Che libro stai leggendo?

Sono riuscito finalmente a finire di leggere UFO: il grande dibattito di Danelek; è stata veramente una grande fatica.

Arrivato a pagina 39 stavo per buttare il libro dalla finestra. Il traduttore è caduto nel tranello di interpretare silicon con silicone invece che con silicio. Così si legge che l’alternativa alla vita basata sul silicio sarebbe la vita basata sul silicone, segno evidente che il traduttore non ha la benché minima conoscenza dell’argomento.
Freno il mio impulso e continuo a leggere… E faccio male.

Attribuisco al traduttore almeno la metà delle scempiaggini di questo libro. Spesso infatti si ha la sensazione che il discorso porti da una parte per poi leggere una conclusione diversa.
Il capitolo sui cerchi nel grano poi è veramente esilarante, mi piacerebbe proprio vedere cosa c’è scritto nella versione originale perché quella tradotta è una collezione di assurdità.

Ma partiamo dal titolo: il grande dibattito. Se si riferisce al dibattito in atto nel mondo dell’ufologia direi che l’autore ne è completamente fuori. Per carità, una infarinata sull’argomento ce l’ha, e sicuramente ha letto anche qualche libro di John Keel, ma affermare che se il SETI ricevesse un segnale di chiara origine extraterrestre la notizia farebbe il giro del mondo in poche ore, dimostra la scarsa familiarità con l’ambiente.

Il sottotitolo del libro recita “uno sguardo obiettivo all’ufologia” e io mi domando come può una sola persona essere obiettiva, mi sembra un’affermazione un tantino presuntuosa, no?
Sarebbe come svolgere un processo con la giuria formata da una sola persona.

E infatti non è affatto così, di obiettivo nel libro c’è ben poco. Per la maggior parte dei capitoli l’autore gira intorno alle sue considerazioni personali, delle vere e proprie congetture ipotetiche anche abbastanza articolate, ma che poco hanno a che vedere con la realtà dei fatti.

Consiglierei pertanto all’autore la frequentazione di qualche seria organizzazione ufologica e soprattutto il confronto con altre persone, gli farebbe senz’altro bene.

Concludendo, si tratta di un libro che potrebbe fornire qualche spunto di riflessione, ma che suggerisco solo a chi ha già una solida preparazione che gli permetta di valutare il contenuto e interpretare la forma (ripeto, la traduzione lascia molto a desiderare).

Infine una mia considerazione personale: nella breve nota biografica si legge che recentemente Danelek è diventato pubblicista a tempo pieno, dopo aver coltivato la scrittura per diversi anni. Questo mi lascia ben sperare: considerato come scrive, se lui riesce a sbarcare il lunario allora la carriera di pubblicista professionista potrei intraprenderla anch’io!


Ciao,
Carlo