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I primi casi UFO

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2008 20:02
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09/08/2008 20:02

I più importanti ed attendibili
I casi che sto per elencare sono tra i più attendibili della casistica Ufologica Statunitense, per essere precisi, sono proprio i primi casi UFO segnalati poco dopo la nascista ufficiale del fenomeno. Di seguito riporto i casi riassuntivi da me scritti:

IL CASO BAIRD

Il 7 Luglio 1947, quindi neanche un mese dopo il caso Kenneth Arnold, il tenente Vernon Baird, a bordo del suo aereo militare, si trovava in volo nei pressi dei parchi di Yellowstone, procedendo a dei rilevamenti fotografici. Poco dopo avvisto’ un oggetto volante di colore rosso a forma di “yo-yo” che lo stava seguendo. Anche se volava ad una velocità piuttosto alta, il velivolo lo sorpasso, ed in poco tempo giunsero altri UFO tale e quali all’altro oggetto volante. Questi si misero in postazione, verso i lati dell’aereo di Baird, per poi sparpagliarsi proprio come fanno i caccia bombardieri prima di un attacco ostile verso un altro aereo. Baird preoccupato non sapeva cosa fare, anche se aveva l’ordine di abbatterli a qualunque costo…tuttavia poco prima di un presunto attacco agli UFO, tutti scompaiono dalla vista, ed uno di loro, si sarebbe scisso in due, precipitando al suolo, o comunque così sembro’ di vedere Baird. I giornali dell’epoca infatti, su questo ultimo punto scrissero che il pilota aveva abbattuto un disco volante, ma perlustrazioni dopo il fatto, diettero esiti negativi.

Questo fu il primo caso UFO più attendibile registrato neanche dopo un mese dalla notizia data sull’avvistamento di Arnold.

IL CASO CHILES/WHITTED

Un altro caso molto significativo si avrà a più di un anno di distanza dalla prima segnalazione di UFO. Il caso molto attendibile, ed ancora oggi ritenuto assolutamente senza spiegazione, successe precisamente il 23 luglio 1948. Protagonisti furono due piloti di un DC-3, un volo civile, presso Montgomety, in Alabama. A guidare il velivolo, c’erano i due piloti, C.S. Chiles ed il suo secondo J.B. Whitted. I due si trovavano a circa 1.600 metri di quota, erano circa le 2.45 di notte, e il volo sembro’ procedere molto tranquillamente, senza problemi. Poco dopo pero’ i due notano una strana fonte luminosa tra l’arancione ed il rosso, che si stava avvicinando, era nella stessa rotta. I due pensarono fosse un altro aereo, forse un jet militare, così all’inizio non si preoccupasero troppo. Poi pero’ il misterioso ordigno volante non cambiava rotta, e ci stava andando letterlamente addosso. Allora i due una volta che videro l’UFO sempre più vicino, cercarono di inclinare l’aereo per non avere un contatto diretto in volo, ma in quel momento anche il misterioso oggetto cambio’ rotta schivando l’ala sinistra del velivolo. i due videro con stupore l’oggetto di forma a sigaro, con una lunga fila di finestrini illuminati di un giallo brillante, simile alle lampade al magnesio. Non aveva ali, e nella parte inferiore emanava una potente fiammata gialla luminosa. L’UFO venne calcolato viaggiare a non meno dei 1.000km/h, quindi molto più veloce del loro aereo. Dopo quell’incontro ravvicinato, l’UFO scomparve a forte velocità, in mezzo ad un banco di nubi. Questo fu il primo caso in cui gli UFO mostrarono un vero e proprio comportamento intelligente.

IL CASO GORMAN

Un altro caso di UFO in volo, si avrà qualche mese dopo il caso Chiles/Withed, precisamente 1 ottobre 1948, nel Nord Dakota. Protagonista fu il tenente George G. Gorman, della guardia nazionale. Mentre era in volo con il suo Munstang-F51 avvisto’ proprio sotto il suo aereo uno strano oggetto che emanava una forte luminescenza bianca. L’uomo si mise in contatto con la torre di controllo, dicendo se in quel momento c’erano altri aerei nella zona. La torre di controllo rispose che c’era solo un piccolo Piper Club in volo, e in quel momento Gorman decise di andare ad identificare di persona il misterioso velivolo. poco a poco che si avvicinava, intravedeva la forma dell’UFO, era sferico e con un grande alone intorno di colore bianco, ma era piuttosto piccolo circa una trentina di centimentri di diametro. Gorman decise di avvicinarsi sempre di più. Poco dopo l’UFO forse infastidito dall’inseguimento, decise di girare rotta, e smettere di lampeggiare, e così vola frontalmente contro Gorman. Lui impaurito, vira bruscamente, e schiva l’oggetto per un “pelo”. Quando l’uomo riposiziona l’aereo, vede che l’oggetto era ora mai scomparso. Una volta atterra, l’uomo racconto’ l’incredibile esperienza, e fece rapporto sul caso. Una sua dichirazione fu molto interessante, in quando affermo’ che secondo lui l’oggetto che stava inseguendo era controllato a distanza, da “qualcosa di intelligente”. In oltre lego’ il suo incidente, con quello avuto durante la seconda guerra mondiale, dove sia americani che alleati segnalarono oggetti sferici di svariati colori che seguivano i loro voli per brevi lassi di tempo…i cosidetti “foo fighters”.

IL CASO MANTELL

Il secondo pilota attaccato da un UFO è invece Thomas Mantell, avvenuto il 7 gennaio 1948. Quel giorno, nello stato dell’Indiana, un oggetto volante non identificato, avvistato da civili, e poi segnalato anche dai radar della base Godman Field. L’UFO sorvolo’ tutta la zona di Lexington, Elisabethtown, e Fort Knox. l’oggetto che sfrecciava ad una velocità di oltre 500 miglia orarie, era luccicante, e stava mandando in agitazione i militari bella base, che da diverso tempo sorvolava indisturbato il cielo senza indentificarsi. A quel punto la base Godman, decise di contattare una squadriglia di caccia militari, che in quel momento erano in addestramento. La squadra di Thomas Mantell, venne contattata e comandata di andare ad identificare un oggetto volante. Mantell e la sua squadra arrivano nella zona, e vedono quasi subito il velivolo. in poco tempo pero’ la squadra di Mantell dovette abbandonare l’inseguimento, ma Mantell decise di continuare a seguire l’UFO. L’uomo si avvicino’ ancora di più verso l’oggetto, descrivendolo. Era un ammasso metallico che ruotava velocemente, emettendo delle fiammate rossastre. Secondo Mantell, l’UFO aveva una forma simile ad un cono rovesciato, e in cima una specie di massa rossa e intermittente. Mantell comunico’ di aumentare quota per tentare un ultima identificazione, ma poi la comunicazione si interruppe. Il suo velivolo, con il suo cadavere venne trovato poco lontano, nella cittadina di Franklin. Nelle comunicazioni rese note la sua ultima comunicazione doveva essere: "Il disco rotea su se stesso salendo verticalmente a grande velocita'. La mia riserva di ossigeno e' prossima all'esaurimento, ma continuero' l'inseguimento fin verso i 20.000 piedi". Ma secondo alcuni indescrezioni l’ultima frase di Mantell fu: “Oh mio Dio, ci sono delle persone la dentro”. La dichiarazione ufficiale dell’’Aeronautica fu che Mantell stesse inseguendo la luminosità di Venere, teoria piuttosto ipocrita, e per niente logica, non solo Mantell era un pluridecorato con medaglie a valore, grazie alle sue missioni aeree durante la seconda guerra mondiale, ma la sua descrizione durante l’inseguimento faceva evincere un oggetto assolutamente metallico, artificiale…tecnologico. C’è poi un altro dato piuttosto strano, quello in cui l’aereo di Mantell era come accartocciato e rugoso, come se il velivolo fosse stato esposto a un energia termica elevatissima. Il corpo di Mantell poi non aveva segni di ferite, né ossa rotte. Come pure la sua autopsia, ancora adesso altamente classificata, e tenuta quindi al massimo della segretezza. Altro fattore, era l’ambiente dello schianto del suo aereo. Non c’erano alberi rotti, ne zone bruciate, né tanto meno il suo aereo era letteralmente rotto, anzi era stato anche disposto a pancia sotto, quindi come “appoggiato” al suolo, con delicatezza. Le lancette del suo aereo in oltre, si erano fermate durante la sua ultima comunicazione, cioè proprio durante il suo presunto “schianto”. La teoria invece di noi credenti, era quelle che Mantell si sia avvicinato troppo al campo elettromagnetico dell’UFO.

LE LUCI DI LUBBOCK

Un altro fatto molto interessante si avrà nella cittadina di Lubbock, in Texas, dove nell’estate del 1951, svariate persone, tra cui un gruppo di professori avvistarono per svariate notti una formazione di una trentina di oggetti luminosi di colore bianco, in formazione a “V” e a “U”. I misteriosi oggetti rimasero visibili per molto tempo, ed a intervalli regolari si spegnevano, per poi ricomparire nella medesima zona con la stessa formazione. Avvolte gli UFO sembravano avere una forma circolare, avvolte ellittica, altre volte perfino a triangolo o a “V”, proprio come le loro formazioni. Uno dei testimoni, uno studente universitario della zona, con la sua Kodak riuscì a scattare ben 5 fotografie degli UFO in formazione, foto famossissime che fecero il giro del mondo. L’aeronautica investigo’ sul caso, confermando l’avvistamento, e non solo: interrogando svariate torri di controllo e dei traffici aerei, quelle sere non erano previsti voli di aerei. Il caso rimase inspiegabile, e per inciso: le foto erano assolutamente autentiche.

LA STAMPA PARLA DI UN INTERESSANTE AVVISTAMENTO UFO SOPRA UNA BASE MILITARE

Un'altra notizia interessante sarà quella che apparirà anche sul Corriede dell’Informazione qui in Italia, che racconto’ alcuni avvistamenti avuti su Los Alamos, Nuovo Messico, dove a sede un importante installazione militare (nucleare). Precisamente il fatto avvenne il 29 luglio 1952, e alcuni misteriosi oggetti apparentemente metallici e lucenti rimasero visibili per ben 30 minuti prima di sparire dalla zona. Si confermo’ in oltre che il personale della base, seguì la postazione degli UFO tramite binocoli, confermando quindi la presenza fisica degli oggetti.

IL CASO NASH-FORTENBERRY

Il 14 luglio 1952 si avrà un altro importantissimo quanto attendibilissimo caso di “UFO in volo”. Questa volta i protagonisti furono due piloti civili, Nash il capo pilota, ed il suo secondo Fortenberry. Erano circa le 20 di sera, quando in volo verso lo stato della Virginia, avvistarono ben 6 dischi volanti di colore arancione brillante sotto il loro aereo. Gli UFO seguivano l’aereo in postazione, e uno di loro sembrava essere il capo degli altri oggetti. Infatti come raccontato dai due piloti, il primo UFO della fila, faceva virate continue, e gli altri cinque oggetti non facevano altro che copiare i suoi spostamenti. Questa prima postazione poi, in poco tempo prese quota, e in formazione scomparvero. Poco dopo pero’, da sotto il loro aereo, comparvero altri due dischi arancioni, che accellerarono ad alta velocità scomparendo. In quel caso pero’, i due piloti notarono che i due UFO aumentarono di luminescenza, cioè: quando volavano lenti erano di un arancione opaco, quando accelleravano, il loro colore diventava acceso e brillante. Tale fenomeno era segno di una propulsione interna. In oltre confermarono che quei velivoli erano guidati da qualcosa di intelligente, ma non teleguidati, ma guidati dall’interno. Con un capo che li comandava, e gli altri che eseguivano gli ordini, proprio come accade per le nostre missioni aeree. I due piloti dopo l’incredibile avvistamento, contattano la torre di controllo della zona, e segnalano l’avvistamneto. L’USAF interrogherà i due ad una base militare a Miami, e dall’interrogatorio tutto passo’ alla stampa, che resero famoso il caso. Ma un altro fatto rese ancora più credibile la loro versione dei fatti. Circa due ore dopo, un altro pilota indipendente, in volo sulla stessa rotta, segnalo’ la presenza di due oggetti discoidali brillanti, che volavano a quasi 1.000km/h. Un’altra segnalazione si avrà da un gruppo di ufficiali della marina a Miami, ed altre segnalazioni sarebbero pervenute in poco tempo, tutte nelle medesima zona.

N.B. L’AEREO DI NASH E FORTENBERRY ERA UN DC-4, MOLTO FAMOSO COME MODELLO ALL’EPOCA, VENNE COSTRUITO IN SVARIATI ESEMPLARI, DA ’41 AL ’47. POTEVA RAGGIUNGERE LA VELOCITA’ MASSIMA DI 450KM/H, GLI UFO AVVISTATI DAI DUE PILOTI INVECE VOLAVANO A 1.800KM/H, CIOE’ QUATTRO VOLTE TANTO IL LORO AEREO.

IL CASO DI WASHINGTON D.C.

In due week-end consecutivi, svariati UFO sorvolarono lo stato di Washington D.C. volando perfino sopra la Casa Bianca e sul Campidoglio. Gli UFO compivano manovre eccezzionali, ed andavano ad una velocità davvero incalcolabile. Le diverse postazioni di UFO vennero segnalate sia sui radar di Washington che su quelli di New York. I controllori del traffico aereo, dovettero subito immaginarsi che quei oggetti volanti potevano essere un grave problema per la sicurezza nazionale, così l’aeronautica invio’ due caccia ad indentificare i misteriosi intrusi. Uno dei piloti, ebbe perfino un vero e proprio incontro ravvicinato con quei misteriosi ordigni. In poco tempo, quelle sfere luminose gli comparvero davanti, e lo accerchiarono: gli illuminarono l’aereo a giorno, ma senza provocarli nessun tipo di danno fisico. Poi come sono apparse, scomparvero nel nulla. Ogni qual volta si richiedeva l’attacco diretto, gli UFO cambiavano postazioni, e quota, per non farsi attaccare, era come se sapessero che sarebbero stati attaccati. Le registrazioni radar confermarono tutto quello detto dai piloti, e da testimoni atterra. Era davvero un avvistamento senza precedenti, ma poi ecco uscire in poco tempo dall’accaduto, un comunicato “ufficiale” che diede una spiegazione al fenomeno: le tracce sui radar erano state provocate da un'inusuale inversione di temperatura e
che delle luci al suolo erano state riflesse in cielo, causando un'illusione ottica. Cio' segno' l'inizio del ostruzionismo da parte dell'Aeronautica e fu il preludio delle centinaia di spiegazioni illogiche usate per calmare il pubblico americano.

IL CASO RADAR-VISUALE

Un caso altamente attendibile, quanto clamoroso, capito’ il 6 dicembre 1952, nei pressi del Golfo Messicano, durante un addestramento militare sopra un attrezzato aereo modello B-29, dell’USAF Americano. Uno strano segnale radar venne registrato da uno degli strumenti ausiliari. Quando l'asta del visore radar rifece il giro dello spazio aereo l'oggetto aveva percorso 13 miglia! L'equipaggio attonito stimo' la velocita' dell'UFO attorno alle 5000 miglia orarie. Immediatamente il capitano inseri' l'unita' radar principale; dopo una regolazione, rilevo' l'oggetto. Venne allora azionato un terzo sistema che rilevo' l'oggetto. Il pilota ordino' ai suoi di osservare l'oggetto. Attoniti, i soldati riferirono di una luce lampeggiante bluastra. Nei minuti successivi, gruppi di UFO vennero osservati sia visivamente che sui radar. L'equipaggio osservo' nervosamente l'UFO avvicinarsi al loro velivolo. A quella velocita' terrificante non avrebbero potuto nemmeno pregare. Immediatamente, un enorme UFO appari' sui visori, un segnale di oltre mezzo pollice. L'oggetto si muoveva ad una velocita' di oltre 5000 mi/h, e nel frattempo si univa col piccolo oggetto. Istantaneamente l'oggetto enorme accelero' a circa 9000 mi/h. Gli uomini dell'Intelligence attesero che il velivolo atterrasse per interrogarne l'equipaggio. Nulla pote' inficiare la loro storia; non c'erano errori nelle letture radar. Il caso e' classificato ancora come inspiegabile nei registri del Progetto Blu Book ed è tutt’oggi uno dei migliori casi “UFO-Radarici” della storia.

Michigan 23/11/53

La sera del 23 novembre 1953, un installazione militare del Michigan, segnalo’ la presenza di un oggetto volante non identificato dai loro radar della base. l’oggetto per un certo verso non si identifico’, e allora partì un allarme identificativo dalla vicina base aeronautica. Venne così mandato un reattore F-89, con a bordo il pilota Felix Moncla, e l’operatore tenente Wilson, pronti ad identificare la natura del misterioso velivolo. da terra intanto, tutti i controllori osservarono eccitati ai monitor radar l’inseguimento tra il caccia militare e l’UFO. Poco dopo dai “bip” radar si vide il caccia arrivare sempre più vicino all’UFO, e quando c’era abbastanza vicino successe l’incredibile…il caccia militare era scomparso, era come se il “bip” radar avesse inghiottito l’aereo. Sul radar c’era ancora l’UFO, ma dopo qualche secondo scompare anche lui. Scoppio un vero pandemonio nella torre di controllo, e vennero fatti partire diversi aerei militari al ritrovamento del caccia scomparso. Fu tutto inutile, l’aereo con i due piloti non venne mai ritrovato.

IL CASO DEL B-47

Un altro caso avvenuto sempre nel Golfo del Messico successe il 25 settembre 1957, che durante una missione di addestramento, un interno equipaggio di un aereo statunitense B-47, avvisto’ un UFO. Tale oggetto venne descritto grande come un “granaio” con un nucleo pulsante di un vivido colore rosso. L’UFO cambiava direzione di volo, e quota svariate volte, ed anche la velocità era piuttosto elevata. L’UFO fu visibile non solo ocularmente, ma anche tramite i radar di bordo, che di quelli della torre di controllo, che stava seguendo con interesse il fenomeno. L’UFO gioco’ letterlamente con l’aereo, infatti faceva anche dei continui cerchi in volo. Poiché l’aereo era dotato non solo di radar, ma anche di altre strumentazioni elettroniche, fu possibile per i militari anche identificare il segnale del misterioso oggetto volante. Emanava infatti una grande energia elettromagnetica, ma non solo, c’era anche un energia microonde nel nucleo centrale del velivolo, da dove usciva la grande luminescenza rossa. La teoria dei militari era quella in cui l’UFO utilizzasse un energia alta di microonde per volare, come una sorta di carburante alternativo, e con questo era possibile diminuire o del tutto annullare la forza gravitazionale. Una volta atterra, tutto l’equipaggio venne interrogato più volte, e per lungho tempo. Il governo fece di tutto per mantenere segreto il caso, ed in parte ci riuscì, infatti le comunicazioni tra l’aereo e la base militare scomparvero, e non è stato possibile recuperarle.

AVVISTAMENTI UFO PRECEDENTI AL FLAP DEL 1957

Indubbiamente anche le svariate segnalazioni avute sempre nel 1957 furono molto interessanti ed attendibili. Venne infatti segnalato, poco prima dell’ondata (flap in gergo ufologico) UFO del ’57, a Levelland (Texas) un importante avvistamento che coinvolse un camionista in una strada deserta della zona. L’uomo contatto’ anche lo sceriffo via telefono, raccontando che mentre si trovava in strada con il suo camion, noto’ in lontananza un nucleo rosso pulsante che si stava avvicinando. Poco dopo l’UFO si avvicino’ al suo camion, ed il motore del suo veicolo si spense. L’UFO a detta del testimone rimase a pochissimi centimetri da sopra il suo camion, era un ammasso luminoso rosso di circa 200 piedi di lunghezza. L’UFO emetteva uno strano ronzio, ed anche violenti spostamenti d’aria. Giunsero poco dopo dall’ufficio della contea, altre ben 6 segnalazioni di avvistamenti UFO, ed anche in quei casi, tutti i veicoli ebbero un interruzione dei fari e del motore.


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