
Poi alla fine della conferenza di dimostrò comunque molto cordiale invitandomi ad andarlo a trovare. [SM=g8143]

Stefano Panizza
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28/03/2011 14:14

Re:
DeMultaNocte, 28/03/2011 12.44:

Io rispondo con la teoria di John Keel, esposta nel suo noto libro "Ufo: operazione cavallo di Troia" (libro che da alcuni anni sto cercando disperatamente...), teoria che inizio a condividere anche io.


Riporto uno stralcio preso da un articolo trovato sul web che sintetizza la questione:

" Keel formulò la sua famosa teoria dei “cavalli di Troia”: secondo tale teoria gli UFO e gli altri fenomeni appartenenti alla dimensione del mistero non erano altro che dei travestimenti, dei “cavalli di Troia” utilizzati da tale realtà ignota per condizionare e manipolare la razza umana sin dagli inizi della storia del genere umano. Tale realtà ignota cambierebbe nelle varie epoche storiche il modo di travestirsi per adattarsi intenzionalmente al contesto storico, sociale e culturale esistente nei vari periodi storici in modo da mimetizzarsi più facilmente.

Per dirla in altro modo, Keel sosteneva che tale realtà ignota si travestiva ai giorni nostri da extraterrestri perché ci trovavamo nell’era spaziale mentre nel medioevo tale realtà ignota assumeva la forma di fate, gnomi ed elfi perché in quel periodo storico tale travestimento era molto credibile."

www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Riflessioni/ALCUNE-RIFLESSIONI-SULLA-TEORIA-DEL-SUPERSPETTRO-DI-JOHN-KEEL---di-Giovanni-Pel...

In poche parole secondo Keel, tutta una serie di fenomenologia è da riferirsi ad una dimensione a noi ancora sconosciuta che si manifesta di volta in volta attraverso un "travestimento". Oggi è l'epoca dei dischi volanti, anche se sarebbe meglio dire "era" l'epoca dei dischi volanti, poichè i famosi dischi metallici fatti di dadi e bulloni sono diventati negli ultimi anni un fenomeno molto raro, sostituito da altri tipi di fenomeni (sfere di luce, spirali, etc..). Questa modificazione dei fenomeni avvistati a me personalmente lascia parecchio interdetto ed è un interrogativo centrale sul quale a mio avviso dovrebbe incentrarsi anche il dibattito in merito al fenomeno ufologico.

Tesi simile a quella di Keel è quella di Valleè. Nell'articolo sopracitato trovate un'analisi di entrambe le teorie.






Il "testamento" dello scrittore e ricercatore porta il titolo di "John Keel's Position Statement":

"Ho abbandonato l'ipotesi extraterrestre (ETH) nel 1967, quando il mio personale campo di indagini rivelò una sorprendente sovrapposizione tra fenomeni psichici e gli UFO. In quel periodo, i miei risultati furono estremamente impopolari, ma negli anni successivi, la maggior parte dei principali ricercatori dei paesi europei e molti degli scienziati americani coinvolti nella materia, hanno verificato ed accettato le mie conclusioni.
In sostanza, gran parte della dottrina UFO è soggettiva e molti eventi di presunti UFO sono in realtà il prodotto di processi complessi allucinatori, in particolari nei contattisti e nei rapporti tipo CE III (Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo). Lo stesso processo ha stimolato le credenze religiose, tradizioni delle fate e sistemi occulti del credo nei secoli passati.
Una piccolissima percentuale di avvistamenti (forse meno del 2 per cento) ed eventi indicano che altri strani, ma naturali, fenomeni sono spesso inclusi, o assorbiti, nei dati UFO.
Anche se non possiamo spiegare in modo soddisfacente tutti gli eventi UFO in termini di conoscenza e tecnologia attuale, credo che l'ultima soluzione comporti un complicato sistema di Nuova Fisica, relativi alle teorie del Continuum Spazio-Tempo.
E' possibile, anche molto probabile, che un sistema sottile di controllo cosmologico sia in vigore sin dagli albori dell'umanità e gli UFO sono una parte di quel sistema.
Gli oggetti e le apparizioni non sono necessariamente originati da un altro pianeta e potrebbero non esistere come costruzioni permanenti della materia. E' più probabile che vediamo quello che vogliamo vedere ed interpretiamo tali visioni secondo le nostre convinzioni contemporanee.
Il problema può essere ridotto ad una serie di difficili questioni filosofiche e potrebbe essere meglio esplorato da scienziati e matematici".


Fonte: www.centroufologicoionico.com/articoli/news/481-la-teoria-sugli-ufo-di-j...
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28/03/2011 14:49

Al di la delle singole teorie di Keel e Valleè, della finalità di questa realtà sconosciuta, quello che mi fa porre interrogativi è proprio l'aspetto elusivo che il fenomeno di recente sta assumendo.

Se facciamo una rapida analisi del fenomeno dai tempi antichi ad oggi vediamo che la sua manifestazione è inversamente proporzionale al nostro sviluppo.

Nell'antichità abbiamo cronache di "dei e astronavi" a contatto diretto con noi, poi con l'andare del tempo questo "rapporto" sembra essersi chiuso e le cronache di fenomeni strani sono diventati leggende. In epoche più recenti poi si è modificata e si sta modificando anche la raffigurazione di questi fenomeni.

Negli anni '50/60' c'erano i dischi volanti, e ora?

Ora che le nostre tecnologie avanzano, i dischi volanti sembrano essere praticamente scomparsi.

Se prendiamo come esempio solo l'ufologia moderna, ovvero dal 1947 ad oggi potremmo trovare delle spiegazioni a simili comportamenti. Potrebbe essere che in un determinato periodo siamo stati visitati da una tipologia di dischi volanti, o interessati da un'unica tipologia di fenomeno, e ora non più, e ciò spiegherebbe anche le varie ondate con picchi di avvistamenti anomali rispetto al normale.

Oggi a mio avviso stiamo in un periodo di quasi assenza di fenomeni ufologici rilevanti rispetto al passato, a dispetto invece dell'estremo interesse per la materia.

Ripeto che l'elusività del fenomeno è un elemento centrale di tutto il discorso, che sembra essersi addirittura elevato rispetto al recente e recentissimo passato.

Che vorrà dire?

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28/03/2011 14:51

Re: Re:
Non sono daccordo con questa teoria. Parlo per me e per chi ha avuto avvistamenti in compagnia. Esempio: Vedo un velivolo in cielo ed è senza ombra di dubbio un aereo con quattro ali. Contemporaneamente lo vede un mio amico e puo' constatare che ha 4 ali. Lo vedono altre 10 persone e possono constatare che ha 4 ali. Non credo che tutti vediamo quello che vogliamo vedere e che quindi sia riconducibile ad un fenomeno di allucinazione collettiva. Non regge questa teoria.
Secr3t, 28/03/2011 14.14:




Il "testamento" dello scrittore e ricercatore porta il titolo di "John Keel's Position Statement":

"Ho abbandonato l'ipotesi extraterrestre (ETH) nel 1967, quando il mio personale campo di indagini rivelò una sorprendente sovrapposizione tra fenomeni psichici e gli UFO. In quel periodo, i miei risultati furono estremamente impopolari, ma negli anni successivi, la maggior parte dei principali ricercatori dei paesi europei e molti degli scienziati americani coinvolti nella materia, hanno verificato ed accettato le mie conclusioni.
In sostanza, gran parte della dottrina UFO è soggettiva e molti eventi di presunti UFO sono in realtà il prodotto di processi complessi allucinatori, in particolari nei contattisti e nei rapporti tipo CE III (Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo). Lo stesso processo ha stimolato le credenze religiose, tradizioni delle fate e sistemi occulti del credo nei secoli passati.
Una piccolissima percentuale di avvistamenti (forse meno del 2 per cento) ed eventi indicano che altri strani, ma naturali, fenomeni sono spesso inclusi, o assorbiti, nei dati UFO.
Anche se non possiamo spiegare in modo soddisfacente tutti gli eventi UFO in termini di conoscenza e tecnologia attuale, credo che l'ultima soluzione comporti un complicato sistema di Nuova Fisica, relativi alle teorie del Continuum Spazio-Tempo.
E' possibile, anche molto probabile, che un sistema sottile di controllo cosmologico sia in vigore sin dagli albori dell'umanità e gli UFO sono una parte di quel sistema.
Gli oggetti e le apparizioni non sono necessariamente originati da un altro pianeta e potrebbero non esistere come costruzioni permanenti della materia. E' più probabile che vediamo quello che vogliamo vedere ed interpretiamo tali visioni secondo le nostre convinzioni contemporanee.
Il problema può essere ridotto ad una serie di difficili questioni filosofiche e potrebbe essere meglio esplorato da scienziati e matematici".


Fonte: www.centroufologicoionico.com/articoli/news/481-la-teoria-sugli-ufo-di-j...




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28/03/2011 14:56

Re: Re: Re:
fire1969, 28/03/2011 14.51:

Non sono daccordo con questa teoria. Parlo per me e per chi ha avuto avvistamenti in compagnia. Esempio: Vedo un velivolo in cielo ed è senza ombra di dubbio un aereo con quattro ali. Contemporaneamente lo vede un mio amico e puo' constatare che ha 4 ali. Lo vedono altre 10 persone e possono constatare che ha 4 ali. Non credo che tutti vediamo quello che vogliamo vedere e che quindi sia riconducibile ad un fenomeno di allucinazione collettiva. Non regge questa teoria.





La teoria di Keel non può essere riassunta solo in "allucinazioni collettiva". Dice di più. Intanto potresti leggere l'articolo che ho postato sopra.



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28/03/2011 15:03

Personalmente,ritengo la teoria di Keel e Vallee' molto fantasiosa e lacunosa sotto molti aspetti.
Per esempio,risulta molto problematico spiegare durante un allarme Ufo,sia ai piloti dei caccia intercettori sia agli addetti radar,che cio' che vedono fisicamente e strumentalmente,in realta' altro non sia che una proiezione di una non identificata intelligenza.
Altra lacuna della teoria,credo sia facilmente riscontrabile dai racconti anche di epoche passate,dove vengono segnalate piu' volte oggetti sigariformi ed a forma di disco,quando ancora secoli fa' non vi era nessuna cognizione di volo e figuriamoci di aerei.Come poteva questa teoria stare al passo con i tempi se non esistevano apparecchi con dadi e bulloni in grado di volare?
Vorrei anche far notare,che fenomeni giudicati recenti come le sfere di luce o gli ebani,in realta' sono stati fotografati e filmati dagli astronauti,sin dalle prime esplorazioni spaziali.
[Modificato da rosental70 28/03/2011 15:07]
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28/03/2011 15:10

Non sono molto d'accordo demulta...
Secondo me gli avvistamenti e le tipologie di UFO sono sempre le solite.
Il problema alla tua domanda è che una volta (ai tempi di adamsky per capirci), l'ufo era quello fotografa da adamsky, meyer, ecc...)(che a seconda di ognuno di noi sono veri o falsi), quindi il resto non veniva tenuto da conto (globi luminosi, ecc...).
Mentre oggi che ci siamo comunque "evoluti", sappiamo che certi fenomeni (globi luminosi, ecc...) possono essere di tipo ufologici.
Nell'antichità ci sono racconti che descrivono gli UFO di allora simili a quelli di oggi (vedi ricerca di Lawliet qui: www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4630

Tu dici che cambiano a seconda di come "avanziamo" noi tecnologicamente (ad esempio una volta erano spiriti, folletti, ecc... ora invece sono ufo ed alieni), ma io in tutto questo vedo sempre la stessa cosa. Esseri sconosciuti e oggetti volanti non identificati. Che però non cambiano come forma nel tempo.
28/03/2011 15:11

Re:
rosental70, 28/03/2011 15.03:

Personalmente,ritengo la teoria di Keel e Vallee' molto fantasiosa e lacunosa sotto molti aspetti.



Bhè...tutte le teorie ufologiche presentano dei punti deboli...comunque nel caso di specie,la teoria si basa sulla capacità di queste Entità di produrre nella nostra realtà oggetti e fenomeni in grado di interagire con noi,da sempre.Le ragioni di queste interferenze ?? [SM=g8360]


28/03/2011 15:13

In realtà, alcuni patterns fondamentali del fenomeno si mantengono attraverso i secoli, permettendo di riconoscere in testi antichi una casistica che si può definire in senso più o meno lato ufologica. Il termine pliniano clipeus ardens o le descrizioni certi oggetti descritti nelle cronache medievali, collimano appunto con almeno due delle tipologie delineate a suo tempo da Hynek: i dischi diurni e le luci notturne. Altri oggetti, pur controversi, come quello avvistato la notte prima della battaglia di Lepanto, paiono ricondursi alla fenomenologia dei grandi oggetti aerei sigariformi.

Dalle casistiche antiche è da escludere invece tutta l'enorme massa di speculazioni sugli antichi astronauti attestati nel mito, nelle pitture rupestri, nella pittura etc. L'appassionato della materia tende a confondere l'ipotesi degli antichi astronauti con l'ETH sugli UFO moderni. Sono due cose diverse. Il principale assertore del "non è terrestre", Peter Kolosimo, era uno dei negatori più recisi della casistica ufologica contemporanea. E' ovvio: se devo affermare che l'uomo della maschera di giada è un astronauta in una capsula Mercury, arrivata qui in passato magari su un'arca generazionale, non posso accettare la testimonianza parallela, antica e contemporanea, di una probabile espressione tecnologica ben al di là dell'astronautica dei razzi. Nell'insieme, per quanto mi riguarda e stando alle mie conoscenze sulle civiltà antiche e sulle loro tradizioni, tutto l'armamentario su Oopart e antichi astronauti tratto da poemi, monumenti etc. è materiale molto contestabile -leggi, paccottiglia. Insulta l'abilità umana e ignora le tecnologie e le strutture cognitive dell'uomo arcaico, operando un riduzionismo culturale decisamente nauseante.

Gli aspetti stabili del fenomeno, attestati da materiale cronachistico e paradossografico "non ufficiale", ne confermano la credibilità, se non si guarda ai fatti con occhio pregiudizialmente scettico. Quello che cambia è il rumore di fondo mediatico, unitamente alle tecniche di falsificazione e rappresentazione del fenomeno stesso. Un filmato sull'UFO di Phoenix realizzato con le tecniche oggi disponibili adegua le attese dell'occhio (inteso in senso ampio di occhio più mente) a ciò che ci si aspetta di vedere. Il fenomeno è già anomalo; la rappresentazione lo rende ancora più eclatante e ne plasma l'aspetto. Lo stesso falso ufologico offre materiale di studio non soltanto dal punto di vista della necessità di separare il grano dal loglio, ma altresì nell'ottica di analizzare come ci rappresentiamo la casistica ufologica, come il grande pubblico si attende di vederla.

Per quanto le ipotesi parafisiche, à la Keel e Vallée, abbiano avuto l'indubbio merito di reperire nuovi fatti, tuttavia lasciano freddini -di fatto ripiegano nella riduzione sociopsicologica del fenomeno. La realtà fisica che si cela dietro i cavalli di Troia non ha volto. D'altro canto l'ipotesi extraterrestre dura ha dalla sua due dati:

1) il fenomeno UFO persiste nel tempo, ha un comportamento intelligente associabile ad una popolazione di oggetti sì rari, ma caratterizzati da struttura seriale: ingegneristicamente parlando, la serialità strutturale unita a un comportamento intelligente è indice di artificialità, distinguendosi dalle strutture autosimili derivanti da comportamenti di autoorganizzazione perfettamente naturali (cento basalti colonnari più o meno simili sono frutto di comportamenti di autoorganizzazione, cento colonne scanalate con capitello tutte della stessa misura sono opera umana);

2) il fenomeno UFO associato alla ETH risponde al paradosso di Fermi e non è minimamente inficiato dall'obiezione (da Margherita Hack) secondo cui nessuna tecnologia può superare le distanze interstellari. Data una tecnologia avanzata e tempo sufficiente, le distanze interstellari prima o poi si superano. Considerando che a) ci sono mezzo miliardo di pianeti con biosfera; b) intelligenza e tecnologia su una biosfera prima o poi vengono fuori; c) il numero di civiltà presenti in una galassia come la nostra oggi è stimato intorno a 10.000 (ipotesi ottimistica moderata); d) qualche soluzione della fisica più esotica potrebbe pallidamente spiegare certe manifestazioni ufologiche (fisica dell'energia negativa, teletrasporto quantistico etc.), la possibilità che dietro gli UFO ci sia qualcosa di alieno sfiora la necessità tipologica.

Quello che cambia, rispetto ai parametri più o meno oggettivi, sono gli aspetti sociopsicologici del fenomeno e la sua rappresentazione. Il suo, ancora ipotetico, nocciolo duro (probabile presenza di sonde interstellari nel 5% al massimo della casistica ufologica) no. Gli aspetti più controversi in tal senso sono abductions e contattismo, che andrebbero relegati nell'ambito della mitopoiesi, scatenata dal fenomeno che di per sé interagisce con noi a distanza (p. es., l'ibridazione è la versione odierna dell'antico mito del semidio, non ha nulla a che vedere col reale).





[Modificato da Interessato74 28/03/2011 15:13]
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28/03/2011 15:22

Re: Re:
RETE-UFO, 28/03/2011 15.11:



Bhè...tutte le teorie ufologiche presentano dei punti deboli...comunque nel caso di specie,la teoria si basa sulla capacità di queste Entità di produrre nella nostra realtà oggetti e fenomeni in grado di interagire con noi,da sempre.Le ragioni di queste interferenze ?? [SM=g8360]





Allora diciamo che questa teoria secondo me,presenta piu' punti deboli delle altre.Troppi particolari importanti sono trascurati.
Riguardo alle interferenze,credo che ancora abbiamo molto da studiare.

I miei complimenti Interessato,hai spiegato magistralmente cio' che in realta' pensavo anch'io.
[Modificato da rosental70 28/03/2011 15:27]
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28/03/2011 15:40

Re: Re: Re: Re:
Si capisco il punto di vista del mimetizzarsi degli Ufo in base al periodo storico in cui loro fanno l'apparizione. Ma faccio una cernita degli avvistamenti. Moltissimi attinenti alle luci negli ultimi anni si sono rivelati essere lanterne cinesi o sviste riguardo le luci landing degli aerei. Moltissimi "velivoli" si sono rivelati essere dei videomontaggi o cmq falsi realizzati al computer. Altri avvistamenti di luci sono ricondotti a fulmini globulari. Alla fine la percentuale di avvistamenti classificati come "incerti" sono pochissimi. Per cui trovo forzata la teoria per cui un Ufo debba adattarsi al periodo di tempo in cui appare. Anche perchè comunque sia resterebbe sempre un oggetto non identificato. Se un Ufo volesse realmente cammuffarsi e non farsi notare, non sarebbe piu' logico prendere le sembianze di un aereo, elicottero o comunque di qualcosa di già esistente che apparire sottoforma di globo di luce o velivolo discoidale che sicuramente attirerebbe l'attenzione della gente? un mio parere ovviamente. [SM=g27987]
DeMultaNocte, 28/03/2011 14.56:



La teoria di Keel non può essere riassunta solo in "allucinazioni collettiva". Dice di più. Intanto potresti leggere l'articolo che ho postato sopra.






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28/03/2011 16:03

Citando Keel e l'ipotesi parafisica volevo solo portare all'attenzione il fatto che il fenomeno UFO moderno come lo intendiamo noi, ovvero oggetti non identificati di probabile matrice tecnologica e ipoteticamente extraterrestri, potrebbe essere solo una aspetto di una realtà più ampia e ancora sconosciuta, spesso mutevole nelle sue manifestazioni ed interazioni con noi.

Se ci basiamo solo sull'aspetto più comune del fenomeno, lasciando da parte altre speculazioni, io continuo a chiedermi dove sono finiti i dischi volanti e gli occupanti dei dischi volanti da 10 (?) anni a questa parte.

Dove sono finiti gli avvistamenti di dischi diurni, o dischi a terra con eventuale equipaggio nei paraggi, o casi di abduction con prove fisiche?

Potrebbe esserci una mutazione del fenomeno, oppure la mancata evidenza di tali casi è riconducibile al solo ed elevato rumore di fondo che circonda la materia ufologica e che confonde le acque, oppure l'iconografia ufologica alla quale siamo abituati non corrisponde alla realtà del fenomeno poichè i più eclatanti casi del passato in realtà erano solo dei falsi?

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28/03/2011 16:51

Re:
DeMultaNocte, 28/03/2011 16.03:

Citando Keel e l'ipotesi parafisica volevo solo portare all'attenzione il fatto che il fenomeno UFO moderno come lo intendiamo noi, ovvero oggetti non identificati di probabile matrice tecnologica e ipoteticamente extraterrestri, potrebbe essere solo una aspetto di una realtà più ampia e ancora sconosciuta, spesso mutevole nelle sue manifestazioni ed interazioni con noi.



Molto probabilmente infatti è cosi (almeno per come la vedo io).

DeMultaNocte, 28/03/2011 16.03:


Se ci basiamo solo sull'aspetto più comune del fenomeno, lasciando da parte altre speculazioni, io continuo a chiedermi dove sono finiti i dischi volanti e gli occupanti dei dischi volanti da 10 (?) anni a questa parte.



Mi risulta che queste cose ci siano ancora. Mi sembra che qualche caso lo abbia esposto anche Antonio Chiumento nel suo ultimo libro "apri gli occhi".

DeMultaNocte, 28/03/2011 16.03:

oppure l'iconografia ufologica alla quale siamo abituati non corrisponde alla realtà del fenomeno poichè i più eclatanti casi del passato in realtà erano solo dei falsi?



Non posso di certo affermarlo con sicurezza, ma se parliamo di adamsky, meyer, ecc...(parlo delle foto), per quanto mi riguarda, si...sono dei falsi.
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29/03/2011 01:17

Ciao a tutti, l'argomento è molto interessante ma incredibilmente complesso, come già è stato fatto notare. Ci sarebbero molte cose che vorrei scrivere, ma il tempo è più che mai tiranno, dunque cercherò di condensare...
Innanzitutto io non sono così convinto che questi avvistamenti siano andati davvero scemando fino ad oggi. Chi ha detto che nel passato c'erano così tanti avvistamenti da superare nettamente quelli odierni? Magari è vero, ma le cronache giunte fino a noi (sono perfettamente d'accordo con Interessato74 quando dice di guardare più a queste fonti che non a miti e raffigurazioni artistiche soggette ad interpretazioni ed allegorie) quanti avvistamenti certificati ci avranno mai tramandato? Qualche decina? Qualche centinaio? Qualche migliaio? Considerando gli svariati millenni in cui si articola la storia dell'uomo oggi conosciuta, mi sembrano comunque un po' pochi per giungere alla conclusione certa che gli avvistamenti "una volta" erano di più. Inoltre mi sembra che, lanterne cinesi a parte, gli avvistamenti testimoniali classici (senza necessariamente documentazione video-fotografica) si mantengano comunque su numeri abbastanza elevati, basta guardare le statistiche annuali dei vari centri ufologici. Quello che sembra essere "diminuito" sono le testimonianze documentate (da foto o video) attendibili. Ma innanzitutto, è poi vero? La quantità grezza di filmati e foto è sicuramente aumentata enormemente, data la maggiore diffusione di telecamere, fotocamere e videofonini, e questo è un dato di fatto. E' altrettanto vero che la maggior parte di tali documenti risulta essere falsa o dubbia in seguito alle analisi, date le maggiori posibilità offerte ai falsari dalle nuove tecnologie. Ma esistono dati concreti per dire che i video autentici sono diminuiti? Non dimentichiamoci ad esempio che molti avvistamenti sono corredati da foto sgranate di puntini luminosi su fondo buio dai quali è impossibile trarre conclusioni certe, per assurdo potrebbero essere tutte vere, non lo sappiamo. Secondo me dire "al giorno d'oggi tutti i filmati di UFO sono falsi" è un po' eccessivo, e può dipendere da un'impressione generale dovuta ai tanti casi all'apparenza incredibili rivelatisi poi bufale clossali ad una più attenta analisi, il che crea comprensibilmente delusione e disillusione negli appassionati alla materia. Ma non dimentichiamoci che ad esempio youtube pullula letteralmente di filmati di UFO, alcuni anche di dischi volanti e oggetti strutturati abbastanza complessi, ma il più delle volte a causa della compressione e di altri fattori è impossibile formulare giudizi sulla loro autenticità e giustamente vengono scartati. Ma questo non significa che siano certamente tutti dei falsi, purtroppo uno dei difetti dell'era digitale è che ormai si condivide tutto su internet invece che affidarsi agli ufologi e nel mare magnum del web è impossibile districarsi, dunque si finisce col lasciar perdere, senza che ciò implichi necessariamente la falsità di tutti i filmati. Diciamo quindi che non ci sono dati a sufficienza per capire quale sia davvero l'andamento REALE dei filmati autentici di UFO da parte di testimoni nel tempo.

Detto questo, ci sono però delle cose interessanti e anche un po' inquietanti da dire sul fenomeno UFO e i suoi comportamenti nei confronti dei testimoni ed in particolare di chi cerca di immortalarli. Attualmente ho quasi finito di leggere un interessante libro di cui qualcuno di voi mi avrà già sentito parlare sul forum in passato. Si tratta di "Project Identification: the first scientific field study of UFO phenomena", scritto nel 1981 dal'ormai defunto prof. Harley Rutledge, allora direttore del dipartimento di Fisica alla Southeast Missouri State University di Cape Girardeau. A seguito di un'improvvisa ondata di avvistamenti UFO verificatasi nella vicina cittadina di Piedmont, egli, incuriosito dagli strani eventi, decise di indagare, ed avendo potuto osservare di persona il passaggio di alcuni di questi misteriosi oggetti luminosi decise di fondare un progetto di ricerca (finanziato a quanto pare dall'università, il che è notevole), chiamato appunto "Project Identification" (durato dal 1973 al 1980) con lo scopo di studiare empiricamente e strumentalmente tali manifestazioni in modo sistematico. Ebbene, senza stare a dilungarmi, nel corso di 158 appostamenti con 378 osservatori, furono osservati 136 oggetti volanti non identificati delle più varie fogge e tipologie, per lo più luci sferiche notturne, ma anche velivoli apparentemente strutturati e perfino un disco diurno. Ve detto che il materiale che riuscirono a raccogliere, per lo più fotografico, è abbastanza poco a causa di difficoltà concrete nell'immortalare tali oggetti, pertanto ciò che si ha a disposizione è per la maggior parte materiale testimoniale derivato dalle trascrizioni delle registrazioni fatte durante le varie sedute di osservazione. Uno "scetticone" alla Tozzi chiuderebbe qua il discorso con una sonora risata e uno sberleffo, dicendo che "non abbiamo niente in mano, solo aria fritta", e dal punto di vista strettamente tecnico non si potrebbe dargli poi torto se escludiamo il valore della testimonianza, seppur proveniente da testimoni plurimi e qualificati. Tuttavia, volendo essere un po' più "di mente aperta" e considerare comunque l'ingente lavoro svolto, tenendo conto della serietà e professionalità accademica del fisico statunitense e dei suoi collaboratori, nonché dei numerosi dati ed analisi presenti nel libro, abbiamo per le mani qualcosa di più della solita testimonianza di uno scienziato alla Clyde Tombaugh. Abbiamo un gran numero di avvistamenti fatti in modo sistematico nel tempo dalle stesse persone come campione su cui si possono fare considerazioni di tipo statistico e generale.
Nelle conclusioni finali del libro, analizzando i dati a disposizione, Rutledge arriva a sostenere che il fenomeno è assolutamente reale e concreto ed è guidato da un'intelligenza che sembra interagire attivamente con gli osservatori. Anzi, sembra quasi che giochi con loro, conosca le loro intenzioni e le loro mosse e sia essa stessa a studiare loro e non viceversa. Nella maggior parte dei casi le luci seguivano sempre uno stesso percorso, si muovevano nella direzione degli osservatori per poi deviare improvvisamente in modo da passare lontano dalla loro posizione e rendere difficile immortalarli. In numerosi casi degli UFO immobili nel cielo sparirono nel nulla o partirono a gran velocità nell'istante stesso in cui l'osservatore si apprestava a scattare una foto. Gli avvistamenti più eclatanti sono avvenuti mentre le macchine fotografiche erano smontate dai treppiedi e i membri del progetto non erano in osservazione.
Inoltre gli UFO manifestarono una gran tendenza alla mimetizzazione, nonostante non disdegnassero poi di farsi riconoscere dagli osservatori prima di partire improvvisamente o sparire. In numerose occasioni assunsero l'aspetto (ed anche le caratteristiche luminescenti con le continue variazioni cromatiche, è bene dirlo) delle stelle, stazionando in cielo all'interno di grandi costellazioni come l'Orsa Maggiore o i Gemelli in qualità di "intrusi", per poi "smascherarsi" non appena l'osservatore notava qualcosa di anomalo. In altre assunsero l'aspetto di "velivoli" che al telescopio mostravano avere configurazioni alari e aspetto del tutto improbabili, oppure luci di posizione del tutto anomale che non presentavano alcuna struttura solida nel mezzo. In un caso una di queste luci si piazzò esattamente tra il punto di osservazione di Rutledge e il pianeta Venere, sbucandone fuori all'improvviso con comprensibile stupore del fisico, e questo significa che l'oggetto era probabilmente lì per lui, perché solo lui era correttamente allineato col pianeta per poter apprezzare questa "performance". Dunque da tutto questo emerge il ritratto di un fenomeno UFO sfuggente, intelligente e che decide come e quando lasciarsi immortalare. Osservando le tavole illustrate presenti nel libro si nota come siano quasi tutte scie non ben definite (riguardo le quali sarebbero da segnalare molte anomalie, ma è un altro discorso) o puntini fissi in cielo che forniscono ben pochi dati utili, nessuna foto clamorosa, sempre solo immagini dubbie, come a dire "guardateci pure ma da lontano". Sembra quasi che non disdegnino di farsi vedere, ma con avvistamenti ad personam, a beneficio di pochi per volta ben selezionati, e tali da non riuscire comunque a squarciare definitivamete il velo sul mistero della loro natura. Un atteggiamento che sembra contraddittorio, spingendo alcuni a chiedersi con Fermi "se ci sono perché non si fanno vedere?", ma che risponde probabilmente a logiche molto precise che per ora non ci è dato comprendere, avendo ben pochi elementi in mano.
Scusate la lunga digressione, ma volevo fissare questi concetti finché la lettura è ancora fresca, sennò va a finire che mi dimentico... [SM=g27995]

P.S.: mi accorgo che all'inizio ho scritto "cercherò di condensare"... Alla faccia! [SM=g27993]
29/03/2011 08:37

Eh sì, alla faccia che non avevi tempo!! [SM=g8298]
Ho impostato male la discussione; non volevo dire che nel passato c'erano più avvistamenti. Voevo dire che erano di qualità.
In alcune cronache si parla di oggetti rimasti nello stesso posto per giorni e notti come se gli occupanti dell'ufo fossero ben consapevoli di alcuni fattori; per esempio nessuno avrebbe potuto fotografarli o rappresentare in una qualche forma d'arte l'oggetto che i posteri indigeni "tecnologici" (cioè noi) avrebbero inequivocabilmente identificato.
Il loro presentarsi come dei, non esclude che alcune religioni siano nate e si siano sviluppate intorno ad un'immagine dio-superuomo tale che anche se l'evento fosse stato tramandato in maniera scritta o verbale, probabilmente sarebbe stato fatto ricondurre a un mito, un'iconografia della divinità.
E'un pò quello che dice Profondo_Blu citando il libro di Harley Rutledge nel quale l'autore stesso ammette che gli avvistamenti più eclatanti avvengono in assenza di dispositivi di cattura video; rimane la testimonianza visiva di una persona che anche se attendibilissima, col tempo perde comunque credibilità.
Certo che un'esperienza così cambia la vita al testimone; la domanda "siamo soli?" per lui ha una risposta; ma si viene a trovare nella condizione di non poterla condividere, di non essere appoggiato dai suoi simili, di essere deriso dagli scettici; col tempo potrebbe anche arrivare a dubitare e a maledire ciò che vide.
E allora cosa vogliono questi alieni?
E perchè oggi il tempo del contatto dovrebbe essere più vicino?
Tutto ciò fa supporre che loro conoscessero da tempo la potenziale evoluzione dell'umanità; sapevano che sarebbe venuto il giorno che avremmo potuto fotografare o filmare; sapevano che avremmo potuto volare e viaggiare nel cosmo tanto da smettere di spiegare quegli avvenimenti con significati religiosi.
Hanno lasciato delle tracce nelle testmonianze della gente e lo fanno tuttora senza però mai sbilanciarsi o palesarsi troppo.
O hanno una grande esperienza in fatto di evoluzione delle razze per cui hanno visto la loro e molte altre civiltà nascere e svilupparsi con tecnologie analoghe tra l'una e l'altra, oppure davvero essi vengono dal nostro futuro e conoscono bene la nostra civiltà e le nostre tappe tecnologiche. Personalmente non amo questa ipotesi ma non mi sento di escluderla.

[Modificato da Hybrid1973 29/03/2011 08:44]
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