Risposta al secondo quesito
Se veramente gli alieni fossero cattivi, saremmo tutti KiteKat per gatti alieni. Credi veramente che un alieno cattivo giochi a fare i trucchetti con i terrestri ? No. Se fosse vero quello che dice Malanga sarebbero sbarcati in massa, avrebbero militarizzato il pianeta, ucciso quelli senza anima e incarcerato quelli con anima per fare gli esperimenti e rubarci l'anima. E tutto questo sarebbe successo secoli fa.
Considerazione primaria:
la vita non ha un senso se non si completa nella morte.
Considerazione secondaria:
la morte non ha un senso se essa non è preceduta da una vita.
Gli alieni non sono cattivi. Gli alieni non sono buoni. Gli alieni sono alieni e basta.
Però è placido che qualunque alieno venga qui, se ve ne è qualcuno, lo fa per raggiungere i suoi obiettivi.
E quello che finora sappiamo, o riteniamo di sapere, sugli obiettivi alieni pare non essere particolarmente confortante, anzi: diciamo che siamo proprio nello scoforto più puro.
D'altronde direi che è anche abbastanza evidente che è realistico pensare che le cose stiano così: tutti i fan di Star Trek direbbero che l'alieno buono è quello che segue la Prima Direttiva, quella della non interferenza tanto per capirci.
E' ovvio che se qualcuno viene qua lo fa per qualcosa.
Se non sbaglio anche Hawkins un po' di tempo fa aveva espresso un simile concetto.
Per quanto le anime o le presunte anime dicono in ipnosi pare che in effetti qui sulla Terra vi siano state varie distruzioni dell'umanità, circa sei, e che noi saremmo la settima generazione o meglio in questo caso la settima versione del progetto.
Nelle varie versioni del progetto vi sono state speci aliene che rapivano gli addotti e che ora non sono più qui. Riguardo ad altre speci invece, la loro interferenza è piuttosto recente, vedasi l'orange che è arrivato qui 12 mila anni fa.
Ma questi sono solo minuzie che servono per scagliare sabbia negli occhi degli impressionabili: lo scontro totale e a questo punto finale è chiramente tra Uomo Primo e Uomo Secondo ovvero noi.
Precisazione: l'Uomo Primo, Adam Kadmon, l'uomo primigenio, tutte queste definizioni insomma, fanno riferimento alla definizione che anima dà di uomo: per anima uomo è "essere con anima", per cui anche un ragno con anima secondo la definizione di anima è un uomo.
L'Uomo Primo ha delle caratteristiche singolari: ha anima, ed è immortale cioè anima si aggancia perfettamente con il suo DNA. Ma questo contrasta con la missione di anima ovverosia "fare esperiemza": ma che espercienza vuoi fare nello stesso contenitore che è tale da circa 14 miliardi di anni?
Ecco: l'Uomo Primo è un caso interessante da valutare per capire il discorso alieno buono - alieno cattivo... Secondo i nostri parametri umani dovremmo considerarlo un vero disgraziato. Ha massacrato intere razze dopo averle create, ha distrutto la corporeità del Lux, prende per il culo noi direttamente con i cerchi nel grano o indirettamente con i suoi messaggeri più o meno velati. Prende per il culo le altre razze aliene che sterminerà tutte a tempo debito. Prende per il culo le anime con lo scopo di tenerle imprigionate in un unico contenitore.
Eppure a pensarci bene ragiona nel modo più umano che ci sia: "perché devo fare io il lavoro che può fare qualcun'altro?"
"Perché morire io che potenzialmente sono immortale? Perché non farlo fare a qualcun altro al mio posto?"
E' tutto molto umano a pensarci bene ed è tutto dettato da una cosa: cacarella per la morte.
Ora io non lo so se nei prossimi anni l'Uomo Primo riuscirà a raggiungere il suo obiettivo e cioè distruggere per l'ennesima volta la popolazione della Terra, richiamare le anime degli uomini che abitano qui a sé in maniera tale da proseguire nella sua vita immortale.
(Ci sono tante variabili in campo, tra le altre pare che per raggiungere il suo obiettivo finale l'Uomo Primo debba perfezionare la costruzione di una macchina che attulmente sembra non avere ancora terminato, chissà che razza di strumento nefasto sarà...)
Tuttavia una cosa l'ho capita: io devo istruire la mia anima in maniera tale che qualunque cosa accada lei eviti l'Uomo Primo. Insomma il destino di anima deve essere l'estromissione, dalla sua esistenza, dell'Uomo Primo. Solo così l'Uomo Primo perde. E se perde, perde per sempre.
Comunque: noi siamo in vita con lo scopo di morire. Solo che ciascun attore della macchinazione ha un motivo diverso per volere la nostra vita... E anche la conseguente morte nostra.
