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Aereo colpito da fulmine in atterraggio si spezza in 3 parti

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2010 17:29
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16/08/2010 23:23

www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/08/16/visualizza_new.html_1881620...

Aereo colpito da fulmine si spezza in 3, un morto e 114 feriti

16 agosto, 21:07

Un Boeing 737 della compagnia aerea colombiana Aires si e' spezzato il tre parti all'atterraggio nell'aeroporto dell'isola San Andres, dopo essere stato colpito da un fulmine nelle ultime fasi di volo

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Nota:
la notizia è abbastanza strana poiché gli aerei sono protetti dai fulmini.



www.geologia.com/area_raga/fulmini/fulmini3.html





Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
17/08/2010 15:03

Non so che tipo di protezione potrebbero mai montare in quanto - in fondo - un aereo è un pezzo di conduttore che vola.
La corrente elettrica nel suo percorso dal potenziale maggiore al potenziale minore percorre SEMPRE non la strada più breve ma quella dove trova meno resistenza elettrica.

Se collegate due fili alla batteria di un auto, e avvicinate i due estremi liberi l'uno all'altro, noterete che quando stanno per toccarsi fanno una scintilla; quello è un fulmine fatto in casa. La scintilla non avviene prima perchè l'aria ha una resistenza molto alta e la differenza di potenziale tra i due cavi è troppo bassa per vincerla.
La resistenza dell'aria viene vinta quando i due cavi sono molto vicini.

Il fulmine naturale invece è generato da una differenza di potenziale molto alta tra le nuvole nelle quali si accumulano le cariche elettrostatiche e la superficie terrestre ed è in grado di vincere la resistenza dell'aria da grande distanza (la distanza nuvole-terra).

Avendo già sconfitto una resistenza così grande, tutto ciò che trova sul percorso è in confronto ridicolo per cui non credo che ci salveremmo indossando le scarpe da ginnastica che sono isolanti.
Ci salveremmo invece se siamo circondati da oggetti che conducono la corrente meglio di noi.

L'unico modo per salvare l'aereo - secondo me che non ne so nulla al riguardo - sarebbe quello di montare un conduttore ideale (oro, rame, platino) dalla punta di un'ala alla punta dell'altra in modo da costringere il fulmine a passare per quella strada anzichè dove gli pare poichè quella sarebbe la strada con minor resistenza.

E' da valutare il diametro di questo "filo":
un diametro troppo grande ne aumenterebbe la resistenza e non sarebbe più efficace;
un diametro troppo piccolo lo renderebbe fragile e si brucerebbe come un fusibile.

Non so se ho detto una sciocchezza...
[Modificato da Hybrid1973 17/08/2010 15:05]
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17/08/2010 16:42

re
sta cosa fa un pò segnali dal futuro,(il film con nicolas cage).........speriamo sia solo un caso isolato che fa statistica e non sia unvece l'inizio di un peggioramento dei fenomeni atmosferici......ma sinceramente ho dei dubbi.
continuo a pensare che siamo alle soglie di un periodo intenso e quantomeno difficile......gli eventi sono sotto gli occhi di tutti...
e non datemi del catastrofista. io nella vita sono un inguaribile ottimista........
[SM=g27993]
gianni maltoni
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17/08/2010 17:29


E' da valutare il diametro di questo "filo":
un diametro troppo grande ne aumenterebbe la resistenza e non sarebbe più efficace;
un diametro troppo piccolo lo renderebbe fragile e si brucerebbe come un fusibile.



Al contrario: la resistività in un conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale al suo raggio di sezione.

Di per sè non servirebbe niente per proteggere gli aerei, in quanto per il principio della gabbia di Fraday il fulmine passa sulla superficie esterna della fusoliera e che io sappia questo non può causare danni strutturali.

Secondo me l'aereo si è spezzato in tre tronconi solo per danno indiretto dal fulmine: la potente scarica, oltre i limiti previsti, deve aver disabilitato il processore centrale del 737, che gestisce tutto, alettoni, flap. In seguito, in una specie di "safe-mode" del computer il pilota ( come se fosse in controllo diretto delle superfici di manovra) ha sollecitato eccessivamente l'aereo con le manovre d'atterraggio, che ha poi causato la separazione dei tre tronconi.

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