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Viaggiatori del tempo

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2012 17:20
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Sesso: Maschile
15/05/2012 17:20

Viaggiatori Del Tempo...
Il tempo non esiste. Ossia esiste soltanto sulla superficia esterna della dilatazione spaziotemporale. Quindi non è possibile spostare la *materia* da un punto all'altro dello spaziotempo nè della dilatazione spaziotemporale.

Però si può far viaggiare il Pensiero, dato che non è sottoposto alla *materia*, nè al tempo, nè allo spazio, nè alla velocità della luce. L'importante è *sintonizzare* il pensiero sulla corretta *frequenza* di una precisa dilatazione spaziotemporale posta come "punto di sintonizzazione". In questo modo il Pensiero interagisce in quella specifica frequenza, e diventa "concreto" sotto forma di ricostruzione mentale del soggetto con cui interagisce.

In effetti il Pensiero "sintonizzato" in uno spaziotempo non proprio, crea una "distorsione" delle frequenze di quella specifica dilatazione spaziotemporale. Questa distorsione genera una "lieve energia" che può essere intercettata sia da altri Pensieri, sia da stumentazioni adatte.

Se questo "Pensiero viaggiante" viene ripreso da una macchina fotografica o una videocamera, risulta come un fascio luminoso iforme, che a seconda della frequenza su cui è sintonizzato può essere "identificato" dalla mente come una "forma strana che somiglia a qualcosa di familiare".

In effetti però, tutto ciò che è stato, che è e che sarà, esiste già nello spaziotempo globale. Perciò non può "sfuggirgli" in alcun modo. Bisogna tenere conto però che la *dilatazione spaziotemporale* modifica costantemente ogni frequenza presente nello spaziotempo, quindi anche ogni pensiero, ogni atomo e ogni forma energetica. Ecco perché "ciò che è già stato" non potrà mai più essere, e "ciò che ancora deve essere" non *è* ancora.

In pratica è come un "palloncino che si gonfia" e che cambia ogni cosa in esso contenuta, pur restando sempre lo stesso "palloncino". Un "palloncino" composto da "copie di se stesso" all'infinito e in ogni direzione.

Ogni singolo *punto* di questi "palloncini nel palloncino" è sempre stato lì, e quindi può essere "sintonizzato", a patto che se ne segua la sua dilatazione spaziotemporale.

In parole povere, se volessi tornare ad un punto esatto di *ieri*, dovrei sintonizzare il Pensiero su quel punto. Se sembra non funzionare quando lo si prova a fare (basta chiudere gli occhi e ricordarsi di *ieri*, per vedere che c'è, ma che non è reale), è solo perché il *punto* memorizzato nelle cellule mnemoniche non corrisponde più al *punto* ormai già dilatatosi nello spaziotempo. Può viaggiare nel tempo solo chi è in grado di calcolare la dilatazione spaziotemporale di un *punto* specifico. Per sintonizzarvisi basta "pensare", poiché pensando si creano le frequenze bio-elettromagnetiche che si diffondono nello spaziotempo. Ma bisogna sintonizzarsi sul punto "dilatato". Quindi pensare sulle frequenze esatte di quella dilatazione specifica.

Questo sarà possibile solo in un futuro molto lontano dal XXI°secolo, perché per riuscirci occorrono elaboratori potentissimi capaci di ricostruire virtualmente la determinata "frequenza dilatata" del punto in cui si vuole interagire. La ricostruzione virtuale di quella specifica frequenza viene poi indotta alla mente del viaggiatore, in modo che mentre "pensa" possa restare costantemente sintonizzato su quella frequenza, che ovviamente dovrà costantemente venire rielaborata in tempo reale (dai calcolatori) perché dovrà includere nella frequenza dilatata originale anche la "nuova" frequenza dilatata, generata dall'interazione della frequenza del viaggiatore che in essa interagisce.

Anche se i viaggiatori non possono interagire a livello materiale, possono farlo a livello mentale. Inducendo ai pensieri senzienti presenti in un determinato *punto* il loro pensiero, che verrà da essi percepito come proprio. Quindi come "idea nuova da realizzare" grazie al presupposto libero arbitrio che, in questo specifico caso, libero arbitrio non è.

Attraverso il Pensiero si può indurre qualsiasi pensiero nei soggetti con cui si interagisce. Questo permette ai viaggiatori temporali di interagire concretamente (attraverso il soggetto reale) in un punto diverso dello spaziotempo.

Ma non può essere fatto da se. Il viaggio nel tempo è possibile solo grazie alla sinergia di più persone che lavorano per poterlo realizzare, attraverso calcolatori potentissimi suddivisi in più "settori".
- Adam Clark -
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