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III Convegno Nazionale C.N.A.I. “Marte: passato, presente, futuro”.

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2014 21:53
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19/03/2014 18:49


Sabato 12 aprile, dalle 10.00 alle 13 e dalle 15 alle 19.00, con INGRESSO LIBERO, presso la Sala Convegni Villa Maria (L.go Berchet 4) di Roma, si terrà il:

III Convegno Nazionale C.N.A.I. dal tema: “Marte: passato, presente, futuro”.



Il programma dell'evento prevede:

Dr. Alessandro La Porta
archeologo
Red Mars, Green Mars, Blue Mars: Ares-Marte nell'immaginario antico e moderno.
Dal dio greco al nume tutelare della romanità: dio della guerra, ma anche agricoltore fecondo. Il viaggio interiore dell'uomo dal mito religioso al mito moderno.

Dr. Roger Venable
Coordinatore della Sezione Marte dell'ALPO - Association of Lunar and Planetary Observers
La misteriosa nuvola di Wayne Jaeschke
L’Astrofotografo Wayne Jaeschke ha riportato una strana caratteristica sulla pianura marziana denominata Acidalia, che sembra muoversi con il pianeta e crescere sul suo emisfero. Di questa osservazione hanno preso nota anche gli astronomi indagano sul fenomeno.

Gruppo CNAI
Marte visto dalla Terra
Un breve excursus sull’osservabilità di Marte dalla Terra, dagli studi condotti da astronomi professionisti del passato, quali Giovanni Schiaparelli e Percival Lowell, alle odierne possibilità consentite dai telescopi amatoriali diffusi in tutto il mondo, evidenziando la resa di queste strumentazioni ottiche in relazione alle condizioni generali del cielo e alla variabilità delle distanze che intercorrono tra la Terra e Marte".

Prof. Antonio De Luca
Docente Medicina Legale presso l’Università di Tor Vergata – Medicina Aerospaziale
Aspetti medici dei viaggi spaziali
Effetti sull'organismo umano della lunga permanenza nello spazio, problematiche e soluzioni.

Dr. Carlo Albanese
Coordinatore dei programmi scientifici presso Telespazio
Aspetti tecnici e sfide della missione umana su Marte
La missione umana su Marte presenta aspetti tecnici molto complessi e rischi elevatissimi, in questa relazione affronteremo le difficoltà che potranno incontrarsi nello sviluppo del programma spaziale, durante il viaggio e nel periodo di permanenza sul pianeta rosso .

Prof. Cristiano Cosmovici
Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale dell’INAF, Roma
Da Marte ai Pianeti Extrasolari : alla Ricerca di Vita nel Cosmo
Dal 1976, quando le due sonde Viking furono inviate su Marte con lo scopo precipuo di verificare la possibilità di una evoluzione prebiotica sul pianeta rosso, sono stati fatti enormi progressi nel campo della Bioastronomia. Numerose missioni su Marte sono servite e servono a chiarire se su di esso nel passatosi sia innescato il fenomeno, tuttora enigmatico, del passaggio da materia organica inerte a materia vivente. Le missioni verso Giove e Saturno con i suoi particolari satelliti Encelado e Titano hanno stabilito che difficilmente a tali distanze dal Sole vi si possa essere sviluppata la vita nella forma che conosciamo sulla Terra. Ma il primo passo verso la scoperta di vita primordiale e intelligente nella Galassia è stato fatto con la scoperta di più di 1000 pianeti al di fuori del nostro sistema solare a distanze di centinaia se non di migliaia di anni luce da noi. Alcuni di essi presentano caratteristiche simili alla Terra e su di essi si stanno concentrando gli sforzi dei grandi telescopi terrestri e spaziali per verificare la possibilità di vita dal punto di vista biochimico. I radiotelescopi del programma SETI per la ricerca di vita tecnologicamente evoluta sono in continuo ascolto con la speranza della ricezione di un segnale radio “intelligente” che ci renda consapevoli di non essere soli in un universo senza limiti.

Prof. Giancarlo Genta
Politecnico di Torino Ingegneria Aerospaziale
L’esplorazione del Pianeta Rosso: uomini e robot
L’esplorazione è molto di più di una serie di missioni scientifiche: si esplora lo spazio per portare una presenza umana in nuovi territori, al di fuori degli stretti confini del nostro pianeta di origine, la Terra. L’esplorazione e poi la colonizzazione di Marte sono tappe fondamentali in questo delicato passaggio. Marte è un vero pianeta, dotato di un’atmosfera, anche se molto tenue, con una superficie all’incirca pari a quella delle terre emerse del nostro pianeta. Se l’esplorazione fosse solamente una questione di missioni scientifiche, forse i robot potrebbero essere sufficienti, ma l’esplorazione è essenzialmente legata alla presenza dell’uomo. Esplorazione robotica ed umana si completano a vicenda e, se i robot sono essenziali nelle fasi iniziali e, anche in seguito, per fornire un supporto agli uomini che opereranno sul pianeta, la presenza dell’uomo è indispensabile. Si può essere certi che l’umanità intraprenderà questa strada che la porterà a fondare una civiltà più ampia, diffusa nel sistema solare prima e in molti sistemi planetari poi. Tuttavia l’interrogativo sui tempi rimane e le previsioni, troppo ottimistiche, del passato sono state smentite lasciando il posto ad un diffuso scetticismo. Il problema non è quindi ‘se’ ma ‘quando’. Oggi, alla tradizionale impostazione basata sugli stati e sulle agenzie spaziali che ne costituiscono il braccio operativo, si affianca un’impostazione basata sull’esplorazione privata. Associazioni e compagnie private oggi si spingono ben oltre il tradizionale ruolo di stimolo e di fornitura di mezzi e servizi per prendere direttamente l’iniziativa proponendo missioni private di esplorazione. Questi nuovi sviluppi possono radicalmente cambiare la situazione, sia per la possibilità che alla fine siano proprio queste missioni private a raggiungere lo scopo, che per il ruolo di stimolo nei confronti delle agenzie spaziali.

Dr. Fabrizio Fiore
Direttore Osservatorio Astronomico di Roma
Quella volta non siamo andati su Marte
Negli anni 60 e 70 il futuro sembrava li' a portata di mano, bastava volerlo per costruirlo! Oggi sognamo meno di cinquanta anni fa, anche se la tecnologia ci supporta sempre di piu'. Forse una chiave di lettura si puo' trovare in una storia vera dell'astronautica degli anni 60 e 70. Verranno proiettati filmati e documenti originali frutto di una ricerca negli archivi della nasa e dei telegiornali dell'epoca. Uno spaccato della cultura e della societa' degli USA anni 60, un mix di rivolte sociali, assassini, guerra e corsa agli armamenti. In quel clima si e' sviluppata la storia di un gruppo di uomini e donne, di scienziati e di politici visionari che hanno immaginato un futuro molto differente da come e' il mondo oggi. Hanno messo le basi concrete per progettare e realizzare una macchina che potesse permettere all'uomo i viaggi interplanetari: un razzo a propulsione nucleare. Hanno combattuto contro altrettanti scienziati e politici per vedere realizzato il loro sogno, ma alla fine hanno perso. Questa e' la storia di Quella volta che NON siamo andati su Marte.


Per info e contatti:
info@cnai-italia.org
www.cnai-italia.org

Socio CUN Roma

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08/04/2014 15:49

Promemoria
Ricordo a tutti gli interessati che sabato 12 aprile a Roma si svolgerà il terzo convegno del Centro Nazionale Astroricercatori Indipendenti, vi aspettiamo numerosi, ingresso libero.

Ciao,
Carlo
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« Chi il pensier non sa attaccare,
attacca il pensatore »
Paul Valéry (1871-1945)
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11/04/2014 14:56

Vi ricordo il convegno di domani !
Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
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11/04/2014 21:53

Chi non riesce a presenziare l'evento puo' seguirlo in diretta sulla Web TV del CNAI, l'indirizzo è http://www.livestream.com/cnaiwebtv

Ciao,
Carlo
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« Chi il pensier non sa attaccare,
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Paul Valéry (1871-1945)
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