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Tradotto il "Catalogo Weinstein di avvistamenti UFO da parte di piloti"

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2015 21:04
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29/05/2015 21:04

Ottant'anni di avvistamenti da parte di piloti militari, di linea e privati
Ciao a tutti,

ho appena pubblicato nella sezione Varie del mio sito (http://paolog.webs.com/DX-Varie.htm) la traduzione in italiano del documento intitolato “Catalogo Weinstein di avvistamenti UFO da parte di piloti”.
(Il titolo completo è: Fenomeni aerei non identificati – Ottant’anni di avvistamenti da parte dei piloti Catalogo di avvistamenti da parte di piloti militari, di linea e privati dal 1916 al 2000").

Si tratta di un’opera del cittadino francese sig. Dominique Weinstein effettuata per conto del NARCAP statunitense, di cui egli è consulente in cui, attingendo da molte diverse fonti, ha raccolto in un apposito database informatico ben 1.305 casi verificatisi nel periodo di tempo che va dal 1916 al 2000, di cui 606 provenienti da piloti mililtari e 444 da piloti privati o di linea.

Il documento (64 pagine in tutto) consiste essenzialmente nella stampa del database prodotto dal sig. Weinstein e, anche se i dati relativi agli avvistamenti sono necessariamente stringati, rimane pur sempre un validissimo e molto interessante strumento di documentazione.

Provenendo da diversi cataloghi, le descrizioni dei fenomeni non identificati variano notevolmente in quanto a contenuto informativo, andando da ben poco utili diciture come “una luce” o “un grande disco” ad altre più dettagliate e quindi più utili e interessanti.

Si tratta comunque di osservazioni notevoli, perchè come notato dallo stesso autore nella prefazione “Questi casi sono speciali per parecchi motivi. L’addestramento e l’esperienza rendono i piloti e gli equipaggi di volo testimoni molto più affidabili di altri. Sono abituati ai fenomeni meteorologici inconsueti e hanno l’ulteriore vantaggio di poter avvicinare i fenomeni. A volte possono anche sorvolare gli oggetti e osservarli, a volte anche osservarli frapposti fra il loro velivolo e il terreno sottostante. I piloti militari inoltre, sono addestrati a stimare distanze, forme e velocità delle macchine volanti.”.

In questa mole di osservazioni è interessante e istruttivo individuare prima di tutto quelle che sono le ricorrenze maggiormente significative;

Forma degli oggetti:
le forme più ricorrenti sono la circolare e la lenticolare o sferica, anche se non mancano forme molto più rare quali esagoni regolari, rettangoli, coni o piramidi.

Comportamento:
due sono le tipologie più comuni di comportamento:
la prima è quando l’oggetto o gli oggetti vengono avvistati e quindi avvicinati da aerei; in tal caso i primi adottano di solito un comportamento di tipo elusivo, normalmente non lasciandosi avvicinare più di tanto oppure allontanandosi immediatamente a grande velocità “schizzando via”, anche in verticale;
la seconda invece è quando sono l’oggetto o gli oggetti ad avvicinarsi all’aereo o agli aerei, spesso bruscamente, manifestando un comportamento “ispettivo” circolandovi intorno, oppure volando in formazione a distanza più o meno ravvicinata.

Distribuzione nel tempo:
nel periodo di tempo cui si riferiscono i casi contenuti nel catalogo si osserva una distribuzione di tipo quasi sinusoidale senza eccessive discontinuità, con una unica eccezione, quella del 1952 che spicca su tutti gli altri anni con ben 174 casi riportati.

Venendo adesso ai singoli casi, alcune delle descrizioni dei fenomeni sono piuttosto curiose, come una delle primissime, risalente al gennaio del 1926 in cui un pilota fra Kansas e Colorado avvistò “sei coperchi di tombino volanti”, oppure un altro facente sempre parte dei primissimi casi, in cui un pilota collaudatore sovietico avvistò nel giugno del 1946 nei pressi di Baskuschak “un oggetto a forma di banana con fasci di luce” .
Il pilota di un F-84 dell’USAF avvistò il 31 marzo del 1953 nei cieli di Honshu, Giappone, “un disco bianco con zampe rosse e blu”.

Ma soprattutto interessanti sono (almeno a mio modo di vedere, s’intende) gli eventi dove si osservano comportamenti ai quali possono essere attribuite le caratteristiche dell’intelligenza, come ad esempio un caso avvenuto il 6 luglio del 1947 negli USA sul confine fra Colorado e Kansas dove un aereo privato della Phillips Petroleum ebbe un incontro con “nove oggetti metallici rotanti su se stessi che si avvicinarono l'uno dopo l'altro all'aereo per 15 minuti”.
In Perù, nella zona di Talare, il 16 gennaio 1955 il pilota di un aereo non meglio identificato ebbe modo di osservare “un oggetto a forma di disco che effettuava manovre alla quota di 20.000 piedi e diresse un fascio luminoso verso l’aereo
Sul deserto del Mojave in California il 14 novembre del 1955 il pilota e il passeggero di un aereo leggero privato Piper Tri-Pacer ebbero un incontro con “una sfera bianca che rispose quando il pilota fece lampeggiare per tre volte le luci frontali dell’aereo”.
Sempre nella categoria dei comportamenti intelligenti, la categoria particolare del volo in formazione da parte di due o più oggetti ricorre in una sessantina di casi.

Diversi sono anche i casi in cui sono stati osservati oggetti multipli, con interazioni che fanno pensare all’espulsione e al successivo recupero di una qualche sorta di navette o sonde specializzate.
Un caso tipico di questa categoria è quello avvenuto nel maggio del 1953 su Goose Bay, Canada, dove l’equipaggio e i passeggeri di un aereo appartenente a una compagnia privata ebbero modo di osservare “sei brillanti oggetti argentei a forma di piatto che andarono a inserirsi in uno più grande che poi si allontanò salendo di quota”.
Un altro caso, con effetti sulla strumentazione di bordo avvenne il 22 agosto del 1968 nella zona di Perth, in Australia, quando il pilota di un Piper Navajo osservò “una formazione di parecchi piccoli oggetti, rotondi e allungati, che emerse da uno grande, la radio non funzionò fino a quando gli oggetti non si ricongiunsero”.

Altri casi interessanti sono quelli dove vengono riferiti comportamenti o caratteristiche decisamente fuori dal comune per qualsiasi oggetto volante costruito dall’uomo, come avvenne nel settembre del 1950 sulla Corea del Nord quando un pilota di un caccia dell’USAF avvistò “due grandi dischi volanti di colore argenteo, con superficie a specchio, del diametro di 600-700 piedi (che sarebbero fra i 180 e i 215 metri!)”; oltre a questo, il catalogo indica che anche il radar di bordo inquadrò gli oggetti sconosciuti e vi furono conseguenze di tipo fisico sull’aereo correlabili alla presenza degli oggetti sconosciuti.
Un caso del 24 marzo del 1952 sulla California evidenzia caratteristiche di volo ancora oggi impossibili: l’operatore radar e il navigatore di un bombardiere B-29 osservarono “un bersaglio sconosciuto inquadrato dal radar per 20-30 secondi, viaggiante ad una velocità stimata di 3.000 miglia orarie [circa 4.800 km/ora]”.
Allo stesso modo, il 28 settembre del 1953 sempre in California il pilota di un intercettore F-94 dell’USAF e un operatore addetto al radar di terra ebbero modo di osservare “una sfera arancione, inquadrata sul radar alla velocità di 2.300 miglia orarie [circa 3.700 km/h]”
Il 21 ottobre del 1955 un pilota di un caccia dell’USAF ebbe modo di osservare, volando sopra Minneapolis, “un oggetto bianco di forma ovale che compì delle virate di 90° alla velocità di 1.000 miglia orarie [pari a circa 1.600 km/h]”

Non manca neanche la descrizione di un caso che ha dell’inquietante, avvenuto il 10 agosto del 1951, protagonisti pilota e co-pilota di un aereo militare francese che volava sulla regione di Tessalit, deserto del Sahara. I due ebbero modo di osservare “una grande ombra circolare sul suolo vicino a quella dell’aereo”.

Vediamo infine altri dati statistici interessanti:

la distribuzione geografica degli eventi vede una preponderanza di casi avvenuti negli USA, che ammontano a 826 su 1.305, con i restanti distribuiti nel resto del mondo; per quanto riguarda i casi avvenuti in Italia, ne sono indicati 17 mentre 3 sono i casi in cui sono coinvolti velivoli dell’Alitalia;

i casi di “mancata collisione” sono 47;

in 57 casi sono stati segnalati effetti fisici di vario tipo sugli strumenti e sistemi di bordo, sui motori o sui piloti;

in una ottantina di casi l’evento ha avuto come testimoni, oltre ai piloti e/o il resto dell’equipaggio, anche osservatori al suolo;

Per terminare un’ultima nota: fedele al mio modus operandi, ho cercato di riprodurre al meglio il formato grafico del documento originale, così facendo ne ho anche e volutamente riprodotto gli errori.

Il documento si trova nella sezione Varie del mio sito (http://paolog.webs.com/DX-Varie.htm).

Bene, questo è tutto. Grazie dell’attenzione e buona lettura a tutti,

PaoloG - paolog.webs.com
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