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Usa: persi i contatti con basi di missili intercontinentali.

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2010 10:42
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28/10/2010 10:42

Interrotta la comunicazione tra i ''lanciatori'' e gli ordigni. Scatta l'allarme, poi la situazione torna normale.

Sabato, per 45 lunghissimi minuti gli specialisti della base di Warren (Wyoming) hanno perso le comunicazioni con 50 missili intercontinentali ospitati nei silos sotterranei. In pratica i "lanciatori" non potevano più "parlare" con gli ordigni atomici. Situazione difficile che deve aver creato tensione, anche se adesso tutti rassicurano.



«MISSILI PROTETTI» - Una portavoce dell'Air Force ha cercato di sdrammatizzare: «Si è trattato di un'interruzione temporanea e i missili sono stati sempre protetti dal nostro sistema multiplo di sicurezza. Non c'è stato mai alcun pericolo per la popolazione». Dichiarazione formale accompagnata dalle spiegazioni dei tecnici: in caso di necessità si può fare a meno del controllo a terra affidandolo ad aerei speciali (come i Boeing E 6) che svolgono la funzione di comando volante. Secondo la ricostruzione – apparsa su Wired e The Atlantic – i militari si sono accorti del problema quando un computer del centro di lancio (in codice LCC) ha spedito un segnale a cinque missili. La risposta è stata negativa. I "lanciatori" hanno provato a rimediare con le operazioni previste dal protocollo mentre un team si è recato nei bunker per una ricognizione. Per superare il blocco, gli addetti al lancio hanno "chiuso" le linee di collegamento tra il centro e i silos: 50 missili sono rimasti così "isolati". La situazione è tornata normale dopo il riavvio di uno dei computer dello LCC.

L'ALLARME E I PRECEDENTI - Il problema tecnico ha messo in allarme l'intera base ed è stato subito comunicato al Pentagono. E ieri l'informazione ha raggiunto anche la Casa Bianca. Rapporti sono stati inviati alle altre installazioni che ospitano i missili Minuteman. Per il momento l'Us Air Force non ha spiegato la causa dell'incidente, anche se qualcosa di simile si era verificato una dozzina di anni fa in due basi in Montana e Nord Dakota: allora furono dei problemi con dei cavi sotterranei. Gli ufficiali non escludono che si tratti dello stesso guasto e assicurano – nel caso che qualcuno sospetti un atto ostile – che il sistema è ben protetto contro un'eventuale incursione di hacker. Loro giurano che è impossibile violarlo. Nell'arsenale nucleare americano vi sono attualmente 450 missili intercontinentali. Un apparato ritenuto sicuro ma che durante gli ultimi anni ha denunciato qualche pecca. Tanto è vero che il segretario alla Difesa Gates aveva sostituito, nel 2008, il responsabile dell'Air Force dopo una serie di episodi negativi. Gli osservatori ipotizzano ricadute politiche. Il Congresso è chiamato a ratificare il nuovo accordo Start con i russi (che porterebbe ad una riduzione del 30 per cento dell'arsenale) e i repubblicani non sono troppo convinti. Il blackout a Warren può aiutare quanti chiedono un rinvio.

CORRIERE Guido Olimpio
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