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Bambini e abduction

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2008 16:09
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Sesso: Femminile
23/07/2008 22:10

Bambini e abduction*

Si parla di svariati casi di bambini addotti dagli alieni. I bambini, se messi nelle giuste condizioni, possono ricordare con grande accuratezza episodi del loro vissuto, ma dare loro l’imbeccatura durante il colloquio può avere effetti devastanti, perché stimola la visualizzazione di un contesto, che il bambino acquisisce inevitabilmente come ricordo, perché ancora incapace di distinguere l’informazione d’origine. Lo psicologo Stephen J. Ceci, docente della Cornell University, e i suoi collaboratori a questo proposito eseguirono degli esperimenti con un gruppo di bambini di una scuola materna. Gli esiti furono drammatici. I ricercatori chiesero a un gruppo di bambini di concentrarsi e ricordare, quella volta in cui si ferirono il dito rimasto impigliato nella trappola per topi.
Nessuno di questi bambini in realtà aveva mai avuto un incidente del genere. Dopo qualche settimana i ricercatori sondarono i ricordi di bambini, riscontrando che più della metà svilupparono ricordi in merito all’episodio inventato ed imbeccato dai ricercatori che riguardava la trappola per topi. E i bambini descrivevano con particolari agghiaccianti, ciò che realtà non era mai accaduto. Ad esempio uno di questi bambini elaborò il ricordo raccontando che tutto era iniziato quando il fratello maggiore cercò di strappargli un giocattolo, fino a spingerlo su una catasta di legna dove c’era la trappola per topi. Il piccolo descrisse persino la corsa in ospedale e la medicazione del dito. I bambini sembravano affetti da una particolare amnesia dell’origine. Gli episodi da loro ricordati erano familiari perché ci hanno pensato per settimane, ma non ricordavano di averli immaginati, perché incapaci di risalire alla provenienza dell’informazione e si comportavano come se gli eventi fossero accaduti davvero. Alcuni, informati dai genitori che nessuna trappola per topi li aveva feriti, insistevano nel convincere i genitori che quell’episodio era accaduto e che si erano fatti male davvero con la trappola per topi.
La psicologa Michelle Leichtman sperimentò la possibilità di indurre i bambini a ricordare male un evento quotidiano. Presentò loro uno sconosciuto che rimase in classe per qualche minuto, salutò l’insegnante e disse che la storia che stavano leggendo era la sua preferita. Qualche giorno, dopo la ricercatrice pose ai bambini alcune domande fuorvianti, ad esempio se ricordassero quando quello sconosciuto versò la cioccolata sull’orsetto bianco, o se lo sconosciuto era arrabbiato mentre strappava un libro. Dieci settimane dopo, più del 50% dei bambini ricordava chiaramente di aver visto lo sconosciuto strappare libri e macchiare orsetti, descrivendo con precisione i numerosi dettagli degli episodi in questione, elaborandone contesti verosimili. Di questi esperimenti presero visione terapisti e personale giudiziario specializzati nel settore minorile - certi di riuscire a individuare i bambini che mentono - non riuscirono a individuarli. Questi studi contribuirono a ribaltare,in appello, delle sentenze giudiziarie,che avevano ad oggetto dei presunti casi di abusi sessuali su dei bambini.
È facile influenzare la mente dei più piccoli. Ciò che apprendono sin dall’infanzia tra le mura domestiche si proietta durante tutto il corso della loro esistenza. Ora, immaginiamo cosa accadrebbe se genitori addotti o falsi addotti volessero sapere se i figli vivono anch’essi esperienze di abduction. Inizierebbero a sottoporre insistentemente i bambini a domande su episodi specifici, che indurrebbero i piccoli a visualizzare contesti precisi e ad acquisirli come ricordi, mentre invece non fanno parte del loro vissuto. Spaventosa è la consapevolezza che questi falsi ricordi continuerebbero ad ossessionarli e a turbarli come ricordi reali e fobie manifeste per tutta la vita.
Secondo M. Bruck e Stephen Ceci, gli adulti che intendessero far luce sul comportamento dei propri figli - anche qualora sospettassero qualcosa di specifico - dovrebbero essere molto cauti, per non indurre in loro involontariamente rievocazioni distorte o inesistenti. Qualora dovessero emergere elementi tali da ingenerare il sospetto che qualcosa di inquietante stia realmente interessando il bambino, i genitori dovrebbero porre la massima attenzione, per non turbare l’esistenza dei loro figli, con le proprie apprensive ed ossessive elucubrazioni psicotiche.

Lia S.





Fonti Bibliografiche

Daniel L. Schacter, Alla ricerca della memoria, Torino, Einaudi 2007

S.J. Ceci, M. P. Toglia, D.F. Ross, Children’s eyewitnes memory, NEW York,Springer- Velarg 1987

“The Suggestibility of Children’s Memory”
Journal article by Maggie Bruck, Stephen J. Ceci; Annual Review of Psychology, 1999

Daniel L. Schacter, Jerome Kagan and Michelle D. Leichtman
True and False Memories in Children and Adults: A Cognitive Neuroscience Perspective
Psychology, Public Policy, and Law, Volume 1, Issue 2, June 1995, Pages 411-428

Michelle D. Leichtman and Stephen J. Ceci
The Effects of Stereotypes and Suggestions on Preschoolers' Reports
Developmental Psychology, Volume 31, Issue 4, July 1995, Pages 568-578


www.migliorforum.com/ufocontact/bambini-e-abduction-vt...

*Parte di un mio articolo pubblicato nel num. 24,Settembre 2007 della rivista "Area 51" pag 40.

_________________
L.
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